Politica e Ambiente
Acerra: Tavola rotonda sulle polveri sottili
- Dettagli
-
15 Gen 2016
- Scritto da liria tar
L’evento si è svolto alla CASA DELL’UMANA ACCOGLIENZA con l’obiettivo è di contribuire alla ricerca di soluzioni atte a migliorare la qualità dell’aria. Sono intervenuti ing. Antonio Petrella – presidente comitato “Volontari per Francesco”; Avv. V. Meo – redattore esposto-denuncia; prof. G. D’Amato – Pneumologo AIPO; ing. F. Corcione – Ricercatore CNR; dott. V. Palmieri – Ricercatore e Dirigente Ospedale “Rummo” di Benevento; dott. Luigi Montano – UroAndrologo; ing. P. Iovino – Ricercatore Università SUN; il sindaco Raffaele Lettieri e Mons. Antonio Di Donna.
liria tar – 14.01.2016 – L'evento della tavola rotonda sulle polveri sottili fa parte di un programma diviso in tre fasi: la prima coincide col deposito in Procura di Nola dell'Esposto-Denuncia avvenuto il giorno 30-09-15. E' seguita la seconda fase con la conferenza stampa del 16 ottobre 2015. Il terzo evento è rappresentato appunto dalla tavola rotonda, che arriva in un momento di forte criticità di inquinamento atmosferico, in particolare delle polveri sottili (Pm10 e Pm2,5) e non solo sul territorio di Acerra.
In occasione del convegno sul tema delle polveri sottili organizzato ieri, 13 gennaio 2016, da alcuni comitati locali, la relazione “La misura delle polveri aerodisperse: esposizione, dose, valutazione del rischio ed effetti sulla salute” sul monitoraggio e sulle dosi e tossicità del particolato atmosferico (PM) in ambiente urbano, riporta l’esperienza maturata in campo internazionale dal Prof. Giorgio Buonanno, dell’Università di Cassino e del Queens and University of Technology, Brisbane, Australia, esperto consultato dal sindaco di Acerra Raffaele Lettieri.
Dalla relazione emergono le seguenti evidenze scientifiche:
· Diversi studi epidemiologici hanno dimostrato gli effetti negativi delle polveri aerodisperse sulla salute umana (problemi cardiovascolari e respiratori e neoplasici) dovuti ad una elevata esposizione alle polveri: la ricerca, finalizzata a cercare delle correlazioni tra rischio di cancro del polmone e particelle generate da processi di combustione, però, pone l’attenzione su un rischio maggiore per le particelle ultrafini rispetto a quelle più grossolane (solitamente conosciute Pm10 – Pm 2,5). In atmosfera ci sono tante polveri piccole (numero) e poche grandi (massa). Queste particelle ultrafini, che sfuggono ai processi di difesa dell’organismo, comportano importanti modificazioni dei meccanismi cellulari che si realizzano sul lungo periodo e quindi nell’ esposizione cronica. La concentrazione in numero delle polveri ultrafini può costituire anche l’80% (in termini di numero) delle polveri in ambienti urbani.
· Le polveri ultrafini sono generate da sorgenti naturali e non, ma per la maggior parte vengono prodotte dall’attività umana (tra gli inquinanti esterni il traffico veicolare ed i riscaldamenti). Non è da sottovalutare il contributo dato all’inquinamento dalle polveri ultrafini presenti all’interno degli edifici (cosiddetto indoor/inquinanti interni): l’esposizione giornaliera a queste polveri ultrafini è influenzata anche dai contributi interni agli edifici e viene incrementata, tra l’altro, dal riscaldamento e dalla conseguente riduzione dell’umidità. Così, in molti casi, i livelli di inquinamento da “polveri ultrafini” all’interno degli edifici possono risultare corrispondenti o anche più elevati rispetto a quelli riscontrabili nell’ambiente esterno. Gli effetti sulla salute sono sempre correlati alla dose di esposizione personale. Anche se minoritaria, vi è poi il contributo degli opifici industriali alla dose giornaliera totale di polveri ultrafini.
§ Le sorgenti individuate sono classificabili come segue:
Sorgenti in ambienti confinati di tipo non industriale
Sorgenti in ambienti industriali
Processi di combustione in impianti mobili: motori Diesel, benzina e gas naturali
Processi di combustione in impianti fissi
Per valutare gli effetti sulla salute è necessario stimare l’esposizione dei singoli individui ai vari costituenti interni ed esterni. Recenti studi hanno inoltre rilevato, che le misure attraverso le stazioni fisse di monitoraggio forniscono valutazioni grossolane e comunque non precisamente correlabili all’esposizione della popolazione e quindi alla stima del rischio.
Tra i possibili interventi suggeriti al tavolo dei relatori:
· Monitoraggio personale per la stima dell’esposizione e dose della popolazione
· Caratterizzazione microambienti indoor e outdoor
· Caratterizzazione delle sorgenti
Il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, nel corso della tavola rotonda di ieri ha sottolineato: «Noi, come esponenti delle Istituzioni, abbiamo il dovere di non escludere nulla nell’analisi delle fonti di emissioni delle polveri sottili. Compreso l’inceneritore di Acerra, che la Procura della Repubblica di Nola sta monitorando attraverso azioni messe in campo con l’Arpac, mi sento tutelato dai controlli della Procura della Repubblica. Inoltre sul nostro territorio occorre monitorare la Friel e gli altri opifici industriali presenti. Sullo specifico tema dello sforamento delle polveri sottili, che il mondo scientifico sta affrontando qui questa sera, ascolteremo tutti gli ulteriori suggerimenti provenienti dai tavoli scientifici e tutti i contributi degli esperti, oltre alle azioni messe in campo in queste settimane, con gli altri sindaci dei territori stiamo individuando misure strutturali».
Altri articoli...
- Intollerabili contraddizioni sulla riforma del ciclo dei rifiuti, M5S: La maggioranza dica con chiarezza se è a favore della costruzione di nuovi inceneritori
- Polveri sottili: I rappresentanti del territorio si riuniscono ad Acerra per decidere i provvedimenti da prendere
- Baianese: Scossa di terremoto con epicentro tra Sirignano e Quadrelle
- Nola: la Chiesa interviene sulla questione Polveri Sottili
- Sforamento polveri sottili a San Vitaliano / M5S: Bene la decisione di convocare un tavolo di concertazione, ma lo si faccia senza perdere altro tempo