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Quando a Nola, c’era la “Meglio gioventù” … Gigino Conventi, l’impegno nel sociale, l’amore per il lavoro e la scrittura briosa

L’arte dei “Papielli” e l’esperienza de”il cazzibò”, periodico  di denuncia e ironia. Le “battaglie” civili per l’acqua pubblica e i valori della democrazia attiva e plurale

Gigino Conventi Image 2020 07 14Gianni Amodeo – 14.07.2020 - Era restato profondamente segnato, nell’anima e nella mente, dalla repentina e prematura scomparsa della prediletta figlia, Paola, Paoletta, come da tutti era chiamata, in famiglia, tra gli amici e le amiche, la premurosa madre di Pasqualino, rinomata e versatile interprete di Danza classica, oltre che insegnante di Tango, molto conosciuta e ben voluta in città per l’affabilità del carattere e la gentilezza degli atti. Un vuoto incommensurabile di struggente dolore che, per Gigino Conventi, si era aperto all’improvviso come uno shock irrimediabile e traumatico proprio a luglio di quattro anni fa; un vuoto che nonno Gigino colmava nel dedicarsi alla cura del vivace Pasqualino che nelle sembianze e nella gestualità tanto gli ricordava Paoletta che ora ha raggiunto …. 

Gli amici del marciapiedeGigino Conventi, laureato a pieni voti in Economia e Commercio, dopo aver frequentato con brillante profitto il “Masullo”, è stato dirigente del Banco di Napoli ben stimato per professionalità e competenze tecniche, svolgendo, altresì, compiti e incarichi di particolare impegno. Una proficua e solerte dedizione al lavoro, che ne qualificava il ruolo e la funzione al massimo livello di riconoscimento. Ma gli anni dell’adolescenza e giovanili di Gigino Conventi si legano in città a quel variegato e robusto mondo associazionistico, di cui i Circoli della Gioventù italiana dAzione cattolica e il Circolo della Federazione universitaria dei cattolici italiani di piazza Matteotti, sono stati fervidi centri catalizzatori con le loro molteplici iniziative nell’ambito sociale e culturale - spaziando dalla politica alle tematiche filosofiche e di attualità civile - come nello sport, all’insegna della creatività, dell’entusiasmo e della passione coinvolgente e senza … particolari risorse economiche. E sono, questi, gli anni ’70; gli anni che per coloro che li hanno vissuti sono e restano, neanche a sottolinearlo, gli anni dell’inequivocabile e inconfutabile Meglio gioventù cittadina. Sono gli anni dei Tornei cittadini e diocesani di calcio e di tennis da tavolo, oltre che d’Interfacoltà coinvolgendo gli studenti universitari del territorio; e sono anche gli anni in cui esercitavano il loro fascino le Feste delle matricole universitarie. Era la “goliardia” che viveva ancora i suoi spensierati e gioiosi fasti, che a breve si esauriranno del tutto, all’insegna dei “Papielli”, quei testi astrusi e bizzarri, infarciti di doppi sensi, in cui si combinavano la maccheronica lingua latineggiante e il dialetto napoletano, per salutare in Festa l’ingresso nelle aule universitarie dei nuovi iscritti, le matricole del linguaggio militar-burocratico. Erano i “Papielli” per la cui stesura e “invenzione” Gigino con il degno … compare Raffaele Napolitano formava un’accoppiata insuperabile per estro e sapida ironia, trasfusa in abbondanza nei ricercati “Papielli” che facevano tendenza. E il duo si era costruito anche un “buon nome”, una “nominata” garantita e sicura, tanto da essere spesso impegnato a comporre i “Papielli”  nelle Feste delle matricole che si celebravano nei Comuni viciniori … 

