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NOLA / MUSEO STORICO ARCHEOLOGICO: SI E’ DISCUSSO DI NEOPLASIE DEL COLON

La prevenzione come cura nelle neoplasie del colon. Interessante ed attualissimo convegno quello di stamani al Museo Storico Archeologico di Nola, promosso dall’assessorato alle pari opportunità del comune di Nola guidato da Carmela De Stefano in collaborazione con l’omonima commissione, nell’ambito della giornata internazionale contro i tumori.

 

convegno neoplasie colon 1ra.na. – 04.02.2017 - Ad introdurre il dibattito, dopo i saluti istituzionali affidati all’assessore De Stefano, il consigliere comunale e componente CPO Ines Miccio, medico fisiatra dell’Asl Na3 Sud. L’approfondita analisi degli aspetti epidemiologici, clinici e terapeutici del tumore colon-rettale è stata curata da Marinella Napolitano, dirigente medico di chirurgia generale al Santa Maria della Pietà di Nola e componente CPO.

Affidato al dirigente medico di gastroenterologia del nosocomio bruniano Pasquale De Falco il focus sul ruolo dell’endoscopia nella prevenzione e diagnosi precoce dei tumori colon-rettali. L’importanza della diagnostica per immagini come fondamentale strumento per una corretta diagnosi delle neoplasie è stata sottolineata da Maria Luisa Mangoni, dirigente medico dell’omonima UOC del presidio nolano. A chiudere i lavori Ombretta Marano, medico oncologo dell’ospedale di Nola, che ha relazionato sul trattamento oncologico dei tumori del colon-retto.

convegno neoplasie colon 2A prendere parte al convegno anche diversi amministratori locali, tra cui il vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici di Nola nonché delegato alla circoscrizione di Polvica Enzo De Lucia e i consiglieri comunali Franco Nappi, Maria Consigliere Esposito, Laura Napolitano e Pasquale Petillo, oltre che diversi componenti della commissione comunale alle pari opportunità tra cui la presidente Carmela Cassese.

È mia intenzione e premura organizzare un simile convegno anche nella frazione di Polvica – fa sapere il vicesindaco Enzo De Lucia – perché tutti i cittadini hanno il diritto di conoscere come base fondamentale della prevenzione: perché la prevenzione è la miglior arma per vincere”.

Ben vengano iniziative formative ed informative come queste, dove si trattano argomenti concreti ed attuali, che ahimè affliggono oggigiorno sempre più persone. La prevenzione, la corretta e precoce diagnosi e le cure adeguate rappresentano un imprescindibile strumento non solo per salvare vite umane ma anche per cercare di garantire la miglior qualità di vita possibile a chi è colpito da tali neoplasie.

Un grazie di cuore all’assessore alle pari opportunità Carmela De Stefano e alla commissione comunale pari opportunità per aver preso a cuore la tematica e complimenti agli organizzatori dell’evento.

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Il Dialogo presenta "Paura del Buio", il teatro per raccontare i fantasmi della guerra

28-29 Gennaio 2017, Basilica inferiore della Chiesa dei SS. Severino e Sossio, Via B. Capasso 22 - NAPOLI​

Paura del buio 1N.R. - 18.01.2017 - Dopo il successo di “Carte da Legare”, Il Demiurgo ritorna a fare teatro a Napoli il 28 e 29 Gennaio con un’opera nuova che vede l’esordio come autore e regista di Daniele Acerra, collaboratore storico della realtà. Cambia ambientazione ma non cambia la volontà della compagnia di utilizzare questa forma d’arte per valorizzare i luoghi di cultura, per riscoprire i tesori che si perdono nei meandri del cuore di Napoli. Lo spettacolo, infatti, avrà luogo nella Basilica inferiore dei Santi Severino e Sossio, nei pressi di San Marcellino, nel complesso che ospitava l’archivio storico. Una opportunità unica per visitare un luogo riaperto da pochi mesi a questo tipo di manifestazioni.

