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Baiano / Focus all’Arena comunale: Medicina primaria di comunità e continuità assistenziale al tempo del Covid-19. Vaccinazione antinfluenzale capillare per le fasce demografiche d’età fragile

Nell’Arena comunale, relazione di presentazione ed illustrativa in info-point del dottor Peppe Colucci, in tandem con il dottor Andrea Bellofatto, sul ruolo delle Aggregazioni funzionali territoriali, l’innovativo modello di organizzazione dei servizi di base a fronte della pandemia Covid-19 messo a punto dell’Unità di crisi della Regione-Campania. Fotoservizio di Francesco Barlotti.

Circolo LIncontro untitledGianni Amodeo - 03\ 09\ 20 - L’unico e consolidato dato di certezza, in tempi di pandemia globale, è costituito, com’è ormai di generale e conclamata conoscenza, dall’obbligo di convivenza con il Sars- CoV-2, da cui è innescata. E va considerato che il Coronavirus, suscettibile di impreviste imprevedibili mutazioni, è terribilmente “orfano di terapie” specifiche e mirate, mentre sono di supporto le terapie che si applicano sui sintomi del Covid-19, per favorirne la guarigione, salvo complicazioni e interferenze di varia e diversa altra natura patologica, con conseguenze talvolta letali; e tutto ciò, in attesa del vaccino che lo debelli, assicurando l’immunizzazione di lunga durata.

coronavirus covid 19E’ proprio l’ obbligo di convivenza, che, fronteggiato con l’osservanza delle ormai note disposizioni di misura di sicurezza sociale e di autotutela personale - distanziamento sociale, mascherine con filtro anti-virus ed igiene personale e ambientale - ha permesso   di superare la fase più acuta e grave della crisi sanitaria, che si è consumata tra marzo e  maggio, segnata  dal lockdown sull’intero territorio nazionale; una condizione, quella del lockdown, che, però, con tutte le ricadute a cascata di pesanti negatività sociali ed economiche già sperimentate, potrebbe di nuovo  tradursi in amara e dura realtà in coincidenza l’annunciata e temuta seconda ondata del Coronavirus, tra ottobre e dicembre prossimi. Un’ipotesi che esige e impone la tenuta alta d’attenzione e di prudenza per un congruo ed efficace percorso di prevenzione, da concretizzare con la campagna di vaccinazione antinfluenzale capillare destinata alle fasce demografiche d’età fragile, da mettere in campo con immediatezza e una ben strutturata organizzazione logistica.

distretto sanitarioE’ la priorità che fa leva sui profili caratterizzanti l’influenza con decorso normale segnatamente nei mesi autunnali, che presentano, tuttavia, lo spettro sintomatologico costituito da analogie ed affinità con il quadro dei sintomi con cui si identifica e connota il Covid-19. Analogie e affinità, per le quali le insidie del Covid-19 potrebbero essere mascherate e confuse con la presenza di un innocuo stato febbrile, impedendo, di fatto, la tempestiva diagnosi della più che probabile sussistenza del Covid-19. E’ la condizione, che per se stessa evidenzia le ragioni essenziali, per attivare la campagna di vaccinazione antinfluenzale, quale passaggio di prevenzione, per isolare l’eventuale attacco in corso del Covid-19 con le terapie di supporto praticabili, per contrastare al meglio possibile con i farmaci disponibili i sintomi del male aggressivo. Un prospetto d’intervento di agevole realizzazione, Medicina IMG 7321 1024x683per evitare la “tempesta perfetta”, ancorata alla sovrapposizione fallace e ingannevole tra la comune influenza e il Covid-19, come veniva definita dal dottor Andrea Bellofatto, del Distretto sanitario di via Nicola Litto, introducendo, il Focus sul rapporto tra la Medicina generale e la territorialità dei servizi assistenziali e sanitari, sviluppato dal dottor Peppe Colucci con la relazione illustrativa e le modalità dell’info-point. E sull’importanza di accelerare i tempi della campagna antinfluenzale, era focalizzata la ricognizione di Colucci, medico di base operante sul territorio e specialista di medicina generale, coordinatore dell’appena costituita Aggregazione funzionale territoriale, incardinata nel Distretto dell’Asl Avellino, con sedi operative a Baiano e Lauro.

