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BASKET: REGGIO EMILIA UMILIA AVELLINO, VITUCCI ESPLODE "TRADITI ME E LA CITTA'"

sidigas vitucci conferenzaREGGIO EMILIA – Doveva essere uno spareggio per la Coppa Italia, si trasforma invece in un massacro: Reggio Emilia supera Avellino 96-73 e si qualifica per le Final Eight, mantenendosi imbattuta in casa, nel fortino del PalaBigi in cui la squadra di Max Menetti alza sempre il proprio rendimento. La sfida dura pochi minuti, se è vero che gli emiliani arrivano a +30 già dopo un quarto, e nei restanti 30' è semplice garbage Reggio Emilia si presenta facendo 7/11 da tre, e così arrivano due parzialoni di 18-1 per il 18-3 con Troy Bell (15 punti), Brunner (10) e Silins ispirati, poi con il 15-1 in cui entrano James White (16 con 4/4 dalla distanza), Cinciarini (15 con 11 assist) e il 2.14 Cervi (15), alla miglior prova stagionale. Reggio Emilia inizia il secondo quarto sul 40-9 con la tripla di White. A metà Reggio Emilia conduce 61-33 tirando col 70% da due e il 67% dalla distanza, senza che Avellino trovi la chiave per limitare i danni. Cervi schiaccia il doppiaggio sul 66-33, massimo vantaggio ad inizio ripresa, dopo il quale Avellino riesce a non subire ulteriori break, trovando con Lakovic (15) e Richardson (14) i punti per rendere la sconfitta pesante ma non disastrosa, almeno nei numeri. Il primo pensiero di Vitucci, nel dopo partita, è per i tifosi. Il coach di Avellino infatti parla senza mezzi termini di tradimento. «Sì, è stato un tradimento imbarazzante ai danni della città, dei tifosi e della società. Approcciare una  partita in questo modo è una vergogna su cui bisognerà riflettere attentamente». L’allenatore della Sidigas fa un’analisi che va al di là della sconfitta e dell’obiettivo (fallito) della qualificazione alla Final Eight: «Lasciando stare un attimo il discorso della qualificazione alla coppa – ha sottolineato Vitucci che prima del match aveva dato una valenza doppia alla sfida del PalaBigi – che comunque era un obiettivo importante, è sconcertante il modo in cui ci siamo comportati. Adesso dovremo capire cosa fare per intraprendere nel girone di ritorno un cammino completamente diverso». Il lassismo dei giocatori è sembrato talmente palese da suscitare qualche dubbio: «Potrei avere qualche altra spiegazione ma preferisco aspettare», ripete il coach. Qualcuno teorizza uno ‘sciopero bianco’ per degli eventuali ritardi nei pagamenti: «No, questo no assolutamente. Ognuno è responsabile di quello che fa e io non è che mi chiami fuori. Sentore di una debacle così? Qualche presentimento lo avevo avuto, ma non voglio dire niente e aspetto». L’impressione è che ci siano anche dei limiti strutturali notevoli con una squadra senza anima e costruita male, che finora è andata oltre le aspettative. «Cosa devo dire: non siamo difendibili, non c’è molto da aggiungere – ha detto uno sconsolato Vitucci – è una disfatta senza se e senza ma. Fare un girone di ritorno anonimo non è nelle nostre intenzioni, troveremo le soluzioni per invertire questo trend ma non è il giorno delle giustificazioni. Non ne abbiamo e non ne voglio avere. Questa è una sconfitta che deve far riflettere tutti».