.: Il Meridiano on line :. | il quotidiano online

Baiano: Concerto della Befana “Pregherò per Te” a cura dei “Pueri Cantores”

Il concerto si tiene il 6 gennaio alle ore 19.00 presso la chiesa di Santo Stefano.

chiesa santo stefanoC.S. - 6.01.2016 -Il titolo del concerto “Pregherò per te”  è tratto da una canzone di Adriano Celentano con musica di Stand by me. Il testo italiano è di Don Backy basato sul brano di Leiber e Stoller, la celebre Stand by me, portato al successo internazionale da Ben E. King nei primi anni ’60. Il concerto vuole essere una preghiera corale con la musica quale linguaggio speciale per rivolgersi a Dio, come comunità che riflette e si interroga.

Ogni azione della nostra giornata dovrebbe essere vissuta come un ringraziamento a Dio e allora perché non lo può essere un concerto. Soprattutto oggi che non c’è mai tempo, tanto meno per fermarsi a pregare, si è pensato ad una preghiera in un momento di cultura e di festa, in un momento di incontro della comunità di Baiano che ormai come consuetudine nelle festività natalizie, accoglie il Concerto della Corale polifonica “Città del Baianese”La proposta musicale è ispirata dal canto spirituale dei Gospel, in alternanza saranno eseguiti alcuni brani di vario genere, al fine di creare un percorso di riflessione su tematiche dell’attualità: la discriminazione, la mancanza di fede, la solidarietà, la pace.

In programma: Pregherò per te di  A. Celentano; Angeli negri  di  F.  Leali;  Ave Maria  di  J. Arcadelt; Le mani di E. De Crescenzo; Resta cu’ mme di  P. Daniele; When the saint go marching in Gospel; Sweet home sweet   chariot   Gospel;   Peace  like a river  Gospel ;  Nobody   knows  Gospel;  Amazing   Grace  Gospel. Dirige la corale polifonica “Citta’ del baianese” il m° Luigina Conte.

Alla tastiera il m° Pasquale Napolitano, al basso Giulio Mugnano, alla chitarra elettrica Salvatore Colucci, alla chitarra ritmica Biagio Bucciero, alla batteria Carmine Di Giacomo.

A Forino la XXIX Edizione del Presepe Vivente

Locandina ForinoC.S. – 02.01.2016 - A Forino (Av)  il 2-3 e 6 gennaio si tiene la XXIX edizione del Presepe Vivente. Organizzato dall'Associazione Sportiva "Libertas" in uno dei casali che compongono il paese. All’evento che ogni anno richiama migliaia di visitatori e rientra senza dubbio tra i presepi viventi più belli dell’Irpinia, si può assistere dalle 17.30 alle 19.30.

Da sempre gli scopi perseguiti dagli organizzatori sono i seguenti:
SCOPO RELIGIOSO: riproporre nel mondo il messaggio di pace irradiato dalla Grotta di Betlemme;
SCOPO CULTURALE: mostrare gli antichi attrezzi e mestieri della tradizione agricola, boschiva e artigianale di Forino;
SCOPO STORICO: far conoscere il Casale Murato, antico Corpo di Forino, e contribuire alla sua valorizzazione;
SCOPO SOCIALE: offrire un' opportunità di aggregazione per la gente. 
La rappresentazione si articola in trenta scene, distribuite nei locali dell'antico casale sorto accanto al Palazzo Feudale, da dove si accede e si lascia l'area del Presepe. Sono circa duecento i figuranti, in costume d'epoca, che partecipano alla rappresentazione. Accanto alle scene di ispirazione biblica (dall' annunzio del Messia alla Natività) ci sono quelle che ripropongono i "mestieri" tipici della Palestina di duemila anni or sono e quelli della tradizione artigianale di Forino.

All'impegno degli organizzatori si accompagna l'entusiastica partecipazione dei personaggi e degli abitanti del casale che si prodigano con ammirevole dedizione.

La visita al PRESEPE VIVENTE DI FORINO è un evento che appartiene ormai alla tradizione della regione Campania: la passeggiata suggestiva per le stradine del centro storico, illuminate con fiaccole, rappresenta un' ideale "dislocazione" nella Palestina dei tempi della Natività.
La visita non deluderà: oltre che un momento di riflessione religiosa è un'occasione di arricchimento culturale.

Sema - Agenzia di Comunicazione Integrata; Agenzia di Promozione del Territorio e delle Tipicità

In occasione delle festività, la nota casa di abbigliamento ha scelto di donare dolci natalizi ai più bisognosi.

