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Economia e Finanza

Presentati i risultati sul consumo dei beni durevoli in Campania dall’Osservatorio di Findomestic Banca: il dato evidenzia una contrazione dei consumi più elevata di 0,7 punti rispetto alla media Paese

Nel 2013 il reddito in Campania si è attestato a 12.281 €, oltre 5.600 e in meno rispetto al reddito medio nazionale. La contrazione rispetto al 2012 è stata dello 0,8%. Napoli, a differenza di tutte le altre province, ha mantenuto invece invariato il proprio reddito medio. Caserta, invece, è stata la provincia che ha riportato il rallentamento più marcato: -2,2%.
La spesa per i beni durevoli è stata pari a 1.355 €, il secondo dato più basso dopo quello siciliano (1.308 €). Fatta eccezione per l'Information Technology (+6,4%), nel 2013 tutti gli altri comparti di spesa hanno mostrato una contrazione rispetto all'anno precedente: in particolare, gli acquisti di mobili sono calati del 7,2% e quelli di auto nuove del 9,5%.

Logo Findomestic BancaRoma, 14 gennaio 2013 - Questi sono i principali risultati della ventesima edizione dell'Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Campania, presentato a Roma presso l'Hotel St. Regis.
Nel 2013, la spesa complessiva per l'acquisto di beni durevoli in Campania si è attestata a 2.946 milioni € (-5,6% rispetto ai 3.120 milioni € del 2012): il dato evidenzia come la contrazione dei consumi sia più elevata di 0,7 punti rispetto alla media Paese (-4,9%).

I settori di spesa
Auto e moto – Il comparto, in Campania, ha registrato una flessione pari a 8,7 punti percentuali per le auto nuove, 0,3 per quelle usate e 24,6 per i motoveicoli. La spesa complessiva per le prime è stata di 541 milioni €, per le seconde di 844 milioni e per moto e scooter di 65. Per quanto concerne il raffronto con la media nazionale, la flessione di vendite di motoveicoli è sostanzialmente attestata attorno agli stessi valori (-24,0%); le auto nuove hanno fatto peggio (-6,7 punti il rallentamento del mercato nazionale) mentre l'usato, nel resto del Paese, ha riportato un incremento dello 0,7%.
• Mobili – Il comparto arredamento, quello che maggiormente ha inciso sui bilanci delle famiglie campane, chiude l'anno facendo segnare una contrazione del 6,4% per una spesa totale di 941 milioni €. Un dato, questo, peggiore di 0,7 punti rispetto a quanto fatto registrare nel resto del Paese.
• Elettrodomestici – la spesa per gli elettrodomestici grandi e piccoli è stata pari a 267 milioni €, inferiore di 2,2 punti percentuali rispetto al 2012. In calo del 19,7%, invece, la spesa per i prodotti di elettronica di consumo, il cui volume di vendite si è attestato a 192 milioni.
• Prodotti Informatici – Per quanto riguarda i prodotti dell'information technology, le vendite nel 2013 hanno fatto segnare un aumento di 7,3 punti, per un volume di acquisti pari a 137 milioni €. Un risultato di gran lunga migliore rispetto alla media nazionale, il cui incremento è stato pari a 4 punti percentuali.
Complessivamente in Campania il reddito disponi¬bile per abitante nel 2013 è calato dello 0,8%, rispetto al 2012, attestandosi a 12.281 € pro capite. Un reddito per abitante che risulta essere inferiore di oltre 5.600 € rispetto alla media nazionale (17.665 €).

