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ROCCARAINOLA: FURTO NELLA CHIESA PARROCCHIALE

Don Vincenzo Ragone, parroco dellaChiesadi San Giovanni Battista si rivolge a “Chi l'ha visto” con un video-appello

Roccarainola Chiesa San Giovanni CopiaN.R. - 17.01.2017 - Furto nella chiesa di San Giovanni Battista a Roccarainola. Nella notte i ladri hanno fatto irruzione nel luogo di culto portando via due bambinelli del '700, una Madonnina, tre calici, un incensiere e due navette. Affranta e dispiaciuta la comunità di Roccarainola, quando,nella mattinata, la notizia ha fatto il giro del paese.

A scoprire il furto un collaboratore del parroco, che, intorno alle ore 8.20, ha aperto la chiesa come tutte le mattine e si è accorto di un buco sulla parete, all’altezza delle spalle della statua del patrono San Giovanni Battista; ha immediatamente contattato il parroco don Vincenzo Ragone, che è subito accorso sul posto, in compagnia dei carabinieri della locale stazione.

I ladri sono entrati nel parco di via Nazario Sauro, hanno scavalcato un muro introducendosi in un giardino attiguo di proprietà privata, dove si trova una finestra della Cappella dei beati morti; hanno forzato le sbarre di ferro e rotto la rete metallica; sono entrati nella Cappella ed hanno praticato un foro nella parete, attraverso il quale si sono introdotti nella Chiesa parrocchiale.

Roccarainola BambinelloIMG 20170116 WA0012Il danno del furto è consistente sia per il valore affettivo dei beni trafugati: il bambinello del '700, che tradizionalmente viene esposto in chiesa durante il periodo natalizio, e la Madonnina nel trittico di San Gioacchino e Sant'Anna, sia economicamente. I ladri hanno pure forzato la porta della sacrestia ed hanno causato anche diversi altri danni, tra cui la distruzione di una cassetta delle lampade votive.

don vincenzo ragone 347x347Il parroco di Roccarainola, don Vincenzo Ragone, ha lanciato un disperato appello a chi ha posto in essere il raid sacrilego. «Perdono chi ha compiuto un gesto così malsano, ma chiedo ai ladri di avere un minimo di coscienza. Riportate in chiesa il bambinello. Ve lo chiediamo soprattutto per il grande valore affettivo che lo lega alla comunità».

LUSTRI Cultura in Dies / Sezione EPICA/SCIENZE a cura di Luigi Spina: ULISSE MENTITORE - Eolo e i Lestrigoni

Ulisse Mentitore CopiaIl viaggio di Odisseo tra menzogne e stelle. Scritto da  Lustri. Cultura in dies , Pubblicato in Epica/Scienze. Domenica 22 gennaio 2017 - Sede Accademia di Teatro "Città di Solofra", Complesso monumentale di Santa Chiara.
Stefano Amendola Filologo classico - Università degli Studi di Salerno; Claudia Mignone Astrofisico - ESA Olanda. Installazione a cura di OMFAS srl

Viaggio di Ulisse01.02.2017 - Il viaggio di Odisseo dalla caduta di Troia fino al suo ritorno ad Itaca si presta ad un affascinante parallelo con la storia dell’origine e dell’evoluzione dell’universo, dal Big Bang alla formazione delle galassie, delle stelle e dei pianeti. Claudia Mignone, astrofisica e divulgatrice scientifica di origini salernitane ma che attualmente vive in Olanda dove lavora per l’ Agenzia Spaziale Europea, presenta con grande semplicità una  storia iniziata 14 miliardi di anni fa, una storia che parla di quark, protoni, atomi, di elio, idrogeno, di forza gravitazionale, calcoli e teorie strettamente scientifici ma, in maniera inaspettata, offre commistioni e spunti per il racconto del poema epico per eccellenza. Colonna sonora di questa narrazione è l’improvvisazione per sassofono di Renato Ferreira, musicista e compositore brasiliano.