Il nostro obbiettivo è quello di raccontare le paure e le contrapposizioni della seconda guerra mondiale” - anticipa Acerra – “e di farlo con la voce di chi la guerra crede di averla già superata. Perché durante un conflitto tutto è ribaltato, quello che era incomprensibile fino a pochi mesi prima adesso non lo è più. Questo porta a compiere azioni che nessuno aveva mai immaginato di poter fare, le azioni lasciano segni che non vanno via con la fine delle armi, diventano fantasmi che le vittime si portano dietro. E se appaiono i fantasmi, allora tutti abbiamo paura di spegnere la luce.”

La trama - L’opera si sviluppa negli ultimi mesi del 1943, un anno spietato per la città di Napoli e per i suoi abitanti. I bombardamenti alleati e poi l’occupazione tedesca hanno lasciato un segno duro ma la rabbia e l’orgoglio sono esplosi durante le Quattro Giornate, uno degli esempi più forti di resistenza al Nazismo in Europa. Sei sfollati si sono ritrovati in un rifugio immenso, una chiesa abbandonata. Come mai sono solo in sei in un posto così grande? Lo scopriranno a loro spese e, come se non bastasse, l’arrivo di un ospite inatteso sarà la scintilla che darà il via ad un rito personale. Un esorcismo da compiere ognuno su se stesso, tentando di chiudere la pagina dolorosa che ha appena vissuto. E chi non vi riuscirà sarà inevitabilmente condannato alla follia. Con esattezza storica, si prova a raccontare una realtà ormai lontana da Napoli ma che si ripete uguale dovunque le vite vengano frustate da un conflitto.

Il cast - Oltre al regista e autore, a comporre il cast le attrici provenienti dall’Accademia del Teatro Bellini Daria D’Amore, Chiara di Bernardo e Giovanna Landolfi e i veterani del Demiurgo Ferdinando Nappi e Franco Nappi, fondatore della compagnia. Come aiuto regia la preziosa collaborazione di Francesca Borriero, attrice già nota nel panorama napoletano.

La location - La Basilica Inferiore dei Santi Severino e Sossio è stata inaugurata come location di manifestazioni culturali da pochi mesi grazie al lavoro dell'Associazione Respiriamo Arte, partner di questo evento.
Una parte dell'incasso verrà utilizzato per sostenere il crowfounding che la stessa associazione sta mettendo in atto per il restauro della Chiesa di Santa Luciella ai Librai, un gioiellino di enorme importanza storica e culturale nel cuore di Napoli che contiene un formidabile esempio della storia del culto dei morti napoletano: un teschio con le orecchie.
Anche per questo motivo, sarà un’occasione da non perdere.

 

Paura del Buio di Daniele Acerra
Regia di Daniele Acerra
Aiuto regia Francesca Borriero
Con Daria D’Amore-Daniele Acerra-Chiara Di Bernardo-Ferdinando Nappi-Giovanna Landolfi-Franco Nappi
28 e 29 Gennaio 2017, orari 18.30-20.30
Basilica inferiore de SS. Severino e Sossio, via B. Capasso 22 – Napoli.  Orari di ingresso: 18.30 e 20.30
Costo del biglietto: €10,00

Info e prenotazioni: 366.2080108 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Prima Edizione de “Il Presepe Vivente” a Boscotrecase (Na) nell’antica Contrada Oratorio

Una straordinaria occasione per conoscere vecchi mestieri e scoprire antiche tradizioni boschesi. Venerdì 6 gennaio 2017 dalle ore 18:30.

01 Chiesa di SantAnna 11Nicola Garofano – 05.01.2017 - Fede e tradizione saranno gli ingredienti della prima edizione de Il Presepe Vivente che si terrà il 6 gennaio 2017 nel pittoresco e suggestivo centro storico di Boscotrecase, in uno dei quartieri più antichi, Oratorio, organizzato dalla Chiesa Patronale Sant'Anna. Un viaggio sensazionale nella storia e nelle tradizioni, di raccoglimento mistico in cui i vari elementi evangelici, leggendari, simbolici, liturgici e popolareschi faranno vivere appieno lo spirito del Santo Natale.

