Mugnano del Cardinale: Sfilano i Mai di Santa Filomena tra gioia, balli e tradizione
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08 Feb 2020
- Scritto da N.R.
Il rituale si rinnova di anno in anno, con crescente partecipazione della comunità cittadina, segnatamente dei giovani.
N.R. - 15.01.2020 - Il 10 gennaio è giorno di festa a Mugnano del Cardinale, dove si celebra il tradizionale rito del Maio, in occasione del giorno della nascita di Santa Filomena. Un appuntamento dove, per l’intera giornata, si fondano sacro e profano.
Il rituale, testimonianza dei culti arborei che, ammantati da simbologie, leggende e miti, affondano le loro radici nelle millenarie tradizioni dell’area mediterranea, con matrici derivanti dalle usanze dell’Europa del Nord e dai costumi delle popolazioni celtiche, si rinnova di anno in anno, con crescente partecipazione della comunità cittadina, segnatamente dei giovani.
Il rituale del Maio, le cui prime manifestazioni nel territorio incorniciato dai Monti Avella risalgono all’Ottocento, si è stratificato progressivamente nella vita delle comunità locali nel ‘900 e soprattutto nei nostri giorni, da Sirignano a Baiano, da Quadrelle ad Avella e Sperone, da novembre a febbraio, in un mix che fonde il profano con il sacro.
Il rituale, iniziato di buon ora con la celebrazione eucaristica, officiata nel Santuario consacrato alla Santa del Martirologio cristiano, ha animato la comunità cittadina per l’intera giornata, con l’intera mattinata e fino alle ore pomeridiane vissute tra i Monti e i boschi del Litto e di Valle Fredda in allegria e gradevoli incontri conviviali. Poi la discesa a valle, per inscenare la sfilata dei Mai.
Oltre una decina i tronchi di faggi e castagni, tra quelli autorizzati e quelli donati, controllati e deposti in via San Liberatore, da dove il lungo corteo, formato da decine di squadre di giovani e giovanissimi, ha preso lo start, per attraversare la strada Nazionale delle Puglie ed imboccare Viale De Lucia, ‘o Stradone, per concludere il suo percorso in Piazza Umberto I, su cui si affacciano il Santuario filomeniano e il palazzo comunale.
La sfilata si è protratta per cinque ore, con i tronchi più leggeri fatti scivolare sulla pavimentazione stradale con corde e funi, mentre i tronchi più pesanti compivano l’itinerario su veicoli attrezzati a bella posta, tra una girandola di spari di tracchi e bengala, giochi, musica, cori e canti.
Uomini, donne e bambini hanno partecipato alla festa molto attesa, che attira curiosi e fedeli provenienti dall’intera Bassa Irpinia e non solo.
Nola \ Avella \ Baiano: Don Franceschino e la gratitudine delle comunità parrocchiali
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26 Gen 2020
- Scritto da Gianni Amodeo
Larga e commossa partecipazione popolare ai funerali, corali e intensamente vissuti i pensieri e i sentimenti di cordoglio, espressi con manifesti pubblici di associazioni e comitati.
Gianni Amodeo - 18 \01 \20 - Corali e intensamente vissuti, i pensieri e i sentimenti di cordoglio per la scomparsa di don Franceschino Tulino repentina e del tutto imprevista; pensieri e sentimenti, testimoniati dalla larga e commossa partecipazione popolare ai funerali ed espressi con manifesti pubblici di associazioni e comitati. Del resto, don Franceschino aveva annunciato ai fedeli nella celebrazione eucaristica di mezzogiorno di domenica scorsa, nella Chiesa di Santo Stefano, che l’indomani si sarebbe dovuto ricoverare - per essere sottoposto ad un lieve intervento chirurgico al “Moscati” di Avellino- ed aveva previsto, rassicurandoli con le fiduciose e calme parole che erano proprie del suo dire, il rientro già giovedì in famiglia a Baiano, per ritrovarsi con la celebrazione eucaristica che avrebbe officiato domani-19 gennaio- nella stessa Chiesa ed ora.
