"Montefusco d'altri tempi", mostra fotografica a Palazzo Giordano
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26 Mag 2018
- Scritto da N.R.
Doppio appuntamento con 'Scatti dimenticati, mostra promossa e organizzata dalla Pro loco di Montefusco in collaborazione con il Comune.
N.R. - 24.05.2018 - Doppio appuntamento con 'Scatti dimenticati, Montefusco d'altri tempi', la mostra fotografica promossa e organizzata dalla Pro loco di Montefusco, che in seguito alle elezioni svoltesi lo scorso 29 aprile ha un nuovo direttivo per il quadriennio 2018-2021: Il neo presidente è Michelina Ciampi e il vice presidente Umberto Camerlengo; completano il direttivo Pino Donato, Anna Mercurio, Marialuigia Manganiello e Raffaella Brogna. La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con il Comune di Montefusco.
L'evento ha preso il via nel weekend del 19 e 20 maggio, in occasione della festa patronale della SS. Spina, e prosegue anche per il week end del 26 e 27 maggio. Ad ospitare l'evento, uno dei più prestigiosi palazzi del comune irpino: Palazzo Giordano, dove è stato allestito un percorso fotografico di circa 120 scatti che vuole raccontare i luoghi, le persone e i momenti salienti che hanno dato vita alla comunità di Montefusco.
Le foto sono state gentilmente concesse da Ludovico Mosca, Carmine Testa, dalle Suore Benedettine di Montefusco ed altri privati. Apertura della Mostra dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 21.00.
BAIANO / L’ ”INCONTRO”: AL PRIMO OPEN DAY DEL VIAGGIO NELLA COSTITUZIONE LA LIBERTA’ D’INIZIATIVA, LE IMPRESE E LE TUTELE SOCIALI NELL’ ECONOMIA DI MERCATO
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16 Mag 2018
- Scritto da Gianni Amodeo
LE ECCELLENTI LEZIONI DI FRANCO MANGANELLI, RAFFAELE LIETO E SALVATORE GUERRIERO. L'ATTUALITA' DEL MESSAGGIO DI DE GASPERI E TOGLIATTI NELL'INTRODUZIONE DEGLI ALLIEVI DEL MASULLO-THETI DI NOLA.
Servizio di Gianni Amodeo. Foto di Enrico Stago.
15\05\18 - Variegati e interessanti i profili contenutistici dei legami intergenerazionali, che hanno connotato primo open day del “Viaggio nella Costituzione”, l’itinerario di conoscenza e di pubblico discorso pluralistico inserito nell’agenda-2018 delle iniziative del Circolo socio-culturale “L’Incontro”; itinerario che si concluderà a dicembre, con la partecipazione di studiosi e docenti universitari di Diritto costituzionale, sindaci e amministratori locali, magistrati, sindacalisti, imprenditori, parlamentari che già hanno aderito all’iniziativa e che saranno gli animatori delle successive “stazioni” del programma, funzionale alle opportunità per un approccio di responsabile consapevolezza verso i valori della Carta fondante dello Stato repubblicano e delle sue articolazioni di democrazia parlamentare. Un approccio di esercizio di cittadinanza attiva che diventa sempre più un’esigenza avvertita per la normale civile convivenza, a fronte anche e soprattutto sia della confusa e permanente litigiosità dei particolarismi sia della babele delle lingue che da anni attraversano la scena sociale e politica del Bel Paese perplesso e senza bussola d’orientamento affidabile, di cui fa specchio e risonanza il circuito mediatico di basso conio e senza qualità, in cui la spirale della parzialità e della faziosità continua ad avvolgersi su se stessa, tradendo le funzioni dell’informazione trasparente e libera.
