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ISTITUTO ALBERGHIERO DI CICCIANO: AUMENTANO ISCRIZIONI E NUMERO DELLE CLASSI, MA IL NUOVO EDIFICIO DI VIA CASERTA NON SCONGIURA I RISCHI DI UN ANNO SCOLASTICO AD OSTACOLI
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27 Ago 2015
- Scritto da Antonio Caccavale
Antonio Caccavale – Cicciano - 26.08.2015 - Saranno le suggestioni che le "gesta" dei vari Gordon Ramsey e Antonino Cannavacciuolo esercitano su donne e uomini di tutte le età, sarà il fascino di Masterchef, il format televisivo che mette alla prova le abilità culinarie di concorrenti di diverse latitudini del nostro pianeta, fatto sta che gli istituti alberghieri di tutt'Italia, a differenza di altri indirizzi di studi secondari di secondo grado, non soffrono il fenomeno del calo di iscrizioni. In molti casi, come anche quest'anno è accaduto all'alberghiero di Cicciano, l'aumento del numero degli iscritti rischia di complicare l'ordinata organizzazione delle attività didattiche.
All'Istituto Professionale dei Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera "Carmine Russo" di Cicciano, il nuovo anno scolastico vede 1309 alunni ai nastri di partenza, per un numero complessivo di 57 classi così ripartite: 16 classi prime e 14 seconde per il biennio comune; 9 terze classi, 9 quarte e 9 quinte per il triennio di indirizzo, tutte ripartite in 5 sezioni di enogastronomia, 3 di sala e vendita, 1 di accoglienza turistica.
L'imminente entrata in funzione del nuovo edificio, che vede la luce a distanza di molti anni da quando l'Amministrazione provinciale decise di acquisire un manufatto allo stato iniziale della sua costruzione, è contestuale alla dismissione della vecchia sede centrale di via Pertini, del plesso di Camposano e del plesso situato nel Rione Gescal di Cicciano. In chi conosce bene la complessità di questo tipo di istituto e le difficoltà nell'assicurare un'ordinata organizzazione delle attività didattiche, è proprio il venir meno dei due plessi di Camposano e del Rione Gescal a destare più di una preoccupazione. Oltre agli uffici di segreteria e della presidenza, il nuovo edificio di via Caserta dispone di 28 aule, due laboratori di cucina (invece dei tre laboratori di Camposano e della vecchia sede centrale), due laboratori di sala e vendita, due laboratori di informatica, una sala professori, una palestra e un auditorium.
Allo stato attuale le aule disponibili sono in tutto 43 (15 a Comiziano e 28 nella nuova struttura). È per questo motivo che, molto probabilmente, sarà inoltrata la richiesta perché venga consentito di utilizzare, anche per il prossimo anno scolastico, la sede del Rione Gescal, che fungerebbe da utile valvola per l'accresciuto fabbisogno di aule. D'altra parte, sarebbe un vero peccato lasciare in uno stato di abbandono il plesso situato nel Rione delle case popolari, per mettere in sicurezza il quale e per dotarlo dell'impianto di riscaldamento la Provincia di Napoli ha speso non poche risorse negli ultimi due anni.
Il prof. Giacomo Fusco, attuale vicario del preside, si augura che gli organi deputati alla gestione degli edifici scolastici della Città metropolitana di Napoli tengano conto della necessità di garantire un numero di aule sufficienti perché l'IPSEOA "C. Russo" possa garantire le migliori condizioni di agibilità didattica ai numerosi allievi e ai docenti e le più idonee condizioni di lavoro per il personale non docente. Una cosa è certa: le 43 aule disponibili e il contemporaneo uso dei laboratori non riuscirebbero a scongiurare il rischio di dover ricorrere ai doppi turni.
Ma a preoccupare un po' tutti è anche l'incertezza sulla effettiva consegna del nuovo edificio.Il dottor Bartolomeo Galeotafiore, direttore dei servizi amministrativi dell'istituto, lamenta il fatto che, a tutt'oggi, non sono stati effettuati tutti gli adempimenti relativi al collaudo dell'opera e se il ritardo dovesse protrarsi ancora per i prossimi giorni, c'è il rischio che l'inizio delle lezioni previsto per il 14 settembre possa andare incontro a grossi problemi. Il direttore dei servizi amministrativi rincara la dose facendo notare che il nuovo edificio non è stato dotato di suppellettili (banchi, scrivanie, armadi, scaffali) e che si dovrà contare solo su quanto è già stato trasportato dalle sedi di Camposano e dalla vecchia sede centrale, materiale in parte deteriorato. Sulla penuria di banchi e sedie per gli alunni, un professore presente alla conversazione ha fatto notare che il loro numero è già largamente insufficiente da qualche anno, tanto che si è costretti spesso a ricorrere ad una sorta di "prestito" temporaneo: le classi che in una determinata giornata fanno registrare un certo numero di alunni assenti, prestano banchi e sedie alle classi in cui non ci sono alunni assenti.
Seguiremo questa vicenda anche nelle prossime settimane nella speranza che molti dei problemi evidenziati trovino una rapida ed efficace soluzione.
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