Cultura e Spettacoli

In libreria:“Non solo Pompei” di Antonio Cangiano

Lu.pi. – 05.10.2015 - Un libro tristemente realista sull'attuale situazione dei siti archeologici in Campania, una volta denominata "Felix" per la sua abbondanza di risorse: oggi deturpata più che mai.
Un libro che, da un lato, mette tristezza poiché rende il lettore consapevole di fatti ed azioni da parte di enti ed amministrazioni strafottenti dell'enorme potenziale turistico ed economico della nostra regione; dall'altro, evidenzia che la nostra Campania solo con questa ricchezza potrebbe vivere di rendita ed essere acclamata a livello mondiale.
"Non solo Pompei, il libro di Antonio Cangiano edito da Magenes per la collana Voci del Sud,,prefazione di Gian Antonio Stella, dunque, racconta tutto questo, offrendo al lettore un'istantanea dei siti archeologici "minori" a rischio in Campania, così come appaiono durante gli anni dell'emergenza Pompei.
Un lavoro editoriale impegnativo, nato a seguito di una forte passione giornalistica, con l'obiettivo di contribuire a diffondere la conoscenza di preziose testimonianze del passato, spesso sconosciute ai non addetti ai lavori, da salvare e tutelare per le generazioni future.

L'autore - Antonio Cangiano è giornalista pubblicista e dottore in Scienze Politiche. Attualmente collabora con il quotidiano online Corrieredelmezzogiorno.it eNapoli.com, curando le pagine di cronaca e cultura. I suoi articoli vertono principalmente sulla valorizzazione dei beni culturali, archeologici e paesaggistici della Campania. Alcuni suoi reportage hanno sortito vasta eco e seguito, come le interrogazioni parlamentari a risposta scritta rivolte al Ministero dei Beni Culturali, inerenti "la stele di Garibaldi", in rovina a Napoli, e più in generale sui monumenti del Risorgimento italiano, e il caso del vincolo archeologico dell'area del Giuglianese e di Castel Volturno. L'11 marzo 2011 è stato ospite del programma "L'ultima parola", in onda su Rai 2, durante la trasmissione Pezzi d'Italia, dedicata allo stato dei beni culturali in qualità di commentatore sullo stato di abbandono del sito archeologico dell'antica città romana di Cales, in provincia di Caserta.