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Casamarciano / X edizione Scenari Casamarciano: Presentato il cartellone degli eventi in programma dal 17 al 26 luglio sul sagrato della chiesa di Santa Maria del Plesco

Sul palco Gino Rivieccio, Massimiliano Gallo, Roberto Ciufoli. E ancora un Omaggio al grande Ennio Morricone, un concerto di musica lirica e tre appuntamenti con il teatro amatoriale. Messaggio del filosofo Umberto Galimbert.

Il cartellone 2020 20200711 143349N.S. - 11.07.2020 - Gino Rivieccio, Massimiliano Gallo, Roberto Ciufoli sul palco del festival del teatro “Scenari Casamarciano”. E poi ancora un omaggio al grande Ennio Morricone recentemente scomparso, un concerto di musica lirica e tre appuntamenti con il teatro amatoriale sulla scia delle edizioni precedenti. Il tutto condito da un messaggio forte per i giovani attraverso le riflessioni e le testimonianze del filosofo Umberto Galimberti.

È ricco e variegato il programma di eventi che da venerdì 17 luglio, per dieci giorni consecutivi, animerà il piccolo comune del Nolano. Location individuata dall’amministrazione comunale è, ancora una volta, il sagrato della Chiesa di Santa Maria del PlescoDieci gli appuntamenti in cartellone presentati ieri sera nel corso della tradizionale serata di gala, che è stata anche l’occasione per annunciare al pubblico la nuova connotazione di questa decima edizione interamente ispirata al sociale e alla solidarietà.

Non a casospiega il sindaco Andrea Manziquest’anno il festival si chiamerà ‘scenari solidali’ proprio per rimarcarne la finalità. Ancora una volta non graveremo sulle casse comunali sostenendo i costi solo con il contributo dei soci sostenitori e degli sponsor senza i quali in questi dieci anni il festival non avrebbe avuto l’eco che ha oggi a livello nazionale. È un festival costruito ‘in casa’, per la prima volta senza direttore artistico che rispecchia il vissuto di questi dieci anni che hanno consentito a Casamarciano di diventare luogo d’arte e di cultura riconosciuto anche dal Fai (Fondo Ambiente Italiano). Grazie a quanti ci hanno affiancato in Casamarciano presentazione Teatro IMG 20200710 WA0144questo lungo percorsoaggiunge Manziche ringrazieremo nel corso della serata finale del 26 luglio che sarà un omaggio al teatro ma anche alla storia di questa straordinaria comunità che ho avuto l’onore ed il privilegio di guidare per un decennio”.

Sicuramente le finalità sociali e solidali saranno le priorità di questa edizionerilancia l’assessore alla cultura Carmela de Stefanoma non per questo abbiamo tralasciato la parte artistica che conserva il suo fascino con un ritorno al passato che evidenzia il cammino svolto fin qui con un chiaro messaggio alle nuove generazioni. La conferma ci arriva dal filosofo Umberto Galimberti che sarà con noi mercoledì 22 luglio. Una presenza fortemente voluta per i giovani, poco abituati al dialogo e al confronto. Ai giovani quella sera apriremo le porte del festival con l’auspicio di vederli in platea a confrontarsi sul tema del nichilismo affrontato da Galimberti. Non solo. Ritorna la comicità di Gino Rivieccio il 23 luglio – aggiunge l’assessore de Stefanoa cui seguiranno Roberto Ciufoli il 24 e Massimiliano Gallo il 25 luglio. Senza dimenticare l’apertura del 17 con l’omaggio al grande Ennio Morricone con il maestro Angelo Caldarelli, le compagnie amatoriali vincitrici degli anni precedenti e l’opera lirica del 21 luglio. È un festival costruito in ogni suo tassello con una finalità precisa, che genererà le risorse necessarie alla ricostruzione sociale che stiamo programmando per il futuro immediato di Casamarciano”.

Casamarciano / Rifiuti: la Regione Campania finanzia una compostiera da 16 tonnellate

È l’unico comune del Nolano nella graduatoria degli enti beneficiari. Il sindaco Andrea Manzi: “Puntiamo a ridurre del 90% la quantità di umido prodotto dalla raccolta differenziata”.

