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Lavori per mettere in sicurezza il tombino killer di via Solimena

"Sono intervenuti solo dopo che un anziano ci stava per rimettere la pelle per una pericolosissima caduta"

Buca via Solimena 1MP.D'Avanzo - Napoli - 09-05. 2014 - Sono finalmente iniziati i lavori di messa in sicurezza del tombino killer di via Solimena al Vomero, che nonostante molte segnalazioni da parte di residenti e commercianti, vigeva in uno stato di estrema pericolosità per l'incolumità dei cittadini.
Buca via Solimena 2Molte persone in questi mesi hanno riportato fratture e ferite a causa del tombino posto all'altezza dell'incrocio con via Merliani, come il caso di un anziano di 72 anni che pochi giorni fa è scivolato riportando gravi ferite.
"Finalmente quel pericoloso tombino è stato messo a posto", riferisce Domenico Scognamiglio, titolare del ristorante di prodotti doc irpini Funny Bistrot, che era stato tra i primi a denunciare il problema alle autorità competenti. E continua:"Spesso io e i miei dipendenti del ristorante abbiamo aiutato persone a rialzarsi dopo le cadute. Ora si sono decisi a intervenire solamente perchè l'anziano ha rischiato la pelle. La salute dei cittadini deve venire prima di ogni cosa".

 

Discarica a cielo aperto data alle fiamme a Marzano di Nola tra l’indifferenza di tutti

Discarica a Marzano 2Marzano di Nola - 08.05.2014 - In località Fossato nel Comune di Marzano di Nola, un cumulo di immondizia, composto da pneumatici, rifiuti di vario genere, tra cui plastica, carta, e materiale speciale, è stato dato a fuoco.
Un libero cittadino del Vallo di Lauro, trovandosi a transitare con la sua macchina, lo scorso 7 maggio, ha prontamente sentito il dovere di avvertire le autorità ed ha chiamato anche i Vigili del Fuoco. Con sua grande meraviglia, ha dovuto constatare che nessuno è intervenuto; ma la Discarica di Marzanocosa più grave che ha dovuto digerire è che l'incendio divampava sotto gli occhi di tutti: gente che passava in macchina, giovani che praticavano jogging, abitanti di case lontane appena qualche centinaio di metri per nulla preoccupati.
Insomma i roghi sono diventati un'abitudine del vivere quotidiano e nessuno vede, né accusa, né si indigna: Le stesse autorità preposte non assolvono al loro compito istituzionale e di competenza di lavoro. Come dicono alla trasmissione televisiva Mady in Sud "Siamo, davvero, messi male".

GAZEBO PETIZIONE 'SALVIAMO GLI ALBERI DI VIA SAN PAOLO BEL SITO'

Comuicato de Il Gruppo Attivisti Nola M5S

gruppo attivisti nola m5s web 500x500Nola – Il Gruppo Attivisti Nola M5S sarà domenica mattina, 13 aprile, in piazza Duomo per raccogliere le firme della petizione popolare volta a ottenere la tutela degli alberi di via San Paolo Bel Sito.
"Abbiamo chiesto al Sindaco Biancardidichiara l'attivista Annamaria Napolitanodi evitare ulteriori estirpazioni soprattutto di quegli alberi quasi secolari presenti lungo il marciapiedi di via San Paolo Bel Sito e di ripiantumare senza distruggere quelle piante più giovani che non possono essere conservate lungo lo stesso marciapiedi in altra area a verde pubblico impegnandoci direttamente per l'opera di ripiantumazione. L'amministrazione del sindaco Biancardi ha dimostrato negli anni di non avere alcuna attenzione nei confronti del patrimonio ambientale della città di Nola e non ha mai considerato la fondamentale importanza della presenza di alberi lungo le strade urbane a intenso traffico quale strumento per la tutela della salubrità dell'aria e quindi della salute dei cittadini. Chiediamo al sindaco un atto di buon senso e responsabilità."
Le firme saranno raccolte domenica 13 aprile dalle ore 10.00 alle 13.00 in Piazza Duomo a Nola. Il gazebo sarà anche occasione per presentare ai cittadini il programma politico del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni europee.