Sono i legami intergenerazionali, quelli emersi dal primo open day pro-Costituzione, la cui lineare e nitida trama introduttiva è stata calibrata sulla ri-visitazione delle storie politiche - distinte e antitetiche per visioni ideali- di Alcide De Gasperi, leader della Democrazia cristiana, e Palmiro Togliatti, leader del Partito comunista italiano, attori sociali di primo piano nella formazione dello Stato repubblicano e della ri-costruzione morale e materiale dell’Italia del dopo-guerra e post-fascista. Una ri-visitazione affidata alle slide documentali e alle schede informative, presentate e commentate con puntualità di linguaggio e chiara capacità comunicativa da Pasquale Maione, Miriam Fasulo, Carmen Balbi e Lorenzo Valente, diciottenni, che frequentano il corso di studio delle quinte classi- sezione A e sezione B per la specializzazione in Servizi informatici per le aziende- dell’Istituto tecnico commerciale e per geometri “Masullo- Theti” di Nola, diretto dalla prof.essa Anna Maria Silvestro, e che hanno frequentato i Laboratori didattici extra-curriculari del presidio formativo di via De Sena, coordinati dalle prof.esse Susy Barone e Fortuna Dubbioso, dedicati proprio alla Carta costituzionale.
Un buon lavoro di scavo storiografico e di sintesi efficace, dando spazio al forza di pensiero e azione di De Gasperi e Togliatti, il primo tra i maggiori protagonisti della fondazione nel 1942 della Democrazia cristiana, sulle tracce del popolarismo cattolico di cui era stato interprete don Luigi Sturzo, nei cui principi istitutivi era affermato il primato del bene comune e della civica coscienza morale nell’agire politico per la promozione della dignità della persona umana e della giustizia sociale nella libertà; il secondo, protagonista sia della “Svolta di Salerno” , con cui nell’aprile del ’44 nel Regno del Sud si costituì il governo unitario di estrazione monarchica e dei partiti antifascisti, snodo basilare per la transizione verso il nuovo ordinamento di Stato che sarebbe scaturito dal referendum istituzionale del 2 giugno del 1946, sia dell’elaborazione dell’art. 7 della Carta costituzionale per la ricezione dei Patti lateranensi regolatori del rapporto tra Stato e Chiesa cattolica. Un dato coerente con lo spirito del tempo, senza alcun pregiudizio e condizionamento per la laicità dello Stato repubblicano e la libertà religiosa. Uno scenario disegnato sullo sfondo dei Trattati di pace di Yalta del 1945, con l’assetto bi-polare della geo-politica mondiale, States-Urss.
LA RAZIONALITA’ DELL’ECONOMIA E I SISTEMI DI VALORI
LA FINANZA CINICA DEL TURBO-CAPITALISMO NELL’ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE
Sulle tracce della ri-visitazione compiuta dal brillante team dei giovani del “Masullo-Theti”, per marcare l’esemplarità della grande lezione di “patriottismo costituzionale” espressa con vigore e coerenza da De Gasperi e Togliatti, con la dettagliata e puntuale coordinazione dell’avvocatessa Giusy De Laurentiis si apriva il ventaglio dell’analisi dell’articolo 41 sui rapporti economici prefigurati dalla Carta costituzionale nel declinare i valori della libertà dell’iniziativa privata con le tutele sociali di promozione e sviluppo della democrazia. Un percorso, che Franco Manganelli, già parlamentare, docente di Scienze economiche e aziendali proprio al “Masullo-Theti” , autore di saggi e significative monografie di carattere antropologico sulla Festa dei Gigli, la Festa eterna di Nola, delineava, identificando nelle diversificate officine di pensiero di matrice cattolica, liberale e marxista gli assi portanti dell’architettura della Carta costituzionale.
Un passaggio, che permetteva di focalizzare la razionalità che strutturalmente permea di sé l’Economia, da cui scaturisce la legge del minimo mezzo per un determinato risultato o la legge del massimo risultato con determinati mezzi. Sono le leggi, a cui possono rapportarsi i postulati dell’interesse individuale, dell’egoismo altruistico, del collettivismo e dell’altruismo; rapporto che deriva dall’ordinamento costituzionale e dalle scelte della politica. Come per dire che prima di operare in modo razionalmente economico secondo le leggi accennate, bisogna decidere il sistema dei valori a cui rapportare nell’applicazione l’oggettiva razionalità dei principi economici. E la “Carta” è ispirata chiaramente al primato del bene comune, della promozione dei diritti e della libertà della persona umana, a cui fa da supporto e ancoraggio l’economia di mercato un primato ch’è tributario della visione del personalismo e del solidarismo di matrice cristiana, coniugato con i filoni sia delle teorie liberali che di quelle socialiste assertrici dell’intervento regolatore dello Stato. E su questo versante era utili i riferimenti che Manganelli disegnava sulle concezioni di Vilfredo Pareto, Benedetto Croce e Augusto Graziani.