Il cazzibòL’identikit di Gigino Conventi, per essere il più esaustivo possibile nei tratti essenziali almeno, non può essere, tuttavia, scisso dall’impegno sociale, maturato e vissuto con “quelli della sua generazione” che tra gli anni ’80 e ’90 hanno  svolto una proficua presenza nella realtà di Nola, trovando nell’Associazione nazionale “Amici del Marciapiede”  un riferimento d’incontro e di aggregazione; e con gli “Amici del Marciapiede”, di cui Gigino Conventi è stato anche presidente oltre che animatore, si pubblicava il cazzibò, il periodico in libera circolazione solo tra i soci del sodalizio. Una pubblicazione, che riflette la città, i suoi umori, le sue inquietudini e le sue problematiche mai risolte; un caleidoscopio di denunce e proposte, con le quali si esprimevano gli “Amici del Marciapiede” per una Nola migliore possibile … ch’è sempre sul punto di apparire in scena. Tante pagine de il cazzibò si devono alla penna briosa e pungente di Gigino Conventi. E le annate del periodico - dieci, con alcune migliaia di pagine - sono ora patrimonio della Biblioteca comunale, una preziosa fonte di documenti, atti e notizie sulla quotidianità cittadina segnatamente per gli anni ’90 e quelli iniziali del XXI secolo …

città vivaE, questi ultimi, sono anche gli anni in cui Gigino Conventi, con tanti giovani e compagni di generazione, partecipa attivamente alla vita politico-amministrativa, promuovendo la lista di “Città viva”, proponendo la propria candidatura a sindaco, nella tornata del 2009, che coincide con l’avvento del Biancardi-1 alla guida dell’Ente di piazza Duomo. Ed è “Città viva” a sperimentare per la prima volta la rotazione tra i candidati nell’esercizio della funzione consiliare. E così dopo due anni Gigino cede il seggio per il quale è stato eletto a Gianluca Napoletano, che, a sua volta, dopo circa due anni, lo cederà a Chiara Ruocco, fino a conclusione del mandato nel 2014. Una formula di condivisione e responsabile partecipazione al governo cittadino, all’insegna dei valori della democrazia plurale.

E’ questo anche il contesto, in cui prende forma la grande campagna referendaria a sostegno della ri-pubblicizzazione dei servizi idrici. In città e sul territorio intercomunale c’è piena mobilitazione per l’appuntamento dell’11 giugno del 2011; un progetto di cui Gigino Conventi è ben partecipe, intervenendo a convention locali, regionali e nazionali, con la misura dei suoi ragionamenti e l’argomentare chiaro per documentazioni, dati e dettagli. Ospite ascoltato e ben accolto. Come meritava. E di lui resta un bel ricordo. 

A NAPOLI EST UN ESPERIMENTO SOCIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Servizio di Simona Petricciuolo per conto della Fondazione Famiglia di Maria. Il video a questo link per il download.

56cd60c71dc524e8248b47051S. Giovanni a Teduccio, 14 luglio 2020 - Metti un caldo giorno di luglio al mercato, metti che improvvisamente succede qualcosa: un ragazzo litiga con la fidanzata, si alzano le voci, volano parole grosse e addirittura qualche schiaffo. Come reagiscono le persone presenti?

È partito da qui l’esperimento sociale che la Fondazione Famiglia di Maria ha messo in atto stamattina al mercato rionale di San Giovanni a Teduccio, grazie all’interpretazione di due attori, Alessandra Mantice e Gennaro Lucci.

Filmato sulla violenza alle donne hqdefaultL’esperimento è stato realizzato nell’ambito della campagna sensibile del progetto “Una carezza in un pugnosulla parità di genere, finanziato dal consiglio dei Ministri - dipartimento Pari Opportunità. E com’è andata?

Dopo un’iniziale curiosità, alcune persone hanno cercato di calmare gli animi, pur senza intervenire direttamente, altre hanno soltanto commentato l’accaduto. Soltanto due donne hanno cercato di far ragionare il finto fidanzato. “Non si mettono le mani addosso, non si mettono le mani addosso alle donnedice la signora Antonella, intervenendo nella discussione e aggiungendo poi, rivolta alla ragazza, “dipende pure da te perché tu hai una testa per pensare. Se uno ha questo vizio, ce l’ha sempre, perciò queste cose le stroncate subito, perché le mani addosso non si mettono”.

anna riccardiÈ stato interessante osservare le reazioni delle personespiega Anna Riccardi, presidente della Fondazione Famiglia di Maria - Mi ha inorgoglito che la maggior parte delle risposte siano arrivate dalle donne, soprattutto un paio si sono prese la briga di fare una lavata di capo al ragazzo. Sono mesi che lavoriamo sul territorio sui temi della parità di genere e della violenza ed è stato importante fare un test non solo su un concreto comportamento violento di un uomo, ma anche su un atteggiamento subculturale che vuole che l’uomo, nascondendosi dietro la gelosia, si arroghi il diritto di decidere come la sua compagna debba vestirsi”.

