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Cultura e Spettacoli

Baiano: Bandito Il Premio Letterario “Mondo Piccolo”, dedicato alla memoria di Orazio Bocciero

Le ragioni dell’iniziativa e della dedica. I temi di riferimento. Il Bando. Servizio foto a corredo  di Pietro Luciano.

logo Proloco Baiano20.11.2015 - La Pro Loco di Baiano e il Circolo Sociale 1890 hanno bandito di partecipazione il Premio Letterario “Mondo Piccolo”, dedicato alla memoria di Orazio Bocciero

baiano panoramaOrazio Bocciero (1928-2005) è stato un uomo complesso e ‘impegnativo’: baianese purosangue, tenacemente attaccato alle proprie radici e al proprio territorio, ingegnere per forza, bibliofilo e musicofilo per passione, grande intrattenitore e conversatore, testardo come pochi di fronte alle forze centrifughe della vita, che in ogni modo ha provato a staccarlo dalla propria matrice antropologica, senza peraltro riuscirci.

copertina libro Bocciero Vecchione 583x800In età già avanzata, decise - e vi si impegnò fino alla fine - di affrontare il nodo della memoria e del proprio rapporto con il paese, dedicandosi prima agli studi antropologici (lesse di tutto, da de Saussure ad Althusser, a Barthes, da Levi-Strauss a De Martino) e poi a una personale ricerca di ricostruzione delle radici strutturali della comunità baianese, supportato affettuosamente dall’amico di sempre, Antonio Vecchione, che lo affiancò nella realizzazione del progetto di una vera e propria monografia su Baiano, edita dal compianto Elio Sellino.

baiano corso vecchia immagine347x347In questo testo, ponderoso e introdotto dal notissimo antropologo Marino Niola, i due autori disegnarono un affresco epico e insieme lucido, a tratti impietoso, dell’evolversi della storia della comunità, facendo riemergere dall’oblio nel quale già stavano per perdersi, i volti, le voci e le storie di tanti uomini e donne, di tanti rituali sociali, di una Weltanschauung popolare, ma convinta e invincibile, che si proiettava direttamente sullo scenario del contemporaneo e del post-moderno. In questo modo, aggirando i rischi della narrazione fine a se stessa, Baiano diventava metafora del mondo stesso, un concentrato di storie piccole che risuonano all’interno della storia globale.

baiano e santo stefanoRicordare oggi questa figura di uomo di cultura e di passioni con un Contest letterario è un gesto che egli avrebbe molto gradito, e per trovare il giusto focus tematico, nulla sembra più adatto del riferimento a un autore che egli amò molto, condividendone la misura, l’umiltà e la visione.

il maio di baiano la festaSeduto alla sua scrivania, intento a ricreare il mondo tra quelle quattro mura rivestite da migliaia di libri, usando ogni sistema, anche tecnologico, per non restare mai indietro, Orazio Bocciero era sempre informato, senza fermarsi alla comunicazione main stream; seguiva l’evolversi delle culture, dei problemi etici e politici del mondo, in modo da poter sostenere incredibili conversazioni anche con esperti di alto livello e questa sua straordinaria capacità era alimentata proprio da un profondo senso di appartenenza alla propria comunità: in estrema sintesi, egli si sentiva cittadino di quello che Giovannino Guareschi aveva definito il ‘Mondo Piccolo’:«Così vi ho detto, amici miei, come sono nati il mio pretone e il mio grosso sindaco della Bassa. (…) Chi li ha creati è la Bassa. Io li ho incontrati, li ho presi sottobraccio e li ho fatti camminare su e giù per l’alfabeto
Guareschi book Mondo PiccoloNel 1948 usciva, nel clima euforico e al tempo stesso stanco del Dopoguerra, la raccolta di racconti ‘Mondo Piccolo’ di Giovannino Guareschi. La saga di Peppone e Don Camillo accendeva una luce abbagliante su una dimensione fino ad allora trascurata dalla letteratura, grande e meno grande: quella del paese visto come comunità di uomini che, all’ombra del proprio campanile, vivono e rielaborano i grandi temi politici ed etici del loro tempo (Guareschi era un autore molto caro a papà, che in qualche modo ne condivideva proprio la visione del mondo da questa particolare angolazione).

MuseoGuareschiLa cosa interessante di questo approccio è che Guareschi non parla, come molti autori dall’Ottocento in poi (citiamo Dostoevskij, per tutti, ma anche il nostro Verga..) di ‘provincia’, ovvero di quella categoria deteriore che definisce lo scimmiottare - talvolta in modo ipocrita e superficiale - di mode e tendenze della grande città da parte di èlites reazionarie e sostanzialmente ignoranti, ma di ‘umanità’, cioè quel substrato autentico e recettivo di coscienza collettiva che permette anche a uomini senza cultura di ‘sentire’ i grandi temi, comprenderne il senso profondo e compiere talvolta gesti straordinariamente coraggiosi e pieni di senso etico e storico. Le piccole comunità hanno questo grande vantaggio: la prossimità, che permette di sfrondare gli eventi dal superfluo, guardare agli altri come a propri simili, anche in presenza di resistenze culturali e religiose.