Il Presepe Vivente di Boscotrecase porterà l’antica contrada Oratorio, custode di antiche tradizioni e porta sul mondo, in quella splendida e magica atmosfera che sempre più conquista i visitatori, attraverso la pittoresca via Gian Battista Monaco, in cui prenderanno vita diverse botteghe che proporranno al pubblico le antiche arti e i mestieri boschesi, come quello delle costruzioni di botti di legno castagno, e, dove avranno modo anche di degustare vini e prodotti enogastronomici locali negli stand posizionati lungo il percorso.

Saranno oltre duecento i figuranti che animeranno l’intera strada del quartiere Oratorio e un impianto di filodiffusione farà da colonna sonora con i tipici canti natalizi, anche se a fine percorso ci sarà un grande regalo per i visitatori, Il Coro degli Angeli, circa trenta bambini  che interpreteranno le più belle canzoni di Natale, da sempre evocatrici delle emozioni più indescrivibili.

Siete tutti invitati a prenderne parte, il giorno 6 Gennaio dalle ore 18:30, Via Gian Battista Monaco. Itinerario consigliabile: Ingresso da Via Tenete Luigi Rossi, e proseguire per via Gian Battista Monaco che porta a Piazza Sant’Anna.

Per informazioni: Franco Scala 339.5307667

Facebook: https://www.facebook.com/events/1348237671874780/

Il vescovo Depalma, nella Basilica Cattedrale di Nola,, ha salutato la Chiesa che ha guidato per diciassette anni

Il vescovo Depalma ha salutato, dopo diciassette anni, la Chiesa di Nola che il prossimo 15 gennaio accoglierà il nuovo vescovo, Monsignor Francesco Marino. Foto: Fonte Internet.

beniamino depalma salutaliria tar – 09.01.2017 - «Spesso in questi giorni mi è stato chiesto quale Chiesa lascio. Non lascio nessuna Chiesa, tantomeno nessuna idea di Chiesa, casomai consegno il sogno di una realtà diocesana che voi tutti avete costruito con me ed io con voi. Insieme abbiamo sognato una Chiesa per questi tempi che la provvidenza ci ha donato di vivere e per questo territorio complesso e stupendo. La fisionomia di questa Chiesa possibile l’abbiamo delineata in quella stupenda sinfonia che è stato il Sinodo. Voi tutti, piccoli e grandi, avete composto lo spartito suggeritovi dallo Spirito. Mentre lo eseguivate io ho cercato di essere il maestro di cappella; voi “avete fatto coro”, come ci ricorda sant’Ignazio di Antiochia. Non mi assumo nessun merito, il merito è di tutti. A tutti la mia riconoscenza e quella della Chiesa. La riconoscenza anche a quanti questa sinfonia l’hanno ascoltata e vissuta con senso critico. Anche questo atteggiamento ho rispettato e rispetto perché fa parte di un cammino eccezionale fatto di uomini. Questa sinfonia vorrei ora ricordarla nelle sue tonalità essenziali, perché nessuno ne dimentichi lo spartito: una Chiesa che sa immergersi, adorare, ascoltare, celebrare nella capacità di relazioni. Ricordando sempre che le relazioni diventano sacramento. Una Chiesa dalla parte dei poveri e che come Paolino sa che sono essi a tenerla in piedi». Con queste parole, monsignor Depalma ha voluto salutare, sabato7 gennaio, dopo diciassette anni,  la Chiesa di Nola che il prossimo 15 gennaio accoglierà il nuovo vescovo, monsignor Marino FrancescoVescovo 755x491Francesco Marino. Non parole di invito a guardare con nostalgia al passato, ma parole di incoraggiamento a rivolgere lo sguardo con fede, speranza e carità al futuro.

