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A NAPOLI EST UN ESPERIMENTO SOCIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Servizio di Simona Petricciuolo per conto della Fondazione Famiglia di Maria. Il video a questo link per il download.

56cd60c71dc524e8248b47051S. Giovanni a Teduccio, 14 luglio 2020 - Metti un caldo giorno di luglio al mercato, metti che improvvisamente succede qualcosa: un ragazzo litiga con la fidanzata, si alzano le voci, volano parole grosse e addirittura qualche schiaffo. Come reagiscono le persone presenti?

È partito da qui l’esperimento sociale che la Fondazione Famiglia di Maria ha messo in atto stamattina al mercato rionale di San Giovanni a Teduccio, grazie all’interpretazione di due attori, Alessandra Mantice e Gennaro Lucci.

Filmato sulla violenza alle donne hqdefaultL’esperimento è stato realizzato nell’ambito della campagna sensibile del progetto “Una carezza in un pugnosulla parità di genere, finanziato dal consiglio dei Ministri - dipartimento Pari Opportunità. E com’è andata?

Dopo un’iniziale curiosità, alcune persone hanno cercato di calmare gli animi, pur senza intervenire direttamente, altre hanno soltanto commentato l’accaduto. Soltanto due donne hanno cercato di far ragionare il finto fidanzato. “Non si mettono le mani addosso, non si mettono le mani addosso alle donnedice la signora Antonella, intervenendo nella discussione e aggiungendo poi, rivolta alla ragazza, “dipende pure da te perché tu hai una testa per pensare. Se uno ha questo vizio, ce l’ha sempre, perciò queste cose le stroncate subito, perché le mani addosso non si mettono”.

anna riccardiÈ stato interessante osservare le reazioni delle personespiega Anna Riccardi, presidente della Fondazione Famiglia di Maria - Mi ha inorgoglito che la maggior parte delle risposte siano arrivate dalle donne, soprattutto un paio si sono prese la briga di fare una lavata di capo al ragazzo. Sono mesi che lavoriamo sul territorio sui temi della parità di genere e della violenza ed è stato importante fare un test non solo su un concreto comportamento violento di un uomo, ma anche su un atteggiamento subculturale che vuole che l’uomo, nascondendosi dietro la gelosia, si arroghi il diritto di decidere come la sua compagna debba vestirsi”.