E lunedì, di buon mattino, aveva normalmente raggiunto in piena autonomia alla guida della propria auto il presidio ospedaliero di Contrada Amoretta, per il disbrigo delle pratiche di ricovero e sottoporsi all’intervento fissato. Un intervento, affrontato con quella fiduciosa serenità di volto che ne contrassegnava carattere e temperamento; intervento, nel cui decorso era, però, in agguato il letale ictus che l’ha portato via …
Tra i manifesti di cordoglio verso i familiari e la Chiesa locale si segnalano quelli delle comunità parrocchiali, in cui don Franceschino ha operato, lasciando di sé un significativo retaggio, da quello della comunità della Madonna del Carmine, guidata da don Enrico Tuccillo, nel popoloso e popolare omonimo quartiere di Nola a quella parimenti vasta di Avella, guidata da don Giuseppe Parisi, per finire a quella di Baiano, guidata da don Fiorelmo Cennamo. Il manifesto della comunità della parrocchia di Santo Stefano all’insegna delle istanze e principi,con cui si dispiega e, al contempo, si compendia il valore della gratitudine, ne costituisce la più compiuta rappresentazione per l’incisività espressiva e il critstallino linguaggio.
Grazie, don Franceschino carissimo: hai creduto nell’Amore di Dio e docilmente ti sei lasciato guidare in una esistenza semplice, ma fatta di esperienze diverse, che hai cercato di rendere tutte significative.
Grazie per la tua sensibilità che ti ha permesso di entrare, discretamente ma con amore vero, nella vita dei fratelli.
Grazie per come hai riscoperto e amato la Chiesa con la luce della spiritualità dell’Opera di Maria. Grazie per la testimonianza efficace che hai reso nella nostra comunità e per l’entusiasmo con cui hai sostenuto l’opera missionaria di Suor Pina. Grazie per il tuo servizio, pronto, costante e soprattutto disinteressato. Sicuramente continuerai ad essere un dono, ancora più grande, per tutti noi.
Pratola Serra: Al Centro servizi Moccia, arte e cultura del territorio
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02 Gen 2020
- Scritto da Gianni Amodeo
In mostra le splendide creazioni di Cettina Prezioso e convention venerdì per la presentazione del calendario-strenna 2020 di Alessia Bellofatto nel segno di Greta Thunberg e delle risorse naturalistiche e paesaggistiche del Parco del Partenio
Gianni Amodeo - 18 \12\ 19 - Si possono ammirare fino al 31 dicembre - la Mostra è stata inaugurata il 14 scorso - negli ovattati e scintillanti spazi del rinomato e ben frequentato Centro servizi Moccia, la mega-struttura d’accoglienza e intrattenimento attiva a Pratola Serra, il piccolo Comune della cintura urbana di Avellino, meglio noto come la “Città dei motori”.
Sono le originali composizioni plastiche e figurative che realizza Cettina Prezioso, di professione docente di Educazione fisica e, al contempo, dedita con costante e intenso feeling all’arte e all’oggettistica di qualità, oltre che all’impegno sociale; feeling, a cui può ora dedicarsi … in pieno, avendo raggiunto la soglia del pensionamento, dopo i decenni di attività didattica svolta nell’Istituto tecnico-commerciale e per geometri “Masullo-Theti”, a Nola, da cui si è “congedata” a settembre scorso. Sono creazioni che Cettina Prezioso forma e plasma, utilizzando materiali poveri, come carta e cartoni, pagine di libri e giornali ingialliti da macero e riciclo, avvalendosi delle modalità tecniche con cui si prepara e confeziona la cartapesta che costituisce eccellente materia da modellare in sculture parlanti. Le composizioni variegate per ispirazioni e temi assumono il proprio linguaggio con colori intensi e piccole pietre di decoro. E’ l’espressività di figure composite che inneggiano alla natura e agli alberi, elementi caratterizzanti e significativi della Mostra, dall’associazione “Le Ali per la vita”, presieduta da Anna Napolitano, tra le più presenti e attive nel territorio dell’ Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio. Un’espressività degna di rilievo e attenzione.
E se la Mostra delle creazioni di Cettina Prezioso catalizza l’interesse dei visitatori,conferendole meritati e gratificanti riconoscimenti e riscontri di consenso, nel calendario degli eventi natalizi programmati dal “Moccia” spicca in primo piano la presentazione del Calendario artistico di Alessia Bellofatto,in agenda venerdì- 20 dicembre, alle ore 17, 00 - nella convention a cui parteciperanno Gianni Festa, direttore de “Il Quotidiano”, Francesco Iovino, presidente del Parco regionale del Partenio, Annibale Discepolo, redattore de “Il Mattino”, il professore Giovanni De Feo, il creatore del metodo Greenopoli, la poetessa Antonietta Gnerre, il professore Carmine Montella; convention che sarà conclusa dall’attesa performance del disincanto pungente e soft nello stesso tempo, con cui si caratterizza il celebre cabarettista, Eugenio Corsi.
