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Gaetano Manfredi scelto alla guida del nuovo ministero dell’Università e della Ricerca

A seguito delle dimissioni di Lorenzo Fioramonti, il Magnifico Rettore della Federico II di Napoli chiamato a reggere le sorti di un ministero importantissimo per il futuro del Paese.

Gaetano Manfredi neo ministro UniversitàN.. R. - 28-12-2019 – Nolano (nato il 4 gennaio 1964 a Ottaviano), 55 anni, ingegnere, dal 2014 rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dopo che aveva insegnato per molti anni nella stessa università al corso di Tecnica delle Costruzioni ed era stato a capo della CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università italiane.

Manfredi sognava di fare il giornalista, ma si laurea con il massimo dei voti in ingegneria proprio alla Federico II. Nello stesso ateneo consegue il dottorato di ricerca e dal 1995 inizia la sua ascesa accademica diventando dapprima ricercatore, poi professore associato, ordinario, direttore del dipartimento di Analisi e progettazione, direttore del dipartimento di ingegneria strutturale, prorettore e, infine, rettore.

Ora, con la nascita del Ministero dell’Università e della Ricerca, a seguito delle dimissioni di Lorenzo Fioramonti (Roma, 29 aprile 1977), accademico e politico, ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nel secondo governo Conte dal 5 settembre 2019 al 25 dicembre 2019, entra nel mondo, della politica, dove milita già come parlamentare Pd suo fratello Massimiliano.

Conoscendone le capacità e la determinazione, tra l’altro già fin qui evidenziate nel suo percorso di vita, formuliamo al neo ministro, dalle pagine di questo giornale, una volta cartaceo e di cui il papà fu uno dei fondatori, il sempre attuale motto: Ad maiora. L’Università e la Ricerca in questo Paese non possono più attendere.

Baiano: Non è Natale, se il Maio non c’è

Il 25 dicembre è il giorno più atteso dai baianesi.

Baiano Maio 2019N.S. – 25.12.2019 - Non c’è Natale a Baiano senza Maio. La festa inizia il 13 dicembre, nel giorno di Santa Lucia, quando i cittadini si raccolgono per “a mess’e notte”, che durano fino al giorno di Natale, quando il paese si anima per una tradizione dalla lunga e coinvolgente storia: la Festa del Maio, una tradizione popolare e contadina legata all’albero tagliato e “sacrificato” a Santo Stefano davanti la chiesa madre.

Maio 2Il tradizionale evento religioso e popolare coinvolge l’intera comunità e affonda le radici in epoca pagana ed è legata certamente ai riti arborei ed alle feste di primavera (Maio-Maggio).

Durante la sera della Vigilia di Natale il paese si è animato per la processione del Bambin Gesù: Un corteo ha attraversato le strade cittadine, partendo dai tortuosi vicoli dei “vesuni”, per recarsi presso la Chiesa di Santa Croce, dove si celebra tradizionalmente la messa. Nel corso della celebrazione, come da tradizione si benedicono le carabine e gli attrezzi che serviranno al taglio dell’albero, scelto nel bosco e segnato con due grandi esse di colore rosso, che nella mattina del 25 dicembre viene tagliato.

processione del maio il popolo segue canta e balla 1L’arrivo del grosso albero in paese è previsto intorno alle 11.00, quando la cittadinanza si riunisce in corteo con i testa i ragazzi che suoneranno i tamburi, mentre le carabine esplodono per terra i colpi, accompagnando la processione. Protagonisti sono i giovani che saltellano e cantano seguiti dal carretto, che trasporta l’albero sacrificato per la festa.

2017 07 19 20 0 00 Baiano paesaggi irpinia avellinoAd attendere la folla festante c’è il parroco, pronto a benedire il Maio di Santo Stefano, mentre gli astanti suonano e cantano ‘Oi Stefanì’.

Dopo la benedizione all’ingresso del corso, l’albero percorre tutto il Corso e viene issato nel piazzale antistante la chiesa di Santo Stefano per mezzo di cinque funi, tirate da posizioni diverse. L’albero sarà poi assicurato al suolo in attesa della Festa del 26 dicembre.