Andrea Manzi fb img 1546782662339N.R. - 01.07.2020 - Il sindaco Andrea Manzi rende noto che è in arrivo a Casamarciano una compostiera di comunità. La consegna avverrà nella mattinata di venerdì 3 luglioLa compostiera arriverà grazie ad un contributo della Regione Campania che, due anni fa, avviò l’iter per permettere l’installazione di impianti sul territorio, nell’ambito di un programma straordinario finalizzato allo sviluppo e all’incentivazione del compostaggio di comunità per il trattamento della frazione organica dei rifiuti.

Un ulteriore passo in avanti per il programma di rivoluzione ambientale portato avanti da questo ente che ci ha già consentito di raggiungere livelli alti di raccolta differenziata sottolinea il sindaco Andrea Manzi – il nuovo impianto di 16 tonnellate, che sarà installato all’ingresso dell’isola ecologica, ci permetterà di ottimizzare ulteriormente le risorse. Una grande opportunità per favorire la raccolta differenziata delle frazioni umide e facilitare il raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio con un ridotto impatto ambientale per minori emissioni dovute ai trasporti dei rifiuti organici. Tutto ciò contribuisceconclude Manzia ridurre il conferimento dei rifiuti urbani biodegradabili in discarica e a recuperare una risorsa utile per i terreni agricoli”.

Nola: Minieri-bis, largo riassetto in Giunta per il dopo - Corona virus

La nuova squadra: Ruggiero Iovino, con le delega per gli affari generali; Ferdinando Giampietro (Più Nola), con delega per l’urbanistica, i beni culturali e la pubblica istruzione; Angelo Siano (Uniti per Nola), con delega per i lavori pubblici; Francesca Giglio, (Uniti per Nola), con delega per il bilancio; Francesco Pizzella (Nola democratica) con delega per le politiche ambientali; Berenice Candela (Nola democratica), con delega per le politiche sociali.

nola comuneGianni Amodeo – 04.06.2020 - Cambiamento radicale, nella configurazione della Giunta comunale disegnata e messa a punto dal sindaco Gaetano Minieri, dopo la revoca delle dimissioni che aveva rassegnato il 12 maggio e formalizzata alla vigilia della scadenza del termine dei canonici 20 giorni, prima che diventassero irrevocabili, determinando con largo anticipo la conclusione del ciclo amministrativo apertosi, di fatto, a luglio del 2019. E’ il cambiamento, che rispecchia il ritrovato equilibrio tra le componenti della coalizione maggioritaria, per rapportarsi con quello che viene prospettato e rivendicato genericamente quale profilo di rappresentanza politica aderente agli orientamenti delle stesse componenti, che oscillano da quelle di matrice civica a quelle di centro-sinistra, superando e ... rimuovendo il profilo  cosiddetto Anfiteatro di Nola IMG 3238tecnico assunto dalla prima versione della Giunta, con figure provenienti dalla società civile e dall’esercizio delle professioni, restata in carica per undici mesi. E non si possono ritenere affatto estranei nel passaggio - per quanto programmato e … annunciato già a dicembre scorso - dall’uno all’altro profilo della Giunta, i determinanti impulsi di accelerazione innescati dagli appuntamenti elettorali in dirittura d’arrivo tra settembre e dicembre. E quella di Nola, città media di sicura rilevanza, è una piazza elettorale che ha sempre esercitato un peso specifico marcato negli equilibri politici dell’area metropolitana di Napoli. Una realtà, quella del contesto bruniano, il cui governo politico ed amministrativo ha una valenza di notevole portata nell’orientare consensi e scelte, specie per il voto del rinnovo del Consiglio regionale della Campania, su un territorio in cui si fronteggeranno candidature forti sia di consiglieri uscenti che di “new entries” nella corsa elettorale, per conquistare seggi di rappresentanza nell’assemblea del Centro direzionale partenopeo. 

26999 1337842583Di certo, la “lettura” del senso del cambiamento profondo impresso alla Giunta del dopo Corona virus in ragione delle scelte compiute dal “primo cittadino”, alla luce delle trattative sviluppate per uscire dall’impasse della crisi, si ritrova nella conferma dell’avvocato Ruggiero Iovino, con le delega per gli affari generali dell’Ente di piazza Duomo. E’ l’unico assessore confermato del Minieri prima edizione, per uno schema di organigramma che si prospetta, come di seguito: Ferdinando Giampietro (Più Nola), con delega per l’ urbanistica, i beni culturali e la pubblica istruzione; Angelo Siano (Uniti per Nola), con delega per i lavori pubblici; Francesca Giglio, (Uniti per Nola), con delega per il bilancio; Francesco Pizzella ( Nola democratica) con delega per le politiche ambientali; Berenice Candela (Nola democratica), con delega per le politiche sociali.

