Baiano: I “silenzi” sull’Eremo di Gesù e Maria
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10 Mag 2019
- Scritto da Gianni Amodeo
Dopo i lavori ed il ripristino funzionale della chiesa con la presenza di Suor Maria Costanza Crisafulli, l’avvocato Emanuele Litto del gruppo di minoranza consiliare “Io ci credo” al Comune di Baiano lancia l’appello alle istituzioni affinché concordino scelte condivise per garantirne la tutela.
GianniAmodeo - 03\05\ 19 - Permane la chiusura dell’Eremo di Gesù e Maria, la cui custodia è esercitata, come si sa, dalla Curia diocesana di Nola, in virtù dell’affidamento in comodato d’uso a titolo gratuito per la durata di 99 anni, conferitole dall’amministrazione comunale, quando fu inaugurato il seicentesco monumentale complesso, sottoposto ad un qualificato intervento di restauro conservativo e ripristino funzionale. Un intervento, fatto realizzare dall’ Ente di corso Garibaldi, su progettazione dell’ufficio tecnico municipale ed eseguito con personale specializzato, coordinato dalla Soprintendenza ai beni artistici, architettonici e archeologici di Avellino. Un programma di lavori attuato in economia, va ricordato, con l’investimento di 150 mila euro, ch’è valso a restituire alla cittadinanza l’unico e significativo bene di valenza culturale ed architettonica che ne simboleggia la storia civile e religiosa locale.
Un simbolo, che, però, per oltre mezzo secolo è restato abbandonato a se stesso, vandalizzato e ridotto a rudere nella colpevole indifferenza generale, sia della comunità che delle amministrazioni susseguitesi nel Palazzo municipale, fino a diventare, estremo oltraggio, un comodo e indisturbato “rifugio” di tossicodipendenti e dei loro “traffici” in combinazione con “spacciatori” di varie risme. Senza dire della pesante ed estesa piattaforma cementizia fatta realizzare, negli anni del post terremoto dell’80, quasi a ridosso del monumentale complesso, condizionandone la staticità, mentre era sempre più … triste ed avvilita ombra di se stesso. La piattaforma era destinata alla pratica del tennis e, forse, ad altro … ancora. E fu particolarmente impegnativa e laboriosa la sua rimozione per il ripristino dello stato dei luoghi, a metà degli anni ‘90. Era l’oggettiva condizione propedeutica all’attuazione del programma di restauro dell’Eremo e dell’intera area di pertinenza.
A raccontare lo stato di fatiscenza e d’incuria, in cui era stato ridotto l’Eremo è il report fotografico, realizzato nel 1983 dall’architetto Angelo Piciullo, attento e sensibile all’importanza della tutela delle testimonianze di interesse architettonico come dell’edilizia minore, in cui sono visibili le impronte della storia del territorio.
Nel report sono ancora visibili gli archi e i portali a tutto sesto, oltre che qualcuna delle artistiche grate ferrate a protezione di ambienti e il caratteristico campanile; archi, portali e grate che, quando fu attivato il cantiere dei lavori sul finire degli anni ’90, avevano già preso il … volo per planare quali elementi di arredo e … abbellimento in ville e palazzoni -con annessi giardini- di “estetizzanti” neo-arricchiti proprio sulle scie dei favolosi anni del dopo-terremoto dell’80 con la nota e facile dissipazione di denaro pubblico destinato alla … ricostruzione abitativa e allo sviluppo. Il documento parla da solo e, per contrasto, parlano da sole le immagini dell’Eremo ritrovato e restituito al patrimonio culturale della comunità cittadina e al patrimonio della Municipalità.
Un contrasto che si staglia ben chiaro nella pubblicazione del report sull’ ieri dell’Eremo scempiato e delle immagini dell’oggi. E il passato dell’abbandono, perdurando l’assenza di decisioni sul “che fare”, rischia di sopraffare il presente, se non si adottano misure adeguate, per garantire non solo la vigilanza costante dell’Eremo, con un congruo sistema di video-sorveglianza elettronica, ma anche la necessaria manutenzione ordinaria dell’Eremo e dell’area estesa alcuni ettari che fanno parte del patrimonio comunale.
