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Benevento / Festival filosofico del Sannio: L’intervento di Raffaele Cantone

“La corruzione, furto di democrazia e perdita di ricchezza sociale per oltre 200 miliardi di euro”. 

festivalfilosoficosannio benevento copertinaGam - 07.02.2019 - Proficua e cristallina lezione di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità dell’Anti-corruzione nazionale, nel Festival filosofico del Sannio, approdato alla quinta edizione, promosso ed organizzato dall’associazione di volontariato, Stregati da Sophia, con location la Sala cinematografica San Marco, a Benevento, letteralmente gremita dagli studenti delle Scuole cittadine. Con la spigliatezza dialettica e l’efficacia espositiva che gli sono peculiari, Cantone ha focalizzato il tema della corruzione spiegata ai ragazzi, con i quali ha interagito, suscitando interesse e polarizzando attenzione per gli argomenti proposti.

Raffaele CantoneUn’analisi di ampio respiro, per sottolineare che la corruzione è un reato che non avviene alla luce del sole, lascia tracce visibili, ma genera diffusi e profondi danni nel tessuto della civile convivenza; danni di particolare gravità e peso per la società con la perdita di ricchezza vista e concepita sia come bene materiale, sia a livello morale; una perdita sociale che in Italia corrisponde- per il decorso decennio  e secondo stime attendibili- al valore di oltre duecento miliardi di euro; risorse che, invece, potrebbero essere investite a favore della formazione delle nuove generazioni non solo nella ricerca scientifica e tecnologica, ma anche nella collocazione lavorativa di coloro che, pur maggiormente qualificati per meriti, competenze e professionalità  sono, invece, costretti ad emigrare all’estero per la ricerca di un futuro migliore. La corruzione costituisce- ha affermato il presidente dell’Anti\corruzione- un furto di democrazia, di libertà e di giustizia.  

NOLA: INTITOLATO IL COMANDO DELLA POLIZIA LOCALE ALLA MEMORIA DEL TEN. MICHELE LIGUORI

Solenne cerimonia con il ministro Costa.

Lo scoprimento della lapide N.R. - 19.01.2019 - Commovente cerimonia questa mattina a Nola per intitolare la sede della Polizia Locale al tenente Michele Liguori della Polizia Locale di Acerra, scomparso il 19 gennaio 2014, dopo una grave malattia contratta in servizio.
La cerimonia ha visto la presenza dei familiari, delle autorità civili, politiche, religiose e militari, e quella significativa del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa.
Sono venuto qui per ricordare il ruolo e l’importanza delle Polizia Locali – ha affermato il ministro – che sono fondamentali per il cittadino. E Michele Liquori è il simbolo delle polizie locali che ha fatto qualcosa di estremamente significativo. È un figlio dello Stato. È un simbolo di una visione nuova che tutela l’Ambiente, che oggi è diventato anche un simbolo dello Stato. Era necessario che non solo il generale Sergio Costa, l’amico, fosse qui, ma che anche il ministro della Repubblica italiana venisse, per dire grazie a Michele e ai tanti Michele che soffrono e lavorano ancora, tutt’oggi, nell’ombra e in silenzio”.

Dopo gli onori ricevuti dal Picchetto della Polizia Locale, comandato dal Maggiore Emiliano Nacar, il Ministro Costa è stato accolto: dalla Dott.ssa Anna Manganelli, Commissario Straordinario del Comune di Nola, dal Colonnello Dott. Luigi Maiello, Comandante della Polizia Municipale del Comune di Nola e dalla Sig.ra Maria Di Buono, vedova del Tenente Michele Liguori.
Particolarmente toccante il momento dello scoprimento della Targa marmorea, eseguito dalla vedova Liguori e dal Ministro Costa, cui ha fatto seguito il silenzio del trombettiere dell’8° reggimento bersaglieri di Caserta.
A seguire Mons. Pasquale Capasso, Vicario Generale della Diocesi di Nola, ha benedetto la Targa che chiude con la scritta “l’eroe di terra dei fuochi”.
L’Inno Nazionale cantato da tutti ed eseguito dall’Ensamble Strumentale Aldo Ciccolini del Liceo Musicale Albertini di Nola, diretta dal Maestro Egidio Napolitano, ha concluso l’impeccabile cerimonia organizzata nei minimi dettagli dal Dott. Antonio Grilletto. I tempi della cerimonia sono stati scanditi dal presentatore Gabriele Blair.