Le amministrazioni comunali e il volontariato della gratuità civica

L’appello a far da , senza attendere soluzioni calate dall’alto

Medicina 68292f20282bMedicina 5071bda1 7152 41bd 93e0 09a251a15d52E’ una campagna, per la quale- affermava- è fondamentale la rete  dei medici specialisti della medicina generale, che vivono il territorio in stretta sinergia con le comunità cittadine, per le funzioni di mission e deontologia professionale loro affidate; una scia nella quale, tuttavia e di necessità, s’innesta l’apporto che sono sollecitate a fornire le amministrazioni comunali, nel mettere a disposizione spazi e ambienti idonei con tutte le necessarie misure di sicurezza anti Covid-19 per accelerare e abbreviare, al contempo, i tempi tecnici della campagna di vaccinazione antinfluenzale; tempi tecnici che rispetto alla normalità del passato sono notevolmente allungati proprio per il rispetto delle disposizioni anti Covid-19. Ma con le amministrazioni comunali sono interpellate e chiamate a concorrere alla comune mission sociale pro-vaccinazione, le associazioni di volontariato e gratuità civica, in cui siano attivi infermieri e infermiere professionali. Un appello al saper far da , quando è Medicina IMG 7332 1024x683del tutto possibile farlo con il semplice esercizio della buona volontà istituzionale e dei cittadini, rendendo un servizio alla comunità che si rappresenta e di cui si è parte. E senza attendere soluzioni dall’alto. E’ il positivo della sussidiarietà orizzontale praticata, bandendo il chiacchiericcio bolso e sterile dell’inutilità sociale. 

Un punto di convergenza, su cui si registrava l’intervento del dottor Michele Casciello, già sindaco di Pago, specialista di Medicina generale della sede distrettuale di Lauro. La vaccinazione antinfluenzale- dichiarava- è un’operazione che le amministrazioni comunali possono agevolare, predisponendo con le misure di protezione appropriate l’utilizzo delle palestre scolastiche e di tutti gli altri ambienti di pubblica disponibilità. I medici dell’assistenza primaria, che operano sui territori sono pronti a svolgere già nell’immediato la Medicina IMG 7315 1024x683loro mission, aggiungeva, purché si realizzino le necessarie condizioni per operare in sicurezza. Come dire, tutti secondo competenze, ruoli e responsabilità sono chiamati a “fare la loro parte” Un elemento di comune senso pragmatico, quello evidenziato da Casciello, su cui concordavano sia il sindaco di Sperone, l’avvocato Marco Santo Alaia, che ha avviato la procedura, per ottenere dalla Regione-Campania  la disponibilità della tensostruttura da allestire sul territorio comunale, dedicata proprio alla campagna pro-vaccinazione, sia il dottor Enzo Cavaccini, medico di base e già sindaco di Baiano, nonché il professore Franco Masi, consigliere comunale, in rappresentanza del sindaco Enrico Montanaro, la dottoressa Silvana Acierno e Pasquale Noviello, già assessore, che proponeva da subito lo studio di fattibilità d’utilizzo  della Palasport cittadinoItalo Picciocchi” o della Palestra  dell’Istituto comprensivoGiovanni XXIII” del plesso di via  Napolitano. 

Un banco di prova, la vaccinazione antinfluenzale, con cui si misura nel giro di qualche settimana la capacità di programmazione e di operatività del nuovo modello di organizzazione della Medicina generale, che fa leva sulle Aggregazioni funzionali territoriali, prefigurate dall’Unità di crisi della Regione-Campania per la prevenzione e il contrasto al Covid-19. Un progetto ad ampio respiro di valorizzazione della Medicina primaria e di comunità, che punta sulla “cura olistica” dei pazienti e degli assistiti, ben distinta e separata da quella articolata nelle varie branche specialistiche praticate nelle strutture ospedaliere. E sono 135 le Aggregazioni funzionali territoriali configurate sul territorio regionale, di cui 12 in provincia di Avellino, con tre già operative in Alta Irpinia, con proficui riscontri. La quarta - con 25 medici specialisti di Medicina generale, si rapporta al Distretto di via Nicola Litto, diretto dalla dott.ssa Sabatina D’Andrea con sedi d’ambito a Baiano e Lauro - sarà operativa dal 15 settembre, a servizio di 13 Comuni, con popolazione che supera i 40 mila abitanti. 

