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“IO NON RISCHIO”: CAMPAGNA NAZIONALE PER LE BUONE PRATICHE DI PROTEZIONE CIVILE

Il 14 e 15 giugno volontari in oltre 200 piazze italiane

logo - io non rischioRoma -08.04.2014 - Mancano all'incirca tdue mesi al fine settimana dedicato alla campagna informativa sui rischi naturali che interessano il nostro Paese. Sabato 14 e domenica 15 giugno quasi 3.500 volontari, appartenenti a 21 organizzazioni nazionali, nonché a gruppi comunali e associazioni locali di protezione civile, allestiranno punti informativi "Io non rischio" in 230 piazze distribuite su quasi tutto il territorio nazionale per sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico e, in alcuni comuni costieri, anche sul rischio maremoto.
Per il quarto anno consecutivo, infatti, il volontariato di Protezione Civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impegnano insieme nella campagna informativa nazionale per le buone pratiche di protezione civile.
Io non rischio 2All'appuntamento di metà giugno, però, bisogna arrivare preparati: è iniziato lo scorso 8 marzo, con i saluti del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, il percorso formativo per i volontari e le volontarie che avranno il fondamentale compito di diffondere la cultura della prevenzione di protezione civile nei territori dove operano ordinariamente.
A sostegno delle associazioni di volontariato, fondamentale sarà anche la partecipazione delle istituzioni locali alla campagna, affinché l'iniziativa sia davvero un'importante occasione di corretta informazione alla popolazione, aspetto prioritario nell'ambito dell'azione di protezione civile sul territorio. Per questo, nei giorni scorsi il Prefetto Gabrielli ha scritto agli oltre duecento Sindaci dei Comuni interessati dall'iniziativa, nonché alle strutture di protezione civile regionali, all'Associazione nazionale dei comuni italiani e all'Unione delle province italiane, chiedendo di garantire il necessario supporto ai volontari.
Io non rischio 1"Io non rischio" – campagna nata quattro anni fa per sensibilizzare la popolazione prima di tutto sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. L'inserimento del rischio maremoto nasce dopo la positiva esperienza maturata in occasione dell'esercitazione europea dell'ottobre 2013 TWIST (Tidal Wave In Southern Tyrrhenian Sea), coinvolgendo anche l'Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.
L'elenco dei comuni interessati dalla campagna il prossimo 14 e 15 giugno è online sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, dove è inoltre possibile consultare i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare - prima, durante e dopo un terremoto o un maremoto.

Ufficio Stampa del Capo Dipartimento
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Protezione Civile
Via Ulpiano, 11 - 00193 Roma
Tel. +39 06.68202407; +39 06.68202373
http://www.protezionecivile.gov.it

 

Regi Lagni: tra San Vitaliano e Nola, terra di nessuno

La denuncia di Rifiutarsi Onp nel servizio di Vincenzo Esposito

Regi Lagni in abbandonojpgNola - 03.04.2014 - "Mobilitazione di vip nazionali, reportage di giornali e tv, incontri istituzionali con ministri in parrocchia, decreti legge fatti in fretta e furia e analisi sui terreni sbattute in prima pagina. Questi sono stati i nostri ultimi 6 mesi in Campania, ma concretamente cosa è cambiato? Fino ad oggi si è parlato di task force e misure eccezionali da mettere in campo, di screening sanitari gratuiti per le popolazioni locali, di droni militari ed esercito per controllare il territorio. Fino ad oggi si è solamente parlato, perché nel frattempo i clan di camorra continuano tranquillamente a sversare e bruciare rifiuti. E le zone sono sempre le stesse. Ne è un esempio Ponte delle Tavole, tra San Vitaliano e Nola". Queste le parole che anticipano la denuncia portata avanti dal gruppo Rifiutarsi Onp, che sottolinea un non adeguato impegno della autorità competenti in merito alla lotta al disastro ambientale.
"Tra San Vitaliano e Nola è tutto uguale da più di 2 anni. I carabinieri venuti sul posto 2 anni fa, lontani dalle telecamere di Striscia la Notizia, dissero che monitorare il territorio campano con le sole forze a disposizione era impossibile. Eppure sarebbe relativamente semplice controllare quest'area, visto che la strada d'accesso è solamente una. Il controllo del territorio dovrebbe essere il normale scopo non solo delle forze dell'ordine, ma anche delle amministrazioni comunali" , un chiaro invito, quindi, ai vari sindaci dell'area a promuovere un tentativo di azione collaborata e coordinata.