All’impostazione d’analisi di Franco Manganelli si collegava l’intervento di Raffaele Lieto, della Direzione regionale della Confederazione italiana generale dei lavoratori della Campania, già segretario provinciale per il settore chimico cigiellino della provincia di Avellino, con coraggiose azioni e pubbliche denunce a sostegno della sicurezza dei lavoratori e della tutela dell’ambiente negli opifici conciari dell’area solofrana, oltre che di prevenzione e contrasto al disastro dell’Isochimica letale per i lavoratori e l’ambiente. Una riflessione, quella di Lieto, in cui spiccava il cinismo della speculazione dell’ economia finanziaria che fa evaporare e brucia l’economia reale, desertificando sul piano sociale e umano i territori; cinismo tanto più esteso e capillare quanto maggiormente si dilatano i fenomeni della globalizzazione selvaggia e incontrollata.
Sottolineata l’attualità della “Carta”, ne marcava i tanti aspetti della mancata attuazione, anche in ordine alle disposizioni dell’articolo 41, sul versante delle tutele sociali. Un versante, a cui da contrappunto la progressiva auto-emarginazione dello Stato da settori strategici e vitali per l’economia nazionale; un processo di arretramento pericoloso per gli equilibri sociali. E sul punto Raffaele Lieto evidenziava il ruolo che spetta all’intero comparto manifatturiero per l’economia italiana. E’ un comparto strategico, che costituisce la principale base di quell’economia reale che fa “funzionare” la società, innescando i circuiti virtuosi del lavoro produttivo; comparto che fa parte integrante e strutturale della storia del Bel Paese da valorizzare, promuovere e tutelare con politiche mirate, per poter meglio affrontare le sfide del mercato globale, senza subire i condizionamenti e le “delocalizzazioni” imposte dalle speculazioni dell’economia finanziaria verso i territori con bassi costi di lavoro, senza regole e tutele per il lavoro e i lavoratori.
Sulla centralità dell’articolo 41 per la promozione dell’iniziativa in economia si soffermava il dottor Salvatore Guerriero, già sindaco di Avella ed attuale presidente nazionale della Pmi International, la struttura di servizi e consulenza per l’imprenditoria, struttura operante in ambito italiano, con importanti rapporti verso l’estero, in particolare verso l’Africa del Nord e l’India. Sotto i riflettori, le valenze della rete delle piccole imprese, spesso ad esclusiva gestione familiare, costitutive del tessuto produttivo dei territori; piccole imprese, per le quali la piena osservanza del dettato costituzionale è in larga parte disattesa, specie nel Sud. Gli eccessi della fiscalità-locale, regionale e nazionale - i carichi oppressivi della burocratizzazione delle procedure che le imprese piccole e medie sono obbligate a seguire, per sviluppare i loro cicli produttivi - sottolineava Guerriero - sono un blocco frenante, spesso inamovibile. Se poi si aggiungono le difficoltà di accesso al credito bancario, il quadro diventa ancora più deprimente, tutt’altro che favorevole alle imprese e allo sviluppo di sistemi sinergici sui territori. Di rilievo, il capitolo-comunicazione, su cui Guerriero concentrava le proprie riflessioni; capitolo, ben strutturato nel sistema dell’informazione di Francia e Gran Bretagna a sostegno delle imprese con il supporto dell’inglese, lingua universale, che, invece, non esiste affatto nel sistema pubblico dell’informazione italiano. E la comunicazione- sottolineava - nell’internazionalizzazione dei mercati è vettore fondamentale per aprire i fronti della competitività alla pari con altri attori e soggetti d’impresa.
“La memoria del presente”: Cerimonia d'intitolazione a Giorgio Mancini dell’ex Centro di Documentazione di Ponticelli
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06 Mag 2018
- Scritto da C.S.