Baiano: Alaia, promuovere la politica della passione e del fare per il bene comune

Le insidie delle derive populiste e l’importanza della partecipazione costruttiva e responsabile dei cittadini al discorso pubblico per la generale crescita civile, è stato il punto di riflessione introduttiva dell’on. le Vincenzo Alaia, consigliere regionale della Campania uscente, partecipando al secondo appuntamento dei Forum della politica, indetti ed organizzati dal Circolo L’Incontro nell’Arena comunale. Fotoservizio di Francesco Barlotti.

IMG 7235Gianni Amodeo – 01.09.2020 - La rivisitazione del percorso finora compiuto nelle Istituzioni territoriali elettive, in stretta connessione con l’attività professionale di architetto, è valsa ad aprire nell’ Arena del palazzo comunale il secondo appuntamento dei Forum della politica indetti ed organizzati dal Circolo socio-culturale L’Incontro, con l’on. le Vincenzo Alaia, consigliere regionale uscente, candidato di Italia Viva nella coalizione di centro legislativa e di governo della Campania. Una conversazione condotta da chi scrive, ben -sinistra pro-De Luca presidente per la conferma nell’assemblea partecipata da un pubblico composto e attento nel rispetto delle disposizioni di sicurezza anti-Covid, ed introdotta da Carlo Melissa che si soffermava sull’importanza dell’election days del 20 e 21 Alaia IMG 7237settembre e con indirizzo di saluto dato dal consigliere comunale Franco Masi, in rappresentanza del sindaco Montanaro e dell’amministrazione. Un autentico e appassionato rewind di  percorso, ch’è anche e soprattutto incrocio di multiformi esperienze e variegate relazioni fondamentali per la conoscenza dei territori e delle problematiche sociali da cui sono attraversati, iniziato da Alaia negli anni ’80  con l’elezione nel Consiglio comunale di Avella, la città dov’è nato e risiede; elezione replicata per vari cicli amministrativi, esercitando le funzioni di vice-sindaco ed assessore, per approdare nell’assemblea della Comunità montana Partenio-Baianese-Vallo di Lauro e al Consiglio provinciale di Avellino, svolgendo il ruolo di presidente, dopo aver svolto quello di assessore, con il successivo passaggio all’assemblea regionale della Campania nelle elezioni del 2015.

Alaia IMG 7265Un lungo cursus di selezione filtrato e sorretto dalla continuità delle verifiche dei consensi catalizzati in crescita costante nelle tornate elettorali, con posizioni politiche ancorate al centrismo moderato riferibili alla matrice della Dc, fin quando è stata presente nell’agone politico, per aderire in successione alle sue filiazioni di breve durata rappresentate dalla Margherita e Scelta democratica, e ad Italia Viva, alla cui fondazione ha partecipato nel 2019 alla Leopolda, a Firenze. Un largo campo di esperienze maturate, quello ricostruito da Alaia, nel segno soprattutto della politica che coinvolge ed impegna nell’elaborazione e nella costruzione del discorso pubblico, libero e plurale, per dare praticabili e concrete soluzioni  ai problemi d’interesse generale, ponendo in valore primario la normalità dell’organizzazione civile ed economico-produttiva della società; e, invece, il filo della politica costruttiva e responsabile negli ultimi anni  si è involuto su se stesso.  

Alaia IMG 7248Un’involuzione, da cui scaturiscono umori incontrollati e incontrollabili, comode e demagogiche semplificazioni - evidenziava Alaia - su cui s’innestano le derive populiste delle facili promesse, ma senza soluzioni reali e di lungo e largo respiro.

Le frequenti esperienze contraddittorie del governo nazionale in versione Conte-1 e Conte-2, con l’input innescato dalle elezioni politiche del 2018, ne sono una conferma, sotto vari profili. Un punto di riflessione, per il quale Vincenzo Alaia affermava le  ragioni della ricomposizione del senso della politica - di cui nel passato sono stati veicoli e agenzie di circolazione di idee e conoscenze i partiti, spazi d’incontro aperto - per dare elementi di affidabile riferimento e di orientamento alla società e ai cittadini: elementi di riferimento e di orientamento  impellenti e necessari da acquisire quanto più profonde e acute sono le problematiche che vive la società, nei tempi del Covid-19.