Le province
Nel 2013 Napoli e Benevento si sono confermate essere le due province a maggior reddito pro capite, rispettivamente con 13.002 e 12.382 €. Napoli ha visto rimanere sostanzialmente invariato il proprio reddito medio (che nel 2012 si attestava a 13.001 €); mentre Benevento ha riportato una contrazione di 0,8 punti percentuali, che è comunque la meno incisiva tra tutte le province campane (Napoli esclusa). Salerno e Avellino, infatti, ha subito un rallentamento rispettivamente di 1,8 e 1,9 punti percentuali (per dei valori, in termini assoluti, pari a 12.024 e 11.800 €. Chiude la classifica Caserta con 10.371 €, - 2,2 punti sull'anno precedente.
Nel 2013 le famiglie campane hanno speso mediamente 1.355 € per l'acquisto di beni durevoli. Fatta eccezione per i 1.308 € medi di spesa riportati in Sicilia, si tratta del dato peggiore registrato a livello nazionale.
Per l'acquisto di Mobili in Campania la spesa complessiva è stata di 941 milioni €, inferiore di 6,4 punti rispetto all'anno precedente. I volumi maggiori di spesa sono stati registrati, come sempre, a Napoli (511 milioni, - 5,1% sul 2012)) e, a seguire, a Salerno (173 milioni, - 8,1%), a Caserta (139 milioni, - 7,9%), ad Avellino (71 milioni, - 8,2%) e, infine, a Benevento (47 milioni, - 6,7%).
Il settore della mobilità ha riportato nel 2013 alcune delle contrazioni più significative tra tutti i diversi comparti di spesa. Le vendite di auto nuove continuano a calare in tutte le province anche se, a parte il caso di Avellino, nessuna contrazione è in doppia cifra percentuale, a differenza di quanto accaduto nel 2012: a Napoli i volumi di vendita sono stati pari a 264 milioni € (- 9,0%), a Salerno sono stati di 105 milioni (-6,9%), a Caserta di 95 milioni (-9,1%), ad Avellino di 46 (- 10,7%). Per quel che concerne le auto usate, dopo Napoli (460 milioni €, + 1% sul 2012), i volumi di vendita maggiori si registrano a Salerno (160 milioni, - 1,9%), e, a seguire, a Caserta (115 milioni, -2,7%) e ad Avellino (64 milioni, - 0,9%). Chiude Benevento, con vendite per 46 milioni (- 0,5% sul 2012).
Per il comparto degli elettrodomestici grandi e piccoli, la provincia di Napoli ha registrato vendite per 145 milioni € (-1,2 % rispetto al 2012),quella di Salerno ha fatto segnare un volume di spesa pari a 50 milioni (-3,9), quella di Caserta si è attestata a quota 40 milioni (-2,5%), quella di Avellino ha riportato vendite per 20 milioni (-3,7%) e quella di Benevento per 13 (-2,6%).
Come era avvenuto nel 2012, anche nel 2013 la flessione dell'acquisto di prodotti di elettronica di consumo è caratterizzata dalla doppia cifra percentuale in tutte le province campane: Napoli scende a 83 milioni, Salerno a 28, Caserta a 21, Avellino a 12 e Benevento a 7.
Tutti dati positivi, invece, per il comparto dei prodotti informatici: Napoli, oltre a far segnare i maggiori volumi di spesa (76 milioni) presenta anche la miglior performance rispetto all'anno precedente: +8,7%. A Salerno le vendite sono state pari a 24 milioni (+6,3%), a Caserta 21 milioni (+4,3%), ad Avellino 9 milioni (+5,9%), e a Benevento sono state pari a 6 milioni (+7,4 punti percentuali).

slide Findomestic-1Alcune tendenze che si riscontrano anche in Campania
In Campania il refrein "Se potessi avere 1000 lire al mese" è diventato oggi "1.350 € al mese". Infatti, sotto il profilo strettamente economico, anche gli abitanti di questa Regione giudicano dignitoso un reddito di almeno 1.359 € al mese per i single; di 1.876 € per la coppia senza figli; di 1.995 € per la coppia con figli. Sotto queste cifre (che rappresentano dei valori medi indicati) si è costretti ad operare rinunce che incidono fortemente sullo stile e sulla qualità della vita.
L'83% degli intervistati ha cambiato il proprio stile di vita riducendo le spese per viaggi, vacanze, ristoranti, pizzerie, abbigliamento calzature, generi alimentari, divertimento, svaghi e tempo libero.
All'interno di questo rimescolamento si sta affermando una categoria di pensiero costituita dai "visionari attivi", con una concezione del futuro che non può non prescindere dalle azioni che si intraprendono subito sul fronte dei consumi e della produzione: entrambi devono essere sostenibili, grazie alla rinuncia al superfluo, al consumo compulsivo, alle produzioni impattanti; meglio quindi consumare o produrre qualche cosa in meno, ma che abbia un impatto ecosostenibile. Un tassello importante di questa visione è il principio che per risolvere i problemi occorra agire in proprio.
Cosa possiamo fare oggi per influenzare positivamente il nostro futuro? Secondo la maggioranza degli abitanti della Regione occorre che ci sia più equità, intesa come ripartizione della ricchezza, tutela dei più deboli e delle aziende in difficoltà. Segue una maggiore istruzione interpretata anche come più ricerca e sviluppo. In questo contesto l'innovazione, secondo la maggioranza, dovrà diventare un'importante risorsa collettiva.

Per ulteriori informazioni:
Marina Beccantini - Ad Hoc Communication Advisors tel. 02/7606741
Simona Viscusi - Responsabile comunicazione Corporate Findomestic tell. 055 2701271

 

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