Ancora una pole position per Lewis Hamilton, che a Shangai chiude in testa le qualifiche con il tempo di 1:35.782. A 42 millesimi il suo compagno in Mercedes, Nico Rosberg, mentre Sebastian Vettel su Ferrari sarà in seconda fila dal terzo posto. A fianco al tedesco ci sarà Felipe Massa, quarto, seguito in griglia dall'altro pilota del team Williams Bottas. Sesto tempo per la Ferrari di Kimi Raikkonen. Partirà dalla settima posizione Daniel Ricciardo su Red Bull, ottavo con la Lotus Romain Grosjean, mentre la Top Ten è chiusa dalla Sauber di Felipe Nasr e Marcus Ericsson. Grandi sorrisi per Sebastian Vettel, che domani partirà dalla terza casella in griglia per il Gp della Cina. «Sono contento per oggi - ha detto il tedesco dopo le qualifiche - abbiamo utilizzato una strategia diversa nella Q3, ma le Mercedes sono state più veloci di quanto ci aspettavamo». «La terza posizione era il massimo - ha detto ancora Vettel - ma domani potremo essere più vicini, ancora non sappiamo quanto, c’è la prima curva che arriva molto presto, poi la gara è lunga. Non vedo l’ora che inizi persfidare le Mercedes». Sebastian non esclude sorprese per la gara. «Credo che dal punto di vista della strategia sarà più lineare rispetto alla Malesia. Le gomme sembrano rispondere abbastanza bene rispetto agli anni scorsi in Cina. Abbiamo un set in più di gomme soft, proveremo a sfruttare il vantaggio e a mettergli pressione».
Sogna di ripetersi, Sebastian Vettel, ma rimane giustamente con i piedi per terra. Il pilota tedesco è entusiasta della sua Ferrari, tuttavia sa bene che bisognerà continuare a lavorare per confermarsi dopo il trionfo in Malesia, che ha riportato il Cavallino Rampante sul gradino più alto del podio dopo un lungo digiuno. “Siamo realisti sulla nostra posizione e su quello che vogliamo ottenere, gli obiettivi non sono cambiati – spiega l’ex campione del mondo nel corso della conferenza stampa che apre le attività del Gran Premio della Cina -. In Malesia abbiamo ottenuto una vittoria grandiosa per il team e anche per me, perché è stato il primo successo in Ferrari. Tornare in fabbrica mercoledì è stata un’emozione speciale, erano tutti felici perché non si vinceva da tanto tempo e si sono goduti una vittoria da celebrare con gioia, è stato molto bello per tutti rivivere queste sensazioni. Sono andato per lavorare al simulatore, era un impegno già fissato, ma tutta la fabbrica si è riunita per un pranzo veloce e siamo stati insieme per festeggiare un po’. Ho imparato che quando vince la Ferrari al portone d’ingresso mettono una bandiera che rimane lì per il resto della stagione, un tempo erano tante, ora speriamo di aggiungerne altre”. La Malesia resterà nella memoria di tutti i ferraristi, ma Vettel è concentrato sulla gara cinese. “Da Shanghai in poi dobbiamo confermare che abbiamo un buon pacchetto e una macchina forte – sottolinea il driver che ha preso il posto di Fernando Alonso -, vogliamo rimanere ad altissimi livelli, ma sappiamo che la Mercedes resta la più forte. Non credo che in Malesia loro abbiano tirato il piede dal pedale, è stato bello essere così competitivi, ci sono state una serie di circostanze che siamo riusciti a sfruttare. Sappiamo però che in una stagione ci possono essere alti e bassi, noi dobbiamo fare in modo che ci siano tanti alti e confermarci competitivi. In Malesia abbiamo fatto un ottimo lavoro, ma dobbiamo rimanere realistici sui nostri obiettivi”. Quindi guai a lasciarsi andare a facili entusiasmi in seno alla Rossa. “Abbiamo fatto soltanto due gare, c’è bisogno di qualche altro Gp per sapere a che punto siamo, abbiamo capito qual è il nostro potenziale, ma ora dobbiamo confermare di essere molto vicini ai team migliori. In Malesia siamo riusciti a vincere, ma adesso dobbiamo pensare a confermarci davanti a Red Bull, Williams e McLaren, quando otterremo questo obiettivo, cercheremo di avvicinarci ancor di più alla Mercedes”. Intanto Vettel è arrivato a 40 Gp vinti, a -1 da Ayrton Senna. “Non lo sapevo, conosco il numero di vittorie di Schumacher, che però è troppo grande. Mi c’è voluto un po’ per arrivare a 40 vittorie, adesso spero che la prossima non sia troppo lontana, certo raggiungere Senna avrebbe un grosso significato per qualsiasi pilota, anche se quando vai in pista non pensi a queste cose. E’ giusto dire che ora, rispetto al passato, ci sono molte più gare, un tempo ne avevano 10, poi 13-14, adesso negli ultimi anni siamo arrivati a 20 Gp”. In ogni caso i ricordi del tedesco legati a Shanghai sono molto incoraggianti. “Nel 2007 qui ho fatto una gran bella gara, per la prima volta sono andato a punti con la Toro Rosso, ho chiuso al quarto posto, il mio compagno di team al 5° ed eravamo partiti credo al 18°, 20° posto, poi nel 2009 qui ho centrato la prima vittoria con la Red Bull, ecco perché per me questo è un posto speciale. Anche per i regali – ricorda Vettel -, una volta mi hanno regalato un panda, ho dovuto lasciarlo qui”. C’è spazio anche per una risposta ad Ecclestone, che tempo fa ha dichiarato che Hamilton è il campione del mondo ideale. “Ognuno è libero di dire ciò che vuole, da parte mia sono molto contento di quello che ho fatto finora nella mia carriera e non vedo l’ora di ottenere altri grandi risultati. Forse Bernie – la battuta conclusiva del ferrarista, con un sorriso – non è particolarmente pratico di social media…”.Kimi Raikkonen è fiducioso. Il suo inizio di stagione non è stato semplicissimo, ma il finlandese è ottimista e ha fiducia nella sua Ferrari in vista della gara di Shanghai. "Ovviamente occorrerà puntare ad un fine settimana senza problemi, ma sono certo che potremo far bene - ha spiegato l'ex campione del mondo nell'incontro con i giornalisti riportato dal sito del Cavallino -. Anche se questa pista è diversa dalle altre, finora la SF15-T è andata bene in tutte le condizioni e non vedo perché qui debba andare diversamente". In Malesia la "rossa" ha battuto la Mercedes, a Shanghai ci saranno temperature più basse e un circuito che metterà alla prova le gomme posteriori. "Ogni pista fa storia a sé - il pensiero di Raikkonen -. Si possono trovare condizioni meteo variabili e di conseguenza una vettura può comportarsi meglio su un tracciato rispetto ad un altro. Forse non siamo dove vorremmo essere, ma rispetto allo scorso anno le cose sono cambiate parecchio, anche se abbiamo ancora molto da fare". La vittoria in Malesia è stato un bel risultato per la squadra e per Vettel, ma anche il quarto posto di Raikkonen viste le difficoltà del week-end e la sfortunata partenza ha un grande valore. "Ora dobbiamo continuare a spingere e a cercare di far bene, sapendo che ogni gara può essere diversa. In generale penso che possiamo essere piuttosto forti ovunque, perchè abbiamo la velocità, ma dobbiamo sbarazzarci di tutti i problemi, anche quelli che non dipendono da noi come le forature". Lewis Hamilton tira fuori l'orgoglio: "La nostra sconfitta nel GP di Malesia è stata gonfiata a dismisura. Abbiamo sbagliato in tante cose. Ce ne sono tante altre in cui avremmo potuto fare meglio. Ma non è stato un grande disastro. La gente ha visto ciò in maniera sproporzionata e non corretta.
L'Eurocup arriva al momento-clou: l'odierno ritorno delle semifinali (entrambe su Eurosport2) decide le due finaliste che si giocheranno il trofeo nella finale del 24 e 29 aprile, che metterà in palio anche l'accesso alla prossima Eurolega. Khimki-Banvitspor (ore 18.30) e Gran Canaria-Unics Kazan (ore 21) sono le due sfide che promettono incertezza e spettacolo. Le due squadre russe devono rimontare. Il Khimki ha perso di misura (83-82) all'andata in Turchia, e il sorpasso è alla portata per una squadra – quella di Kurtinaitis – imbattuta in casa nella stagione europea. Molto più complicata l'impresa dell'Unics Kazan, che a Gran Canaria è chiamata a rimontare dopo il 70-83 rimediato in casa, e deve provarci senza Keith Langford. I russi hanno già compiuto un'impresa simile - nei quarti l'Unics vinse di 21 in casa della Lokomotiv Kuban dopo il ko interno – ma questa volta serve vincere sul campo di una squadra imbattuta in casa, e che in Eurocup ha vissuto un'annata da 20 vittorie in 21 gare.
«Siamo riusciti a migliorare questa manifestazione di anno in anno e batteremo anche quest'anno tutti i record in particolare quello riguardante l'affluenza del pubblico». Così il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, presenta la 72esima edizione degli Internazionali Bnl d'Italia che si svolgerà a Roma dal 7 al 17 maggio. «Per cercare di avere un afflusso anche più ordinato abbiamo ulteriormente aumentata la capienza del Pietrangeli e della Supertennis Arena - aggiunge nel corso della presentazione svoltasi allo stadio Olimpico - in attesa del regalo della copertura del Centrale con annesso ampliamento della capienza dell'impianto». Presente anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò: «Questo torneo lo conosco come qualcosa di famiglia - ricorda il presidente del Coni - da quando ero ragazzino che venivo a piedi a vederlo. È cresciuto in modo esponenziale e per me l'impianto è il più bello del mondo. Oggi paradossalmente oltre al sogno di vedere per lui un upgrade verso i quattro tornei più grandi, dobbiamo avere la forza e il coraggio e i denari per coprire il Centrale: forza e coraggio li abbiamo, i denari li troveremo».
Soffre più del previsto Milano che riesce a battere 82-78 Caserta nel posticipo della 25esima giornata del campionato di basket di Serie A. Per l'EA7 si tratta della 19esima vittoria consecutiva in campionato. I campioni d'Italia confermano la loro leadership e salgono a 44 punti in classifica (con una gara in meno): il vantaggio su Venezia e Reggio Emilia è ora di 8 punti. Sempre ultima in classifica, invece, la Pasta Reggia a quota 9. Nonostante il grande divario in classifica, Caserta riesce a reggere l'impatto di Milano grazie alla buona vena realizzativa di Antonutti, a quota 19. La Pasta Reggia riesce addirittura ad andare avanti (17-13) grazie alla bomba di Ronald Moore sul finale del primo quarto. Milano fatica a reagire e finisce sotto di 3 all'intervallo lungo (36-33). Il PalaMaggiò diventa una bolgia ma l'EA7 torna in partita chiudendo sul +6 il terzo quarto. Nell'ultimo parziale l'Olimpia rischia di buttare all'aria la gara ma Melli è glaciale e sigla il 2/2 dalla lunetta che mette la parola fine all'incontro. In tabellino sono 17 i punti di Gentile mentre Ragland termina la sua prova a 16.
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