Vettica di Amalfi: Commemorazione del 90° anniversario del nubifragio

Amalfi - chiesa di San Michele Arcangelo31.03.2014 - Lo scorso 26 marzo 2014 è stato commemorato a Vettica di Amalfi il 90° anniversario del nubifragio e del conseguente drammatico evento franoso, che causò la morte di 61 abitanti. Il più anziano delle vittime aveva 82 anni, mentre il più giovane aveva appena dieci giorni.
Era il 26 marzo del 1924, era di mercoledì, una notte d'inferno, quando l'abitato venne investito da una pioggia violenta ed incessante che provocò diversi crolli tra cui la strada principale e la distruzione di 31 case.
amalfi-ricorda-le-61-vittime-alluvione-vettica 1amalfi-ricorda-le-61-vittime-alluvione-vettica-2amalfi-ricorda-le-61-vittime-alluvione-vettica-4I primi soccorsi giunsero il giorno successivo via mare attraverso le navi della Regia Marina. Il 28 marzo anche Re Vittorio Emanuele III giunse sul luogo del disastro. Commosso, si recò presso il Seminario dove erano alloggiati i superstiti evacuati. Nei giorni seguenti il cadavere di una donna fu trovato nello specchio d'acqua antistante la scogliera.
Tale evento è riportato con il codice ISTAT 15065006 nel Sistema Informatico sulle catastrofi Idrogeologiche, nel quale vengono presentate le informazioni generali dell'evento, ma anche le informazioni geologiche a fondamento delle cause che causarono la tragedia nel lontano 1924.
In mattina la commemorazione si è svolta presso la Parrocchia di San Michele Arcangelo in Vettica di Amalfi, con la partecipazione del sindaco di Amalfi Alfonso Del Pizzo, di Mons. Orario Soricelli, Arcivescovo dell'Arcidiocesi di Amalfi-Cava de' amalfi-ricorda-le-61-vittime-alluvione-vettica-3Tirreni, del presidente della provincia di Salerno, Antonio Iannone, dell'assessore al patrimonio, Matteo Bottone e dell'assessore regionale della Protezione Civile, Edoardo Cosenza e del Parroco della parrocchia di San Michele Arcangelo, don Angelo Mansi.
La manifestazione ha dato stimoli e contenuti di riflessione sulla necessità di avere nei confronti del territorio e della sua tutela atteggiamenti di responsabilità. A sigillare il momento di riflessione e memoria, la benedizione dell'opera scultorea "Regina mundi", opera del compianto maestro Francesco Mangieri, detto Mao.
Successivamente, il corteo si è incamminato verso il luogo della Memoria con lo scoprimento della lapide commemorativa delle vittime della tragedia di novanta anni fa.

Ad Avellino, presso il Circolo della Stampa, convegno su “PETROLIO E AMBIENTE: QUALE FUTURO?”

