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Si concretizza il progetto istituzionale dell’unione dei comuni della Valle Caudina, cerniera tra il Sannio e l’Irpinia, in linea con la Legge-Delrio. Tra gli obiettivi, le economie di scala nella gestione dei servizi e i piani urbanistici intercomunali

Il documento programmatico dello sviluppo dell'area al centro del confronto, svoltosi nel palazzo municipale di Montesarchio, con gli interventi dei sindaci, del presidente della Regione-Campania, Stefano Caldoro, e del sottosegretario alle infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro. Il percorso della coesione e le radici nella storia della Valle, raccontata da "Rosso immaginario", la mostra dei magnifici vasi di produzione artistica e artigianale d'epoca italica e greca, rinvenuti nella necropoli di Caudium, ed allestita nel Museo archeologico nazionale, allocato nel Castello, che domina la città.

Valle-caudinaGianni Amodeo – 03.05.2014 - E' tra i progetti di Unione intercomunale, tra i meglio strutturati e più significativi per qualità d'impostazione e finalità politico-amministrative, in Campania. E tra i primi in concreta fase d'attuazione. E' il progetto, che prospetta la configurazione della Città caudina, con l'adesione e il coinvolgimento delle amministrazioni comunali di Airola, Bonea, Montesarchio, Pannarano, Roccabascerana, Cervinara, Rotondi e San Martino Valle caudina – per una popolazione complessiva di circa 40 mila abitanti - i cui territori, in parte rientrano nell'ambito della provincia di Benevento e in parte in quello della provincia di Avellino. Un percorso istituzionale e politico, che si è sviluppato nell'arco del biennio 2012\2013, con il supporto del Formez, il noto Centro di assistenza e consulenza, con riconoscimento di personalità giuridica, operante per l'ammodernamento della pubblica amministrazione.
cartina Valle Caudina"Specchio" del progetto, condiviso e sostenuto dalla concorde volontà delle amministrazioni locali e da tutte le forze politiche, attive sul territorio, é lo Statuto, che contempla l'esercizio in forma associata ed unificata di un'articolata gamma di funzioni, che afferiscono, in particolare, ai servizi del trasporto pubblico locale, alla rete scolastica, alla Protezione civile, alla Polizia municipale per la vigilanza territoriale ed urbana, all'assetto archivistico e museale, alla valorizzazione del patrimonio culturale e rurale, con riferimento ai siti ambientale e archeologici, ai sentieri montani che si dipanano lungo i pendi del Taburno, in particolare, e del Massiccio del Partenio, che sono tra gli itinerari più frequentati e preferiti degli escursionisti della Campania. E non solo.
Un capitolo rilevante ed innovativo delle disposizioni statutarie per la Città caudina é incentrato sull'istituzione del catasto e sul varo di piani urbanistici con valenza intercomunale. Un obiettivo di alto profilo, se si considera che gli indirizzi dell'urbanistica, con il conseguente prospetto di regolamentazione e disciplina dell'edilizia, formano certamente un ambito delicato e complesso, ma ineludibili, per dare compiutezza e sostanza al nuovo organismo istituzionale. Sono indirizzi, la cui definizione, richiede la capacità di avere una coerente "visione d'insieme" del territorio dell'Unione, per strutturarne la migliore governance possibile, a supporto sia della normalità della vita delle comunità cittadine, sia dell'attrazione socio-produttiva e turistico-culturale della Città caudina in fieri.
Valle Caudina da RotondiEd è chiaro che a scelte adeguate dell'oggi, soprattutto per il contesto infrastrutturale, corrispondono orizzonti di normale sviluppo per il futuro. Scelte, invece, omesse- si pensi alla gran parte dei Comuni del Sud, che "utilizzano" strumenti di pianificazione urbanistica "vecchi" di decenni- o fatte con superficialità, condizionano e bloccano ogni prospettiva evolutiva delle dinamiche socio-produttive dei territori. Un fenomeno di distorsione - quest'ultimo- che si ritrova in tanti contesti della Campania e del Sud in genere; fenomeno, di cui il saccheggio dei suoli, connesso con il fenomeno delle "cementificazioni" selvagge e dell'abusivismo edilizio, é testimonianza che parla da sola, all'insegna di quartieri-dormitorio o "cresciuti" in modo frastagliato e disarticolato, con lottizzazioni speculative ed avventate, prive dei servizi primari.
cartolina - città caudinaDel resto, qualora ciascun Comune facesse la rincorsa a dotarsi di un proprio e distinto Piano urbanistico sarebbe penalizzante e di largo pregiudizio per la pianificazione delle funzioni dell'Unione, incubatrice della Città prefigurata. E proprio nella visuale dell'interesse complessivo della governance urbanistica del territorio appare - ed è - di notevole portata l'opzione dei Piani urbanistici intercomunali, configurata dallo Statuto dell'Unione. E' una risposta alle esigenze del presente certamente, ma con la precipua finalità di programmare il futuro con linearità d'indirizzi, per delineare la fisionomia di un "contenitore" rispettoso delle peculiarità del territorio, recependo le coordinate della legislazione urbanistica ed edilizia regionale del 2004; un "contenitore", concepito bene e strutturato con criterio, per attrarre investimenti e attività d'impresa.
Il quadro è configurato con nettezza nello Statuto approvato, soprattutto nell'attestare la volontà politica delle amministrazioni per la "costruzione" della Città caudina, tenendo ben marcati i vantaggi delle economie di scala, realizzabili con la gestione unificata ed associata dei servizi; vantaggi, in grado di ridurre la pressione della fiscalità locale sui cittadini-contribuenti; pressione, neanche "giustificata" nella generalità dei casi dalla congruità e dall'efficienza dei servizi forniti. E con le ricadute per il decremento della fiscalità locale, va coniugato l'incremento sia degli incentivi finanziari che delle quote dei trasferimenti erariali, di cui l'Unione potrà valersi, secondo le normative.