Fig. 2Quindi nell’isola Eolia giungemmo; e lì aveva dimora Eolo … diede a me un otre di bue novenne … e vi rinchiuse all’interno le strade dei venti sonori; già, poiché il figlio di Crono lo rese signore dei venti … quindi per me solo il soffio di Zefiro fece spirare, sì che portasse le navi e noiEolo e i Lestrigoniè il titolo del terzo appuntamento di Ulisse mentitore, la sezione di Epica e Scienze di Lustri curata dal professore Luigi Spina, che affida il commento critico al filologo classico Stefano Amendola, le istallazioni a cura di Omfas.

Fig. 3I venti sono come pensieri lievi e impercettibili  ma ingovernabili, possono trascinarci in situazioni che non controlliamo o per sentieri che non vorremmo percorrere. E’ indispensabile che i pensieri vengano domati. La nostra coscienza deve rimanere sveglia: se c’è bisogno del dolce Zefiro sia lui a soffiare, ma gli altri venti devono rimanere chiusi nell’otre, legata alla nave d’un lucido laccio fatto d’argento. Odisseo per giorni evita di dormire, resta sveglio, ma arrivando in prossimità della mèta si lascia sopraffare dalla stanchezza e si addormenta. I compagni, in preda ai sentimenti umani più bassi, invidiosi, Fig. 4liberano i venti, i pensieri. Si scatena la tempesta, il vento gonfia le vele della zattera. E’ il disastro. Invano Odisseo chiederà nuovamente aiuto ad Eolo. Il dio ha scoperto la sua menzogna : Odisseo ha nascosto di essere inviso a Poseidone. Prosegue così il suo viaggio, giungendo nella terra dei Lestrigoni, giganti antropofagi che su ordine del loro re Antifate, distruggono la flotta di Odisseo e la carneficina è terribile: muoiono trucidati, arpionati come pesci, quasi tutti gli uomini del re di Itaca. Mentre è in atto la strage, Odisseo, il distruttore di città, il più astuto tra gli uomini, il valente e coraggioso eroe della guerra di Troia, trae dal fianco la spada per rompere gli ormeggi della sua nave e darsi alla fuga, terrorizzato. Nessuno dice che Odisseo avrebbe dovuto affrontare i Lestrigoni, nessuno lo accusa di vigliaccheria, nessuno gli rinfaccia quell’episodio deplorevole in cui si è sottratto al combattimento.

E' la caduta totale di un mito: Odisseo non è un eroe ma un vile, astuto e fraudolento.

Alessandra Durighiello

Arriva “Il romanzo di Aleramo”, tra bellezze artistiche, miti, leggende e avventure romantico-cavalleresche

By Liliana Angelerion - Alessandria 1 dicembre 2016

cover aleramo JPEGC.S.net  -  30.01.2017 – E’ stato presentato, insieme al  Sen. Adriano Icardi, il nuovo libro di Liliana Angeleri  “Il romanzo di Aleramo“, sabato 10 dicembre, alle ore 16.00, presso la libreria Mondadori di via Trotti ad Alessandria. Abile cavaliere, dignitario imperiale e astuto diplomatico, Aleramo, nel sec. X, senza terre e titoli nobiliari, fu primo marchese del Monferrato e riuscì a sposare ben due figlie di Re e una di Imperatore. Ed entrò nel mito per l‘aspetto magnifico, le doti innate e la sua leggendaria cavalcata.

A cavallo tra profumo di leggenda e racconto e tra presente e passato il libro è un viaggio surreale di un gruppo di persone che desiderano visitare i luoghi che hanno dato i natali e le fortune ad Aleramo. Il percorso della cavalcata aleramica non è mai stata descritta prima d’ora e sulle orme della cavalcata si trovano bellezze artistiche e realtà economiche, con un corpo astrale che appare e scompare.

cartina medievIl libro è composto di due parti: la Storia di Aleramo (romantico-cavalleresca) e un viaggio surreale sulle orme della cavalcata aleramica.