«Il senso di questa celebrazione - ha aggiunto - non è di addio, saluti o bilanci. Non ci accada di cadere nella tentazione del “censimento di Davide”. Rendo grazie alla santissima Trinità che mi ha offerto la possibilità di essere pastore di questa Chiesa importante non per la grandezza della popolazione: qui si respira la presenza di San Paolino, Sant’Alfonso, San Francesco Saverio Maria Bianchi, San Giuseppe Moscati, il Beato Bartolo Longo. Ringrazio il Signore Gesù che mi ha giudicato degno per la sua misericordia nel fare di me in mezzo a questa comunità cristiana il segno sacramentale di Lui pastore e guida. Dopo diciassette anni sono contento di essere come il servo inutile del Vangelo che ha fatto ciò che doveva fare, come lo ha saputo e potuto fare, deludendo, forse, molte attese e aspettative, ma mi auguro di non aver deluso le aspettative di Dio».

beniamino depalma saluta diocesi nolaHa quindi ringraziato i presbiteri per averlo accolto fin dal primo giorno: «Siete stati tutti preziosi per me dal più anziano al più giovane. Mi avete sostenuto con l’affetto, l’amicizia e il perdono»; i laici dell’Azione Cattolica, dei movimenti e cammini ecclesiali: «Mi sono sentito accolto e mi avete arricchito con la ricchezza dei vostri carismi e ministeri; gli «amici» di tutte le istituzioni civili, sociali educative: «Grazie per la collaborazione che avete offerto e offrirete alla Chiesa. Il lavorare insieme è condizione fondamentale per costruire il bene comune; gli uomini della cultura: «Abbiamo tentato insieme di comprendere che la Chiesa non è nemica del pensiero e del confronto; non è chiusa nelle proprie posizioni. Ma nel dialogo e nello studio si scopre quella verità che si fa storia; i giovani: «Volli incontrare per primi voi la sera prima di entrare ufficialmente in diocesi, vi saluto ora mentre da voi mi lascio accompagnare verso il mio futuro. Quella sera vi chiesi di insegnarmi ad essere vescovo, questa sera vi ringrazio perché ho imparato tanto da voi».

Infine ha ricordato l’importante appuntamento della prossima domenica: «Sarò con voi domenica prossima, non per consegnare questa Chiesa come fosse un oggetto, ma per affidarvi al cuore del nuovo pastore che vi prego di amare più di quanto abbiate amato me. Accoglietelo e collaborate docilmente con lui. Dove c’è il Vescovo, lì c’è la Chiesa».

sindaco di Nola3Prima dell’inizio della celebrazione, il sindaco di Nola, Geremia Biancardi, e il Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Gaetano Manfredi, hanno espresso il loro gaetano manfredisaluto e il loro ringraziamento a monsignor Depalma per la vicinanza e lo sprone a farsi servitori del bene comune e a scegliere la cultura come risposta alla crisi in atto.

«Diciassette anni di invito a curare le relazioni e a coltivare l’umanità propria e degli altri. Diciassette anni nei quali, come sottolineato da don Lino d’Onofrio, vicario generale durante l’episcopato di monsignor Depalma, abbiamo imparato ad amarci di più», frase che ha sintetizzato il cammino del Sinodo diocesano, chiusosi ad ottobre con la consegna del documento finale».