MONTESARCHIO il municipioSul documento programmatico, che rende espliciti gli obiettivi dello Statuto dell' Unione intercomunale per la Città caudina si é fatto il "punto" nel Palazzo municipale di Montesarchio, con gli interventi dei sindaci, del presidente della Regione-Campania, Stefano Caldoro e del sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti, Umberto Del Basso De Caro. Un confronto aperto, coordinato dal presidente del nuovo soggetto istituzionale, Franco Damiano, sindaco della città.
Un "punto" di partenza, nel segno di importanti e favorevoli auspici per il presente e il futuro del territorio nel segno della crescita civile e produttiva, come hanno evidenziato, il presidente Caldoro e l'on.le Del Basso De Caro, concordi nel sostenere la validità dell'associazionismo e della coesione tra i Comuni " chiave vincente, per uscire francesco damianodall'isolamento e per garantire prospettive di sviluppo alle comunità locali". Una serie di riflessioni, che impone la riscoperta e la valorizzazione delle cosiddette aree interne della Campania, di cui sono chiamate a farsi carico le amministrazioni locali, in sinergia con le istituzioni sovra comunali, in modo particolare l'Ente-Regione. Una partita ardua ed impegnativa, che è strettamente correlata con la rete delle infrastrutture e dei collegamenti.
caldoro-stefano1E su questo versante, particolare il rilievo dato da Del Basso De Caro all'urgenza del potenziamento e del miglioramento operativo della tratta ferroviaria Cancello-Apice, funzionale alla Città caudina; potenziamento e miglioramento, contemplati dal programma degli interventi per l' Alta capacità sulla Napoli-Benevento-Foggia-Bari, che rientra nei Grandi progetti della Regione-Campania. Un programma d'interventi, la cui attuazione è attesa da anni. E va ricordato che gli attuali tempi di percorrenza ferroviaria tra i capoluoghi regionali di Del Basso De CaroCampania e Puglia equivalgono a circa cinque ore, 300 chilometri. Tempi biblici, che con l' Alta capacità si ridurranno a poco più di due ore.

La "lettura" del progetto per il patto di sviluppo della Città caudina si colloca con tempestività di scelta anche e soprattutto nelle prospettive, che si dischiudono nei rapporti con l'Unione europea; rapporti, com'é necessario evidenziare, per i quali le corsie privilegiate fissano la diretta connessione tra la Commissione comunitaria di Bruxelles e il Parlamento di Strasburgo, da un lato, le Regioni e i Comuni, dall'altro. Una connessione, suscettibile di "ritorni" economici concreti ed parlamento Strasburgoefficaci, se alla base dei rapporti da instaurare sussiste la qualità progettuale degli interventi e delle iniziative, in grado di promuovere la valorizzazione in forma sistemica dei territori, con le rispettive vocazioni e potenzialità reali. Come per dire, con massima sintesi e semplificazione, che sono i territori "ad entrare in competizione", per garantire e promuovere la civile vivibilità e la crescita dell'economia reale e legale, fattori irrinunciabili per la coesione delle comunità.
E' lo scenario, nel quale i singoli Comuni, piccoli e medi che siano, la cui popolazione non supera i venti mila abitanti, hanno ben poche possibilità d'interlocuzione in ambito comunitario europeo, se restano chiusi nei gusci dei particolarismi a tela di ragno e dello sterile localismo fine a se stesso; possibilità d'interlocuzione, che si determinano e dilatano , invece, se i Comuni stessi sono in grado di coordinarsi tra loro per congrue politiche per i territori, di cui sono parte, per le pratiche della buona e trasparente amministrazione, favorendone lo sviluppo economico. Una linea d'orizzonte- va ricordato-tracciata dalla normativa-Delrio, specie sui versanti delle disposizioni per le Città metropolitane e sulle Unioni intercomunali.

Mostra Rosso immaginarioA far da prologo al confronto sul presente e sul l futuro della Città caudina, la visita che i rappresentanti delle istituzioni hanno reso al Museo archeologico nazionale, allocato nel Castello che domina la città. Una visita per riscoprire la storia di Montesarchio e della Valle, sulle tracce di Caudium, simbolo della civiltà urbana sannita. Sono le tracce disegnate ed impresse con eleganza nei vasi di magnifica espressività Mostra Caudium 2artistica ed artigianale, di fattura italica e greca - risalenti al V e al VI secolo avanti Cristo - rinvenuti nella necropoli locale. Una mostra, quella contrassegnata dal logo "Rosso immaginario", di eccezionale valore nel panorama internazionale delle rassegne archeologiche. Un "racconto", quello di "Rosso immaginario", il cui allestimento si deve alla Soprintendenza di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, coordinata dalla dott.ssa Adele Campanelli. Inaugurata a settembre dello scorso anno, è stata già ammirata da migliaia di visitatori. Resterà aperta al pubblico fino al 9 settembre prossimo.
Un'opportunità da non perdere, per i cultori dell'armonia e del bello dell'arte.