Questa la trama della prima parte, la “Storia di Aleramo”:Secolo X. Fantasy, cavalleresco. Aleramo, il primo marchese del Monferrato, è un personaggio realmente vissuto, la cui nascita è avvolta nella leggenda. Sua madre non riesce ad avere figli, formula il voto di pellegrinaggio a Roma. Iniziata la gravidanza, è colta dalle doglie a Sezzadio. Il bimbo è battezzato con il nome di Aleramo. I genitori affidano il neonato ad una balia e proseguono il pellegrinaggio. Non lo rivedono più. Aleramo, divenuto cavaliere del re germanico Ottone I, s’innamora, contraccambiato, della bellissima figlia, Alasia. L’imperatore si oppone alle loro nozze e i due innamorati sono costretti a fuggire. Dopo la precoce morte d’Alasia, Aleramo si sposa altre due volte. Il marchese riesce a fermare le scorrerie dei Saraceni. Le sue doti diplomatiche sono apprezzate dall’imperatrice Adelaide che lo vuole Grande Dignitario Imperiale e favorisce la sua nomina a marchese del Comitato di Acqui, di Savona, di Asti, di Monferrato, di Torino, di Vercelli, di Parma, di Cremona e di Bergamo.

Cerisola Val Nieve 100 1066Questa la trama della seconda parte intitolata  “Profumo di leggenda”: Ilaria e Chiara, madre e figlia, partecipano a una gara non competitiva che ripercorre le orme della leggendaria cavalcata Aleramica. L’equipaggio dell’auto che riporta alla giuria l’oggetto più bello e originale, acquistato durante il percorso che deve durare tre giorni, è premiato con una targa commemorativa. Lungo la strada che porta a Acqui Terme Ilaria vede un cavaliere medievale che galoppa sul sentiero che costeggia la strada. Chiara però non lo vede. Ilaria è sconcertata. Il cavaliere è visto anche da una pittrice che sul lungomare ha appena terminato di dipingere la tela che Ilaria decide di acquistare perché spera di vincere la targa. Chiara continua a non vedere il cavaliere. Lo vede, però, il giorno seguente quando il cavallo perde il ferro e il cavaliere lo ritrova e glielo ribatte con un pezzo di mattone. Il terzo giorno, al traguardo, il cavallo cade a causa dell’indicibile fatica ma i veterinari, avvisati in tempo da Chiara, gli salvano la vita. Ilaria vince la targa, è felice che Chiara abbia salvato la vita al cavallo, ma non riesce a capire se in quei tre giorni ha visto corpi astrali o un cavallo e un cavaliere veramente esistenti.

L’opera, di 180 pagine in formato di pregio, è in vendita al prezzo di 14,99 euro nelle librerie: Mondadori di Alessandria, la libreria Fissore, la Cartolibreria Patrizia Marzano di Moncalvo e nelle tre librerie di Acqui Terme. Tramite Blurb.com, su www.amazon.it/Romanzo-Aleramo-Liliana-Angela-Angeleri/dp/1364357240. Canali social www.facebook.com/AC3471556367, Twitter: @aleramo2012    

Toscana per la biodiversità: “Il rinascimento dei grani antichi - il caso di Montespertoli”

Firenze, Auditorium al Duomo – Sala Borselli (Via de’ Cerretani 54r) - 7 febbraio 2017, ore 15.30 – 19.00. Incontro sull’esperienza dei Grani antichi di Montespertoli, una nuova filiera che crea lavoro aggregazione sociale nel rispetto dell’ambiente e la salvaguardia della biodiversità.

Intervengono specialisti economici, agronomi, politici e agricoltori per descrivere la nascita del progetto e il suo sviluppo.

 

locandina biodiversitàRoberta Perna – 05.02.2017 - à, grazie all'esperienza dell'associazione Grani Antichi di Montespertoli, attiva dal 2010. Attraverso questo incontro si rimarcherà l'importanza delle riscoperta di questa tipologia di grani, che abbracciano l'ambiente e la salute e che sono un preziosissimo fiore all'occhiello dell'agricultura italiana.

 

PROGRAMMA

15.30 - Introduzione: Paolo Del Bianco, Presidente Fondazione Romualdo Del Bianco - Life Beyond Tourism

Saluti istituzionali: Giulio Mangani, Sindaco Comune di Montespertoli

Comune di Firenze, Regione Toscana, Rotary, SAFI

Presentazione dell’Associazione nel contesto socio economico di Montespertoli.

Guido Gualandi, Presidente Associazione Grani Antichi di Montespertoli

La rivoluzione dei Grani Antichi: la diffusione in Italia di un nuovo modello agricolo e nutrizionale, per la biodiversità e la sovranità alimentare.