G. Tomasi di Lampedusa Il gattopardoA dispetto di una visione stereotipata e spocchiosa, queste comunità non sono più –e non sono mai state- arcipelaghi, gruppi di isole divise da correnti insuperabili, ma sono citoplasmi cellulari, permeabili dai nutrienti e nel contempo capaci di difendersi dagli attacchi esterni … In questo senso, Mondo Piccolo, che è G. Marotta Gli alunni del soleun Ossimoro, è davvero un titolo eloquente: sulla scena del piccolo paese di Brescello, nella Bassa Padana, passano le lotte sociali riformiste, il clima oppressivo del fascismo e della guerra la ricostituzione delle comunità locali dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Guerra Fredda, la rivoluzione sessuale, la crisi religiosa di più generazioni, addirittura la Globalizzazione, che, ricordiamolo, ha origine proprio nel Secondo Dopoguerra, con la nascita dell’ONU..

F. Arminio Geografia commossa dellìItalia internaIn Italia molti autori hanno saputo utilizzare, anche se con sensibilità diverse, questo approccio:da Tomasi di Lampedusa, che ne ‘Il Gattopardo’ ha usato il paradigma provinciale per rendere tutto il dramma lacerante della forzata Unità d’Italia, a Giuseppe Marotta, che ne ‘Gli Alunni del Sole’ fa del bidello napoletano Federico Sorice un maestro di mitologia, filosofia e storia contemporanea, fino a Franco Arminio, che nella sua ‘Geografia Commossa dell’Italia Interna’ disegna scenari di una nuova e rivoluzionaria S. Niffoi Collodoromodernità ‘paesologica’, e al grande autore sardo Salvatore Niffoi, nella cui opera ‘Collodoro’ troviamo addirittura gli Antenati che si uniscono alle moderne lotte del paese contro una Discarica. Lo stesso Vinicio Capossela, con il suo recente ‘Il Paese dei Coppoloni’ ha intuito che il nuovo epos letterario può nascere e alimentarsi solo grazie al recupero di questa dimensione di comunità di uomini e di anime..
Dunque questo premio letterario ha l’ambizione, partendo dalla scelta di vita di un oscuro uomo di provincia, di accendere una luce potente sulla voglia di raccontarlo, questo ‘Mondo Piccolo’, raccogliere opere che V. Capossela Il paese dei coppoloni 509x800riflettano su questo affascinante ossimoro, che raccontino, con voce autentica e commossa, come le comunità hanno vissuto e vivono i grandi temi politici, etici e culturali, come esse possano insegnare alla Politica, al Potere, una via diversa alla convivenza, al progresso e alla felicità.

Speriamo di trovare narratori originali, di storie di paese che affrontino i temi più alti del pensiero;in particolare,abbiamo  ritenuto utile indicare alcuni spunti di riflessione, al solo scopo di disegnare grossolani confini per questo sconfinato universo”, dicono gli organizzatori del Premio
Il tema al quale dovranno fare riferimento gli elaborati è ampiamente approfondito nelle ragioni dell’iniziativa allegate al bando, le informazioni sono disponibili all’indirizzo:www.premiomondopiccolo.it
In particolare, dopo un’introduzione alla figura di Orazio Boccieri e un’analisi di come spesso la letteratura sia stata attenta a mostrare i cambiamenti politici e sociali attraverso storie di grande spessore ambientate nella provincia, vengono individuate 9 linee guida, dalle quali è permesso tranquillamente allontanarsi, che possono essere di spunto per i racconti:
1. La Parola e la Libertà (esempi di racconto minimo sullo ‘stare al mondo’)
2. Il Territorio come spazio umano e naturale
3. ‘Restiamo Umani’, storie di solidarietà e accoglienza
4. Resistenze e Resilienze (le lotte di comunità contro la predazione territoriale)
5. l’amore e il Campanile (storie di uomini e donne nel vortice del sentimenti)
6. tradizione e innovazione (prove di dialogo inter-generazionale)
7. Crescita e Decrescita (la qualità della vita e la qualità dei consumi nella dimensione del ‘Mondo Piccolo’)
8. letteratura e Comunità (piccoli uomini e grandi eredità culturali)
9. ‘Ovunque Proteggi’: religione e vita quotidiana nella dimensione Globale.

In allegato:Il Regolamento del Premio 

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