Opere da collezione
Il Calendario illustrato di Alessia è una pregevole e autentica strenna, che viene realizzata e pubblicata dall’associazione “La Piccola cometa”- anch’essa ben presente nel contesto dell’ Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio - nel quadro delle sue iniziative sociali, come la Fiera del libro e dei fumetti, ad Avella, per non dire delle attività editoriali di alto profilo, come quelle della pubblicazione dell’elegante rivista Froggy e dei Quaderni dell’ambiente per la collana Avellana, in supplemento al periodico “Il Meridiano”. E’ l’atteso appuntamento che segna il passaggio da un anno all’altro.
Con quello del 2020, il Calendario di Alessia approda alla quattordicesima edizione. Un lavoro, che Alessia - precoce talento amante del linguaggio pittorico ed operosa studentessa dell’Istituto statale d’Arte “De Luca” di Avellino - ha compiuto personalmente per quattro edizioni, fin quando, a sedici anni, non è stata domata dalla malattia, sottraendola all’affetto dei genitori, dei nonni, delle amiche. Una vita breve, ma intensa, quella di Alessia, con amore per la scrittura di racconti e favole, ed una copiosa produzione di disegni e tavole a colori, in cui primeggiano i temi dell’amore per la natura e per gli animali. Ed è propria questa copiosa produzione lasciata da Alessia a fornire la chiave ispiratrice e … la materia prima per la composizione dei Calendari illustrati successivi a quello del 2010, calibrato sul tema del Mito, direttamente curato dalla giovanissima artista. Una linea di continuità il cui sviluppo e prosieguo vive inalterata d’affetto nei genitori, mentre il padre Saverio è diventato esperto di composizione grafica, con interessante vena artigianale e artistica, che si manifesta compiutamente nelle produzioni editoriali del catalogo de “La Piccola cometa”.
In carta patinata, secondo consuetudine, il Calendario illustrato di Alessia è diventato ormai un “documento da collezione”, che si conserva e custodisce con cura in biblioteca, per l’impostazione grafica, la qualità della stampa e le valenze delle tematiche d’attualità a cui si connette anno dopo anno. E per il 2020, filo discorsivo del calendario è il Parco regionale del Partenio, negli abbracci tra Natura, Storia, Gente e Tradizioni; è il filo discorsivo, a cui fa da contrappunto la bella sequenza dei disegni di Alessia ispirati dal suo rapporto diretto e personale con la Natura. Sono i disegni che illustrano le peculiarità dei Mesi e delle Stagioni secondo la visione di Alessia. L’intreccio forte e profondo tra il mondo del Parco Partenio e il legame dell’ Io dell’artista con la Natura vivente è scandito e punteggiato dall’ottima selezione di citazioni e frasi di uomini di pensiero, letteratura, scienze, arte che focalizzano l’ Infinitezza dell’universo cosmo e i Valori di vita che identificano il Pianeta-Terra; valori verso i quali l’Uomo troppo spesso usa ignobile arbitrio e superba prepotenza, fino a negarli e a calpestarli. E le citazioni delle frasi di San Francesco, Albert Einstein, Kofi Annan, Anton Chechov, Alberto Mercalli, Fedor Dostoevskij, Paola Maugeri, Greta Thunberg, ne forniscono un eloquente testimonianza.
La Fondazione Premio Cimitile ha presentato “60 di Giornalismo nelle prefazioni ai libri di Ermanno Corsi” - Compagnia dei Trovatori Edizioni
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25 Gen 2020
- Scritto da N.R.
E’ il ventesimo libro di Ermanno Corsi, che è stato pubblicato in occasione degli 80 anni di vita dell’autore e 60 anni di giornalismo. Sono intervenuti: Felice Napolitano, Presidente della Fondazione Premio Cimitile; Nunzio Provvisiero, Sindaco di Cimitile; Felice Di Maiolo, Consigliere della Città Metropolitana di Napoli; Carmela Maietta, Giornalista de Il Mattino; Carlo Verna, Presidente Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti; Ermanno Corsi, Giornalista – scrittore.