Inaugurazione martedì 8 maggio. La cerimonia sarà l’occasione per riflettere sull'impegno e sulla attività che l’Arci Movie svolge su questo territorio
C.S. – 05.05.2018 - Martedì 8 maggio 2018, alle ore 18.30, presso l'ex Centro di Documentazione di Ponticelli (via Purgatorio 10), si terrà “La memoria del presente”, cerimonia d'intitolazione a Giorgio Mancini dell’ex Centro recentemente ristrutturato integralmente.
Alla cerimonia interverranno Luigi Magistris, sindaco di Napoli; Roberta Gaeta, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli; Guido D’Agostino, storico e presidente dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza; Roberto D’Avascio, presidente dell’ Arci Movie; Maria Giovanna Mancini, figlia di Giorgio Mancini.
L'ex Centro di Documentazione di Ponticelli, una struttura molto grande, di tre piani, ex masseria al centro della parte più antica del quartiere, è stato ristrutturato da Arci Movie tra il 2016 e il 2017 con il contributo di un progetto ministeriale.
La struttura ospita, grazie alla presenza di Arci Movie, l'educativa territoriale di Ponticelli dal 1999 ed è frequentata ogni giorno da oltre 40 ragazzi svantaggiati del territorio.
“Sarà un momento di celebrazione – dice Roberto D’Avascio, presidente di Arci Movie - di orgoglio e di festa per il nostro quartiere e per il nostro territorio soprattutto perché presenteremo la struttura completamente rinnovata dopo i lavori dello scorso anno. La nostra associazione ha deciso di intitolare la struttura alla figura di Giorgio Mancini, storico locale e docente scolastico, autore di svariate monografie sul territorio, la storia e le tradizioni di Ponticelli e di Napoli est, morto 9 anni fa. Una figura di riferimento per la cultura del territorio, che tanti anni fa aveva progettato con il Comune di Napoli di utilizzare questa struttura per farne un Centro di Documentazione”.
La cerimonia sarà l’occasione per riflettere sull'impegno e sulla attività che l’Arci Movie svolge su questo territorio da tempo, a partire dalla storia collettiva dell’associazione fatta di cura per bambini, persone, relazione e luoghi.
Durante la serata sarà possibile visitare la mostra fotografica “Sguardo tra passato e presente”, dedicata a Napoli est, a cura di Luigi Verolinio e Giovanni Bellotti.
A seguire un brindisi e un piccolo buffet. Ingresso gratuito
Ufficio stampa Arci Movie
Dott.ssa Roberta D’Agostino
3384546447- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Lauro ricorda il 90esimo anniversario della Tenda Rossa (1928-2018)
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11 Mag 2018
- Scritto da N.R.
Le celebrazioni in onore di Umberto Nobile.
N.R. - 10.05.2018 - Il Comune di Lauro in collaborazione con la Pro Lauro, nel 90° anniversario della spedizione polare con il dirigibile Italia (1928-2018), ha organizzato “Onde Radio sul Polo Nord”
Ecco il programma degli eventi per ricordare l’evento. Si inizia mercoledì 16 e giovedì 17 maggio 2018 con la Mostra della Radio Ondina 33, presso il Museo Umberto Nobile, con i seguenti orari: 9.00/13.00 – 16.00/201.00. “Radio e documenti” sono a cura del dott. Claudio Berettoni. Domenica 3 giugno, sempre presso il Museo “Nobile”, Ponte Radio con il Mondo. I collegamenti sono a cura della Sezione ARI di Palma Campania.
In occasione dell’evento, inoltre, è stato predisposto anche un annullo filatelico speciale per ricordare il 90° Anniversario. L’ingresso è libero.
Contatti: 3281175155
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f. Museo Unberto Nobile
Nuovo look alla Biblioteca Comunale di Palma Campania
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03 Mag 2018
- Scritto da Angela Sorrentino
Venerdì 4 maggio, alle 19.30, la struttura donata dal chimico Luigi Michele Coppola riapre ai Palmesi.