Piazza Giordano BrunoTratto caratterizzante del Minieri-bis, è la presenza degli architetti. Sono Ferdinando Giampietro - la novità nell’agone politico cittadino, con un significativo back ground nella promozione delle attività sociali per il territorio - Francesco Pizzella e Angelo Siano, amministratori di lungo corso, approdati al quinto mandato consiliare. Pizzella, attivamente interessato alla risoluzione delle problematiche ambientali, è stato anche presidente del Consiglio comunale, con esperienze maturate nella rappresentanza dell’Udc, mentre Siano è stato tra i più attivi rappresentanti e promotori di Forza Italia in città, fin dagli anni ’90. Due assessori rappresentano l’avvocatura, sono Berenice Candela e Ruggiero Iovino; dottoressa commercialista di considerevole esperienza professionale, è Francesca Giglio. Con Gaetano Minieri, novità in assoluto, per la prima volta sindaco della città è un ingegnere-imprenditore.

minieri sindaco fullE nelle funzioni di sindaco e podestà, dall’Unità nazionale ad oggi, in città si sono alternati avvocati, in lunga schiera, e medici. Tra gli anni ’ 80, ’90 e il primo decennio del 2000 ancora notevole è stata la partecipazione dei medici alla vita politica ed amministrativa, espressa da Franco Ambrosio, Ferdinando Avella, Peppino Serpico e Felice Napolitano. E hanno guidato l’amministrazione comunale con chiarezza di idee sia Ambrosio che Serpico e Napolitano …incontrando, però, ostacoli e pietre d’inciampo di vario genere, all’interno degli antagonismi fini a se stessi, generati dalla … città. Ma questo è un altro discorso sulle occasioni perse da Nola...

Nola / La pronuncia del Tar di Napoli: ricorso respinto, il dissesto atto dovuto

La sentenza della prima sezione del Tribunale di piazza Municipio fa emergere il carattere strutturale e irreversibile delle criticità economiche e finanziarie dell’Ente di piazza Duomo. Previsioni di entrate erronee, il peso dei contenziosi, la generale inattendibilità delle condizioni del risanamento del piano di riequilibrio pluriennale approvato nel febbraio del 2019 con delibera commissariale del prefetto Anna Manganelli. Alla base del default, il disavanzo di 33 milioni cristallizzato nel rendiconto del 2017.  Annunciato dai ricorrenti, nuovo gravame al Consiglio di Stato, mentre per i cittadini il carico fiscale è già al livello massimo. 

municipio di NolaGianni Amodeo – 19.06.2020 - Lincapacità funzionale spicca nel prospetto delle motivazioni, con cui il collegio giudicante della prima sezione del Tar di Napoli - presieduto da Salvatore Veneziano, con giudice referendario Domenico De Falco e giudice estensore Gianluca Di Vita- ha emesso la sentenza di rigetto del ricorso presentato da 14, tra consiglieri comunali in carica nei banchi della minoranza, ex-amministratori, tra cui l’ex-sindaco Geremia Biancardi ed ex-dirigenti, con la richiesta di annullamento del deliberato di dichiarazione di dissesto economico e finanziario dell’Ente di piazza Duomo, approvato dalla maggioranza consiliare nella seduta del 26 agosto del 2019, recependo la specifica proposta deliberata dalla Giunta guidata dal sindaco Gaetano Minieri, a due mesi dall’insediamento ufficiale della neo-compagine amministrativa eletta con il voto di ballottaggio dell’11 giugno. E va evidenziata nello sviluppo dell’intera procedura, che ha condotto alla dichiarazione di dissesto, la Galasso assessore al bilanciofunzione tecnica di ricognizione svolta dall’assessore pro tempore al bilancio, Antonio Galasso, con puntuali e congrue relazioni di ordine giuridico – legale, filtrate da un’attenta ed analitica “lettura” di atti e documenti, di cui dà oggettivo riscontro la sentenza del Tar.

