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ANCHE NOLA RICORDA ANNIBALE RUCCELLO

Paolo Ruccello img 20170603 wa0007Paolino Fusco – 05.06.2017 -L’anno scorso, a trent’anni della sua tragica ed immatura scomparsa, sono stati molti gli incontri che hanno ricordato la figura di Annibale Ruccello, che, pur molto giovane, aveva già conquistato notorietà nazionale come vincitore del premio IDI con la scrittura di “FERDINANDO”, opera drammatica che Isa Danieli, la baronessa Donna Clotilde di Lucanigro, ha poi interpretato per decenni nei teatri di tutta Italia, ma anche a Parigi, Liegi e Bruxelles.

Annibale Ruccello appartiene ormai alla stretta schiera di autori teatrali che hanno caratterizzato il secondo novecento, collocandosi nel solco di predecessori come Raffaele Viviani, Eduardo De Filippo, Roberto De Simone che, seppure scrivendo spesso in vernacolo, sono stati capaci di dare al loro linguaggio ed ai loro personaggi una dimensione che ha travalicato il luogo ed il tempo storico rappresentato.

Annibale Ruccello, dopo avere mosso i primi passi alla scuola di Roberto De Simone, collaborando alla realizzazione della straordinaria “Gatta Cenerentola”, riesce ben presto ad esprimere un suo linguaggio originale già nella sua “Le cinque rose di Jennifer”, un’opera, mi disse, “..praticamente scritta in una notte” (aveva 24 anni), seguita da altre scritture dove si possono ravvisare temi riconducibili alla emarginazione delirante, all’ambiguità sessuale, alla trasformazione alienante dell’immaginario collettivo.

Forse pochi lo ricorderanno, ma Annibale ha avuto in quegli anni (1980-86) un rapporto continuo ed intenso con Nola, proponendo alcune sue opere od allestimenti; ricordiamo “La cantata dei Pastori”, opera di Andrea Perrucci risalente al 1698, sulla quale Ruccello scrisse la sua tesi di laurea in antropologia culturale, “Legami” di Eugene Ionesco e poi le sue “Cinque rose di Jennifer”, poi ancora “Una tranquilla notte d’estate” fino a “Ferdinando”, che lo consacrò come autore di livello nazionale (quella al teatro Umberto, se non ricordo male, fu una delle primissime rappresentazioni).

Ma al di là delle sue esperienze teatrali con la cooperativa stabiese “Il carro” (Annibale era nato e viveva a Castellammare di Stabia), egli frequentò la nostra città spesso, interessandosi alla sua storia e naturalmente, nella sua veste di antropologo, alla Festa dei Gigli, che ebbi il privilegio di vivere insieme a lui, se ricordo bene, nel 1985, partecipando, grazie a lui e ad un altro regista teatrale, il nome, che erano stati ufficialmente invitati) al rituale banchetto domenicale della festa insieme alla paranza nolana “Pollicino” nell’allora ristorante “Cerchio d’oro”.

L’Associazione Nolana Giordano Bruno ha ritenuto opportuno ricordarlo e rendergli omaggio, organizzando per giovedì 8 giugno alle ore 18.30 nello scenario teatrale della Chiesa dei SS. Apostoli in Nola, un incontro con i docenti “federiciani” di letteratura italiana Matteo Palumbo e Pasquale Sabbatino, studiosi dell’opera e del teatro di Ruccello, con Lello Guida, che è stato l’“alter ego” di Annibale coadiuvandolo in tutti i suoi progetti, e con Carlo De Nonno, il musicista che ha composto tutte le colonne sonore della scrittura ruccelliana.

“1947 Pizza Fritta”, dal 2 giugno Vincenzo Durante e Isabella De Cham raddoppiano nel cuore di Napoli

Vincenzo Durante Isabella De ChamjpgCarmen Guerriero – 02.06.2017 - Trenta coperti distribuiti su due livelli e frittura a vista: ecco la nuova sfida di Vincenzo Durante e della giovanissima “lady della pizza fritta” Isabella De Cham, che nel nuovo “1947 Pizza Fritta”, ubicato anch’esso come il primo locale in via Pietro Colletta a Napoli, intendono proporre il loro apprezzatissimo prodotto con maggiore comfort per tutti.

Il menu contempla, oltre a qualche sfizio da consumare come antipasto, una ventina di pizze fritte divise in tre sezioni: si spazia dalle classiche alle speciali passando per le stagionaliTra le speciali, accanto alla già molto richiesta Re Sole con pomodorini gialli, provola, salame e provolone del monaco, fa il suo ingresso la nuova e freschissima ‘Na Bruna che ha come ingrediente principale il coronello di stoccafisso. Completa la proposta una piccola selezione di vini, bollicine e birre, oltre all’imprescindibile Marsala all’uovo, con cui accompagnare adeguatamente i fritti.

Il locale - Vincenzo Durante dà vita al primo “1947 Pizza Fritta” nel dicembre del 2014 in via Pietro Colletta, 16, di fronte alla storica pizzeria Da Michele. L’anno, contenuto nel nome, non fa riferimento alla data di fondazione del locale ma richiama il periodo del dopoguerra in cui la pizza fritta si diffonde enormemente a Napoli. Isabella De Cham fa il suo ingresso nella squadra del locale nel 2015 e a lei si deve il perfezionamento degli impasti fino a ottenere l’attuale prodotto caratterizzato da una grande leggerezza.   