N.R. – 20 12 2019 - Venerdì 13 Dicembre, inizio ore 18.00, presso la sala convegni del Complesso basilicale paleocristiano di Cimitile, la Fondazione Premio Cimitile, nell’ambito del progetto “La letteratura incontra la scuola e il territorio”, ha presentato il libro: “60 di Giornalismo nelle prefazioni ai libri di Ermanno Corsi”, Compagnia dei Trovatori Edizioni.
L’iniziativa, alla sua quattordicesima edizione, vuole essere un percorso itinerante nelle scuole e sul territorio della Regione Campania, che, attraverso la presentazione di libri, intende promuovere e sviluppare il gusto alla lettura, riavvicinare i giovani studenti ma più in generale la popolazione locale alla cultura, al libro, alla letteratura, favorendo la promozione culturale, la conoscenza e la valorizzazione delle bellezze artistiche, paesaggistiche ed enogastronomiche della Regione Campania.
Questo è il ventesimo libro di Ermanno Corsi, che è stato pubblicato in occasione degli 80 anni di vita dell’autore e 60 anni di giornalismo e, a differenza dei diciannove libri precedenti, questo è un libro non scritto da lui, ma nel quale si parla di lui, attraverso valutazioni altrui, valutazioni espresse nelle prefazioni che di volta in volta hanno accompagnato i libri che andavano in stampa. Sono scritti di personalità eminenti della cultura ed anche della vita politica di Napoli e del Mezzogiorno, tra cui: Corrado Beguinot, Francesco Paolo Casavola, Francesco De Martino, Giuseppe Galasso, Aldo Masullo e Pietro Valenza.
Un’antologia di scritti di personalità di rilievo nel dibattito storico, filosofico, sociologico, urbanistico, economico, d’una Napoli che, negli anni a cavallo tra il precedente e l’attuale secolo, era partecipe d’una vitalità intellettuale della quale non molte tracce si rinvengono nel tempo presente. Potrà bene avvedersene il lettore accorto, cogliendo anche la perdurante attualità di tante analisi, pur riferite a questioni e polemiche antiche, di problemi con i quali tocca purtroppo ancora oggi misurarsi.
Il Presidente della Fondazione Felice Napolitano durante il suo intervento ha dichiarato: "… Ben vengano queste iniziative in un periodo in cui i dati Ocse e quelli Invalsi certificano che l’istruzione in Italia è in coma forse irreversibile. Uno studente su quattro non capisce quello che legge ma il dato più preoccupante è che non si leggono i libri, siamo terzultimi in Europa e nella nostra Regione, la Campania si legge ancora di meno, anche se devo dire che nel nostro territorio, grazie al contributo di tante associazioni e scuole c’è una maggiore sensibilità verso il libro, la lettura e la cultura in generale."
Alla presentazione sono intervenuti oltre al Presidente della Fondazione, Giovanna Angelillo, Assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Cimitile; Felice Di Maiolo, Consigliere della Città Metropolitana di Napoli; Carmela Maietta, Giornalista de Il Mattino; Carlo Verna, Presidente Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti; Ermanno Corsi, Giornalista – scrittore. Ha coordinato Isidoro Alberto Tardivo, Giornalista di Videonola.
All’Auditorium del “Giovanni XXIII” Cerimonia di Premiazione per la Prima Edizione del Concorso Nazionale di Poesia “Baiano in versi, tra l’Eremo e il Cielo”
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29 Dic 2019
- Scritto da Gianni Amodeo
Per il Tema libero in lingua e dialetto successo di Stefano Peressini e Maria Cundari. Per il Tema di ispirazione medievale palma vincente per Alfonso Gargano. L’evento promosso ed organizzato da Stefania Russo, in collaborazione con l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Enrico Montanaro, la Casa editrice “Il Saggio” di Eboli, l’associazione ”I Cavalieri del Giglio” di Nocera Inferiore e il Circolo socio-culturale “L’Incontro”.