ASSOCIAZIONE CIVICO 1: CAMBIO DI PARADIGMA, PER USCIRE DALLA CRISI RIPENSANDO IL FUTURO

Presentazione Venerdì 3 luglio 2020, ore 19.00 presso l’Aula Conferenze Pro Loco, Palazzo Allocca, Saviano (Na)

logo civico 1N.S. - 03.07.2020 - Civico 1 è, innanzitutto, un gruppo di professionisti, amici e conoscenti che hanno la voglia di mettersi in gioco, di creare un dialogo attivo con la cittadinanza, di organizzare una visione ampia funzionale alla risoluzione dei problemi. E’ un’associazione che fa della partecipazione lo strumento principale per creare un futuro migliore: la conoscenza del presente diventa condizione necessaria per il progresso e l’evoluzione di una comunità.

Civico 1, dunque, nasce come laboratorio di idee e di proposta, inclusivo, di confronto dialettico e critico su temi che interessano la vita quotidiana, sia come singole persone, sia come comunità.

Consapevoli della crisi e della lunga transizione culturale, politica ed economica che stiamo attraversando, acuita dalla pandemia e dalle gravi difficoltà dei mercati e delle economie europee e mondiali, l’Associazione Culturale Civico 1 nasce con l’intento di elaborare idee e iniziative a sostegno dell’intera comunità vesuviana e non, attraverso la partecipazione civica, il costante dialogo con la società civile e il coinvolgimento di enti e istituzioni.

Le Comunità locali sono state messe sotto stress in molti ambiti e molte piccole imprese sono in forte affanno per una ripartenza ancora da dispiegare nella sua completezza. Utile, quindi, è una attenta riflessione sui contesti e sulle mille possibilità che la ricchezza delle terre nolane e vesuviane contengono.

Il progetto Civico 1 parte, pertanto, dall’elaborazione di proposte funzionali al miglioramento della vivibilità, per cui il punto di inizio si concentra sulla ricerca: l’analisi delle caratteristiche del territorio è funzionale a strutturare una strategia metodologica per proposte, idee e soluzioni finalizzate al miglioramento e allo sviluppo sociale, ponendo al centro le competenze.

Abitare questa possibilità è credere che dalla crisi attuale si esce, se tutti insieme, cercando un cambio di paradigma, pensiamo con fiducia al nuovo e al futuro, partendo dalle molteplici opportunità che vivono intorno a noi e dentro i nostri contesti sociali e alle fragilità e povertà esistenti.

L’ambiente, lo sport, la cultura, la sicurezza sono solo alcuni dei capisaldi del progetto Civico 1: dallo sviluppo di ognuno di essi parte la costruzione di una visione organica di società, nella quale la collettività diventa il perno fondamentale attorno al quale organizzare l’azione.

E’ necessario, si legge nel comunicato dell’Associazione:“Tenere insieme sviluppo e welfare, non possiamo disgiungere la ripresa economica da quella esistenziale, perché le imprese e le industrie sono fatte da persone, che non sono comprimari ma titolari del rilancio”. E ancora:“Il modo migliore per superare la transizione è avere una visione del futuro. E avere una visione del futuro significa mettere alla prova la nostra libertà, avere un pensiero critico e generativo, che non si arrende alle cose date, alle parole d’ordine in vigore, alle sicurezze che appaiono tali solo perché sono credute dai più. Il pensiero critico è una risorsa per non rimanere schiacciati da un presente spesso fatto di pregiudizi e fissazioni”. E conclude:”Politicamente non può dirsi libero colui che si affida ai capipopolo, che aderisce a tutto ciò che la massa (la rete) propugna, che sceglie sempre il più forte…”; il pensiero critico inizia da qui: “pensa con la tua testa e non lasciare che qualcun altro lo faccia per te” e ancora: “la tua testa pensa meglio se studia e approfondisce”.