Angela Sorrentino - 03.05.2018 - Dopo un lungo e radicale restauro, riapre al pubblico la biblioteca comunale Luigi Michele Coppola. L’evento è previsto per domani, venerdì 4 maggio, alle 19.30. La community dei lettori palmesi è in fermento: quale sarà l’aspetto della biblioteca ristrutturata?
Il palazzetto un tempo era la dimora del chimico L. M. Coppola, il quale con un lascito datato 26 dicembre 1942 donò il piccolo stabile al paese, perché vi si allestisse la biblioteca comunale. Correva l’anno 1959 quando la figlia Adele concretizzò la donazione, che includeva una raccolta di libri e cimeli.
Con il passare dei decenni, la biblioteca, alla quale era stato dato il nome del fondatore, cominciò a mostrare i segni del tempo: infiltrazioni d’acqua, arredamento obsoleto, spazi inadeguati alle esigenze dei lettori del Terzo Millennio sono i problemi che hanno spinto l’Amministrazione, guidata dal sindaco Vincenzo Carbone, ad avviare un massivo intervento di ammodernamento.
Varcare oggi la soglia del portone: palazzo Coppola è ubicato nell’omonima via, una delle più pittoresche del paese, è come superare uno Stargate e trovarsi inaspettatamente proiettati nel futuro, ai piedi di una struttura luminosa, scandita da un gioco di luci e ombre, finestroni e ringhiere. È un effetto sorprendente, soprattutto per chi ha frequentato la biblioteca nei decenni scorsi.
Abbiamo chiesto alla prof.ssa Michela Manzi, assessore ai lavori pubblici, cosa sia stato fatto e cosa rimanga della biblioteca di una volta.
“Resta molto della vecchia biblioteca”, ci spiega la prof.ssa. “Tutto ricorda ancora il donatore, l’illustre nostro concittadino Coppola, senza il quale questo posto non ci sarebbe stato, o non sarebbe stato qui. Conserviamo il busto che lo raffigura, abbiamo ricollocato gli elementi dell’arredamento originario che si erano conservati, custodiamo l’antica raccolta di libri e di cimeli. Ci sono inoltre fondi più recenti, ma sempre donati da compaesani sensibili e di grande cultura, ricchi soprattutto di classici”.
Per quanto riguarda i lavori effettuati, la prof.ssa Manzi illustra quali sono stati i criteri che hanno guidato le scelte.
“Innanzitutto il rispetto delle norme di sicurezza e il principio dell’accoglienza. Le pareti dello stabile non sono state demolite, ma conservate; possiamo dire che l’edificio sia lo stesso di sempre, cambiato nell’aspetto, ma non nella sostanza. Andava messo in sicurezza e reso più fruibile. Il cortile d’ingresso è stato attrezzato con una passerella che renderà più facile l’accesso ai diversamente abili, mentre all’interno c’è l’ascensore, che collega i due piani dell’edificio e consente di evitare le scale”.
Ai disabili è riservata anche parte dei servizi igienici, che mancavano del tutto; ora ogni livello ha le sue toilettes, che, tra l’altro, sono previste per legge in un edificio adibito alla pubblica lettura.
Anche per la disposizione degli ambienti e l’organizzazione degli spazi ci sono delle novità. Al pianterreno, un’ampia sala potrà ospitare eventi e convegni; i piani superiori, invece, saranno adibiti a magazzino libri e a sala lettura. Due terrazze, infine, consentiranno di sostare anche all’aria aperta, in modo da consentire anche una pausa agli studiosi.
Innovazione e conservazione, dunque, sono le caratteristiche della nuova biblioteca e a quanto elencato vanno aggiunti i pannelli solari, l’impianto di antifurto, quello di climatizzazione, gli infissi nuovi e luminosi, i dispositivi parasole esterni, che rispondono a tecnologie avanzate e si possono orientare a seconda della direzione dei raggi del sole.
Per quanto riguarda l’offerta e i servizi, invece, abbiamo chiesto alla responsabile della biblioteca dott.ssa Elvira De Sena quali siano le caratteristiche della “nuova” biblioteca e quali le aspettative. La risposta, ricca di particolari, esprime soddisfazione per la riapertura di un luogo della cultura che può finalmente ricominciare ad accontentare le esigenze dei lettori, ai quali, per motivi logistici, nei mesi scorsi non era stato possibile fruire di tutto il patrimonio della biblioteca, che era stato inscatolato e solo in parte collocato nella Sala Consiliare del Municipio di Palma Campania.