San Giuseppe Vesuviano: Celebrato il 250° Anniversario della nascita di Annibale Giordano

20 novembre 1769 - 20 novembre 2019. Note biografiche da Wilkipedia.

Annibale GiordanoFelice Marciano - 21.11.2019 - Mercoledì 20 novembre è stato celebrato a San Giuseppe Vesuviano il 250° Anniversario della nascita di Annibale Giordano, Matematico e Fisico, nato in S. Giuseppe d'Ottaiano, oggi Vesuviano, il 20 novembre 1769. L’evento, organizzato dai discendenti del Giordano e da autorevoli studiosi, è stato patrocinato dal Comune di San Giuseppe Vesuviano.

La commemorazione nellaula consiliareIl programma delle celebrazioni è stato suddiviso in due sessioni: Alle ore 10.00, presso l'Aula consiliare, sono intervenuti: Silvia Annunziata, Assessore alla Cultura; Attilio Giordano, farmacista e discendente del matematico Annibale; Francesco Conte, Dirigente scolastico ISIS "Einaudi-Giordano"; Giuseppina Ambrosio, Dirigente scolastico I.C. "Ceschelli"; Amalia Mascolo, Dirigente scolastico S. M. "Ammendola-De Amicis"; Costantino Pesce, organizzatore dell'evento in collaborazione con la famiglia Giordano; gli Alunni degli Istituti scolastici di San Giuseppe Vesuviano.

S. Giuseppe Ves. 3Alle ore 11.30, poi, scoprimento e benedizione del rev. p. Angelo Catapano di una lapide marmorea in ricordo del grande matematico in piazza Garibaldi, adiacente la farmacia Giordano, alla presenza del Sindaco, avv. Vincenzo Catapano, e altre autorità.

S. Giuseppe Ves. 2Alle ore 18.00, presso l'Aula consiliare, per la commemorazione sono intervenuti: Attilio Giordano, Farmacista e discendente del matematico Annibale; Giovanni Battista Rossi, Luogotenente OESSG Italia Meridionale Tirrenica; Emilia Carillo, Presidente della FIDAPA; Gennaro Mirolla dell'Università di Salerno; Lorenzo Terzi, dell'Archivio di Stato di Napoli; Luigi Iroso, Storico.
Ha moderato: Maria Lucia Ambrosio del Centro Studi Storici "HISTRICANUM"

Annibale Giordano CopiaIl matematico - Nato a Ottajano vicino Napoli, nella via Astalonga della località San Giuseppe, in una famiglia della borghesia colta (il padre Michele era medico sia nella corte del Re Ferdinando di Borbone sia dei Principi de' Medici di Ottajano), Annibale Giordano frequentò adolescente la scuola di Nicolò Fergola, un brillante matematico di Napoli. Giordano mostrò precocemente grande talento matematico: nel 1786 presentò alla Reale Accademia delle scienze di Napoli una memoria intitolata Continuazione del medesimo argomento, che gli aprì le porte della stessa Accademia. Poco dopo, nel 1788, ottenne grande notorietà in tutta Europa per aver risolto il problema "Dato un cerchio ed n punti del suo piano, inscrivere in tale cerchio un poligono i cui lati, eventualmente prolungati, passino, secondo un certo ordine, per i punti dati”; questo problema era una generalizzazione del "problema di Pappo", che lo aveva risolto nel caso di n = 3 punti allineati[4], e del "problema di Castillon", risolto da quest'ultimo nel 1776, dopo che gli era stato proposto da Cramer, sempre per n = 3 punti ma disposti comunque nel piano. Carnot, ritenendo che «Ottajano», il paese natale di Giordano, fosse un predicato nobiliare, chiamerà "Ottajano" il giovane matematico, il quale verrà spesso indicato con questo nome nelle pubblicazioni scientifiche successive.