Locandina convegno sul petrolio03.04.2014 - Il giornale on-line il dialogo, sito: www.ildialogo.org, organizza il 5 aprile 2014, ad Avellino, presso il Circolo della Stampa, il convegno su "PETROLIO E AMBIENTE: QUALE FUTURO?" Inizio ore 17.30.
RELATORI : Prof.ssa Albina Colella, Università della Basilicata su "L'impatto ambientale delle trivellazioni in Basilicata"; Prof. Roberto De Prisco, Università di Salerno, su "Una lezione dalla storia: l'isola di Pasqua"; Ing. Michele Zarrella su "Estrazioni fossili e riscaldamento globale"; Dott. Sabino Aquino, Geologo, su "La protezione delle risorse idriche in provincia di Avellino"; Avv. Quirino Cianciaruso, penalista cassazioni sta, su "La difesa dell'ambiente nel diritto vigente"; Alex Zanotelli, Missionario Comboniano, "Riflessioni e conclusione".
MODERATRICE: Ivana Picariello, Direttrice de il CORRIERE
triovellazioniPORTERANNO IL LORO SALUTO: Fra Luigi Di Fiore, frate cappuccino - Edgardo Pesiri, presidente della Fondazione Carlo Gesualdo - Antonio Fasulo, presidente dell'Ordine degli ingegneri di Avellino – Raffaele Troncone, presidente del F.A.I. di Avellino – Arch. Fulvio Fraternali, Presidente dell'Ordine degli architetti – Nicola Cataruozzolo, portavoce regionale l'ANPAS - Giuseppina Buscaino Nebbia, Comitato Acqua pubblica irpina - Avv. Pasquale Nunziata, Presidente ass. Giuristi Cattolici – I Sindaci dei comuni di Nusco, Gesualdo, Frigento, Conza della Campania, Calitri, Taurasi, Pratola Serra, Avellino, Fontanarosa, Torella dei Lombardi, Carife, Sant'Angelo dei Lombardi ... - Le Pro Loco di Avellino e GesualdoI Comitati No-Trivellazioni di Nusco e GesualdoI Lions Club di Avellino, Prata P.U., Morra De Sanctis - Il Rotary Club di Avellino l'Ordine dei Medici della Provincia di Avellino.
CON IL PATROCINIO di Fondazione "Carlo Gesualdo", Ordine degli Ingegneri della Provincia di Avellino, Comitato NO Trivellazioni Petrolifere in Irpinia, Pro Loco Civitatis Jerusaldinae, Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

PROTEZIONE CIVILE: SIGLATO ACCORDO CON ORGANIZZAZIONE METEOROLOGICA MONDIALE. LA PIATTAFORMA ITALIANA DI PREVISIONE E MITIGAZIONE DEI RISCHI DISPONIBILE OPEN SOURCE PER ALTRI PAESI

protezione civile nazionale logo29.03.2014 - È stato firmato il 25 marzo un protocollo d'intesa dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, e Michel Jarraud, Segretario Generale dell'Organizzazione meteorologica mondiale (WMO-World Meteorological Organization), con lo scopo di rafforzare la collaborazione avviata da tempo tra le due istituzioni in tema di riduzione dei rischi naturali.
In particolare, il Servizio nazionale della protezione civile italiana mette a disposizione l'esperienza maturata negli anni e nelle emergenze, oltre agli strumenti operativi utilizzati all'interno del sistema a supporto delle necessità rappresentate a livello internazionale.

Nello specifico, il Dipartimento della Protezione Civile rende disponibile Dewetra, il sistema integrato per il monitoraggio in tempo reale, la previsione e la prevenzione dei rischi naturali operativo nell'ambito del Sistema Nazionale dei Centri Funzionali, una piattaforma sviluppata nell'ambito della convenzione tra il Dipartimento stesso e la Fondazione CIMA - Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale, per contribuire alla previsione e mitigazione del rischio meteo-idro e del rischio incendi boschivi.

dewetraL'accordo, della durata di cinque anni, chiude un percorso, avviato dal novembre 2012, che ha incluso un seminario internazionale a Roma lo scorso ottobre con rappresentanti di sedici Paesi, e definisce le condizioni per il trasferimento, l'installazione e la configurazione del sistema Dewetra ai Paesi che ne faranno richiesta attraverso l'Agenzia delle Nazioni Unite. In particolare, il software sarà messo a disposizione tramite un accordo di licenza open source, che prevede assistenza da remoto da parte del personale del Dipartimento della Protezione Civile o anche assistenza in loco, laddove necessario, tramite personale del Dipartimento o dei Centri di Competenza nazionali.

L'esperienza italiana in materia di monitoraggio strumentale, vigilanza, valutazione degli scenari di rischio e delle loro evoluzioni diventa così patrimonio comune per tutti i Paesi che vorranno sfruttare e adattare alle proprie esigenze il sistema, in stretto raccordo con la Organizzazione meteorologica mondiale.
A oggi, alcuni Paesi dell'area caraibica, oltre all'Albania, Libano e Bolivia già utilizzano la piattaforma Dewetra, mentre richiesta per l'utilizzo è già stata avanzata da Filippine, Ecuador e Guyana.

Roma, 25 marzo 2014
CS 55

 

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