“La situazione di stallo in atto - dice l’avvocato Emanuele Litto del gruppo di minoranza consiliare “Io ci credo” - non è più sostenibile e non può protrarsi ulteriormente. E’ necessario che l’amministrazione comunale e la Curia diocesana concordino scelte condivise, per garantire la tutela dell’Eremo e i valori che rappresenta. Risulta che l’una e l’altra siano disponibili a trovare una soluzione concorde e che, in particolare, la Curia affiderebbe l’Eremo ad un ordine monastico di suore. Se così stanno le cose, l’auspicio è che si accelerino i tempi e che l’Eremo sia riaperto ai fedeli e ai cittadini, anche se in questa fase vanno assunte tutte le decisioni e cautele necessarie per tutelarlo, a cominciare dall’installazione dell’impianto di video-sorveglianza sull’intera area del complesso monumentale e sacro”.
Baiano: All’”Incontro”, Forum con Gianfranco Nappi su Migranti, Costituzione e Letteratura
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20 Apr 2019
- Scritto da Gianni Amodeo
Enea e i Troiani, i migranti del mito e i migranti reali dell’Africa – La nobiltà politica del discorso di Didone e il nostro tempo. Fotoservizio di Francesco Barlotti.
Gianni Amodeo - 09.04.2019 - Mito e realtà, nello scenario del Mediterraneo, l’ondivaga distesa d’acqua che da sempre vive e si anima dei multiformi e mutevoli intrecci fatti lievitare da storie e culture di popoli diversi, connettendo, al contempo, le terre d’ Europa, dell’Africa del Nord e dell’Asia occidentale, per infilarsi nell’Atlantico con le rotte che fanno approdare in America. Ed è il Mediterraneo che per i romani delle quadrate legioni e delle spavalde flotte di guerra identificava il Mare nostrum, simbolo e testimonial di egemonia e sovranità massima coincise con l’avvento del principato di Cesare Ottaviano Augusto, mentre per i turchi altro non è che il Mare bianco, per gli ebrei il Mare grande e per gli arabi il Mare romano, nel segno di quella variabilità onomastica ch’è specchio della relatività delle poliedriche sfaccettature, con cui si riveste, e si legge, il divenire della storia umana, delle comunità e dei territori, nelle perenni oscillazioni tra le rapide fasi di fastosa ed esaltante ascesa e le repentine fasi di malinconico e annichilente declino.
Il mito e la realtà sulle vie del Mediterraneo hanno fatto da chiave introduttiva del Forum, svoltosi nei locali del Circolo “L’Incontro” ed incentrato sulle complesse e drammatiche problematiche delle migrazioni dei nostri giorni, analizzate, lette e viste alla luce dell’art.10 della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti umani, squadernandone le risposte di solidarietà e di integrazione umanitaria che prospettano sui versanti della cultura e dell’etica dell’inclusione attiva; Forum animato dall’on. le Gianfranco Nappi – sinceri e schietti auguri per il sessantesimo compleanno - già parlamentare per tre legislature in rappresentanza prima del Pci e poi di Democrazia proletaria e Rifondazione comunista, nonché assessore all’agricoltura della Regione–Campania nella Giunta presieduta dall’on.le Antonio Bassolino nel quinquennio 2005\2010, saggista e attualmente impegnato nella realizzazione dell’importante progetto editoriale che si lega alla rivista bimestrale, autentico e interessante laboratorio di pensieri di libertà, che s’intitola Infiniti Mondi, evocando le idealità e il pensiero di Giordano Bruno.