72483141 2206524632782034 2793496387730276352 nIl rivoluzionario - Nel 1789, l'anno della Rivoluzione francese, da professore nell'Accademia militare della Nunziatella, diventa collega del chimico Carlo Lauberg, massone. Nel 1790 Giordano e Lauberg aprirono a Napoli una Accademia di chimica e matematica, che divenne un centro di raccolta per i progressisti e i massoni napoletani (fra i frequentatori: Mario Pagano, Emanuele De Deo, Francesco Lomonaco, Vincenzo De Filippis; "primo accademico protettore": Luigi de' Medici di Ottajano, allora reggente della Gran Corte della Vicaria). Nel 1792 Giordano e Lauberg scrissero i Principi analitici delle Matematiche, nella quale teorizzarono l'impegno politico dei matematici; il saggio fu l'ultima opera scientifica di Annibale Giordano.

Nel dicembre 1792 Giordano fu uno degli intellettuali che incontrarono l'ammiraglio francese Latouche-Tréville; da quegli incontri prese avvio una vera attività cospirativa abbozzata nella nascita della «Società Patriottica Napoletana» (agosto 1793), un'associazione giacobina negli obiettivi ma strutturata sul modello delle logge massoniche, con una gerarchia di gradi tale che la conoscenza dei segreti era riservata solo ai vertici. Nel febbraio 1794 la Società patriottica si scisse in due club: il «ROMO» (acronimo di "Repubblica o Morte", radicale, guidato da Andrea Vitaliani, a cui aderivano anche Emanuele De Deo, Vincenzo Galiani e Vincenzo Vitaliani) e il «LOMO» (acronimo di "Libertà o Morte", moderato, fautore della monarchia costituzionale, guidato da Rocco Lentini, a cui aderiva Annibale Giordano). Il 21 marzo 1794 l'organizzazione fu scoperta, per delazione di tale Donato Froncillo; nel successivo processo alcuni aderenti del «RoMo» (De Deo, Galiani e Vincenzo Vitaliani) furono condannati a morte e giustiziati, mentre Giordano fu condannato a venti anni. Numerose fonti riferiscono che Annibale Giordano abbia confessato agli inquirenti i segreti della Società patriottica, che abbia accusato oltre 250 affiliati fra cui lo stesso Luigi de' Medici di Ottajano, il quale fu incarcerato.

Ritornato a Napoli col generale Championnet il 5 dicembre 1798, pochi giorni dopo essere stato liberato dalla prigionia all'Aquila, Annibale Giordano partecipò attivamente alla vita dell'effimera Repubblica Napoletana (1799) come addetto al comitato militare e poi capo della contabilità della Marina. Caduta la Repubblica (giugno 1799), fu di nuovo imprigionato dai Borbonici nel Castel Nuovo con altri diciotto, tra cui Mario Pagano, Domenico Cirillo e Giuseppe Leonardo Albanese. Il 27 gennaio 1800 fu condannato a morte dalla giunta; ma la condanna fu commutata in prigionia nell'isola di Favignana, da dove uscì con gli altri detenuti politici nel luglio 1801, grazie al trattato di Lunéville. La mancata esecuzione venne spiegata da molti come il compenso per la delazione di Giordano; altri la attribuirono a interventi a suo favore da parte del padre o del Fergola presso la corte borbonica. Giordano si rifugiò in Francia, dove fu assunto in qualità di geometra del catasto del Dipartimento dell'Aube; nel 1824 fu naturalizzato francese e assunse il cognome Jourdan.

Pratola Serra: Mostra delle Sculture di Libri di Cettina Prezioso e presentazione del 13° calendario illustrato di Alessia “Io e la Natura” dedicato al Parco Regionale del Partenio

Il Centro Servizi Moccia, sempre sensibile a tematiche culturali, sociali e artistiche, suggella il Natale 2019 con un evento dedicato alla salvaguardia dell’ambiente e la tutela del territorio

Calendario Alessia 2020 e Mostra Lu.pi. – 21.12.2019 - Il Natale 2019 Eventi del Centro Servizi Moccia a Pratola Serra è iniziato il 14 dicembre con la Mostra delle Sculture di Libri di Cettina Prezioso, che si protrarrà fino al 31 dicembre 2019. L’artista della cartapesta realizza dei veri capolavori con materiali da riciclo e soprattutto da libri vecchi, passati in tante mani, letti e riletti, che riprendono vita nelle sue sculture: Angeli, composizioni floreali, alberi natalizi, presepi, paesaggi, animali … tutte figure nate dai libri, arricchite con materiali poveri e luminose pietre smeraldine.

