Le emissioni di CO2 delle aziende industriali italiane sono diminuite negli ultimi anni. Una tendenza che si è incrementata nel 2015 e sta proseguendo nel 2016.
C.S. – 09.02.2016 - A livello nazionale secondo le stime di Avvenia (www.avvenia.com), leader nazionale nell'ambito dell'efficientamento energetico, il settore più virtuoso del 2015 in quanto ad efficientemente energetico è quello della siderurgia, con una quota del 42% sul totale delle riduzioni dei gas a effetto serra, migliorando così la performance del 2014, quando si collocava sempre al primo posto ma con una quota del 41,6%.
Avvenia ha misurato l'efficientamento energetico in funzione della CO2 evitata nei 12 mesi del 2015, tracciando un ranking che vede al secondo posto tra i settori più virtuosi dell'industria italiana quella automobilistica, che però è in calo rispetto all'anno precedente con il 18,2% nel 2015 contro il 20,3% nel 2014.
Al terzo posto nella graduatoria di Avvenia, in crescita rispetto all'anno precedente con il 12,4% nel 2015 contro il 9,8% nel 2014, si posiziona invece il settore dell'edilizia.
Le ultime rilevazioni indicano inoltre che nel 2015 attraverso gli interventi di Avvenia si sono realizzate minori emissioni di Co2 per circa 2 milioni di tonnellate, con risparmi di energia primaria di oltre il 41% e con una diminuzione dei consumi di gas naturale di oltre il 78% in tutti i settori, dalla Siderurgia al Food & Beverage.
In concreto Avvenia aiuta le aziende a conoscere meglio i propri processi produttivi, implementando i meccanismi di innovazione tecnologica più adeguati per aumentare l'efficienza e la produttività di ogni specifico settore, con un'attenzione all'ambiente che è un carattere distintivo dell'azienda.
In base al numero di progetti di efficientemente energetico, infine, Avvenia ha messo in evidenza una Top-5 dell'efficientamento energetico per regione-settore. Una graduatoria in cui il Piemonte si colloca al primo posto nell'ambito dell'industria del vetro con l'82% dei progetti e il Lazio primeggia nel settore farmaceutico con il 79%. Poi ancora l'Umbria si classifica prima in ambito siderurgico (68%), il Veneto nell'edilizia (66%) e la Toscana nel settore enogastronomico (48%).
Dal CAI Avellino
C.S. – 01.02. 2016 La rete sentieristica italiana, ricchissima di storia e di vita, è una delle più ampie d’Europa; il Club Alpino Italiano ha selezionato circa 60mila chilometri di sentieri di questo immenso patrimonio culturale che attraversa e accomuna Alpi, Appennini e Isole e lo propone a chi pratica l’“andar-per-monti”, cioè a coloro che nel tempo sono diventati i principali fruitori dei sentieri.
Il Regolamento Generale del Club Alpino Italiano stabilisce infatti che il Sodalizio faciliti “la diffusione della frequentazione della montagna e delle escursioni, anche in forma collettiva, costruendo e mantenendo in efficienza strutture ricettive e sentieri”, mentre per la legge il CAI deve provvedere “al tracciamento, alla realizzazione e alla manutenzione di sentieri, opere alpine e attrezzature alpinistiche”.
Grazie al contributo dei soci, il CAI individua, segna e cura i sentieri. Si tratta di un’importante servizio che viene offerto a tutti gli escursionisti per conoscere, valorizzare e tutelare l’ambiente, per entrare in sintonia con esso senza stravolgerlo ma al contrario rispettandolo. Il colore bianco-rosso è il “filo d’Arianna” dell’escursionismo.
Tutti possono contribuire a mantenere in efficienza la rete escursionistica, partecipando alle uscite organizzate dalle Sezioni e dai gruppi tecnici preposti, ma anche semplicemente seguendo e rispettando i segnavia, evitando scorciatoie, informando le Sezioni locali del CAI e i gestori dei rifugi, di eventuali danni o problemi lungo i sentieri.
Per coloro che vogliono approfondire tali temi, la Commissione Centrale per l’Escursionismo ha curato il quaderno dell’escursionismo n. 1 a cui si rimanda.