Enea e i Troiani in fuga da Ilio, città dell’Asia minore, ormai logorata e esausta per il lungo assedio patito per opera degli Achei e distrutta dall’incendio, frutto dello stratagemma di Ulisse, altro non sono che i precursori dei migranti in carne e ossa che fuggono, oggi, dalle ingrate terre dell’Africa sub–sahariana, guardando all’ Europa comunitaria, Terra di speranza e di nuova vita degna di essere vissuta, con primo approdo l’Italia, l’ Esperia dei tempi lontani. Il racconto di leggenda che vive nell’Eneide della sublime poesia di Virgilio, con un salto di due mila anni, si riverbera e traspone nelle cronache di radio, televisive e giornali che si rincorrono nell’attualità, seguendo i precari e insicuri “barconi” pieni di aneliti umani sulle rotte del Mediterraneo, con scene di infinita tristezza e anche tragedie di morte di umanità svilita e negata, a fronte di egoismi e di chiusure particolaristiche proprio dell’ Europa comunitaria, l’agognata Terra di speranza; egoismi e chiusure particolaristiche che denotano l’inadeguatezza di organiche e condivise politiche di accoglienza inclusiva dei flussi migratori, che costituiscono una vera e propria crisi umanitaria destinata ad acuirsi e a propagarsi, se non si attuano scelte di reale e diffusa solidarietà nel quadro concreta e sostanziale della cooperazione internazionale.
Sono le scelte che si ritrovano, nella loro essenzialità, nel discorso di alta nobiltà politica e sano pragmatismo sociale che Virgilio fa pronunciare a Didone, regina di Cartagine in terra di Libia; discorso, con il quale assicura ai troiani, che invocano aiuto e soccorso, dignità di vita e parità integrale con i cartaginesi. E’ il discorso che rappresenta l’umana e generosa risposta alle oneste parole del saggio Ilioneo.” Noi siamo troiani portati in tutti i mari dai venti\ Non siamo venuti a saccheggiare con l’arma i penati \ libici, o portare sui lidi le prede rubate;\ il cuore non (ha) quella forza né i vinti così tanta superbia …..” Sono parole, quelle di Ilioneo, che plasticamente costituiscono l’identikit dei migranti dei nostri giorni, che inermi e indifesi, deboli e affamati, non possono recare offesa alcuna né immaginarla o pensarla. Vogliono solo vivere, con il lavoro; e spesso, invece, si ritrovano, per l’assenza applicativa di leggi che pure esistono, sfruttati nei campi di raccolta di ortaggi e frutta nelle terre di Sicilia, Calabria, Puglia e Campania, facendo arricchire imprenditori inumani e disonesti, grazie all’uso della violenza dei “caporali” del malaffare.
La civiltà del discorso di Didone, che ben conosceva la condizione di profuga dal Libano, avendo dovuto abbandonare il regno di Tiro, reso ormai inospitale dalla presenza del superbo fratello Pigmalione che le aveva fatto uccidere il marito Sicheo, è la civiltà umanitaria - sottolineava Gianfranco Nappi – che si legge nell’art.10 della Costituzione, testimonianza della sensibilità e dei forti valori culturali ed etici dei “Padri costituenti”; sensibilità e valori ravvivati dagli orizzonti dei saperi e delle conoscenze di cui erano portatori.
Importanti i riferimenti agli ideali umanitari di Seneca e all’operosa carità di Francesco d’Assisi –in antitesi a tutte le forme di temporalismo ecclesiastico- la cui lezione si ritrova nell’azione di Papa Francesco per il “ritorno al principio” ancorato alla pratica dei valori del Vangelo; erano riferimenti arricchiti dalle riflessioni sulla significativa produzione saggistica di Raniero La Valle orientata sull’attualizzazione della visione spirituale e di fervida moralità testimoniate dall’ Assisiate. Utili e incisivi gli spunti di analisi che Nappi riservava alle contraddizioni e alle negatività della globalizzazione e internazionalizzazione dei mercati, della finanziarizzazione dell’economia, delle crescenti diseguaglianze sociali e dei cambiamenti climatici; uno scenario, quello che caratterizza il XXI secolo, che suscita inquietudini e che richiede una diversa configurazione del sistema–mondo per una società più umana e giusta.
Convegno a Nola su “Ambiente e legalità” con il sottosegretario Micillo
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21 Mar 2019
- Scritto da N.R.