Mostra della PreziosoLa mostra curata dall’Associazione “Le Ali della Vita”, guidata da Anna Napolitano e da Cettina Prezioso, quest’anno si è intrecciata artisticamente con le immagini del 13° calendario illustrato di Alessia “Io e la Natura”, edito dalla Piccola Cometa con il patrocinio culturale dell’Ente Parco Regionale del Partenio, che è stato presentato ufficialmente nella sala del Gran Bar Moccia, venerdì 20 dicembre 2019, alle ore 17.30.

Calendario Alessia 2020 e Mostra Copia“IO E LA NATURA” è un calendario interamente dedicato al Parco Regionale del Partenio che, grazie al Presidente Iovino, sta vivendo una nuova stagione di impegno e tutela. I disegni di Alessia, realizzati nel 2008 e arricchiti con didascalie di personalità del mondo scientifico, culturale e politico e da tanti slogan dedicati alla tutela del Parco, formano le pagine di un meraviglioso calendario che negli anni è diventato “oggetto” di culto e di collezionismo, ed è richiesto da più parti d’Italia.

Hanno partecipato all’evento: Francesco Iovino, Presidente del Parco del Partenio; Gianni Festa, Condirettore per l’edizione Irpinia del Quotidiano del Sud; Annibale Discepolo, giornalista de Il Mattino; Giovanni De Feo, Docente UNISA e ideatore del Metodo Greenopoli. Ha moderato l’incontro, al quale hanno partecipato come ospiti il poeta Carmine Montella, il cabarettista Eugenio Corsi, lo Street Art  Giancarlo Contino, Antonietta Gnerre, poeta e Direttore Artistico della Festa dei libri e dei Fumetti di Avella. 

La presenza e l’impegno dei Gruppi Archeologici d’Italia alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico 2019

Presenza istituzionale con uno stand dedicato ad Archeologia Ritrovata. Un Convegno dedicato al direttore del Gruppo Archeologico Terra di Palma, Prof.ssa Marilena Nappi ed un altro a Carlo III di Borbone, figura storica di rilievo nella storia del Mezzogiorno d’Italia, nel suo tempo.

Header BMTA2019 inglese x36357P. L. – 14.11.2019 - Anche quest’anno i Gruppi Archeologici d’Italia hanno una presenza attiva e di rilievo all’interno dell’organizzazione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si tiene a Paestum.

Magrini 2 IMG 20171029 WA0029E’ dalla prima edizione che l’Associazione di volontariato, fondata da Ludovico Magrini nel 1965, occupa un posto di primo piano con l’allestimento di uno stand istituzionale e con l’organizzazione di convegni tematici.

Logo GruppiSi tiene a Paestum, da qualche anno, anche il Convegno Nazionale. Quest’anno è il Quarto.

Il tema dello stand, con un assemblaggio di foto sullo sfondo, celebra uno dei cavalli di battaglia dei Gruppi Archeologici d’Italia: Le Giornate di Archeologia Ritrovata, manifestazione sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e patrocinata dal MIBACT, giunta alla XVI Edizione.

A.R. 16Finalità dell’iniziativa quella di promuovere eventi, effettuare aperture straordinarie e visite guidate a titolo gratuito, perseguendo la finalità di avvicinare la cittadinanza al patrimonio storico-archeologico meno conosciuto.

Il Convegno di venerdì 15 novembre, è dedicato al direttore del Gruppo Archeologico Terra di Palma, Prof.ssa Marilena Nappi, recentemente scomparsa; quello di sabato 16 novembre16, mentre quello di sabato 16 novembre, organizzato con il patrocinio morale dell’Istituto Cervantes di Napoli, mette a fuoco una delle figure poliedriche negli interessi e nella politica che fece grande Napoli e il Meridione: Carlo III di Borbone.