In realtà, è proprio lo stato d’incapacità funzionale una volta accertato, così com’è fatto evidenziare dalla sentenza,  a rendere dovuta e doverosa la dichiarazione di dissesto; ed i presupposti che ne integrano la configurazione, si verificano sia quando  lEnte non è in grado di garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili la configurano, sia quando sussiste una situazione fattuale e pervasiva di illiquidità, in ragione di debiti liquidi ed esigibili di terzi a cui l’Ente non può validamente far fronte con la delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio con quella del riconoscimento dei debiti fuori-bilancio. Ed è questo lo scenario, con cui è delineato lo stato di default dell’Ente di piazza Duomo che viene rappresentato dalle argomentazioni in sentenza. Un default cristallizzato nel rendiconto del 2017 per il valore di 33 milioni di euro.

Anna Manganelli commissarioE’ un passaggio basilare, quello dell’accertamento dello stato d’incapacità funzionale, che conduce, a sua volta, al piano di riequilibrio per il pre-dissesto deliberato il 22 febbraio del 2019 dal commissario straordinario - il prefetto Anna Manganelli - che reggeva le sorti dell’ Ente, dopo lo scioglimento del Consiglio comunale nel maggio del 2018 per la mancata approvazione del bilancio; piano di risanamento pluriennale (n.d.r. con durata di 20 anni e quota di ammortamento annua, pari ad un milione e 660 mila euro  da inserire nel capitolo delle spese correnti in bilancio ) per fronteggiare il disavanzo di 33 milioni, emerso dal rendiconto del 2017. E contestualmente con l’approvazione della delibera del 5 maggio del 2019 per il rendiconto del 2018, si registrava il miglioramento della situazione contabile, in relazione all’operatività del piano di riequilibrio, con il disavanzo calato da 33 milioni a 28 mila euro circa.

              Non attendibile il Piano di riequilibrio per il pre- dissesto 

                  Previsioni senza concreto fondamento e tempi lunghi    

TAR NAPOLI 300x198Tra gli elementi caratterizzanti il ricorso per l’annullamento di tutti gli atti preordinati alla dichiarazione del dissesto, si colloca in modo marcato il piano di ri-equilibrio correlato alla delibera di approvazione del pre- dissesto, adottata con i poteri commissariali dal prefetto Manganelli per il risanamento economico e finanziario dell’ Ente con durata pluriennale; delibera di pre- dissesto che doveva essere revocata- secondo la tesi dei ricorrenti con interessi difesi dagli avvocati Andrea Abbamonte e Olimpia Napolitano che si sono avvalsi della consulenza del professore Nicola Quirino, docente alla Luiss “Guido Carli” di Roma - prima di procedere alla dichiarazione di dissesto. Una revoca mancata - secondo il ricorso- che avrebbe generato una situazione di confusione tra la praticabilità del piano di ri-equilibrio e i percorsi conseguenti alla dichiarazione di dissesto.   

Geremia Biancardi il sindaco di Nola nel direttivo associazione beni UnescoNulla di tutto ciò sul punto, per il quale la sentenza, invece, è netta e chiara. E vale farne diretta menzione, eccola. “L’approvazione della delibera sul dissesto non doveva essere preceduta dalla delibera di revoca del pre- dissesto, rappresentando una determinazione vincolata e ineludibile, una volta acclarato lo stato di decozione finanziaria (n.d.r. decozione è il brutto il termine di gergo che corrisponde all’ incapacità funzionale) dell’Ente”. Si colloca in questa situazione la sequenza delle previsioni erronee che per se stesse svuotano e vanificano gli obiettivi del piano di risanamento pre-dissesto. Sono - si sottolinea - le previsioni di entrate prive di fondamento, di cui danno testimonianza diretta le attestazioni dei dirigenti di settore dell’amministrazione, nonché l’entità dei debiti dell’Ente di piazza Duomo per contenziosi pregressi che supera quella indicata nel piano di ri-equilibrio. Un quadro di negatività, in cui s’innesta l’impossibilità di procedere all’incremento del gettito erariale che è già al massimo a carico dei cittadini, responsabilmente rispettosi della legalità fiscale e tributaria verso lo Stato, la Regione, la Città metropolitana e l’Ente-Comune.