Regione-Campania: il bilancio politico 2015\2020

Alaia IMG 7270Su questa traccia, Alaia fissava le linee del bilancio politico, con cui si conclude il quinquennio del governo della Regione- Campania, presieduto da Vincenzo De Luca, soffermandosi, in particolare, sulla condizione della Sanità pubblica, per sottolineare il superamento definitivo del commissariamento di governo nazionale, imposto al settore dallo stato d’indebitamento accumulato nei decenni pregressi, con le Aziende sanitarie locali e le Aziende ospedaliere, che a lungo non sono state in grado neppure di presentare i bilanci economici a consuntivo di gestione; un disastro economico ed amministrativo - arginato dal duro e doveroso piano di rientro dall’indebitamento non più sostenibile, richiesto dai governi nazionali succedutisi dal 2009 al 2015,  e messo a punto dalla Giunta-Caldoro -  superato e sostanzialmente rimosso dalla Giunta-De Luca, recuperando la programmazione e la gestione del settore all’autonomia funzionali  delle competenze del governo regionale. Un passaggio -sosteneva Alaia - che ha permesso un importante salto di qualità nell’organizzazione dei servizi medici ed assistenziali, di cui un dato di prova è certificato dal miglioramento nella graduatoria nazionale del rispetto dei parametri dei Livelli elementari di assistenza che il sistema sanitario della Campania è ormai in grado di assicurare.

Alaia IMG 7303E’ la condizione – spiegava - che permette alla Regione- Campania di operare nella Sanità con proprie politiche di spesa, per realizzare interventi migliorativi nell’edilizia sanitaria, come già sono stati realizzati o sono in itinere. Ma è anche la condizione - diceva - che spiega l’efficacia e l’efficienza, con cui il sistema regionale sanitario della Campania è stato in grado di strutturare la rete di prevenzione e contrasto alla pandemia del Sars-CoV2 con esiti certamente positivi per la generale messa in sicurezza delle comunità cittadine.

E, in specifico, evidenziava anche l’importanza di ampliare quanto più è possibile la campagna-tamponi, modalità strategica di contrasto al Coronavirus; una massiccia campagna, di cui possono essere resi partecipi i Laboratori privati attrezzati, cooperando con le strutture pubbliche e accelerando i tempi di consegna dei referti. Un’iniziativa di cui Vincenzo Alaia s’è reso promotore, sollecitando l’autorizzazione del presidente De Luca.  

   

Agricoltura. Economia montana e turismo ambientale

Alaia IMG 7278Articolata e variegata, era la ricognizione sviluppata da Alaia  sulle aree interne della Campania, con l’obiettivo puntato sull’Irpinia e sul Sannio, in cui l’agricoltura, con il largo utilizzo delle risorse economiche del Piano di sviluppo rurale, finanziato dall’ Unione europea a sostegno della programmazione regionale della Campania, ha compiuto, e continua ad incrementare, importanti sviluppi nei comparti dell’olivicoltura, della viticoltura e della produzione dei vini di qualità con marchi Dop e Dopg, con vere e proprie eccellenze d’impresa, attive nei mercati regionali, europei ed extra-europei. Sono sistemi d’impresa operanti su suoli agrari dedicati per larghe estensioni, con personale tecnico specializzato e professionale, specie nella Media e Alta Irpinia, dove, tra l’altro, non esiste la frammentazione della proprietà fondiaria che costituisce, invece, un grave limite allo sviluppo della noccioli coltura nelle aree della cosiddetta Bassa Irpinia e del Vallo di Lauro, di cui costituisce una coltura tipica diffusa in micro-appezzamenti, alla stessa stregua dell’olivicoltura. E con i micro-appezzamenti manca la ragione primaria difare impresa”, se non per piccole produzioni di auto-consumo e limitata commercializzazione.