Jill MoriscoC.S. - 24.12.2015 - Jill Morisco, brand di riferimento nel panorama dell’abbigliamento italiano dalla metà degli anni ‘90, ha scelto di dare il proprio contributo affinché anche i meno fortunati possano trascorrere un felice Natale.

Cinquanta panettoni sono stati donati dalla casa di abbigliamento alle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli, ordine religioso attivo presso il Castello Ducale di Marigliano (Na), da sempre vicino ai bisognosi attraverso innumerevoli attività e iniziative caritatevoli.

I dolci natalizi saranno distribuiti durante il periodo festivo alle famiglie e a quanti necessitano di un aiuto per trascorrere nel modo migliore le feste di fine anno.  

Jill Morisco ha saputo, nel tempo, assecondare e rivoluzionare le tendenze della moda italiana. L’acuta visione del mercato e la profonda conoscenza dei trend, uniti all’esperienza, all’ambizione, alla creatività e allo spirito imprenditoriale dei fondatori, coadiuvati da uno staff d’eccellenza, ha consentito al brand Jill Morisco di affermarsi, in pochi anni, presso un pubblico giovane e dinamico. L’attenzione ai repentini mutamenti nel gusto e nello stile in fatto di vestiario è stata accompagnata da una lungimirante scelta aziendale che ha sempre privilegiato la manifattura Made in Italy, valorizzando metodi di lavorazione ancora artigianale.

La qualità dei tessuti, la ricercatezza degli accessori utilizzati, la cura dei dettagli e delle rifiniture, assieme agli alti standard di controllo, rendono i capi firmati Jill Morisco l’irrinunciabile must per dar vita ad un total look vivace e capace di sorprendere in ogni contesto. Raffinatezza ed eleganza si fondono sapientemente con la comodità, garantendo il successo del marchio e proiettando Jill Morisco verso traguardi sempre più importanti.

Già da tempo Jill Morisco ha scelto di estendere la propria attività al settore della beneficenza e del no profit, scegliendo di assistere nella loro opera enti caritatevoli e associazioni impegnate nell’aiuto dei più bisognosi. Una decisione che quest’anno contribuirà a regalare un sorriso in occasione del Santo Natale.

Sema - Agenzia di Comunicazione Integrata; Agenzia di Promozione del Territorio e delle Tipicità

Saviano: V edizione della Festa della Famiglia

Iannucci Festa della Famiglia 2015 061Antonio Iannucci – 30.12.2015 - Sabato 26 Dicembre 2015, giorno in cui si festeggia la Santa Famiglia, presso l’Auditorium di Saviano, il sacerdote Don Paolino Franzese, coadiuvato da tutta la comunità della Parrocchia Immacolata, ha presentato la Festa della Famiglia e il rinnovo delle promesse matrimoniali, in cui le coppie di sposi sono stati invitati a rinnovare la propria promessa. Lo scopo di tale manifestazione è stato quello di sostenere e difendere il progetto familiare come unica via naturale per lo sviluppo integrale nella vita Cristiana. L’iniziativa è stata seguita con interesse e piacere da un numeroso pubblico che ha riempito tutti i posti e gli spazi del teatro.
Tutti i protagonisti dello spettacolo: bambini, giovanissimi, mamme e adulti, si sono cimentati personalmente, con impegno, capacità ed entusiasmo, nei vari momenti scenici e si è potuto assistere alla loro notevole performance. Ottimo è stato l’esordio del presentatore Don Paolino Franzese; eccezionale l’accompagnamento musicale del gruppo degli strumentisti i “Kuka band”: Ottavio Benvoluto (Batteria), Domenico Tafuro (Sax), Felice Iovino (Tastiera) e Angelo La Pietra (Chitarra); melodioso il coro dei bambini e delle mamme diretti dal Maestro Giampaolo Strocchia.

Lo spettacolo è iniziato con una parte della recita in due atti:La Fortuna con la “F” maiusola“ di E.De Filippo. Sono da sottolineare la spontaneità e l’originalità della coreografia presentata dai vari gruppi nei balletti a cui hanno aderito anche quattro ragazzi provenienti dalla Nigeria.
Lo svolgimento dello spettacolo è stato intervallato dalla piacevole tombolata, gestita dalla Befana (Angela Di Domenico) e da Babbo Natale (Pasquale Napolitano) che, con le sue stuzzicanti barzellette, ha divertito il pubblico presente.