don Lino 1«Sembra - ha continuato d’Onofrio - un’espressione così semplice eppure abbiamo impegnato lunghi anni per arrivare a questa esperienza, perché potesse essere non un bel modo di dire ma un vero stile di vita. Ebbene in questi anni la forza dell’amore ci è stata data come annuncio, la differenza del credente ci è stata proposta come modello, la semplice ma efficace alternativa della concreta vicinanza ci è stata mostrata come via. Abbiamo imparato ad amarci di più. A scoprire che la misura in Cristo non è mai colma, che dopo le giare piene d’acqua arriva la grazia che trasforma l’acqua in vino e come la madre disse “fate quello che vi dirà”, anche lei ci ha ripetuto più volte la stessa espressione di Maria: fate quello che vi dirà. Ci ha consegnato la libertà del confronto e del dialogo, ci ha invitato all’esperienza dell’ascolto e della conversione, ci ha posti gli uni accanto agli altri nella fatica dei passi diversi e delle convinzioni differenti, riportandoci ogni volta alla radice comune del credere insieme. Del confermarci nella fede, del lasciare che lo spirito con libertà agisse. L’esperienza del Sinodo è esperienza ancora aperta perché ci ha immesso in una vita nuova di Chiesa, ci ha fatto sperimentare cosa potesse concretamente significare essere la Chiesa del Concilio, dialogante con la storia, aperta alla vita. Una Chiesa popolo di Dio, una fraternità concreta, una famiglia reale. Raccontare una storia è raccontare di un uomo, noi non sappiamo se senza di lei questa storia si sarebbe ugualmente realizzata, sappiamo per certo che questa storia noi l’abbiamo vissuta con lei. Con lei che la provvidenza ci ha dato come padre e pastore in questi anni, con lei abbiamo imparato ad amarci di più perché abbiamo tutti potuto sperimentare che lei ci ha amati di più».

Grande successo del Concerto di Capodanno al Teatro Delle Palme di Napoli

loc concerto capodanno 2017 x luca 1860x2631C.S.net –  Napoli, 3 gennaio 2017 - A Napoli apertura magica del 2017 grazie al tradizionale e splendido Concerto di Capodanno che si è tenuto al Teatro Delle Palme.

Presentato e realizzato dall' "Associazione Culturale Noi Per Napoli", l' evento è stato patrocinato dal Comune di Napoli, Regione Campania e dall' Ente Provinciale del Turismo di Napoli, dal Centro studi La Contea dell' On. Luciano Schifone.

Il concerto ha avuto un repertorio diviso in quattro quadri: romanza da salotto, operetta, canzoni classiche napoletane e colonne sonore, musical, canzoni da hit parade classiche.

Concerto al Delle Palme FB IMG 1483402812205Pubblico in visibilio che non solo ha applaudito ma ha partecipato con entusiasmo davvero coinvolgente. Eccellente il cast degli artisti, composto dall' affascinante soprano Olga De Maio, coautrice ed artista del concerto insieme con il tenore Luca Lupoli,; poi i bravissimi  Lucio Lupoli, tenore, Marco Cristarella Orestano, baritono, ed il bel Coro Polifonico Flegreo, diretto egregiamente dal Maestro Nicola Capano. Altrettanto bravi i musicisti dell' Ensemble: Il M° Maurizio Iaccarino al pianoforte, Cira Romano all' arpa,  i poliedrici violinisti Valerio Starace e Giovanna Moro con il violoncello di Artan Tauzi.

A dir poco eccezionale il corpo di ballo Malaorcula, diretto da Marcella Martusciello, e il Centro d' Arte Tersicorea di Gloria Sigona, che con le loro coreografie tra walzer, can can, tarantella e libertango hanno arricchito e reso meraviglioso il concerto, grazie anche alla bravissima e bella presentatrice Lorenza Licenziati, che ha guidato il pubblico nella bella atmosfera del Capodanno di Partenope.

Fotografo  ufficiale dell' Evento MediaXperience di  Raffaele Brio ed il puntuale servizio di Anteprima tv di Mario Barone,, che ha immortalato l'evento nell'affascinante cornice del Teatro Delle Palme, che vede come direttore artistico il Dott. Bruno Tabacchini.

Il pubblico, che ha  riempito il teatro, ha applaudito calorosamente ed entusiasticamente tutti gli artisti che al termine del concerto sulle note del Libiam dalla Traviata di Verdi  hanno  brindato tutti insieme al nuovo anno.

Ringraziamenti agli sponsor che hanno dato un contributo come Maria Maresca gioielli, Climpianti di Luigi CarrellaProfessional Academy School.