Gabriele Bindi, giornalista ambientale

Grani antichi e salute: quali evidenze cliniche?

Francesco Sofi, Scienze dell'Alimentazione, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi ,Università degli Studi di Firenze , Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

***pausa con assaggi biscotti, pasta, pane***

17.15 - Qualità dei prodotti, valore delle persone.
Brunella Trucchi, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Lisetta Ghiselli, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari, Università degli Studi di Firenze e Francesca Castioni, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Agronoma Filiera Grani Antichi di Montespertoli

Azione Collettiva e pane di grani antichi a Montespertoli: una filiera territorialmente integrata.
Gianluca Stefani, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Ginevra Lombardi , gvlombardi@unifi.it, Università di Firenze, Dipartimento di Scienze per l'Economia e l'Impresa

Il Pane di Montespertoli: una filiera frutto di innovazione sociale Presentazione dei risultati preliminari di un'analisi socioeconomica del progetto DIVERSIFOOD.

Simona D'Amico, Dipartimento di scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, Università di Pisa, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

ASSOCIAZIONE GRANI ANTICHI DI MONTESPERTOLI (www.graniantichitoscani.com)

grani antichi toscana 1L'Associazione è attiva dal 2010, ma è stata fondata ufficialmente nel settembre del 2014 da un mugnaio, un fornaio ed alcuni agricoltori e produttori di grani antichi.

Attualmente comprende, oltre ai soci sostenitori, 20 soci produttori, un mulino e due forni.

La superficie impegnata nella produzione è di circa 450 ettari, dei quali un terzo, quindi 150 ettari, ogni anno viene seminato a grani antichi.

Alla coltivazione dei grani teneri (Andriolo, Autonomia, Frassineto, Gentil Rosso, Mentana, Sieve, Verna) vengono dedicati 100 ettari , mentre su 50 ettari sono coltivati i duri (Cappelli e Timilia).

Il raggio d'azione si estende al territorio di Montespertoli ed ai comuni limitrofi.

La creazione di una filiera locale virtuosa, che avvicina, coinvolge e lega tra di loro gli agricoltori, i trasformatori ed i consumatori è lo strumento economico che permette di realizzare questo progetto.

In questo processo, che è di riscoperta ed invenzione, è stata coinvolta anche l'Università di Firenze.

E' stato creato un disciplinare contenente regole chiare di produzione e trasformazione.

grani antichi toscana 2Le aziende socie-produttrici, sono o controllate e certificate da Agricoltura Biologica (Reg. CE 834/2007 e 889/08 ), o garantite da un sistema di controllo e conoscenza, chiamato Garanzia Partecipata (www.garanziapartecipata.it), messo in atto tra i produttori, i consumatori ed i tecnici che collaborano al progetto.

Un agronomo è stato messo a disposizione delle aziende agricole per affrontare assieme gli aspetti inerenti le corrette pratiche di coltivazione, le rotazioni, la formazione, la divulgazione ed i contatti con gli Istituti di ricerca.

L'Associazione dei Grani Antichi ha rimesso a coltura tanti campi che altrimenti sarebbero stati abbandonati perchè lavorarli non sarebbe stato economicamente conveniente.

Alcuni agricoltori sono nuovamente interessati a proseguire nel loro lavoro, finora poco riconosciuto, e sono maggiormente consapevoli dell'importanza di produrre cibo sano.

Il prezzo stabilito permette di remunerare ogni tassello della filiera, riconoscendo dignità ad ogni tipo di lavoro, sia manuale che intellettuale. Si cerca di fare andare a braccetto la sostenibilità economica con la sostenibilità ecologica. Sono state coinvolte le scuole e vengono creati momenti/eventi per fare conoscere il valore di tutto il processo. Uno dei meriti dell'Associazione è di aver riavvicinato la ricerca ai campi e di coltivare questa continua collaborazione.

grani antichi toscana 3Va comunque ribadito che le varietà antiche non sono un oggetto da museo, ma sono una nostra grande ricchezza, a partire dalle quali andranno create nuove selezioni con nuovi presupposti ed in grado di creare nuove prospettive.

