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SALERNO: IL TAR ACCOGLIE IL RICORSO, DE LUCA TORNA SINDACO

DE LUCA VINCENZOIl Tar di Salerno, prima sezione, ha accolto il ricorso del sindaco della città Vincenzo De Luca, sospeso per effetto della legge Severino (è stato condannato a un anno per abuso d’ufficio), pronunciandosi sull’istanza di sospensiva del provvedimento ed emettendo un decreto monocratico. De Luca torna al suo posto. Sono bastate quindi poche ore al Tar per emettere il suo provvedimento, conforme alla richiesta presentata dall’avvocato di De Luca, Antonio Brancaccio. L’esponente del Pd ha affidato al suo profilo Facebook una breve dichiarazione sulla vicenda: «Il Tar ha accolto il mio ricorso, continuerò ad essere sindaco di Salerno». Il presidente del Tar ha perciò ufficialmente accolto la richiesta di sospensione, reintegrando De Luca nelle sue funzioni e fissando una udienza collegiale per il 19 febbraio. Finisce dopo pochi giorni l’esperienza di «sindaco emerito» come si era autoproclamato De Luca dopo lo stop e che aveva suscitato anche qualche ironia . Nel ricorso era stata sollevata anche una eccezione di incostituzionalità della legge Severino, chiedendo l’emanazione di un decreto monocratico nelle more dell udienza collegiale. A firmare il decreto di sospensione di De Luca dalla carica di sindaco era stato nei giorni scorsi il vice prefetto di Salerno, Giovanni Cirillo, dopo la condanna a un anno di reclusione e a un anno di interdizione dai pubblici uffici, con pena sospesa, emessa dal Tribunale di Salerno per abuso di ufficio. «La pronuncia del Tar di Salerno avviene con una rapidità straordinaria ed inusuale per la giustizia italiana». A polemizzare è Roberto Celano, consigliere comunale e leader dell’opposizione al Comune di Salerno. «Pur apprezzando la celerità di azione di taluni magistrati che, evidentemente, quando vogliono e sulle cose importanti, dimostrano grande efficienza e tempestività - ha detto l’esponente di Ncd - ci aspettiamo pari celerità sulla sentenza attesa nei prossimi giorni dai magistrati della Corte d’Appello sulla decadenza da sindaco di De Luca per incompatibilità (quando ha ricoperto il doppio incarico di sindaco e viceministro; ndr). Anche perché già abbiamo assistito all’incredibile atteggiamento dilatorio che ha consentito ad un sindaco di restare incollato alla poltrona nonostante l’incompatibilità riconosciuta dall’Antitrust e dal tribunale civile in primo grado».