1947 Pizza Fritta - Via Pietro Colletta, 29-31 - Napoli

Tel. 081 18570976 – 333 4008562

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Chiuso la domenica

Contatti stampa: Laura Gambacorta

Mob. 349 2886327

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Il 27 maggio a Salerno apre Sushiarìa, crudi di qualità all'italiana

Sushiaria 1Carmen Guerriero – 26.05.2017 - Sabato 27 maggio, alle ore 20.00, nella centralissima piazza Flavio Gioia di Salerno apre i battenti Sushiarìa, un nuovissimo concept dedicato al pesce crudo di qualità in versione mediterranea.

Settanta coperti distribuiti tra interno ed esterno, dove poter gustare, senza costi di coperto e servizio, un “sushi all’italiana” con tartare, panini di mare e crudi firmati dal giovane chef Francesco Fierro, forte della lunghissima esperienza presso l’Hostaria de Rota di Mercato San SeverinoUna carta dei vini, essenziale ma al tempo stesso in grado di accontentare tutti i tipi di clienti, Sushiaria 2completa l’offerta di questo locale allegro e informale, realizzato in collaborazione con l’azienda vitivinicola irpina Colli di Castelfranci.

L’apertura di Sushiarìa verrà celebrata con un appuntamento musicale all’insegna dell’energia carioca. Dalle ore 20.00, infatti, “La Bandita - Officina del Ritmo”, un’orchestra di percussioni afro-brasiliane fondata nel febbraio del 2005 a Bari sul modello della ‘bateria di samba’ brasiliana, si esibirà prima per le vie del centro e poi raggiungerà piazza Flavio Gioia per un concerto dai ritmi travolgenti.

A Napoli il cibo parla una nuova lingua grazie a ‘Zzambù

La “Parlesia” delle meraviglie napoletane: le pizze “gourmet” di Salvatore Di Matteo e il suggestivo lungomare Partenope

logo ZzambùCarmen Guerriero – 30.05.2017 -  Il 31 maggio apre a Napoli ‘Zzambù, una nuova burgeria/pizzeria ubicata sul lungomare Partenope (al civico 9) , un mix di esperienze legate alla tavola, un punto di congiunzione tra musica e cibo, cultura anglosassone e cultura napoletana …  Il naming rappresenta, difatti, la “joint venture letterale” di pizza e hamburger e trae ispirazione da quello che nasce come un linguaggio sottodialettale, usato dai musicisti partenopei fin dal ‘700: la ParlesiaPino Daniele, icona ed essenza verace partenopea, fu già un audace precursore di tutto ciò, inglobando, in molti suoi testi, i tanti termini di questa vera e propria lingua.

foto ZzambùIl binomio, partendo dall’amalgama della realtà anglofona e quella napoletana, giunge a quello che è il vero punto di snodo di tutta questa fusion: il FoodEccellenza riconosciuta e attribuita alla cucina napoletana, sia in Italia che all’estero, la pizza è stata inglobata in questo progetto nella persona di Salvatore Di Matteo, pizzaiolo e friggitore napoletano, ultimo erede di una dinastia storica di pizzaioli, nata nel 1897 nella cinta urbana partenopea.

ZzambùSalvatore sceglie di affiancare Zzambù col suo nuovo format, incentrato sul racconto della tradizione della pizza napoletana, grazie ad un percorso fatto di evoluzione, attraverso la ricerca di prodotti di eccellenza legati al concetto di territorialità, che lo hanno gradatamente condotto ad un concept di pizza “gourmet”. Egli affianca il progetto ‘’Zzambù’’, nato da un’idea di quattro professionisti napoletani che, dal canto loro, possono vantare esperienze e competenze in un altro apprezzato campo gastronomico: la Burgeria! Napoli come scenario, lungomare come teatro … Il cibo parla una nuova lingua grazie a ‘Zzambù! Il party inaugurale si svolgerà mercoledì 31 maggio a partire dalle ore 19:30.

Hashtag ufficiali: #salvatoredimatteo #Zzambù

“Rustichello” inaugura la nuova sede di San Gennaro Vesuviano

Rustichello 1 Carmen Guerriero – 22.05.2017 - Lunedì 22 maggio alle ore 20.00 serata d’inaugurazione della nuova sede della Pizzeria - Rosticceria Gourmet Rustichello in Via Nuova Saviano n.195 a San Gennaro Vesuviano in provincia di Napoli, poco distante dalla nota sede storica.

Il Maestro Pizzaiolo Vincenzo La Marca e sua moglie Nunzia Iovino presenteranno in degustazione agli ospiti il ricco menù del nuovo “Rustichello”: numerose varietà di pizze realizzate con farina Polselli, lievitazione di 24 ore e guarnite con prodotti accuratamente scelti, poi ancora Fritti della tradizione napoletana, creazioni artigianali di Rosticceria e originali Panini Gourmet realizzati con tagli pregiati come Angus Irlandese, Chianina Marchigiana e Maialino Nero Casertano, il tutto innaffiato da ben augurali bollicine.

L’attenta selezione di prodotti d’eccellenza del comparto pizzeria è affidata a Giuseppe Ciriello, responsabile food dell’azienda GfA Group, distributori leader nel settore beverage e  food da 50 anni.

Inoltre dal team GfA Group, parteciperà all’evento il maestro pizzaiolo Luigi Castaldo della “Pizzeria O’Gemell” di Casalnuovo.

La serata condotta da Gianni Parisi, sarà allietata da “Giusi Barone and Band”, con la partecipazione di Lello Musella e Antonio Fiorillo.

“Rustichello”

 

Info: Via Nuova Saviano n.195

San Gennaro Vesuviano- NA

Tel. 081 528 71 49