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IPM di Nisida : Seminario iniziale di presentazione progetto "Liberi di ridere"

Attività formativa, laboratori di clown terapia e teatro sociale, yoga della risata. Interverranno: Il Direttore dell'IPM Nisida dott. Gianluca Guida; Il Portavoce del Forum Terzo Settore Agro Nolano, dott. Francesco Spera; Rodolfo Matto Leader e Teacher di Laughter Yoga della Risata; Il Presidente dell'associazione di volontariato capofila "Peter Pan Partenopeo"; I Presidenti delle associazioni di volontariato partner "Il Pozzo dei Desideri Napoletano" e "Quelli dell'83"

locandina - progetto liberi di ridereMauro Romano – venerdì 12 settembre - Il laboratorio quest'anno è stato approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell'ambito de "Le linee di indirizzo per la presentazione di progetti sperimentali di volontariato di cui all'art. 12, comma 1, lettera d), della legge 11 agosto 1991, n. 266, finanziati con il Fondo Nazionale per il volontariato, istituito ai sensi dell'art. 12, comma 2, della legge 11 agosto 1991, n. 266 ed ha come titolo: PROGETTO "LIBERI DI RIDERE".
Dove il disagio sociale è molto forte, si cerca di trovare una strada "altra" per entrare in comunicazione e relazionarsi con il disagio. "LIBERI DI RIDERE" è un tentativo di sperimentare una comunicazione empatica all'interno di un istituzione totale quale è. IPM di Nisida Un laboratorio di evasione che si basa su la Gelotologia, e fornisce una metodologia ed una tecnica per sdrammatizzare le situazioni stressanti, per far emergere stati emozionali positivi, abbassando le tensioni "dannose". L'umorismo e la comicità rappresentano un'opportunità per ribaltare le situazioni problematiche, ansiogene o angosciose, e il gioco creativo mette alla prova il senso della realtà, la risveglia in nuove prospettive e opportunità. Si sperimenta la possibilità di esprimere diversi aspetti di sé, potenziali modalità di essere e altri ruoli.
Striscia di Nisida e penitenziarioSi utilizzeranno varie tecniche. Tecniche di clownerie: il clown figura particolare che crea una rottura dell'ordine stabilito, rottura che non è caos, ma ripristino di un ordine differente. Il motore è senza dubbio il "fare finta di", che fornisce l'opportunità di esternare la propria aggressività, metterla fuori e trasformarla in gioco, assolvendo così ad una funzione rieducativa. La negatività si esterna, si riconosce e si rielabora, diventa fonte di gioco e di sorriso.
Tecniche di Yoga della Risata: Lo Yoga della Risata è un metodo che combina esercizi di risate con la respirazione yoga; ciò porta più ossigeno nel corpo e al cervello, creando più energia e benessere fisico, mentale ed emozionale. Non ci si basa sull'umorismo. Le risate Vengono simulate ed eseguite come esercizio fisico, attraverso il contatto visivo e la giocosità la risata diventa spontanea. Questa tecnica permette di cambiare l'umore in pochi minuti, se l'umore è buono, tutto migliora e si riesce a dare il meglio anche in contesti pesanti, alimentando la fiducia in se stessi, la visione positiva della vita, la speranza e l'ottimismo.
Tecniche di improvvisazione teatrale per attivare meccanismi creativi: La creatività in questo contesto non è solo libero sfogo della fantasia, ma capacità di dare una struttura mentale libera da preconcetti e funzionale alla coerenza e alla comprensione del messaggio.
LIBERI DI RIDERE si declina nelle seguenti azioni progettuali:
Promozione del progetto: Realizzazione di una campagna informativa rivolta al territorio, che tenda alla pubblicizzazione e sensibilizzazione delle tematiche e delle attività del progetto. Realizzazione di un seminario di presentazione rivolto al territorio
Sviluppo di modalità d'intervento condivise ed efficaci: creazione di un gruppo di coordinamento per programmare e monitorare le azioni progettuali, in periodiche riunioni operative, per garantire una strategia d'intervento partecipata e coerente con gli obiettivi prefissati.
Formazione per i volontari coinvolti e per gli educatori del carcere, sul tema della clownterapia, per costruire un "fare comune" e creare un "Team buiding" competente, condizione necessaria quando si contaminano due approcci diversi, quello più consolidato del pubblico e quello più sperimentale dei volontari
Laboratorio di terapia del ridere, all'interno dell'IPM di Nisida durante il quale, sotto la supervisione di un tutor/esperto, i volontari e gli operatori del carcere sperimenteranno quanto appreso durante l'attività formativa in un laboratorio a cui parteciperanno i minori, ragazzi e ragazze, detenuti all'interno dell'Istituto. Un laboratorio a cadenza settimanale che si terrà all'interno dell'Istituto e si svolgerà nelle ore pomeridiane, periodo della giornata libero dagli impegni scolastici dei destinatari e maggiormente a rischio, per loro, di atteggiamenti depressivi.
Monitoraggio sull'andamento del progetto: l'attività sarà condotta attraverso un'osservazione costante e la costruzione di una scheda di rilevazione valida quantitativa e qualitativa per le varie azioni del progetto, con alcune specificità, relative al target di riferimento, per permettere al gruppo di coordinamento l'attivazione di un percorso continuo di monitoraggio durante tutte le fase di realizzazione del progetto.Le dimensioni in cui la scheda sarà suddivisa riguarderanno l'articolazione e lo svolgimento degli incontri. In particolare, gli indicatori considerati per il monitoraggio saranno: corrispondenza dei tempi; partecipazione dei volontari; partecipazione dei destinatari; corrispondenza tra attività previste e attività effettuate.
Valutazione e presentazione dei risultati ottenuti: alla fine del progetto verrà presentato un report del lavoro svolto e dei risultati ottenuti, in un appuntamento pubblico, onde rendere visibile una pratica, un modo di intervenire innovativo nel contesto di istituzione forzata qual'è un carcere minorile. Stampa e diffusione di un report e realizzazione di una mostra fotografica racconto e testimonianza e divulgazione di un anno di attività