Ripensare allo sviluppo, mettendo al centro la persona e i suoi bisogni di relazione, salute e qualità di vita, ridisegnando una nuova relazione tra spazi di vita e ambiente nelle città, non più solo insieme di appartamenti e asfalto, ma come luoghi il più possibile aperti, difesi dall’inquinamento e dai rifiuti, con strade che collegano e piazze che accolgono, cambiando aria alle città, smart, circolari e green è la filosofia dell’Associazione.

Lunedì 13 luglio 2020 sciopero dei lavoratori addetti alla manutenzione della Prosperity Spa, presso la Base NATO di Gricignano di Aversa

No al cambio di CCNL. Si al diritto di poter scegliere sindacato liberamente. Riceviamo e pubblichiamo da FLAICA CUB Caserta.

per il diritto a decidere associazione sindacale09.07.2020 - Lunedì 13 luglio 2020, i Lavoratori della Prosperity Spa aderenti alla FLAICA CUB di Caserta, che effettuano i lavori di manutenzione presso la base Nato di Gricignano di Aversa, per la prima volta scioperano tra l'altro contro le pretese aziendali di non fare entrare una sigla sindacale scomoda per i padroni presso una base militare della NATO. 

I lavoratori vengono pressati dalla politica locale e dai padroni con metodi al limite del lecito a cancellarsi dal nostro sindacato ed iscriversi a sindacati di comodo molto più docili e mansueti ad accettare gli accordi porcate che le vengono propinati.

base nato gricignanoI Lavoratori sono stanchi che le politiche sindacali e che gli accordi sindacali che le riguardano vengano decisi con sindacati di comodo nelle stanze dei bottoni. In questi giorni nel silenzio più totale intendono far passare un cambio di ccnl di lavoro applicato da Multiservizi a terziario con perdite e ricadute salariali per tutti i lavoratori.

I diritti Sindacali sono inderogabili. Noi non arretreremo mai su questo principio. Ci è stato negato manifestare o presidiare nelle vicinanze della base militare. Troveremo la forma di far sentire ugualmente la voce dei lavoratori.

A proposito del focolaio di Mondragone: Denuncia della FLAICA UNITI CUB Caserta

I lavoratori del settore igiene urbana del Comune di Mondragone, dopo 3 mesi di pandemia, sono ancora senza i necessari dispositivi di sicurezza per il Covid-19.

MONDRAGONE 277x180N.R. - 26 giugno 2020 - La Flaica Uniti CUB di Caserta, il 24 giugno ha inviato, per l’ennesima volta, una pec per la richiesta di un incontro urgente ai vari organi di tutela per la sicurezza sui luoghi di lavoro e principalmente riferendosi al Comune di Mondragone e alla ditta D.H.I. Spa, che si occupa dell’appalto per l’igiene urbana del comune casertano. “Le manifestazioni dei lavoratori nelle settimane scorse purtroppo non son servite a niente, se oggi siamo ancora di punto e da capo”, denuncia la FLAICA Uniti CUB Caserta.

raccolta dei rifiuti e1379351644868Proprio in questi momenti particolari che sta vivendo la comunità mondragonese, a seguito dei numerosi casi di contagio al COVID-19, con la conseguente messa in quarantena e la dichiarazione di “zona rossa” un intero edificio, i lavoratori, rappresentati dall’ Organizzazione Sindacale, denunciano che non sono adeguatamente forniti di idonei d.p.i. (dispositivi di protezione individuale), così come richiesto dal dpcm del 26 aprile 2020, quindi, vivono quotidianamente con la paura di essere esposti a rischio di contagio. Anche per le loro mansioni a stretto contatto con la cittadinanza, poiché le maestranze da loro svolte, richiedono anche il servizio di porta a porta.

mondragone flaicaLa Flaica Uniti CUB, per questo, ritiene indispensabile in questo momento critico, di mettere in sicurezza i lavoratori e tutelare anche le loro famiglie:”E’ da sconsiderati in questo momento fare finta che il problema non sussista; non accettiamo che ancora una volta i lavoratori vengano mandati al macello solo per svolgere il proprio lavoro. Ricordiamo che il virus non è scomparso, ma circola ancora nel nostro territorio. Pertantocontinuano i denuncianti - se non vengono immediatamente esaudite le richieste dei lavoratori, si agirà diversamente. Siamo stanchi di sopportare che i lavoratori del settore vengono sempre dimenticati da tutti. Per noi la salute viene prima di tutto!