Alaia IMG 7302Altri temi sotto la lente d’ingrandimento l’economia montana, da promuovere e rilanciare, dando impulso alla valorizzazione dei patrimoni boschivi con pregiate colture autoctone, alla luce della crescente importanza sui mercati che viene assumendo sempre di più economia del legno nella domotica e nell’arredo; un prospetto che corrisponde ai profili della New economy green. E con l’economia montana da ritrovare e affermare si salda quella del turismo culturale e ambientale, che passa attraverso i Parchi regionali, che, però, non dispongono di risorse economiche per operare. Una carenza su cui è necessario intervenire, rilevava Alaia. Il tema-Parchi, tuttavia, è complesso e richiede un’attenta analisi, ma soprattutto il diretto e fattivo coinvolgimento delle amministrazioni comunali in grado di fare rete e sistema, considerando l’ambiente montano risorsa di vita e di ordinato assetto idrogeologico, oltre che valore economico inestimabile, se ben curato. Un messaggio di cultura sociale da diffondere, mentre la programmazione e la gestione dei Parchi non può assolutamente essere scissa da visioni e modalità manageriali, sul modello del turismo culturale e ambientale, in cui primeggiano il Veneto, il Trentino e l’Alto Adige, generando lavoro e valore economico. E salvaguardia della vivibilità comune.

SANTA MARIA DI CASTELLABATE: SALZANO VINCE IL PALIO DELLA STUZZA

Da Cilento Notizie - Castellabate - Spettacoli-Eventi del 30.08.2020. Credits Foto Giovanni Sambroia.

30082020 salzano palio stuzza 0331.08.2020 - È Antonio Salzano il vincitore della 119esima edizione del palio della Stuzza, lo storico palio dedicato quest’anno alla Polisportiva Santa Maria, locale formazione calcistica che ha ottenuto una storica promozione in serie D.

Grande affluenza, nel rispetto delle normative anti Covid-19, sul lungomare Perrotti per la 119esima edizione del Palio della Stuzza, ormai un riferimento storico e tradizionale nella suggestiva Santa Maria di Castellabate. Secondo alcuni documenti, rinvenuti proprio dall’associazione Cilentani Doc, le origini del palio, risalgono al periodo della Grande Guerra.

30082020 secondo posto F. Federico. Antonio Salzano, oltre al primo posto con la bandiera dai colori giallorossi, ha ottenuto anche la terza bandierina. Secondo posto, invece, per Francesco Federico.

Grande soddisfazione per l’associazione Cilentani doc (Giuseppe Villani, Franco Fragano, Francesco Federico, Domenico Di Sessa, Vincenzo Malzone, Gerardo Scola, Gianfranco Di Lorenzo e Clemente Migliorino), che ha organizzato l’evento con il patrocinio del Comune di Castellabate.

È stato una grande successo, nonostante le limitazioni - commenta Giuseppe Villani, insieme al suo staff organizzativoAbbiamo fatto rivivere questa storica tradizione anche quest’anno e siamo felici di aver omaggiato la Polisportiva Santa Maria, che quest’anno ci ha regalato la serie D”.

In allegato un po' di storia del Palio.

Allegati:
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Scarica questo file (Il Palio della Stuzza.doc)Il Palio della Stuzza 12 kB867

In Ricordo di Don Mario Fabbrocini

Una grave perdita per la storia dell’Agro Nolano-Mariglianese.

don Mario Fabbrocini untitledPietro Luciano – 28.08.2020 - E’ scomparso all’età di 90anni, nella mattinata del 3 luglio a Visciano, salutato dalla comunità locale e diocesana con una sobria cerimonia funebre, Don Mario Fabbrocini.

Si era laureato in lettere presso l’Università di Napoli ed aveva insegnato per circa 25 anni a Pomigliano d’Arco presso l’Istituto Magistrale “Matilde Serao”. Aveva compiuti i suoi studi di Teologia a Roma presso la prestigiosa Università Gregoriana dei Gesuiti. Giornalista-pubblicista, ha diretto il giornale In dialogo ed è stato per tantissimi anni Referente culturale della Tipografia Anselmi di Marigliano ed ha rivestito il ruolo di responsabile della rivista Redenzione, organo ufficiale della Piccola Opera della Redenzione, diffuso in tutto il mondo.

don Mario Fabbrocino 83119211 3134653056582755 6523402339177988111 oHa scritto interessanti articoli di attualità ed ha pubblicato una serie di libri di interesse culturale, soprattutto dedicati a Padre Arturo, di cui è stato uno dei primi Allievi e Sacerdote, mettendo in luce la sua azione missionaria e assistenziale, e per il quale, da sempre, ha avuto un vincolo speciale di affetto e di devozione.