Molto interessante e commovente è stata l’intervista di Don Paolino Franzese ad una coppia di sposi provenienti dalla Libia. I coniugi libici, scappati dal loro paese, perché stanchi di subire soprusi, violenza e lotte tra il popolo sono stati accolti cordialmente nella Comunità di Tommasoni-Piazzolla: dalla loro testimonianza in inglese, tradotta abilmente da Antonella Testa, si è evidenziato l’entusiasmo di trovarsi in Italia e il ringraziamento della buona accoglienza ricevuta della comunità savianese.
Don Paolino Franzese si è soffermato, inoltre, sui grandi esempi e valori trasmessi dalla famiglia di Nazaret, affermando che le vie del Signore sono infinite e che è necessario scegliere la strada giusta per arrivare alla gioia della fede.

Con Il grande mistero dell’amore consacrato nel sacro vincolo del matrimonio, Il sacerdote ha rinnovato le promesse fatte dai coniugi e le ha benedette con il miracolo della fede coniugale nei valori dell’onore e della fedeltà della Famiglia.
La festosa manifestazione si è conclusa con i ringraziamenti a tutto il gruppo liturgico e all’ Azione Cattolica della Parrocchia, all’Amministrazione comunale, nelle persone del sindaco di Saviano dott.Carmine Sommese, del vice sindaco arch. Antonio Ambrosino, dell’assessore Francesco Ferrara, e del sig. Giovanni Palladoro per la disponibilità e collaborazione, e con un Brindisi finale di Buon Anno 2016 a tutta la platea.

MOSTRA SULLE ORME DEL “CRISTO SI E’ FERMATO A EBOLI”

La giornata inserita nelle iniziative culturali di Eboli “Verso Matera 2019 – Capitale europea della Cultura”.

Locandina Verso MateraC.S. – Eboli - 20.12.2015 - La città di Eboli e il Comitato “Matera 19” hanno  organizzato, per il 22 dicembre 2015 una mostra su“Carlo Levi, Eboli e il Mezzogiorno”, non solo per celebrare i 70 anni della pubblicazione del “Cristo si è fermato a Eboli”, i 40 dalla morte e gli 80 dal confino, ma per lanciare un ben più articolato progetto culturale in grado di coinvolgere realtà differenti protagoniste a vario titolo nella narrazione leviana.

Nel rinnovato interesse che oggi il turismo culturale manifesta verso la ruralità, la creatività, riscontrabile nelle numerose iniziative che hanno accompagnato già nel 2002 il centenario della nascita dello scrittore fino ad arrivare alla recente vicenda di Matera, designata Capitale Europea della Cultura 2019, si può verificare come il correre delle generazioni e dei cicli politici sembra cercare per Carlo Levi uno spazio di memoria e ripensamento ai livelli della buona cultura media, in grado di entrare a pieno titolo nell’attuale confronto sulle identità che tra XX e XXI secolo si ridefiniscono nel Mezzogiorno e in Italia come nel contesto globale.

l programma della giornata, inserita nelle iniziative culturali di Eboli “Verso Matera 2019 – Capitale europea della Cultura”, prevede, alle ore 10.30 di martedì 22 dicembre, l’apertura della mostra nel chiostro di San Francesco ed un incontro con gli studenti, insieme con i saluti del sindaco di Eboli, Massimo Cariello, e della direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Eboli, Giovanna Scarano.

Alla cerimonia presenzieranno Angela Lamonica, assessore all’Istruzione di Eboli; Maria Sueva Manzione, assessore al Turismo di Eboli; Giuseppe Piegari, presidente della Commissione Consiliare Cultura di Eboli, oltre ai dirigenti scolastici ed ai rappresentanti del comitato “Eboli porta del Meridione”.

Nel pomeriggio, invece, con inizio alle ore 17, è previsto un convegno, sempre nel Museo Acheologico Nazionale, che sarà moderato dalla giornalista de Il Mattino, Lucia Gallotta, al quale parteciperanno Massimo Cariello, Sindaco di Eboli; Alfonso Conte, docente di Storia del Mezzogiorno dell’Università degli Studi di Salerno; Antonio Manzo, inviato speciale de “Il Mattino”; Vito Pindozzi, rappresentante comitato “Eboli porta del Meridione”.

Al convegno presenzieranno anche Luigi De Lorenzo, sindaco di Aliano; Francesco Sanseverino, sindaco di Grassano; Angela Marchisella, sindaco di Tricarico; Raffaello De Ruggieri, sindaco di Matera.