Il programma in sintesi curato dai Gruppi Archeologici d’Italia

Stand GruppiVenerdì 15 Novembre:  Ore 12.00 / 16.00 - Hotel Savoy Beach - Sala Cerere, Via Poseidonia - Paestum / Capaccio: IV Convegno Nazionale: Le ultime scoperte archeologiche, novità da terra e da mare in ricordo di Marilena Nappi; Ore 17.30 / 20.00 - Hotel Delfa: Consiglio - Assemblea Nazionale dei G.A. d’Italia.

Sabato 16 Novembre:  Ore 10.00 - 14.00: Archeologia e Itinerari Storici - Artistici: Ardori e passioni di un re di Spagna.

 

Il Convegno di Venerdì 15 Novembre in dettaglio

Marilena Nappi

 

Le ultime scoperte archeologiche, novità da terra e da mare In ricordo di Marilena Nappi, la storica, la studiosa, l’educatrice e la direttrice del Gruppo Archeologico Terra di Palma - Relatori: Arch. Enrico Ragni e dott. Felice Pastore.

Le pitture preistoriche della Grotta dei Cavalli di San Vito Lo Capo (Tp): Un Nuovo Progetto di ricerca a cura del Gruppo Archeologico Drepanon (Trapani) - Relatore: Antonino Filippi, archeologo.

La Valle dei Menhir di Cerami (TP) a cura del Gruppo Archeologico Valle dello Jato (San Cipirello - Sicilia) - Relatore: Alberto Scuderi, archeoastronomo.

Le intense ricerche di superficie nell’antico Delta padano tra età del Bronzo e Alto Medioevo a cura del Gruppo Archeologico Ferrarese - Relatori: Marco Bruni e Flavia Amato – archeologi.

La ripresa dello scavo della villa romana della Fontanaccia - Allumiere (Roma) a cura del Gruppo Archeologico Romano. Relatori: Gianfranco Gazzetti e Mascia Zullo, archeologi.

Il maestoso complesso ipogeico dello Stagnone - Pontillo di Licata. Un enigma insoluto a cura del Gruppo Archeologico Finziade - Licata (AG). Relatore: Fabio Amato, archeologo subacqueo, e Maurizio Cantavenera, direttore Gruppo Archeologico Finziade (Licata).

Il porto di Licata alla luce delle attività di indagine e scavo del 2017/18 a cura del Gruppo Archeologico e Nucleo subacqueo di Siracusa. Relatore: Federico Fazio, archeologo subacqueo.

La Necropoli Etrusca della Peschiera a Tuscania. Le ultime scoperte e i Nuovi Orizzonti di ricerca a cura del Gruppo Archeologico Città di Tuscania - Relatore: Alessandro Tizi, archeologo.

Testimonianze del passato: archeologia a Scampitella (Av) a cura del Gruppo Archeologico di Scampitella - Relatore: Giampiero Galasso, archeologo.

Coordina: Felice Pastore - v. direttore nazionale Gruppi Archeologici d’Italia.

Il Convegno di Sabato 16 Novembre in dettaglio

Borbone Carlo IIIArcheologia e itinerari storici-artistici: ardori e passioni di un re di Spagna a cura dei Gruppi Archeologici d’Italia e con il patrocinio morale dell’Istituto Cervantes di Napoli.

Coordina: Margherita Siani, Giornalista de “Il Mattino”.

Intervengono:

Cesare Cundari, Professore Emerito “Sapienza” Università di Roma, su “Carlo III di Borbone. L’urbanista-architetto che fece grande Napoli e il Meridione”;
Enrico Ragni, Presidente Nazionale Gruppi Archeologici d’Italia, su “Carlo di Borbone e il suo tempo: i progetti delle nuove e moderne caserme”;
Gianfranco Gazzetti, Direttore Nazionale Gruppi Archeologici d’Italia, su “L’ardore per l’archeologia di Carlo di Borbone e la creazione dell’Accademia Ercolanense”;
Antonio Puca, Cultore della materia, su “Simboli della regalità e riformismo al tempo di re Carlo di Borbone”;
Nadia Verdile, Giornalista e docente di discipline umanistiche, su “L’influenza di Maria Amalia nei progetti artistici di Carlo di Borbone”;

Nadia Parlante, Storica e scrittrice, su “Carlo di Borbone, il potere, la passione e la Real Caccia di Persano”.

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