"Il Club Alpino Italiano è una libera associazione che ha per scopo l'alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle Italiane, e la difesa del loro ambiente naturale". (art. 1 dello statuto)
Per info: - Sede CAI Avellino
Via Nazionale Torrette 4
Mercogliano (AV)
Aperta tutti i Venerdì dalle 19 alle 22
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+39 3274022250
liria tar - 29.01.2016 - Con una passeggiata in bicicletta sarà inaugurata domenica 31 gennaio 2016, alle ore 10,30, la strada di collegamento Statale Caudina e Via Spiniello “Orientale Spiniello”, intervento inserito nel Programma PIU EUROPA, cofinanziato con risorse del POR FESR Campania 2007-2013, Ob.Op. 6.1. Nel dettaglio il progetto prevedeva il completamento delle infrastrutture ricadenti nella zona orientale di Acerra attraverso la realizzazione di due arterie stradali: la prima denominata appunto “strada di collegamento Statale Caudina e Via Spiniello” e la seconda via G. Dublino, che si sviluppano, entrambe, per una superficie di più di 2 km.
Lungo la strada sono state realizzate anche due piste ciclabili, delineate dal lato della strada con una cordonatura. Nelle opere anche interventi di realizzazione del nuovo impianto di pubblica illuminazione, della rete idrica e della segnaletica orizzontale e verticale.
Questa strada è stata oggetto di lavori che ebbero inizio nel 1994 e proseguirono fino al 1999, quando, col fallimento dei subappaltatori e poi dell’affidataria vi fu l’abbandono del cantiere senza avvenire ma alla ripresa. Nell’ottobre 2014 la svolta con la firma dell’Accordo con la Regione Campania per l’inserimento dell’intervento nel programma PIU EUROPA, per un finanziamento di 4.610.000,00 Euro. Il 30 giugno 2015 ci fu l’inizio dei lavori mentre il 19 dicembre 2015 la fine dei lavori.
La manifestazione di inaugurazione in programma per domenica 31 gennaio 2016 prevede l’inizio della cerimonia a partire dalle ore 10.30 con il raduno dei partecipanti presso la rotonda di via Spiniello (nei pressi del IV Circolo Didattico), una passeggiata in bicicletta per tutto il nuovo tratto stradale con arrivo presso il Parco Urbano di via Sand, dove si terrà una manifestazione pubblica.
Foto di Maisto Fotografo
Secondo la World Organization for International Relations (www.woirnet.org) esiste una forte correlazione tra la questione climatica ed energetica e la promozione della pace nel mondo. Per questo diventa prioritario mobilitarsi per contrastare il surriscaldamento globale.
C.S. – 01.02.2016 - La World Organization for International Relations (WOIR) lancia una campagna volta ad aumentare la consapevolezza della popolazione mondiale sui cambiamenti climatici e fare pressione sui governi affinché intervengano per ridurre in maniera più considerevole le emissioni di CO2.
Si apre così quest'anno una nuova sfida per la WOIR (www.woirnet.org) che potrebbe condizionare gli anni a venire, anche perché «senza interventi più considerevoli, tenendo in conto gli effetti che i fenomeni meteorologici stanno avendo sull'ambiente in cui viviamo, la soglia limite potrebbe già essere raggiunta nel 2040» sostiene Emilia Lordi Jantus, Segretario Generale della World Organization for International Relations.
L'obiettivo, secondo Emilia Lordi Jantus, già funzionaria dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) e del Programma Alimentare Mondiale (WFP) nonché membro fondatore nel 1978 dell'organizzazione non governativa internazionale World Organization for International Relations (WOIR), deve essere dunque quello di ridurre le emissioni di gas a effetto serra per fermare l'innalzamento delle temperature sotto i 2°C, il punto limite oltre il quale si avranno effetti catastrofici sull'ambiente mondiale.
«Ma l'attuale degrado ambientale ed il conseguente innalzamento delle temperature sono esempi significativi che devono far riflettere sui complessi e delicati legami tra clima, ambiente e quella stabilità sociale ed economica che spesso viene oggi data per scontata» aggiungono gli esperti della WOIR.
Sempre più spesso, infatti, dietro ai conflitti che attanagliano il mondo vi è il peggioramento delle condizioni di vita e della scarsa disponibilità alimentare causata proprio dai cambiamenti climatici e dalla gestione sconsiderata delle risorse naturali.
E sempre a causa dei cambiamenti climatici, sottolinea la WOIR, è anche in crescita il fenomeno dei «migranti sociali». Oggi, infatti, non sono solo più le guerre e la crisi economiche a far muovere milioni di persone: basti osservare che negli ultimi 5 anni a causa di eventi meteorologici estremi oltre 100 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare il luogo in cui abitavano.