Minieri GaetanoLa sentenza va oltre - e le ricomprende, ovviamente - le previsioni erronee del piano di ri-equilibrio, eccependone e contestandone la lunga durata negli anni, con tutti i vincoli e condizionamenti che ne derivano. “Di fronte all’impossibilità di risanare strutturalmente l’Ente in disavanzo, la procedura del pre-dissesto non può essere procrastinata in modo irragionevole, dovendosi necessariamente porre una cesura con il passato, così da consentire ai nuovi amministratori di svolgere il loro mandato senza gravose eredità”. Come per dire, via libera al default, fissando la linea di discrimine tra la realtà di ieri mal gestita o gestita con superficialità, e quella presente rispetto alla quale gli amministratori sono chiamati a porre in atto capacità di buon governo nella trasparenza, con i bilanci in regola e sotto costante controllo, rispettando il mandato fiduciario conferito dai cittadini. 

Partita chiusa con la sentenza del Tar di Napoli? Interrogativo d’obbligo, con risposta negativa quale reazione immediata dei ricorrenti, che hanno annunciato la presentazione di un altro gravame al Consiglio di Stato, per far valere le loro istanze che, per quel che si comprende, ruotano sulla validità del piano di risanamento pre-dissesto. Una scelta del tutto comprensibile e certamente legittima, senza alcun dubbio. Resta, tuttavia, il punto di domanda su quale possa essere il ritorno in positivo per i cittadini, il cui notevole carico fiscale- il più alto nell’intera area intercomunale nolana-  è destinato, però, a restare inalterato ancora a lungo.

Di certo, quale che siano gli sviluppi della vicenda, a Palazzo di città c’è solo da ben programmare e fare, non sono ammissibili passi falsi. Una prospettiva di percorso lineare, a cui guarda il sindaco Gaetano Minieri. 

Nola: Minieri revoca le dimissioni, scelta di responsabilità politica

Obiettivi programmazione e rilancio dell’amministrazione, primo step il bilancio.

Palazzo comunale di NolaGianni Amodeo – 02.06.2020 - Due segnali erano apparsi evidenti nel far risaltare l’ormai maturata decisione - avvalorata e caldeggiata dai tanti attestati di stima e solidarietà avuti da cittadini e rappresentanze di partiti e associazioni in questi  giorni - a cui era approdato l’ingegnere Gaetano Minieri, ma senza manifestarla, in ordine alla revoca delle dimissioni rassegnate il 12 maggio dall’esercizio delle funzioni di sindaco; decisione confermata e formalmente resa ufficiale dal sindaco …. eletto per la seconda volta, come ha sottolineato, nella conferenza-stampa svoltasi nell’odierna tarda mattinata a Palazzo di città.

Nuovo corso della Fondazione G. Bruno 1590671389Il primo segnale era stato lanciato da Minieri, nelle puntuali e convincenti riflessioni sviluppate il 30 maggio nel format telematico di ampio respiro - articolato e arricchito per la qualità dei contenuti dagli interventi focalizzati da Gaetano Manfredi, Ministro dell’Università e della Ricerca, Sebastiano Maffettone, Michele Ciliberto, Arturo De Vivo e Giovanni Lo Storto - per la presentazione ufficiale del nuovo corso della Fondazione  Parco Letterario Giordano Bruno, assicurando non solo il pieno sostegno dell’ Ente di piazza Duomo all’importante iniziativa nel quadro delle politiche culturali della città, ma rendendo anche disponibile quale sede di rappresentanza e degli uffici della Fondazione,  gli accoglienti spazi e ambienti dell’ex-Convento restaurato del Santo Spirito, in via Merliano; l’altro segnale, contestuale, era stato ex convento S. Spirito Nolaespresso dalla sottoscrizione dell’ordinanza di ri-apertura  al pubblico del secolare e monumentale complesso arboreo e naturalistico della Villa comunale, a far data da ieri- domenica 31 maggio- nel rispetto delle prescrizioni dei decreti anti Covid-19.

