Sab04272024

autonoleggio

Seguici su ...

facebook 5121

Back Sei qui: Home Sport Calcio IL NAPOLI BATTE LA LAZIO E I CORI RAZZISTI

Sport

IL NAPOLI BATTE LA LAZIO E I CORI RAZZISTI

CALLEJONIl Napoli batte 2-0 la Lazio all'Olimpico grazie ai gol di Higuain e Callejon e si conferma in testa al campionato con due punti di vantaggio sulla Juventus che ha battuto per 1-0 il Genoa. La partita di Roma è stata però caratterizzata dai 'buu' razzisti dei tifosi biancocelesti all'indirizzo di Koulibaly, che hanno costretto l'arbitro Irrati a sospendere per qualche minuto il match, minacciando la sospensione definitiva. La partita si è poi chiusa in maniera regolare. Visti i numerosi assenti, Pioli ha la formazione obbligata: Klose unica punta con Candreva e Felipe Anderson sulle fasce nel 4-1-4-1. Sarri invece rinuncia a Ghoulam sulla fascia sinistra e schiera Strinic. Maggio e David Lopez sostituiscono gli squalificati Hysaj e Allan. La Lazio prova ad evitare subito il pressing azzurro, ma va spesso in difficoltà, perché Pioli decide di difendersi alto. E allora passano 7' e Basta combina un pasticcio, passando di fatto il pallone a Higuain: tiro forte, ma centrale e Marchetti salva. I biancocelesti provano a sfondare sulla destra, dove Strinic appare in difficoltà. Candreva punta il croato, ma il crosso basso è preda di Albiol. Sulla sinistra anche Maggio ha qualche difficoltà con Felipe Anderson: ma al 20' il brasiliano non è preciso e calcia alto. Il Napoli, però, prova qualcosa che fino ad oggi aveva sfruttato pochissimo: il lancio lungo. Da uno di questi nasce il vantaggio al 23': Higuain sbaglia l'aggancio, ma per fortuna del Pipita c'è Callejon che aggancia il pallone e glielo serve su un piatto d'argento. E' il 23° gol in campionato in 23 partite. Pazzesco. Passano 4 minuti e il Napoli raddoppia: lancio lungo di Insigne (10° assist) per Callejon, con lo spagnolo che scatta sul filo del fuorigioco e batte Marchetti con un pallonetto. Quarto gol in campionato, tutti nel girone di ritorno. Il momento no della Lazio si manifesta con l'ennesimo infortunio: è il 39' quando Candreva deve lasciare il posto a Keita, che si scambia di posizione con Felipe Anderson. Marchetti evita il 3-0 del Napoli uscendo alla disperata su Higuain (41'), poi Lulic (già ammonito) rischia il secondo giallo per un fallo da dietro ai danni di Callejon (46'). Per un quarto d'ora nella ripresa il Napoli ha il possesso palla e non corre grossi rischi, poi arriva un colpo di testa di Konko su cross di Keita (61'), ma senza precisione e la Lazio si sveglia. Sarri comincia ad annusare il pericolo: la sua squadra è troppo bassa, serve più freschezza ed è per questo che effettua il solito cambio: dentro Mertens, fuori Insigne. Ma la Lazio continua a spingere: Klose stoppa con la schiena e si ritrova la palla sui piede, ma il pallonetto è alto e Reina non corre rischi (66'), poi Felipe Anderson semina il panico, mette in mezzo con Albiol che anticipa Lulic e i bianconcelesti a chiedere un rigore per atterramento del bosniaco. Quindi, la partita viene sospesa per quasi tre minuti al 69': dagli spalti si sentono cori razzisti nei confronti di Koulibaly e i soliti cori di discriminazione territoriale nei confronti dei napoletani. Irrati decide di fermare il match. Chapeau. Riprenderà con i cambi Mauri-Klose e Gabbiadini-Higuain (71') e un colpo di testa a lato di Mauricio (75'). Gli ululati razzisti a Koulibaly non si placano e quando il difensore franco- senegalese viene amminito all'88 risponde piccato alla Curva Nord. L'ultima chance per la Lazio è sui piedi di Djordjevic (subentrato a Felipe Anderson): il tiro del serbo è potente, ma sfiora soltanto il palo alla destra di Reina. Ripartono i cori, stavolta di gioia, dei tifosi napoletani, per la settima vittoria consecutiva: Sarri ha così eguagliato il record della stagione 1987/1988.