MORTE DANIELE: IN CENTOMILA ILLUMINANO PIAZZA PLEBISCITO, DOMANI DOPPI FUNERALI

Circa centomila persone si sono radunate in piazza del Plebiscito a Napoli per il flash mob organizzato come omaggio a Pino Daniele. Fan di tutte le generazioni, tantissimi giovani, ma anche cinquantenni, sessantenni. Molti con le lacrime agli occhi. La piazza ha intonato i pezzi del repertorio del musicista scomparso urlando a squarciagola. I fan sono arrivati così numerosi da far iniziare la manifestazione alle 20, un’ora prima del previsto. Molti i musicisti che hanno accompagnato il coro in un’atmosfera di assoluta festa, trasformando il dramma della morte di Pino Daniele in un rito collettivo di ricordo e omaggio alla sua musica. Commovente il canto della piazza quando ha intonato a cappella «Je so’ pazzo», uno dei più celebri pezzi dell’artista napoletano. «Una strada o una piazza intitolata a Pino Daniele è il minimo», così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in piazza del Plebiscito per il flash mob per rendere un omaggio al cantautore. Intanto dopo una specie di polemica sia pure smorzata nei toni se non negata, nella famiglia (per le esequie i figli avevano scelto Roma, i fratelli avevano caldeggiato Napoli) si è stabilito che i funerali di Pino Daniele si terranno, appunto, anche a Napoli. Questo il calendario previsto mercoledì: cerimonia funebre a Roma alle 12 presso il Santuario della Madonna del Divino Amore (via del Santuario 10, Roma - nei pressi di via Ardeatina). Alle 19 sarà celebrata una messa funebre a Napoli, nella basilica di Santa Chiara. «Ci siamo quasi riusciti!», esulta su Facebook la pagina «Vogliamo i funerali di Pino Daniele a Napoli», che era stata aperta da un gruppo di fan del cantautore. La mediazione pare comunque difficoltosa. Il fratello minore di Pino Daniele, Carmine, e le sorelle Rosanna e Patrizia hanno deciso di non recarsi a Roma, dopo la decisione raggiunta questo pomeriggio di fare svolgere un secondo funerale domani alle 19 a Napoli nella Basilica di Santa Chiara. Lo ha annunciato Loredana Daniele, nipote del musicista. Per quanto riguarda gli altri due fratelli di Pino Daniele, Nello e Salvatore la nipote ha detto che decideranno nelle prossime ore su una eventuale presenza a Roma. In mattinata la camera ardente era rimasta aperta per neanche mezzora. Chiusa per troppa folla. E soprattutto per colpa di qualche foto maleducata, invadente. Finita addirittura sul web. Obiettivo della fotocamera puntata verso la salma di Pino Daniele. La famiglia dà disposizioni di chiudere l’ingresso del locale all’ospedale Sant’Eugenio. Intanto i fratelli del cantante contestano la decisione di celebrare i funerali a Roma. «Assurdo» farli nella Capitale, sostiene Salvatore. Poi sì, un coro di voci per salutarlo. Sono centinaia

i messaggi arrivati per salutare Pino Daniele, il cantautore napoletano che a nemmeno sessant’anni si è spento a causa di un infarto. E oggi è il giorno dell’addio, alla camera ardente all’ospedale Sant’Eugenio di Roma che doveva essere aperta al pubblico dalle 8.30 alle 12.30 ma che poi è stata chiusa per volontà dei parenti. E’ a Roma infatti che Pino Daniele è morto, dopo essere arrivato in gravissime condizioni dove è poi deceduto.