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MOTO GP: A BRNO NELLE LIBERE DOMINA MORBIDELLI

Morbidelli YamahaE' un super Morbidelli a conquistare il giro più veloce nella terza sessione di libere a Brno. Il pilota del team Petronas, che ieri era stato beffato per 7 millesimi dal compagno Quartararo, si prende la rivincita chiudendo a 1'56''037 con 16 millesimi di vantaggio dalla Ducati di Zarco e a 97 millesimi da "El Diablo". Quinto tempo della sessione per Valentino Rossi che accede così in Q2, male Dovizioso che col suo tredicesimo crono sarà costretto a partire dalla Q1. "Morbido" continua a sorprendere tutti e dopo l'ottima prestazione di ieri pomeriggio in FP2 si prende questa mattina il miglior tempo sul tracciato di Brno. Sorride la Yamaha che sia col team Petronas sia con quello ufficiale vola in Q2 con il terzo tempo di Fabio Quartararo, il quinto di Rossi ed il nono di Maverick Vinales. In qualifica sarà dunque una sfida interna per la scuderia giapponese che spera di vedere partire per il terzo GP di fila una M1 dalla prima fila. Un crono super per Morbidelli che riesce a balzare in testa alla classifica combinata grazie ai 16 millesimi di vantaggio su Zarco e i 97 millesimi sul compagno Quartararo, ripagato con la stessa amara moneta che ieri aveva spodestato l'italiano.

IVO VETRANO SE N’E’ ANDATO …… HA ONORATO LO SPORT E IL CALCIO LOCALE SULLA SCENA NAZIONALE

Baiano funerali 800x450Gianni Amodeo – Baiano - 18.04.2016 - Una falcata ampia e rapida, da agile ed asciutto longilineo con il metro e ottantadue centimetri di altezza che si ritrovava, per la corsa veloce da… gazzella libera e spericolata e il dribbling stretto che gli permettevano con ubriacanti serpentine di piantare in asso- lungo l’out di sinistra- gli avversari, che tentavano di arginarne l’impeto agonistico, se giocava d’ala; ed era infallibile nei cross in corsa e da fondo campo convergenti verso il compagno meglio “piazzato”, per battere in rete.

Una combinazione di risorse e di…inventiva da autentico talento, che era diventata raffinata tecnica di regia, una volta giunto a calcare i campi dei campionati nazionali di serie B e A, se era schierato da classica mezz’ala sinistra; tecnica e geometria, con cui fiondava gli attaccanti verso il gol, con lanci … per l’impatto nello shoot perentorio. Calciava di collo-piede, con precisione millimetrica  nel “sette” …. “ sparando ”  tiri saettanti e potenti, quando non calibrava il tiro a “palombella”, che lasciava di stucco il portiere avversario. Ed era abile nei colpi di testa, “incornando” alla meglio sotto rete la sfera di cuoio…. Era un “tutto mancino” così come lo è stato- nelle generazioni successive- Mariolino Corso, tra i giocatori-simbolo dell’Inter di Helenio Herrera.

A.C. BaianIvo Vetrano, da ragazzo, aveva avuto come…palestra da campo l’androne del palazzo famigliare di piazza Napoletano, dove era in grado di destreggiarsi fino a superare cinquecento tocchi di palla su collo- piede in sequenza, senza mai perderne il controllo e lasciarla cadere. E la stessa sequenza era in grado di proporla, palleggiando di testa. Uno spettacolo da giocoliere fantasioso; ed era lo spettacolo dei …fondamentali del calcio, che Ivo curava da sé con la passione e l’entusiasmo di chi è poco più che decenne. E poi c’era la…palestra da campo all’aperto per partite senza limiti… d’orario nei rettangolari “piazzali” orlati dai lecci d’inizio Novecento - ‘e pipparelle… sussurranti-  sempre di piazza Napoletano e di piazza Mercato; era la palestra di…creativa e ludica anarchia, che faceva da viatico, per giocare al Bellofatto” di via Olmo, cominciando la classica trafila seguita da tutti i calciatori in…erba nelle formazioni di Lega giovanile del Baiano, impegnate nei “combattuti”…  campionati indetti dal Comitato zonale della Federcalcio di Nola, presieduta all’epoca da quel galantuomo ch’è stato il cav. Ermanno Buonomo.