A Nola ha seguito con don Filippo Menna prima e, poi, con Luigi Mucerino il gruppo della Fuci. Sensibile, generoso e altruista ha coltivato rapporti di amicizia e di stima con tanti studenti e professionisti. La sua mentalità, libera e aperta, era contraria ad ogni chiusura e ad ogni moralismo fuori luogo. Per tanti anni il nome e la figura di don Mario sono stati molto in vista nel clero ed in tutti gli ambienti culturali dell’Agro Nolano-Mariglianese.

Da alcuni anni aveva tagliato i ponti con il mondo esterno per motivi di malattia, vivendo a Visciano in una casa di riposo dell’Opera di Padre Arturo. Il suo ricordo rimane vivo nel cuore di quanti lo hanno conosciuto e frequentato, sia nel campo religioso che culturale, soprattutto nell’attività di propaganda dell’Opera di P. Arturo di cui è stato un cronista ed un testimone fedele ed attento.

Ci piace ricordarlo e farlo ricordare da queste pagine con una poesia di Bruno La Manna ed un ricordo di don Ciro Biondi.

Quando l’albero
dedicato a Mario Fabbrocini

Quando l’albero della mia vita
dai venti sarà scarnificato
ed i rami senza foglie
sentiranno lo strazio della croce
chiamerò ancora la luce.
Quando tacerà la voce del mondo
nel fiume azzurro del nulla, canterà
un’altra voce in me.
E tu, Cristo, sarai la mia riva.

Bruno La Manna

Don Mario Fabbrocini, il ricordo di don Ciro Biondi

“Non posso ricordare d. Mario Fabbrocini senza il suo amico d. Bruno La Manna; questi due furono capaci di fare della conoscenza il filo d’oro dell’amicizia tra coloro che li avvicinarono nella loro lunga e breve vita. Bisognava sentirli parlare per vedere come erano innamorati di chi aveva aiutato l’umanità a crescere pensando, scrivendo e vivendo alla maniera di quelli che hanno scoperto il segreto della vita.
Incontrai don Mario quando, giovane prete, venne a Domicella, alla Scuola Apostolica S. Cuore di Padre Arturo d’Onofrio, per donarci la freschezza della sua gioventù e passarci l’esperienza della sua vocazione al sacerdozio. Da allora è stato presente nella mia vita e in quella di tanti giovani come la persona a cui si fa riferimento in ogni situazione importante. Lo vedo ancora con i giovani della FUCI di Nola, trascinati dal suo entusiasmo, sulla scia di quell’altro prete che guidò la gioventù fucina, don Filippo Menna, alla ricerca della bellezza del sapere cristiano.
Ho conosciuto gli amici di d. Mario, scelti perché lo avevano scelto, ognuno di loro innamorato del popolo, lottatori e pensatori che cercavano insieme la giustizia evangelica.
Mi sono abbeverato ai suoi scritti, al suo scrivere preciso, breve, saporito, che ti lasciava nel cuore il piacere e la voglia di leggere il prossimo “corsivo 8”. Ma più di tutto gli sono grato perché non ha avuto paura di essere uno che apriva il cammino, che incoraggiava alla scoperta, che non temeva gli ignoranti ma si lascava conquistare dal “nuovo” che nutriva lo spirito di quegli anni di fuoco della nostra giovinezza.
Mi ha fatto conoscere uno scienziato teologo messo all’indice da chi temeva il futuro: Pierre Teilhard de Chardin, d. Mario ne fece un cavallo di battaglia per poter dare alla Chiesa una spinta in avanti, verso il terzo millennio, verso la Chiesa aperta, senza paure, di Francesco.
Credo che sia stato uno dei professori più amati dagli studenti dell’Istituto Magistrale Matilde Serao di Pomigliano che vedevano in lui non il docente ma il maestro, la persona che comunica ciò che crede e vive.
Autore, giornalista, conferenziere, luminare della scuola è stato il semplice, l’umile, il povero capace di sorridere in tutte le situazioni a fianco di coloro che lo cercavano per essere ascoltati, capiti e aiutati nella ricerca del senso della vita.
Ha fatto del suo sacerdozio un servizio al popolo di Dio, quanto il Vaticano II aprì le porte al mondo lo studiò e lo fece arrivare a tutti coloro che lo ascoltavano. E’ stato un uomo aperto e vivo che ha fatto della sua vita la testimonianza della gioia. Ha saputo trarre per sé e per gli altri dal pozzo del Vangelo e della cultura contemporanea la capacità di essere innamorato di Dio e di quelli che lui ama.
Ha vissuto tra noi 90 anni, gli ultimi presso il Santuario di Visciano, dove era stato accolto bambino da P. Arturo, colui che gli fu padre e lo tenne stretto a sé come un figlio che si lascia libero per farlo crescere nell’amore di Dio e degli altri.
Devo dirti, caro d. Mario, che non mi sento povero ora che te ne sei andato, perché sei stato capace di passarmi tutta la tua ricchezza mentre passeggiavi con noi, dicendoci quello che amavi, desiderando che noi continuassimo ad amarlo.
Grazie di avermi dato la mano mentre smarrito non sapevo a chi rivolgermi per poter seguire Cristo: la tua e mia ragione di vita”
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Mariglianella: Ci ha lasciati Ida de Amicis