Due segnali che facevano da “cartina di tornasole” della raggiunta ri-composizione degli equilibri e delle intese nei gruppi politici della coalizione maggioritaria civica, con prevalenza della componente di centro-sinistra; ri-composizione, mirata a superare la solitudine, denunciata da Minieri nel rassegnare le dimissioni, a fronte delle problematiche amministrative, in cui si è venuto a trovare specie nel corso della prima fase dell’emergenza sanitaria del Corona virus. E, tuttavia, l’esito della ricomposizione sarà “leggibile” solo alla luce della formazione del nuovo organigramma di Giunta, il cui profilo sarà più politico, inteso come diretta espressione dei gruppi di maggioranza, che “tecnico” con minori vincoli di rappresentanza, come quello che fu varato a luglio dello scorso anno. Un cambiamento annunciato da Minieri, evidenziando che la nuova Giunta “sarà a trazione politica villa comunale nolamaggiore ….ma io avrò sempre i consigli degli assessori che avevo nominato. Avevo chiesto loro dei compiti, hanno superato la mia fiducia. Li ringrazio”. Chi sostituirà … chi, non è dato ancora di conoscere, considerato che c’è da osservare anche il principio della parità di genere nella rappresentanza. Ma non dovrebbe questo dato costituire, una particolare difficoltà, meno che meno un rompicapo com’è avvenuto nel passato.

Di certo, la città deve essere amministrata con spirito di servizio e dedizione, non sono ammessi né particolarismi, né litigiosità miserevoli e miserande, né interessi di parte fini a se stessi a pregiudizio e danno del bene comune. La revoca delle dimissioni, formalizzata da Minieri costituisce un atto di responsabilità politica verso Nola; un atto di responsabilità, che chiama in causa l’intera compagine consiliare, anche e soprattutto nell’articolazione dialettica di ruoli e funzioni tra maggioranza e minoranza. Un’incisiva, costruttiva ed efficace minoranza …. può essere   buona amministratrice, nell’interpretare con coerenza il mandato conferito dall’elettorato. D’altro canto, un  nuovo commissariamento, dopo una gestione amministrativa di appena undici mesi, successivi ad un altro anno di commissariamento, G. Bruno Le tre corone imagesQDBLCHX7sarebbe stata per la cittadinanza una vera e propria iattura sociale e politica accentuando la gravità della situazione economica, in cui versa l’ Ente di piazza Duomo, che ad agosto ha dichiarato lo stato di dissesto finanziario, afflitto da una pesante condizione d’indebitamento strutturale e soprattutto dal fenomeno dell’evasione \ elusione di tributi locali, specie per la tariffa dei servizi igienici e ambientali.

E su questo versante, si colloca già il primo, severo ed impegnativo banco di prova, che la maggioranza consiliare è chiamata ad affrontare, qual è il varo del bilancio con il correlato documento unico di programmazione, così come sarà proposto dalla Giunta. Un passaggio delicato e complesso per le pesanti criticità, con cui l’Ente di piazza Duomo deve misurarsi e che non permettono particolari scelte discrezionali e su Nola Gonfalonecui vigilano i componenti dell’Organismo straordinario di liquidazione; criticità acuite dalle emergenze sanitarie e socio-economiche, generate dagli effetti di Covid-19, con la generalità delle attività delle piccole e medie imprese quasi ferme, se non del tutte ferme in città. E che siano stati erogati dal competente assessorato alle politiche sociali voucher per la spesa alimentare pari al valore di circa 300 mila euro, la dice lunga sullo stato di sofferenza che vivono le famiglie in città. Una situazione che si ritrova identica ed uguale in tanti altri contesti, con gli Enti locali in pesante affanno, tanto più se in dissesto. Ed è nota la massima condizione di difficoltà di tutti gli Enti locali, per i quali garantire l’erogazione dei servizi essenziali diventa sempre più problematico ed oneroso, ridotta com’è e sempre più l’area delle entrate correnti della fiscalità locale. Non a caso rivendicano trasferimenti dallo Stato per almeno complessivi tre miliardi, come attesta il documento delle Città metropolitane, dal Nord al Sud. 

minierisindaco revoca Sotto questo aspetto, non a caso il sindaco Minieri ha marcato fortemente l’impegno che è chiamata ad assolvere l’amministrazione comunale, sia rispetto alle famiglie, sia rispetto alle piccole e medie imprese. L’impegno di vicinanza e condivisione per le esigenze micro-economiche e macro-economiche della città e del territorio, incluso il distretto Cis-Interporto-Vulcano buono è dovere - sostiene Minieri- dell’amministrazione che sia in grado di tener fede al contratto politico sottoscritto con la città, con il voto di primo turno e il ballottaggio di giugno dello scorso anno.  

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