E la “scuola di sport e calcio” all’aperto frequentata da Ivo è stata la stessa che hanno frequentato tanti altri talentuosi e speciali giocatori che hanno fatto la storia - …. che  prosegue-  del “Cerbiatto”. Sono decine e decine di talentuosi e speciali giocatori, le cui figure restano indelebili sullo schermo del ricordo di quanti ne hanno conosciute le prodezze, indossando la maglia del Baiano- ora di fiammante colore granata, ora di sereno azzurro e per qualche annata anche di colore canarino- e tra loro, spiccano i “medaglioni” di Stefano Sibilla e Gigino Bellofatto- ottimi lavoratori e padri di famiglia- sicuramente degni di palcoscenici nazionali come quelli calcati da Ivo…e prematuramente scomparsi; Gigino, una decina di anni fa, e Stefano lo scorso anno.

baiano 3La storia sportiva di Ivo inizia nel Baiano, con il campionato di prima divisione del ’ 53 assimilabile, per difficoltà, caratura agonistica e quadratura tecnica, alla serie D o serie C d’oggi. Era sedicenne. E gli “azzurri” - virtualmente gemellati con il Napoli fin dagli anni del secondo dopoguerra- erano allenati da Ruggero Zanolla, “maestro” di calcio e di stile di vita. Era un Baiano di buon gioco e tanta…grinta, che schierava al centro dell’attacco Trapani, un autentico ariete, a cui Ivo “serviva” assist in serie. Era il Baiano che allineava Andrea Picciocchi, Amedeo De Luca, Antonio Canonico e Gigino Zito….

Con le credenziali dell’eccellente campionato del ’53 per il giovanissimo Ivo si fecero pressanti le richieste di vari sodalizi che andavano per la maggiore in Campania. L’ambiziosa Atripalda prevalse. E così Ivo approdò nella formazione cara all’avvocato Carlo Tozzi, che dal 1952 al 1965 è stato sindaco della città del Sabato, e a Nicola Adamo, che sarà parlamentare nel collegio Avellino-Salerno-Benevento. Ed Ivo, insieme con Gigino Nappi, grande mediano di spinta e cursore instancabile, in è stato una delle figure più rilevanti della storia della formazione irpina, che ha conosciuto per anni i fasti della quarta serie interregionale, con un altro baianese di grandi qualità umane e tecniche qual era Franceschino Montuori, morto oltre dieci anni fa.

Poi per Ivo si aprirono le porte del calcio professionistico, dalla serie C alla serie A, con tappe a Saronno, Modena e Varese. Un decennio di belle ed intense esperienze, con il top raggiunto nella formazione allenata da Ettore Puricelli nei campionati del ‘63\ 64 e del 64\65. Era la formazione di cui era patron Giovanni Borghi, il “cumenda” di Comerio, tra i maggiori protagonisti del boom economico nazionale, in virtù della creazione della filiera produttiva degli elettrodomestici, “griffati” Ignis, portatori di modernità nelle case degli italiani…

 Borghi - non solo grande uomo di lavoro e industria, ma anche di sport, per gli eccezionali successi realizzati dai suoi team su scala nazionale e europea con il basket, il ciclismo e il pugilato - era il…primo “tifoso” del Varese che vinse il campionato di serie B e ben figurò in serie A. Ed aveva una spiccata predilezione per Ivo, ragazzo del Sud…che gradino dopo gradino con tenacia aveva conquistato il proprio spazio nel calcio che conta. Un po’ come i tanti emigrati che proprio tra gli anni ’50 e ’60 dal Sud “depresso” erano saliti con le loro poche cose in valigia di cartone al Nord o in Germania federale, per trovare lavoro.

 ivo vetrano 300x222Da Varese il ritorno nella “suaBaiano, era stato un passaggio affettivo obbligato. E al Baiano, da cui aveva preso l’abbrivo per il calcio di serie A, nel campionato di “promozione” regionale di metà anni ’70, dedicò particolare impegno e cura, con una serie di strepitosi successi. Era il Baiano, in cui fungeva da allenatore e da regista a centro-campo impeccabile. E gli facevano ruota, tra gli altri, Stefano Miele, Nicola Litto, Pierluigi Zero…. Era un Baiano con i fiocchi. Forse, l’ultima edizione di un calcio che vive di altre motivazioni e orizzonti, in cui lo spirito… amatoriale s’è dissolto o quasi, mentre quello professionistico è sempre agganciato al primato…della finanza e piegato alle “ragioni” della televisione, che rende lo sport solo occasione di intrattenimento e guadagni esosi, mentre gli stadi restano deserti, senza festa di partecipazione popolare.

