Angolo Opinioni
Nola / La mission del Museo del Masullo-Theti: L’Arte vetraria, testimonianza di economia produttiva, coniugando cultura del lavoro e cultura d’impresa
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09 Lug 2020
- Scritto da Gianni Amodeo
Quando la Scuola fa da ponte tra il passato e il futuro del territorio … Fotoservizio di Mira Bifulco.
Gianni Amodeo - 08\07\20 - Sono di raffinata eleganza e pregevole qualità, i modelli e prototipi con cui si connotavano sia le produzioni di largo uso e costante richiesta, come bicchieri, caraffe, bottiglie, contenitori per oleifici e distillerie, sia vasi, lampadari e brocche in stilizzate forme artistiche, disegnate con l’ardua tecnica della lavorazione a soffio del vetro, ispirata dalla Grande e nobile tradizione dei Maestri di Murano.
Una variegata gamma di produzioni ormai da collezione, che si può ammirare in ordinata rassegna nell’appena inaugurato Museo scolastico, allestito negli spazi dell’Istituto tecnico commerciale e per geometri, intitolato alla memoria di Antonio Masullo e Carlo Theti, ambedue nolani, il primo figura di imprenditore moderno, il secondo tra i migliori architetti ed ingegneri-progettisti di fortezze militari che fu al servizio di Principi italiani e stranieri nell’Europa del ‘500, ideatore e geniale realizzatore di innovative strumentazioni tecnologiche, tra cui il compasso a più scale, utilissimo per eseguire calcoli ad alta precisione, oltre che le misure delle altezze e delle distanze, mentre erano ancora di là da venire gli algoritmi e gli input ad alta sofisticazione dell’intelligenza artificiale; Museo, che resterà aperto ancora per pochi giorni al pubblico fino a sabato prossimo, 11 luglio, dalle ore 9.00 alle ore 11.00 e dalle ore 18.00 alle ore 20.00, con turnazioni che, ovviamente, cambieranno con il nuovo anno scolastico, 2020\2021 che inizierà il 24 settembre.
E’ la variegata esposizione, il cui cuore pulsa delle tonalità di quell’Arte vetraria, che ha rappresentato in città e sul territorio per almeno un secolo non solo l’affidabile certezza di una visione imprenditoriale ben strutturata, ma anche la garanzia e la continuità di lavoro per le maestranze locali, altamente specializzate e qualificate.
Si tratta di una storia tutta-nolana che si dipana, discreta e sobria, dalla seconda metà dell’ Ottocento, per proiettarsi sui tornanti della prima parte del Novecento lungo i quali, specie dopo il secondo dopo-guerra mondiale, toccando l’apice della produttività, in virtù della quale le Vetrerie Masullo e le Vetrerie Cerasuolo, con i loro efficienti sistemi di fabbrica hanno concorso a rendere la Campania autentica eccellenza del Sud , in grado di competere sui mercati senza difficoltà nel comparto vetrario a fronte degli ultra-rinomati poli manifatturieri del Veneto e della Toscana.
E’ la bella storia, in cui l’ingegnosa cultura del lavoro specializzato e della creativa laboriosità è stata coniugata e vissuta al meglio e compiutamente con la cultura del “fare impresa”.
E’ la storia dell’Arte vetraria, quella che la Scuola, nella fattispecie il Masullo-Theti con i suoi due moderni plessi di via Mario De Sena, recepisce e accoglie; un magnifico tassello, destinato a rapportarsi con altre storie di lavoro e impresa che il territorio ha espresso, nel segno della rinomata affidabilità e di importanti livelli occupazionali di lavoro produttivo, dalle varie filiere artigianali all’agricoltura e all’agro-alimentare. Una patrimonio di valori ideali e di cultura materiale, lasciato disperdere nei mille ingannevoli rivoli dell’assistenzialismo clientelare che svilisce la mente e la dignità personale, fiaccando lo spirito d’iniziativa; un patrimonio di valori ideali e di cultura materiale, al contempo, che, invece, va recuperato e rimesso al centro della realtà e della vita sociale dei territori. Sotto questo aspetto, il Museo scolastico risponde all’esigenza di far conoscere alle giovani generazioni le positività e i punti di forza del passato, per costruire il presente e il futuro. Una scelta di missione che connette ed integra la Scuola nel territorio e nella società di cui è parte, per far dischiudere orizzonti aperti al sapere e al lavoro, bussole d’orientamento irrinunciabili per le giovani generazioni e la civile evoluzione della società.