Baiano: “Viaggio nella Costituzione”, il presidente del Tar Puglia, Angelo Scafuri all’”Incontro”

Il sistema costituzionale e la giustizia amministrativa.

Angelo ScafuriN.R. – 02.01.2019 - “Il sistema costituzionale di giustizia con particolare riguardo per quella amministrativa”. E’ il tema della conversazione-relazione che svilupperà il dottor Angelo Scafuri, presidente del Tribunale amministrativo regionale della Puglia, nell’ambito dell’agenda degli appuntamenti per il “Viaggio nella Costituzione”, l’importante e qualificato progetto di volontariato civico per la conoscenza e la divulgazione socio-culturale promosso dal Circolo L’Incontro.

L’illustre magistrato, autore di approfonditi saggi monograficici sulla giurisdizione amministrativa, oltre che attivo collaboratore di riviste specialistiche in materia giuridica, è stato già gradito ospite del sodalizio di via Luigi Napolitano, tre anni orsono, con lucide ed analitiche relazioni sui temi degli appalti pubblici e sulla funzione dell’interdittiva anti-mafia, per rapportare la legalità ai principi sanzionatori delle responsabilità.

L’appuntamento, a cui interverrà l’avvocatessa Alessandra Scafuri - nei locali de L’Incontro – è fissato per sabato cinque gennaio, alle ore 10,30. Coordina l’avvocatessa Giusy De Laurentiis

La Rivolta delle pecore al Castello d’Aquino di Grottaminarda

Al Caffè Letterario domenica 13 gennaio la performance “La rivolta delle pecore, storie libertarie di animali rivoluzionari" al Castello d’Aquino con Marisa Barile e i Barabba Blues, per ribadire che l’unica rivoluzione concessa alle pecore è il salto.

La rivolta delle pecoreN.R. - !3.01.2019 - La performance teatrale, artistica, musicale, ispirata alle raccolte di favole La Rivolta delle pecore e La Battaglia dei prosciutti, scritte da Virginiano Spiniello per le Edizioni Il Papavero, sono nate dall’esperienza ambientale di arte nel sociale dell’Albero Vagabondo (www.alberovagabondo.it).

Il Maestro Giovanni Spiniello  (Biennale di Venezia 1968, Quadriennale di Roma 75 e segnalato Bolaffi da Crispolti) è l’autore delle illustrazioni, che vengono proiettate sullo sfondo della scenografia e dell’Albero delle favole, una struttura in ferro e legno patinata verderame, dalla quale si irradiano a turno le maschere degli animali rivoluzionari delle favole messe in scena dalla voce e dal corpo narrante di Marisa Barile: il coniglio guida gli animali alla rivolta nella battaglia dei prosciutti; la pecora nera è il capro espiatorio, l’agnello jè sacrificale, il falco dona i suoi occhi ad un bambino cieco, il lupo diventa pastore.

In scena i Barabba Blues, chitarra voce e armonica, che accompagnano la performance con musiche e canzoni in anteprima del loro lavoro “Il Capro espiatorio”. Nello spettacolo c’è anche la poesia di Marisa Barile, prima classificata al Premio Radici Poetiche Massimo Troisi. Al termine della performance il live set blues del duo.

Perché unire il blues e le favole? Come Fedro affermò che le favole erano state create dagli schiavi per parlare ai padroni così, all’inizio del ’900, nelle piantagioni del Delta del Mississippi, il blues prese spunto dalla musica africana, dalla rielaborazione dei canti di lavoro degli schiavi che solo con la musica elaboravano la sofferenza dell’inferno delle piantagioni di cotone e donarono ai bianchi il blues, le radici della musica rock moderna.

La performance si presta a un doppio livello di lettura, per grandi e piccini, ed è stata sperimentata nelle scuole nel corso del 2017; poi è stata messa in scena nel 2018 la prima volta a febbraio a Teora con l’Assessorato all’Ambiente; il 25 marzo a Benevento in occasione dell’Earth Hour con il WWF Sannio; il 27 luglio al Doublebro Headbanger di Avellino; il 24 allo Sponz Fest a Calitri nella Sezione Selvaggina; il 7 settembre al Ludovico Van di Montemiletto; il 3 ottobre nel Chiostro del Convento di San Francesco a Folloni a Montella, in occasione dell’evento Francesco d’Incanto; il 18 novembre al Tilt di Avellino; il 13 gennaio presso il Castello d’Aquino di Grottaminarda, al Caffè letterario.