Da altre realtà toscane e fuori Regione vengono richiesti contatti con l'Associazione Grani Antichi di Montespertoli perchè al momento è tra le poche realtà che agiscono coordinate dal campo al prodotto finale, riuscendo a remunerare in modo autonomo un prodotto di grande qualità.

L'ideale sarebbe riuscire a creare tante filiere nelle diverse zone, accorciando gli spostamenti per la molitura e le trasformazioni. In questo modo si risparmiano i costi di trasporto, che incidono non poco nella creazione del prezzo.

Una produzione locale permette ai consumatori di conoscere i propri produttori, di sostenerli e rende consapevoli di quanto sia importante saper produrre ed alimentarsi bene.

In questo spirito una realtà locale dell'Amiata, in particolare il fornaio Giorgio Rossi de “Il Buon Pane“ di Abbadia San Salvatore, ha riunito in un pomeriggio di convegno le Associazioni che in zona si occupano delle tradizioni locali.

Sono intervenute l’Associazione di produttori locali “La Pera Picciola, il Museo della Mezzadria di Buonconvento e il Parco Museo Minerario di Abbadia San Salvatore, che successivamente ha ospitato nei suoi locali una degustazione proprio a base di prodotti ricavati dalle farine antiche.

Sono stati invitati, oltre alla rappresentanza dell'Associazione di Montespertoli, alcuni produttori che già coltivano queste antiche varietà non lontano dall'Amiata, e soprattutto il Prof. Benedettelli dell'Università di Firenze che, con grande competenza e disponibilità, accompagna questo progetto.

Gli interventi di alcuni produttori, che hanno esperienza di grani antichi, stimolano a proseguire lungo questo percorso.

 

ALCUNE CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI DEI GRANI ANTICHI

grano antico 260x146Oggi, soprattutto grazie al lavoro portato avanti da ricercatori dell'Università di Firenze e Bologna (prof. Benedettelli e prof. Dinelli), questi grani antichi stanno dimostrando proprietà nutrizionali che i grani più moderni non hanno.

Il Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente (DISPAA) di Firenze in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica di Firenze ha condotto alcuni studi in vivo, confrontando gli effetti del consumo di farine/semole ottenute da grani antichi e moderni.

Questi studi hanno evidenziato come nei grani di antiche varietà sia presente un elevato contenuto di composti antiossidanti, a capacità antiinfiammatoria.

Il consumo di alimenti ottenuti da tali farine ha un ruolo protettivo per l’organismo, diminuendo il contenuto di colesterolo nel sangue e i parametri infiammatori. Le infiammazioni croniche, infatti, sono state evidenziate come la causa di numerose malattie nell’uomo, per cui una dieta che apporti antiossidanti naturali è indicata per abbassare il rischio di contrarre malattie.

Inoltre il glutine delle varietà antiche ha una composizione qualitativamente migliore rispetto alle moderne. Questa caratteristica riduce la sensibilizzazione dell’organismo (intolleranza) al glutine, diminuendo l’insorgenza di problemi legati alla Gluten Sensitivity (G.S).

L’eccessivo consumo di prodotti contenenti un glutine di cattiva qualità, a lungo andare, produce una sensibilizzazione dell’organismo a questa proteina, che si può manifestare con gonfiori addominali, dermatiti atopiche ed anche dolori alle ossa e alle articolazioni.

LUSTRI Cultura in dies, eventi culturali a Solofra organizzato dal Comune e dall’Accademia Teatro Città di Solofra con Hypokrtès Teatro Studio

A Lustri Letteratura un volume che ricostruisce la biografia di un protagonista della storia repubblicana. Giovedì 29 (alle ore 18.00) presentazione di “Biagio Agnes. Un giornalista al potere”, di Salvatore Biazzo. Con l’autore, Massimiliano Amato, Giuseppe Gargani e Nicola Mancino

Lustri Cultura in dies XLPiera Carlomagno – 31.12.2016 - Ci sono vite che, da sole, riescono ad essere piccoli compendi di storia italiana. Quella di Biagio Agnes, raccontata con lo stile del cronista e il rigore dello storico da Salvatore Biazzo nel volume “Biagio Agnes. Un giornalista al potere” (Edizioni Rai Eri), può legittimamente essere inscritta in questa particolare categoria. La categoria, cioè, delle biografie attraverso le quali è possibile ricostruire i tratti salienti della vicenda repubblicana.

