Cultura e Spettacoli

MORTE PINO DANIELE: CHIUSA LA CAMERA ARDENTE PER I FAN

Giallo alla camera ardente di Pino Daniele, all’ospedale Sant’Eugenio di Roma. La sala per rendere omaggio al cantante è stata aperta al pubblico alle 8.30 e i fan hanno cominciato a incolonnarsi in silenzio. Dopo mezz’ora però gli addetti, fra lo stupore dei presenti e non senza imbarazzo, hanno richiuso il cancello. «Che succede?» hanno chiesto i fan, fra cui molti arrivati da altre città italiane per il saluto all’artista. «Disposizioni» hanno risposto gli addetti. A quanto pare i familiari avrebbero espresso il desiderio di una camera ardente riservata ai conoscenti, forse si sarebbero indispettiti perché un fan avrebbe scattato una foto al feretro con un cellulare. Intanto davanti ai cancelli c’è chi intona la canzoni di Pino Daniele. «Siamo venuti da Napoli - dice Teresa - anche papa Wojtyla è stato messo sul sagrato per consentire alla gente di salutarlo. Pino era un personaggio pubblico e ha avuto un grande successo proprio grazie ai suoi fan. Non è giusto che ci trattino così, è maleducazione». Francesco racconta di essere venuto all’obitorio già lunedì pomeriggio: «Alle 17 in punto ieri mi è stata chiusa la porta in faccia - ricorda - ma poco dopo è arrivato Baglioni con un bodyguard e lo hanno fatto entrare. Oggi succede lo stesso, faranno entrare solo i Vip: non è giusto». Nel corso della mattinata poi è arrivato anche Massimo D’Alema. L’esponente del Pd ha passato un primo varco dell’accesso riservato ai parenti, poi dopo le proteste dei fan lasciati fuori che hanno protestato per il trattamento di favore, ha preferito rinunciare ed è andato.