Evento promosso dal Lions Club International Distretto 108 Ya – II Circoscrizione – Zona 6 e Lions Club Nola “Ottaviano Augusto”.
C.S. - 15.03.2019 - "Ambiente e legalità. Analisi e prospettive" è il titolo di un convegno promosso dal Lions Club International Distretto 108 Ya – II Circoscrizione – Zona 6 e Lions Club Nola “Ottaviano Augusto”, con la collaborazione dell'Ordine degli Avvocati di Nola, dell'Unione Nazionale delle Camere Civili – Camera Civile di Nola, della Suola Bruniana – Fondazione Forense di Nola, in programma nella città bruniana giovedì 21 marzo a partire dalle 15.00, nel Salone delle Armi della Reggia degli Orsini.
Indirizzi di saluto: dott. Luigi Picardi, presidente Tribunale di Nola; avv. Michele Rega, presidente Camera Civile di Nola; avv. Giuseppe Boccia, direttore Fondazione Forense di Nola – Scuola Bruniana; Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola; dott.ssa Anna Maria Silvestro, presidente Lions Club Nola “Ottaviano Augusto”; dott.ssa Carmela Penna, presidente II Circoscrizione Lions international.
Intervengono: prof. Francesco Pirozzi, Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università Federico II di Napoli; prof. Mariano Sirignano, Dipartimento Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale dell’Università Federico II di Napoli; prof.ssa Rosalinda Sorrentino, Dipartimento di Farmacologia dell’Università degli Studi di Salerno; avv. Luigi Stefano Sorvino, Commissario Straordinario Agenzia Ambientale della Campania; on.le Salvatore Micillo, Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Conclude i lavori: dott. Paolo Gattola, Governatore Distretto Lions Club 108 Ya. Introduce e modera: dott. Salvatore Guerriero, presidente PMI International.
La partecipazione al convegno attribuisce due crediti formativi ad avvocati e praticanti.
Palma Campania: Al via la VII Edizione di “Omaggio alla Poesia”
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07 Apr 2019
- Scritto da Mp. D'Avanzo
Organizzazione Gruppo Archeologico Terra di Palma in collaborazione con le associazioni FIDAPA, Laboratorio Teatrale Gulliver e VIVA.
Mp. D’Avanzo – 07.04.2019 - Il Gruppo Archeologico Terra di Palma, con il patrocinio morale del Comune di Palma Campania e la partecipazione dell’Istituto Antonio Rosmini di Palma Campania, in collaborazione con le associazioni FIDAPA, Laboratorio Teatrale Gulliver e VIVA, presenta OMAGGIO ALLA POESIA - VII EDIZIONE.
La manifestazione si tiene il 7 aprile 2019, con inizio alle ore 10.00, presso l’Acquedotto Romano in via Turiello, nel territorio di Palma Campania
Programma
Ore 10.00: Performance di Poesia e Danza
Ore 12.00: Degustazione di Aperitivo offerto dal Bar Sciusciante
Per ulteriori informazioni: Gruppo Archeologico Terra di Palma – tel. 081/8241798 – 360/744336 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. sito web: www.terradipalma.wordpress.com
CONCORSO LETTERARIO MILLE PAROLE PER UNA FOTO 1°EDIZIONE
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01 Mar 2019
- Scritto da Simona Pasquale
Premiazione venerdì 8 marzo 2019, ore 17.00, presso il Grand Hotel Parker’s, al Corso Vittorio Emanuele 135, Napoli. Presenta: Stefania De Francesco. Ospiti d’eccezione: Pino Imperatore, Scrittore, e Nicole Lanzano, Giornalista.
