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La Procura pone di nuovo sotto sequestro la Dogana di Avellino

sequestro-DoganaAvellino - 05.02.2014 - Dopo l'annullamento del dissequestro da parte dei giudici della Cassazione, la Procura della Repubblica di Avellino ha messo di nuovo i sigilli alla Dogana, perché la storica struttura di Via Nappi, in condizioni di degrado, rappresenterebbe un pericolo per la pubblica incolumità. Di qui la decisione da parte dei magistrati di mettere sotto sequestro di nuovo tutta l'area.
Bloccata così la transazione in corso tra i Sarchiola e il Comune, che voleva procedere con l'esproprio. Il provvedimento cautelare reale è stato disposto nell'ambito di indagini - anche a mezzo di consulenza tecnica - aventi ad oggetto, tra gli altri, i reati di omissione di atti d'ufficio a carico di dirigenti e responsabili del servizio di pubblica incolumità del Comune di Avellino. Gli accertamenti investigativi hanno portato a constatare che questi ultimi hanno indebitamente rifiutato atti d'ufficio che, per ragioni di sicurezza pubblica, dovevano essere compiuti senza ritardo. Ciò in quanto, nonostante fosse stato invano ordinata la messa in sicurezza del Palazzo la Dogana, non venivano eseguiti dagli indagati detti interventi "in danno", pur in presenza di un evidente e persistente pericolo per la pubblica incolumità, nonché di una palese inerzia della proprietà.
Il provvedimento di sequestro è stato emanato d'urgenza per scongiurare il protrarsi della situazione di pericolo per la pubblica incolumità, riscontrata nell'ambito di un più ampio quadro investigativo e cautelare in ordine al quale, lo scorso 21 gennaio 2014 la Cassazione aveva, a seguito di impugnazione della Procura di Avellino, già pronunciato l'annullamento con rinvio dell'ordinanza del Tribunale di Avellino che aveva dissequestrato l'immobile della Dogana.
Il Sindaco pro-tempore del Comune di Avellino, Foti, è stato nominato custode del bene sequestrato, con facoltà d'uso per l'immediato svolgimento delle attività connesse alla sue competenze previste dalla legge.