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SALERNO: ESPLOSIONI DI LUCI E DI COLORI DI GIOVANNI COSCARELLI
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28 Nov 2015
- Scritto da Redazione
Il maestro Giovanni Coscarelli ritorna dopo due anni nel Complesso Monumentale di San Pietro a Corte (Ipogeo e Cappella di Sant’Anna) con una nuova mostra dal titolo ESPLOSIONI DI LUCI E DI COLORI.
N.R. - Salerno – 22-11-2015 - L’inaugurazione si è tenuta sabato 21 novembre, alle ore 18.30, presso il Complesso Monumentale di San Pietro a Corte – Cappella di sant’Anna.
L'evento rientra nel programma delle manifestazioni organizzate dal Comune di Salerno per 'Luci d'artista 2015' e delle attività culturali del Gruppo Archeologico Salernitano intese alla valorizzazione e promozione culturale-turistica del Complesso Monumentale di San Pietro a Corte, entrato a far parte dell’ UNESCO 'L’Italia dei Longobardi' con il progetto ‘Longobard Ways across Europe’, a cui ha aderito il Comune di Salerno.
La mostra terminerà il 24 gennaio 2015 e seguirà i seguenti orari di apertura: Venerdì ore 18.00 -21.00; Sabato ore 10.00 - 13.00 / ore 18.00 - 21.00; Domenica ore 10.00 - 13.00
L’artista visto da Antonella Nigro
La ricerca artistica di Giovanni Coscarelli è colorata, ironica, un inno alla bellezza insita in ogni attimo, è l’invito a vivere con passione e allegria il proprio tempo.
A questa visione non manca, ovviamente, anche un’ esortazione alla riflessione sui temi della contemporaneità, sull’importanza e il valore della comunicazione, sul potere e la forza della parola, sulla validità e il merito dell’Arte.
Pur essendo un figurativo, l’artista predilige un’interpretazione dell’immagine fantasiosa, vivace e bizzarra ove i colori, brillanti, si stendono uniformemente e nettamente divisi o in fondi e composizioni diversi l’uno dall’altro, separati e ravvicinati in uno stile grafico che ripete alcuni moduli tipici del suo linguaggio: danzanti pois, fuga di righe parallele, festa di nuvole, gaudi di virgole, tripudi di cuori. Una lettura “patchwork” della rappresentazione pittorica, originale, giovane e vivace, ove il colore è libero e indipendente dalla forma che lo racchiude.
L’ispirazione di Giovanni Coscarelli è spesso legata all’universo dell’infanzia e questo aspetto, insieme all’antigravità e al poetico e allegro “volare” di alcuni soggetti, lo avvicina ai dipinti di Marc Chagall. Tradurre in fiabe visive il proprio mondo e, spesso, anche la realtà che ci circonda, diventa un’indagine accattivante e complessa, ricca d’immagini seducenti ma che assommano numerosi e atavici significati.
La grafica e il design, discipline che possono essere riconosciute alla base del percorso dell’artista e consapevolmente adoperate nella concezione e nella costruzione dell’opera, ricordano le soluzioni iconografiche di Keith Haring, anche se la stilizzazione appare in Coscarelli, maggiormente ricca di dettagli soprattutto nella trattazione dei fondi che, come nel Cubismo, non conoscono atmosfera e respiro, ma sono trattati con la stessa compattezza, densità e spessore delle figure.
L’artista ci invita a guardare il mondo “A testa in giù” nella letizia di un gioco nel quale, sorridenti e ciondolanti, da un ramo fiorito, scopriamo un’altra, nuova, meravigliosa prospettiva della vita e dell’arte, popolata di baci, giostre, viaggi e sognatori.
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