Simona Pasquale – 01.03.2019 - É giunta alle fasi finali la prima edizione del concorso letterario “Mille Parole per una Foto”, indetto da Confartigianato Imprese Napoli e ANCoS Napoli, l’Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive interna al sistema federale. Racconti brevi in gara, ispirati alle suggestioni prodotte dal ritrovamento autentico di due libri scompaginati e abbandonati sul lungomare di Bagnoli, uno dei quali è le “Le Mille e Una Notte”, verranno premiati venerdì 8 marzo alle ore 17.00, nella Sala Ferdinando I del Grand Hotel Parker’s, nel corso di un evento di cultura, informazione e spettacolo, inserito nella rassegna Parker’s in Naples, presentato dall’attrice Stefania De Francesco, con ospiti lo scrittore Pino Imperatore e la giornalista Nicole Lanzano.
L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Napoli e della Banca di Credito Cooperativo e del sostegno delle aziende Bellabrì gioielli in resina, Energy Total Capital (ETC), attiva nel campo delle energie rinnovabili, Edizioni Simone e dell'Associazione Internazionale per lo Sviluppo Economico, la Ricerca, le Tecnologie e le Politiche Sociali (AISEPS).
Due le categorie, Giovani e Adulti, per un totale di tredici finalisti juniores: Sveva Alvino, Francesco Cioffi, Francesco Del Giudice, Francesco Fortunato, Lucrezia Fortunato, Veronica Liccardo, Fortuna Monaco, Piermario Napoli, Camilla Salvari, Giada Solimene, Federica Striano, Francesco Tieri, Sabrina Valentino, e dieci seniores: Luigi Ammaturo, Emilia Bassolino, Maria Rosa Bellezza, Slobodanka Ciric, Cristina Di Pilla, Silvana Fumo, Bruno Galasso, Daniela Langella, Gaspare Natale, Rosaria Pupo.
I finalisti sono stati selezionati dalla giuria di qualità, composta da professionisti della cultura e dell’editoria e da lettori appassionati, presieduta da Angela Procaccini, dirigente scolastica e collaboratrice dello staff del Vicesindaco del Comune di Napoli, e composta dalle giornaliste Lia Aurioso e Anna Copertino, dall’editore Raffaele Delpino, dalla bibliotecaria Patrizia de Filippis, dall’insegnante Daniela Ciafrone e da Amedeo Manzo, Presidente della Banca di Credito Cooperativo, Flavio Beninati, studente di Scienze Politiche e istruttore di Protezione Civile, Alida Competiello, impiegata, e Conchita Di Martino, bancaria.
In palio, per i primi tre classificati di ciascun gruppo, buoni libro per un ammontare complessivo di 1000 €. Rigoroso il metodo di valutazione; i giurati hanno, infatti, votato i testi giunti senza conoscere le identità degli autori, custodite dal Presidente di Confartigianato Napoli, Enrico Inferrera, scrittore e poeta che dice: «verso la fine di novembre, un’amica insegnante mi ha inviato la fotografia di queste pagine trovate fuori scuola, incoraggiandomi a immaginare una storia; in poco tempo ne è scaturito un progetto che ha coinvolto tanti amici. Al giorno d’oggi nessuno, nemmeno un’Associazione di Categoria può limitarsi a rappresentare solo interessi di parte. Chi viene da noi, in qualità cittadino, impresa o famiglia, deve trovare dei punti di riferimento; questo genere di approccio passa anche attraverso l’arte, la cultura, le occasioni di incontro, non solo virtuali e la scrittura rappresenta un approccio alla realtà, ragionato e non superficiale, da valorizzare».
Un modo per recuperare la lingua italiana e più in generale la Bellezza, incarnata dai ragazzi, alcuni dei quali giovanissimi, che hanno saputo descrivere con occhio implacabile e sintesi estremamente efficace, il mondo circostante. Anche la data della premiazione, la Festa della Donna non è casuale: «un omaggio dovuto, vista la grande partecipazione femminile e un modo per ridare valore a questo giorno, riflettendo sul ruolo di donne e uomini nella società e celebrare la Confartigianato, che il 4 marzo compirà 75 anni».
Confartigianato Napoli: Via Medina 63, (80133) Napoli; Web: www.confartigianatona.it;
Contatti, Teresa Guarino: tel. 081-5520039, e-mail.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Ufficio Stampa, Simona Pasquale, cell. 339-5098790,
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