“I volumi sono stati disposti sui nuovi scaffali dal personale interno e dai ragazzi del Servizio Civile. L’ordinamento e le collocazioni dei libri non hanno subito modifiche perché questo avrebbe richiesto tempi troppo lunghi”, spiega la dott.ssa De Sena. “Gli scaffali corrono lungo le pareti delle sale del primo e del secondo piano e affiancano la scala interna. L’occhio del lettore è rapito dall’abbondanza di libri e la curiosità di scoprirli tutti è alimentata ad ogni passo compiuto. Inoltre ampi tavoli studio consentiranno agli studiosi di sentirsi a proprio agio e di consultare ciò che è di loro interesse. Infine per tutti, ma soprattutto per i più giovani, è stata allestita una luminosa veranda dotata di ben sette internet point, il fiore all’occhiello della nuova biblioteca, l’innovazione su cui puntiamo per favorire l’arrivo di nuovi utenti sempre più abituati alle nuove tecnologie”.
La dott.ssa punta molto sulle risorse e sulle potenzialità della biblioteca. “È uno spazio rigenerato e ricco: basta solo scegliere il libro da leggere, da prendere in prestito, da sfogliare, da continuare o da richiudere. Il nucleo originario delle nostre raccolte è quella di L. M. Coppola, ma rappresenta solo l’inizio. Siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione degli studenti enciclopedie prestigiose, tra le quali la Treccani e la UTET, aggiornate. Tra i tesori ricordiamo i periodici, tra cui qualcuno alquanto raro, come La Lettura, rivista mensile illustrata del Corriere della Sera, che fu pubblicata dal 1901 al 1946. Tra i cimeli c’è una bella mappa del cartografo Enrico Kiepert, datata 1881. Già questa rarità merita una visita alla biblioteca! Abbiamo inoltre romanzi per lettori di tutte le età e libri per bambini, tra cui una collana di geografia con bellissime illustrazioni. Tutto ciò sarà certamente arricchito con ulteriori acquisti e doni, nel tempo, ma si può dire che, in occasione di questa riapertura, i presupposti per crescere ancora ci siano. Molto dipenderà dall’impegno dell’amministrazione comunale, ma i lettori, loro, possono fare molto. Speriamo di ricominciare da loro, e grazie a loro”.
La dott.ssa ci ragguaglia, infine, su un’altra imprescindibile attività di cui una biblioteca non può fare a meno: la catalogazione, senza la quale i libri sarebbero solo confusione, elementi irrintracciabili. “Il nostro catalogo è cartaceo, aggiornato alle ultime acquisizioni. La catalogazione informatizzata al momento è ferma, anche se avevamo aderito alla piattaforma Iperteca. Questa, purtroppo, pur essendo in parte online è ferma, superata nelle funzionalità da SBN e da nuovi sistemi informatizzati. Per il momento continuiamo a servirci dei cataloghi cartacei, consultabili in sede, anche se questo fatto ci toglie i vantaggi della catalogazione online e partecipata, capace di accorciare la distanza con gli utenti”.
La biblioteca Luigi Michele Coppola, dunque, ricomincia da qui, da dove tutto si era più o meno fermato all’epoca dell’avvio dei lavori. Ricomincia dai locali luminosi, puliti e accoglienti; riparte dai circa 600 lettori documentati dalle statistiche locali del 2016, dai suoi 15.411 volumi. Riparte dalle Cinque Leggi della biblioteconomia di Shiyali Ramamrita Ranganathan, bibliotecario e matematico indiano: i libri sono fatti per essere usati; ad ogni lettore il suo libro; ad ogni libro il suo lettore; non far perdere tempo al lettore; la biblioteca è un organismo che cresce. E riparte dai palmesi, che potranno finalmente animare gli spazi riconsegnati, apportando le loro idee e le loro proposte.
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