 

Marigliano: il Movimento Cinque Stelle porta il caso della bonifica fantasma di via Lagnuolo a Montecitorio

Da: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. del 30.04.2014

movimento luigi di maioLe istituzioni nazionali e regionali continuano a ignorare lo scempio del territorio nolano; è il caso della località "via Lagnuolo", a Marigliano, contaminata da diossine e furani, che aspetta dal 2003 ancora un risanamento ambientale. Una vera e propria vergogna nazionale.
Il vicepresidente della Camera dei Deputati, Luigi di Maio, ha presentato sulla drammatica vicenda un'interrogazione parlamentare, indirizzata ai Ministri dell'Ambiente Galletti, della Salute Lorenzin e al Ministro delle Politiche agricole Martina. Il portavoce del Movimento Cinque Stelle, con l'importante atto ispettivo chiede ai dicasteri del Governo Renzi di fare chiarimenti sull'intricata trama di ritardi, speculazioni e malgoverno in cui, a farci le spese, sono sempre e comunque i cittadini di Marigliano, che continuano ad essere esposti a tutta una serie di veleni mai rimossi, pericolosissimi per la salute, per l'agricoltura e l'ambiente. Insomma per i cittadini mariglianesi, oltre al danno, c'è anche la beffa.

Atto Camera - Interrogazione a risposta scritta 4-04557, presentato da DI MAIO Luigi, nella seduta n. 214

Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
la località «via Lagnuolo» nel comune di Marigliano (Napoli) è una delle aree della Campania a più alta criticità ambientale;
nel 2003, a seguito di indagini condotte dall'Agenzia regionale di protezione ambientale della Campania (ARPAC) in alcune zone del vasto territorio comunale di Marigliano (Faibano, Starza, via S. Barbara, via Sentino e via Lagnuolo), fu accertata una pericolosa contaminazione da diossina per l'altissima concentrazione di diossine, furani e PCB negli strati superficiali di terreno, nel sottosuolo e persino nell'erba;
nel 2005 la zona di via Lagnuolo nel comune di Marigliano (Napoli) fu inserita nel piano regionale di bonifica e dal 2006 fu compresa nel SIN (Siti da bonificare di interesse nazionale) «Litorale Domitio Flegreo e Agro Aversano» con il codice 3043C016 poi successivamente modificato in 3043A016, matrici inquinate Sottosuolo, con un indice di rischio pari a 37,40;
a distanza però di quasi nove anni dalle indagini, i necessari interventi per la messa in sicurezza d'emergenza del sito, previsti dal piano di bonifica regionale e poi dal SIN, non sono stati né progettati né realizzati;
il protrarsi di questa pericolosa situazione ha arrecato danni gravissimi all'ambiente, all'agricoltura e alla stessa salute dei cittadini di Marigliano che, da lunghissimo tempo, sono costretti a subire sulla propria pelle gli effetti devastanti di questo disastro che ha raggiunto nel cosiddetto «triangolo della morte» (Marigliano, Acerra, Nola) proporzioni da genocidio silenzioso:
se i Ministri interrogati siano al corrente della forte concentrazione di diossine e furani ed altre sostanze potenzialmente nocive nel suolo e nel sottosuolo dell'area di via Lagnuolo a Marigliano (Napoli);
se non ritengano di dover chiarire le ragioni di ritardi, condotte omissive, inefficienze e responsabilità relative alla mancata bonifica dei suoli contaminati nonché del mancato ripristino ambientale dell'area;
se siano state effettuate le indispensabili operazioni di perimetrazione, segnalazione dei pericoli, caratterizzazione e isolamento dei terreni contaminati da diossine e furani;
se siano stati installati i necessari sistemi per la cattura e il trattamento del percolato liquido e il vapore acqueo dei terreni inquinati;
se non ritengano opportuno effettuare, considerato il lungo tempo di degradazione, ulteriori campionamenti e misurazioni su tutta la località Lagnuolo a Marigliano e delle zone immediatamente contermini;
se non ritengano di dover avviare un monitoraggio capillare del suolo e del sottosuolo su tutto il territorio del comune di Marigliano (Napoli) per individuare l'eventuale presenza di altre sostanze tossiche o nocive e valutare i potenziali rischi per l'ambiente, la salute umana e le attività agricole. (4-04557)

 

Nube tossica a Nola

Nola - nube tossica11.04.2014 - Nuova denuncia ambientale degli attivisti del M5S di Nola. Venerdì 11 Aprile 2014, alle ore 15.00, un grande incendio, come documenta la foto, in via Abate Minichini e via Mastrilli, ha avvelenato l'aria della città.
"Nola...dacci oggi la "Nostra Diossina Quotidiana..., - scrivono gli attivisti di Nola del M5S - che hanno documentato questa nuova tragedia ambientale, dichiarando di essere pronti per nuove denunce.

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