Grintosa, solare e spirito combattivo, insieme ad un gruppo di ragazzi, ai tempi di Obiettivo Gioventù, si credeva fermamente che un ' altra politica più vicina alla gente fosse possibile. Erano gli anni ’90, dopo mani pulite.

de Amicis Ida 1596394387Anita Capasso – 02.08.2020 – “Ida l'ho conosciuta ai tempi di Obiettivo Gioventù. Il suo cognome de Amicis, mi ricordava tanto il libro cuore. Già il cuore, quello di tutti noi che ora è a pezzi per questa sua dipartita che ci lacera. Grintosa, solare e spirito combattivo, insieme ad un gruppo di ragazzi, allora tutti ventenni, credevamo fermamente che un ' altra politica più vicina alla gente fosse possibile. Erano gli anni '90, dopo mani pulite e la parabola discendente del partito socialista. A Mariglianella nacque un movimento che voleva cambiare le sorti del paese.

Quel movimento era, appunto, Obiettivo Gioventù. Ida e tanti altri giovani ci misero la faccia. Con la freschezza della trasparenza e la gioia di stare insieme, vennero organizzati una serie di eventi indelebili, tra cui la sagra della patata, che tanto successo riscosse. Erano serate di aggregazione, di musica, ma soprattutto laboratori di idee. Vedo ancora Ida sul palco, allestito su un camioncino, messo a disposizione da Aniello, rivendicare diritti e dignità. Vedo i tanti giovani ancora alternarsi per quei comizi che erano gioia e partecipazione.

Capelli al vento, occhi grandi e sinceri, e spirito di chi ci crede, col Movimento 5 Stelle hai portato avanti quegli ideali vivi e senza tempo. Ora ci hai lasciato, ma in Paradiso già sanno che è arrivato uno spirito libero e combattente, depositario di indistruttibili valori di giustizia e legalità. Ci lasci senza fiato.

Sei ritornata alla Casa del Padre prematuramente, a causa degli effetti nefasti di questo triangolo dei veleni, maledetto terminale di rifiuti, roghi ed ecomafie. Dobbiamo fare qualcosa per te e per le tante vittime contro il biocidio, non possiamo restare inerti. La terra dei fuochi è impietosa con i suoi figli. Ciao Ida, vicinanza a tuo marito e ai tuoi splendidi figli che sono lo specchio dei tuoi immensi valori”.

I funerali si sono tenuti il 3 agosto, alle ore 12.00, nella parrocchia del Sacro Cuore di Pontecitra, dove, lacerati dal dolore, le persone più care hanno accompagnato Ida de Amicis alla Casa del Padre.

La Redazione de Il Meridiano fa giungere ai familiari le più sentite condoglianze.

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