E torna davvero calzante ed originale per la carica suggestiva che evoca, il logotipo immaginato e scelto, per identificare il Museo del Masullo-Theti. E’ l’Icosaedro, uno dei cinque poliedri della Geometria solida, che nella concezione di Platone, ispirata dalla visione di Pitagora danno forma e corpo ai quattro elementi costitutivi dell’ Universo Cosmo. Ed è l’acqua l’elemento cosmico che l’icosaedro rappresenta con le sue venti facce triangolari, che ne simboleggiano la fluidità e la mutevolezza delle forme, mentre l’esaedro dalle sei facce simboleggia la terra, come l’aria è raffigurata dall’ ottaedro con le sue otto facce e il fuoco si ritrova con la mobilità delle sue lingue nel tetraedro dalle quattro facce. Una varietà di distinti che si fa ordine ed equilibrio. La chiave di sintesi che ricomprende tutti gli elementi appena abbozzati è fornita dal dodecaedro, la sublime quintessenza in cui si dispiega Dio, cui corrisponde l’armonioso disegno dell’Universo.
L’ Icosaedro riflette un’idea forte, qual è quella del far memoria, per costruire ponti tra il passato, il presente e il futuro, attraverso il Museo, lanciata dalla dirigente del Masullo-Theti, la professoressa Anna Maria Silvestro e resa concreta realtà con il supporto dello staff dell’Ufficio tecnico della Città metropolitana di Napoli, diretto dall’architetto Marianna Pedalino, per gli interventi di restyling alle sale dedicate al Museo.
E senza tralasciare la fattiva collaborazione dei docenti, Alfonso Nisi, Luigi Ugolino, Giuseppe Mollo, Stefano Ganzerli, Susy Barone, Anna Maria Coppola, Anna Rega, Elena Silvestrini, Giuseppe Piccolo e Aldo Maffucci.
Ed una menzione di merito spetta ai giovani che frequentano i corsi specialistici di Costruzione-Ambiente-Territorio, il Cat con cui si identificano quelli che fino a qualche decennio fa erano i corsi di formazione specialistica e studio tecnico per geometri, così come i corsi di formazione tecnica e specializzata di indirizzo ragionieristico e commerciale rientrano attualmente negli ambiti degli Istituti tecnici economici. Ed è notevolmente ampliato il ventaglio degli indirizzi sia degli Istituti-Cat che degli Ite, per tenere il passo aderente alla velocità e intensità delle trasformazioni sociali.
I saluti del Ministro dell’Università e della Ricerca Professore Gaetano Manfredi
E’ con rammarico che sono a comunicarLe - scrive il Ministro nella nota inviata alla professoressa Silvestro - l’impossibilità di partecipare alla cerimonia inaugurale del Museo scolastico Masullo-Theti cui a mi ha cortesemente invitato. Purtroppo, improrogabili impegni istituzionali coincidenti mi tengono lontano da Voi e dalla mia cara Nola.
Non voglio però esimermi dall’augurare tutto il meglio per il Vostro evento, che sono certo sarà un gran successo, e che porta lustro alla comunità nostra tutta. Spero che ci sarà presto occasione di partecipare di persona a queste interessanti iniziative che portate avanti; nel frattempo l’occasione mi è gradita, per porgerLe i miei più Distinti saluti, f.to Il Ministro ….
I complimenti di Padre Beniamino, già Vescovo della Diocesi nolana
Mi complimento per questa notevole iniziativa - si rivolge così alla professoressa Silvestro, Padre Beniamino, il Vescovo Beniamino Depalma, guida spirituale per oltre 20 anni della Diocesi di San Felice e San Paolino – che rappresenta l’apertura al territorio e alle Istituzioni con un nuovo modo di fare Cultura. Non mi trova in zona, non posso essere stasera con voi, ma verrò appena possibile a visitare il neo Museo scolastico. Gentile preside, La incarico di portare alla comunità scolastica i miei vivissimi auguri, tutta la mia vicinanza alla manifestazione, l’affetto e i complimenti ancora per la nascita di un Museo a scuola.
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