In continuità con le azioni già intraprese dalla WOIR (www.woirnet.org), l'aspetto più rilevante di questa nuova campagna di sensibilizzazione riguarda la volontà di incoraggiare una mobilitazione sociale, oltre che politica, risvegliando le menti e mobilitando il mondo su una tematica così importante per la sopravvivenza del pianeta.
LA WOIR - Fondata nel 1978 allo scopo di contribuire in maniera indipendente allo sviluppo e all'applicazione delle Relazioni Internazionali e a preservare così l'armonia nel mondo, la World Organization for International Relations (WOIR) è un'organizzazione internazionale che si propone di sostenere gli sforzi volti a eliminare i motivi di conflitto tra le nazioni, promuovere la cooperazione internazionale e operare al servizio della causa della pace e della difesa dei diritti umani. La WOIR è accreditata presso il Dipartimento per gli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite come organizzazione internazionale non governativa (OING).
WOIR | World Organization | for International Relations | Italy
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Le reazioni in seguito all’incontro tenuto ieri nella Sala consiliare del Comune di San Vitaliano cui hanno preso parte, oltre ai 23 Sindaci dell'Area Nolano-Pomiglianese, anche il Vice Presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola e l'Onorevole Massimiliano Manfredi della VIII Commissione "Ambiente" della Camera dei Deputati.Servizio di Nicola Riccio in Marigliano.net del 22.01.2016.
San Vitaliano –“Bisogna dichiarare l'emergenza ambientale ed obbligare i Sindaci ad emettere ordinanze concordate con l’Assessore regionale all’ambiente.” Il web risponde piccato al susseguirsi di tavoli Istituzionali convocati nell’area nolana volti a far luce sulla problematica “ Polveri Ultrafini “ fino a quello che ha accolto ieri la carica numero 2 del Governo regionale . “Questi sono problemi che chiedono soluzioni immediate, non chiacchiere e parole del tutto vaghe”.
“Fulvio Bonavitacola non ha detto nulla di produttivo o propositivo durante l'incontro di oggi con i sindaci dell'Agro-nolano - dice il consigliere regionale Saiello presente all’incontro - “Bonavitacola ha parlato genericamente di istituire un tavolo tecnico tra Comuni, Regione, Associazioni e cittadini - afferma - e ha lanciato una sua idea di creare una specie di Ato dell'aria, come quelli per acqua e rifiuti”. Una serie di idee, tutte sorelle e gemelle tra di loro, che evidenziano la difficoltà ed il tremolio delle Amministrazioni locali e sovralocali.
Atteso che "la presenza di quasi tutti i sindaci del territorio al di là dell'appartenenza politica è la prova di una forte sinergia istituzionale a vari livelli – afferma l’On. Manfredi della VIII Commissione "Ambiente" della Camera dei Deputati - e rappresenta l'unica strada possibile per dare risposte ai cittadini su un problema che vivono da mesi con incertezze sulla sua entità", “ al momento, però, - ribalta Saiello - non è dato nemmeno sapere a cosa sia dovuto l'inquinamento dell'aria con lo sforamento delle polveri sottili”.
Le Amministrazioni sono sempre più convinteche è impensabile affrontare tale problematica a compartimenti stagni, sposando così il concetto di ATO dell’aria o il Consorzio dei Comuni. “Con i rilevamenti delle centraline ubicate a San Vitaliano, Marigliano, Pomigliano e Casamarciano, e con quelle che dovrebbero arrivare dall’Università Federico II – grazie alla convenzione col Comune di San Vitaliano – e quelle che saranno piantate grazie al fondo stanziato dall’ emendamento targato M5S presente nella Legge di Stabilità regionale 2016– ma per cui non è stato ancora redatto il disciplinare che disponga le modalità di intercettazione delle somme destinate – “ saremo in grado così di isolare dal dato dell'inquinamento atmosferico complessivo, cosa finora non avvenuta, quello specifico relativo al nostro territorio, così da apportare un piano d'azione in sinergia con sindaci e Regione". “In questo modo, chiude l'On. Manfredi, le Amministrazioni riusciranno "a stilare un cronoprogramma su medio e lungo termine proposto e condiviso anche dalla Regione ”.
Resta il rammarico per un’altra occasione perduta. Il gruppo "Ambiente e Diritti",che nei giorni scorsi ha stimolato la cittadinanza prima e le Amministrazioni poi con una raccolta firme da un migliaio di sottoscrizioni , sta pianificando altre azioni con lo scopo di sensibilizzare sempre di più la popolazione sul problema.