Alla moglie Maria Elena Postiglione, ai figli Viviana e Vittorio, al fratelli Stefano e Pasquale, alle sorelle Agnese e Marina giungano i sentimenti di cordoglio della Redazione de IL MERIDIANO.  

POSTICIPI: ICARDI FRENA LA JUVE, IL NAPOLI CALA IL POKER

allegri juveNel posticipo della 17.ma giornata, l'Inter pareggia in casa della Juve e rallenta la marcia dei campioni d'Italia in carica, che conservano un solo punto di vantaggio sulla Roma. Allo Stadium finisce 1-1 al termine di un match intenso: Tevez sblocca subito dopo cinque minuti, quando appoggia in porta un assist di Vidal; Icardi rimette il match in equilibrio al 19' della ripresa. Nel finale viene espulso Kovacic per un fallo su Lichtsteiner. Cesena-Napoli 1-4. I gol nel primo tempo di Callejon (28') e Higuain (41'). Nella ripresa, autorete di Capelli (19'), bis di Higuain (27'), infine Brienza al 30'. E il Napoli si tiene stretto il terzo posto, assieme alla Lazio, nell'attesa della grande sfida di domenica al San Paolo, contro la Juventus. Per il Cesena, l'ultima posizione in classifica che ora divide con il Parma, e prospettive assai complicate.

 

SERIE B: IL BOLOGNA AFFONDA IL LIVORNO, PAREGGIO TRA SPEZIA E PESCARA

bologna calcioNell'anticipo del sabato, il Bologna dà un dispiacere al tecnico del Livorno, Panucci, vincendo per due a zero con le reti di Oikonomou e Sansone. Con questo successo, Bologna sale a 56 punti, 6 in meno della capolista Carpi, mentre il Livorno resta a 47. Nell'altro anticipo, parità tra Spezia e Pescara. Il Pescara sale a 48 e tallona l'Avellino, mentre lo Spezia a quota 50 si avvicina al Frosinone che è quarto. Entrambe le reti nella ripresa, dopo un primo tempo all'insegna dell'equlibrio, con Zuculini e Vantaggiato i più attivi delle due squadre. Nella ripresa, sblocca Oikonomou, che si ritrova il pallone dopo lo scontro in uscita tra Mazzoni ed Emerson e insacca. Raddoppio al 33', quando Cacia, di tacco serve Sansone che controlla di petto e batte con in piede mancino Mazzoni. Al 43' sussulto del Livorno, ma il colpo di testa di Galabinov impatta sul palo. Sfida importante in chiave play off, termina pari. Bene lo Spezia in avvio che sciupa al 20' con Catellani e si vede poi punito da Melchiorri al 33' su assist di Brugman. Prima dell'intervallo, il pareggio, con Brezovec direttamente da calcio di punizione. Nella ripresa, ancora Pescara, sull'asse Brugman-Melchiorri ma stavolta inl primo in veste di finalizzatore e il secondo di uomo assist. Il Pescara rischia di dilagare, ma il palo dice no a Pucino. Nel finale, arriva il pareggio dello Spezia, con Stevanovic che insacca sugli sviluppi di un calcio d'angolo, dopo un tocco di Nenè: 2-2.

 

 

INTER: THOIR ESONERA MAZZARRI E SI AFFIDA A MANCINI

mancini inter sciarpaSvolta clamorosa in casa Inter nella notte. Il presidente Erick Thohir ha deciso di dare una svolta a un ambiente depresso esonerando Walter Mazzarri e accordandosi con Roberto Mancini, che si appresta a tornare sulla panchina nerazzurra già prima del derby, in programma domenica prossima. Per il tecnico di Jesi è pronto un contratto di due anni e mezzo. L'operazione potrebbe già concludersi in serata con la firma dell'accordo. La svolta è arrivata nella notte, con Thohir che ha spiazzato tutti. Sembrava infatti che Mazzarri godesse di una fiducia a termine e che potesse giocarsi ancora le sue chances. Il presidente dell'Inter ha invece optato per un esonero immediato. Thohir ha già comunicato la decisione a Mazzarri, per cui si tratta del primo esonero in carriera. Mancini si appresta dunque a prendere in mano la guida tecnica della squadra nerazzurra già in vista della supersfida di domenica prossima a San Siro contro il Milan. Proprio qualche giorno fa Mancini non aveva escluso un suo ritorno sulla panchina dell'Inter: "C'è Mazzarri, ma nel calcio può succedere di tutto".

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