Gianni Amodeo - 20\12\19 - Cento gli autori che hanno risposto al bando del Concorso di poesia, contrassegnato dal logo “Baiano in versi, tra l’Eremo e il Cielo”; e l’Eremo - va da sé - è il seicentesco complesso architettonico, in cui si venera la Madonna del Soccorso, che sovrasta la collina di Gesù e Maria. Un interessante livello di partecipazione che ha coinvolto quanti amano il bel verseggiare, coniugandolo con la quotidianità delle proprie attività di lavoro e professionali; un livello di partecipazione reso ben significativo dall’articolata e variegata provenienza degli autori, residenti in città piccole, medie e grandi del Sud e del Nord, avvalorando la caratura nazionale dell’iniziativa promossa e organizzata dalla poetessa Stefania Russo, in collaborazione con la civica amministrazione, guidata dal sindaco Enrico Montanaro, la Casa editrice “Il Saggio” di Eboli, l’associazione “I Cavalieri del Giglio” di Nocera Inferiore e il Circolo socio-culturale “L’ Incontro ”. Una risposta partecipativa considerevole, ma anche e soprattutto di encomiabile qualità ispiratrice e contenutistica per i testi proposti e che hanno impegnato in un difficile lavoro di analisi e valutazione la commissione giudicante, presieduta da Vincenzo Galluzzi, per selezionare le composizioni e gli autori da inserire sia nei prospetti premiali, una volta superata la fase finale, sia nei prospetti di onore e merito dell’Albo d’Oro del Concorso, edizione 2019. Una selezione davvero complessa e laboriosa, data la mole e la valenza qualitativa dei testi.
Ed ecco la terna dei vincitori del “Baiano in versi, tra l’Eremo e il Cielo”, per il tema libero in lingua con Stefano Peressini, autore dei commoventi versi di “Poi fu solo l’alba” - dedicata al padre, per il tema libero in dialetto napoletano, con Maria Clotilde Cundari in virtù del fine affresco di “Nuttata ‘e mare”, e per il tema in lingua ispirato alle sfaccettature della quotidianità del Medioevo, con Alfonso Gargano per l’ariosa composizione “Sacrificio d’amore”.
Di alto gradimento e piacevole, l’atmosfera della cerimonia della premiazione, vissuta nell’Auditorium del “ Giovanni XXIII”, condotta con la consueta verve da Antonio Di Martino, testimone operoso e divulgatore delle tradizioni di Cava dei Tirreni, oltre che storica voce della narrazione in diretta televisiva de La disfida dei trombonieri, la classica rappresentazione del folclore della Venezia del Sud; cerimonia connotata dall’intervento del sindaco Enrico Montanaro, che ha evidenziato la valenza sociale e culturale del Concorso, auspicandone i migliori e maggiori successi possibili sulla scia dell’affermazione della prima edizione.
A ravvivare la cerimonia, il canto dell’artista e poetessa Stefania Siani, con gli ariosi intermezzi musicali della Band Acoustic Shoot, e l’interpretazione di alcune scene di vita medievale proposte in costume d’epoca da “I Cavalieri del Giglio”, la prestigiosa associazione storico-culturale che compie un’importante attività di divulgazione e conoscenza delle tradizioni medievali nell’area nocerina. Momento-clou, la consegna delle Coppe, attestati, riconoscimenti e delle splendide composizioni in ceramica realizzate da Giuseppe Tedeschi, fine artista-artigiano; composizioni di pregio raffiguranti l’Eremo di Gesù e Maria, l’Azienda agricola del Litto, curata da Tommaso D’ Apolito e il Platano secolare di Fontana Vecchia riconosciuto ufficialmente Patriarca verde nell’Albo della Regione-Campania.
Sulla composizione raffigurante l’intero sito di Fontana Vecchia, con il Monumento verde che svetta all’altezza di venti metri e l’amèia chioma, il cui diametro supera i 600 metri, si soffermava Raffaele Lieto, sindacalista di lungo corso, attivamente impegnato nella segreteria regionale della Cgil della Campania, tracciando il profilo del nonno paterno, di cui ha il nome. Uno scorcio di memoria familiare e personale, per ricordare che il Platano fu messo a dimora nel 1919 proprio dal nonno Raffaele, appena reduce dalla prima guerra mondiale, quale simbolo di vita, laboriosità e pace. Uno scorcio di memoria ch’è anche parte integrante della piccola comunità cittadina e della storia di Fontana Vecchia.
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