Oggi le favole possono ancora comunicare, con il linguaggio dell’allegoria e attraverso la semplicità dei bambini, ciò che i grandi non vogliono vedere, ascoltare, sentire.

Le favole da cui trae spunto la performance nascono da dieci anni di installazioni artistiche sulle discariche in montagna insieme ai bambini, anni di favole e foto pubblicate su www.alberovagabondo.it per chiedere ai grandi di non sporcare. La rivolta di una pecora è un koan, l’unica rivoluzione è il salto, l’evoluzione.

Ma quanto ancora ci vuole? Quanto ci metteranno le pecore a ritornare libere? A Grottaminarda, domenica 13 gennaio, a partire dalle 19.00, con Marisa Barile e i Barabba Blues, ci si proverà ad interrogarci insieme su questo interrogativo.

Mugnano del Cardinale. Il presepe vivente ambientato nel centro storico farà rivivere momenti di vita dell’800

L’organizzazione è stata curata dalla Pro Loco “Rimettiamoci Insieme”, con il supporto dell’Azione Cattolica, dell’Associazione Le Novative e del Gruppo per Amore del Teatro e con il patrocinio del Comune.

locandina presenpe vivente a MugnanoMp. D’Avanzo - 28.12.2018 - La Pro Loco Rimettiamoci Insieme, l’Azione Cattolica, l’Associazione Le Novative ed il Gruppo per Amore del Teatro hanno organizzato, per Sabato 29 e Domenica 30 Dicembre 2018, il Presepe Vivente. 

Il centro storico sarà animato da quasi 100 figuranti e saranno allestiti ambienti ispirati alla vita quotidiana dell’ottocento. Un viaggio nel tempo e nel cuore delle tradizioni locali che farà rivivere: l’Arrotino, il Bottaio, l’Aggiusta piatti, l’Impaglia sedie, le Filatrici e le Ricamatrici, la Bottega del Falegname, i Pastori, il Pizzaiolo, la Pastaia, il Casaro e tanti altri antichi mestieri, distribuiti lungo tutto il percorso fino a condurre il visitatore nella straordinaria atmosfera della Grotta

I personaggi si animeranno secondo la memoria di consuetudini e gesti di un tempo, che faranno rivivere i saperi ed i sapori del borgo antico del Paese. Attori itineranti interpreteranno scene di vita appartenute a quei posti; un Pulcinella allieterà con la sua tombola musicale e gli Zampognari, con le loro melodie, contribuiranno a prolungare il clima Natalizio.

Gli ospiti-visitatori saranno accolti da una zingara che darà loro numeri del lotto ben auguranti, poi potranno accedere gratuitamente al percorso dalle ore 19.00 alle 22.00 e avranno modo di degustare prodotti enogastronomici della tradizione, sentire profumi e sapori dagli angoli delle bettole, dove poter gustare pasta, ricotta, formaggi, pizze, infusi, dolci e castagne.

Si potranno gustare ottime tisane e dolci, preparati dal Gruppo delle Novative, mentre in una locanda preparata dal gruppo dei ragazziE ncopp ‘o Tron, che in modo spontaneo hanno voluto dare il loro contributo a questo evento; si potranno assaggiare pietanze della tradizione natalizia.

Il momento più suggestivo è stato allestito da Don Giuseppe e dall'Azione Cattolica: la Grotta nella sua più umile rappresentazione con la Sacra Famiglia, il bue e l'asinello.

Tutto curato e preparato per offrire agli ospiti attimi di gioia e felicità, per dare al borgo antico un momento di attenzione e di vita e per regalare alla nostra Mugnano un particolare momento sociale e culturale

Una straordinaria occasione di rivivere ambientazioni di vita del passato: per gli adulti una rivisitazione dei ricordi della vita semplice e spensierata di una volta, per i più giovani un’opportunità di poter ammirare il modello di vita dei loro nonni e finalmente vedere ciò che è stato solo immaginato attraverso i racconti. Ma è anche una grande opportunità per riscoprire certi angoli suggestivi del Paese, ormai dimenticati.