Il libro è stato presentato giovedì 29 dicembre, alle 18.00, nel Complesso Monumentale di Santa Chiara, a Solofra, nell’ambito della sezione Letteratura di Lustri Cultura in Dies, organizzato dal Comune e dall’Accademia Teatro Città di Solofra con Hypokrtès Teatro Studio, con la direzione artistica di Enzo Marangelo.

Massimiliano AmatoIntrodotti dal responsabile della sezione, Renato Siniscalchi, ne hanno parlato il giornalista Massimiliano Amato, della Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno, l’on.le Giuseppe Gargani, l’ex presidente del Senato Nicola Mancino e, naturalmente, l’autore, storica colonna della Rai.

Giuseppe GarganiParticolarmente attese le testimonianze di Gargani e Mancino, che Biazzo ha compulsato come fonti di prima mano nel corso del suo lavoro di ricerca. I due uomini politici facevano parte (insieme a Ciriaco De Mita, Antonio “Nacchettino” Aurigemma, Salverino De Vito) Nicola Mancinodella squadra del “Ponte della Ferrovia” che, guidata da Agnes, fu la redazione dei primi giornali nei quali il futuro direttore generale della Rai cominciò ad affinare le sue doti di grande giornalista.

Perché Biagio Agnes, anche quando, molti anni dopo, intraprese la carriera manageriale fu, oltre che Dg di viale Mazzini, anche Presidente della Stet, rimase sempre un giornalista. Entrato nell’azienda di Servizio pubblico con un contratto di sostituzione alla redazione di Cagliari, scalò tutti i gradini della gerarchia interna grazie alla religione del lavoro e dell’impegno: coordinatore della storica diretta la notte dell’allunaggio, vicedirettore del Tg1, primo direttore del Tg3, direttore del Centro Rai di Napoli, creatore della rubrica che ha rivoluzionato la divulgazione della medicina in televisione, Check up.

Biagio AgnesIn mezzo, un’opera, tutta politica, di tessitura e di raccordo paziente e accorta, che ne faceva il vero coordinatore della Sinistra di Base, la corrente della Dc che aveva mosso i primi passi sulle gambe di Fiorentino Sullo. Divenenne successivamente l’incubatore politico – culturale del gruppo dirigente nazionale che avrebbe raccolto la difficile e ingombrante eredità di Moro, dopo l’uccisione dello statista da parte delle Br.

Quasi mezzo secolo di storia italiana: l’età dell’oro della Repubblica. Agnes ha saputo interpretarla e attraversarla da protagonista assoluto.

Salvatore Biazzo1L’AUTORE - Dalla pellicola a sviluppo rapido invertibileal montaggio digitale: negli oltre trent’anni trascorsi in Rai, dopo otto di carta stampata, Salvatore Biazzo ha vissuto l’evoluzione della Radio e della Televisione. Ha raccontato di cronaca e di sport, per radioe per televisione, spesso in diretta, dall’Italiae dall’estero, ha collaborato a Tutto il Calcio...,a 90° Minuto, alla Domenica Sportiva, al Processo di Biscardi, a Cronache Italiane, Tg1 Speciale,Tg2 Dossier, a Uno Mattina sin dalla sua fondazione. Fu assunto in Rai nell’81 da Villy De Luca su proposta di Biagio Agnes.È stato redattore, inviato, caporedattore e co-fondatore, insieme a Silvio Luise, di NeaPolis in cui per la prima volta fu utilizzato il virtual set.Ha scritto cinque libri: Ultime voci dall’epicentro, romanzo inchiesta, Pironti Editore, Il Mio Napoli, per Rai-Eri, La Lingua Trasmessa, Ferraro Editori, Il dizionario del giornalista, pubblicato da Rubbettino e inserito nella ‘Collana Scientifica dell’Università’ di Salerno), e Come sopravvivere al concorso Rai, Guida Editore. Ha firmato dodici home video per Rai-Trade. Attualmente è tutor per la radio e la televisione presso la Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno.