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Dentiere gratis ai 65enni residenti nei 14 Comuni dell’ambito sociale N.23

Il territorio interessato comprende Nola, Camposano, Carbonara di Nola, Casamarciano, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Liveri, Roccarainola, San Paolo Bel Sito, Saviano, Scisciano, Tufino, Visciano. Geremia Biancardi, “Risposta ai bisogni dei cittadini grazie a patto generazionale tra scuola e territorio”.

dentiere 900x600C.S. - 09.11.2017 - Dentiere gratis a chi ha più di 65 anni e non può permettersi di comprarne una: pubblicato il bando che consentirà a 50 anziani residenti nei 14 Comuni dell’ambito sociale N 23, di cui Nola é capofila, di ricevere gratuitamente una protesi mobile.

La risposta ad una esigenza molto sentita nelle fasce più deboli della comunità è stata possibile grazie all’impegno del presidente del coordinamento istituzionale dell’ambito sociale N23, il sindaco di Nola Geremia Biancardi, che ha sottoscritto un accordo con la dirigente IMG 5586 1024x768scolastica dell’ I.S.I.S Leone – Nobile di Nola, Maria Teresa Palmieri: le dentiere saranno infatti realizzate dagli alunni iscritti all’indirizzo odontotecnico nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro.

Ottanta studenti potranno arricchire le proprie competenze pratiche con la supervisione di professionisti del settore.

Non solo non si sprecheranno i soldi, i materiali e l’impegno dei giovani, ma si raggiungerà un risultato dai rilevanti risvolti sociali”, dice Geremia Biancardi. “Dentiere agli anziani in difficoltà economica ma anche sensibilizzazione verso i temi della solidarietà e della collaborazione indirizzata ai più giovani. Itis Nola 2 nQuando le risorse che arrivano ai Comuni scarseggianoaggiunge bisogna lavorare maggiormente di ingegno per garantire il benessere ai cittadini”.

I dettagli per poter ottenere il dispositivo medico sono contenuti nel bando che è stato pubblicato sui portali internet del territorio interessato e che comprende Nola, Camposano, Carbonara di Nola, Casamarciano, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Liveri, Roccarainola, San Paolo Bel Sito, Saviano, Scisciano, Tufino, Visciano.

 

COMUNE DI NOLA: PUBBLICATE LE GRADUATORIE PROVVISORIE DELLE CONCESSIONI DI CONTRIBUTI PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO

Sul BURC n. 74 di lunedì 9 ottobre 2017 la graduatoria delle 86 istanze presentate da proprietari di edifici privati per un importo complessivo di CIRCA € 3.500.000,00.

nola comunera.na. - 16.10.2017 - Le istanze potevano essere presentate, ai comuni di appartenenza, da parte di privati entro il 31 marzo scorso e i richiedenti potevano far richiesta di un contributo max per abbattimento e ricostruzione di € 30.000,00 per ogni unità abitativa; € 20.000,00 per adeguamento e miglioramento sismico ed € 10.000,00 per rafforzamento sismico, sempre per ogni unità abitativa.

La Regione Campania – legge n. 77 del 2009 art. 11- istituì un fondo per la prevenzione del rischio sismico di € 122.974.623,36; per l’anno 2017 saranno utilizzati circa € 3.500.000,00. Una somma enormemente esigua rispetto alle richieste presentate; infatti al 30 marzo sono pervenute 7.637 istanze trasmesse da 354 comuni.

I Comuni hanno trenta giorni di tempo per presentare eventuali modifiche. Da Palazzo Santa Lucia fanno sapere che difficilmente la graduatoria provvisoria potrà essere modificata. Nel decreto presidenziale si precisa che la pubblicazione della graduatoria sul BURC ha valore di notifica per i soggetti destinatari del contributo, fermo restando la facoltà dei Comuni interessati di pubblicare le graduatorie; infatti sul BURC sono state pubblicate due graduatorie, una per punteggio decrescente per ogni richiedente ed un’altra per Comune di appartenenza. Con successivo provvedimento si provvederà, di volta in volta che vengono stanziati nuovi fondi, ad individuare per scorrimento della graduatoria gli interventi potenzialmente finanziabili sulla base delle risorse disponibili.

Al Comune di Nola sono state presentate 86 istanze per un importo complessivo di € 3.500.000,00; purtroppo il primo avente diritto – Longobardi Salvatore con punteggio 1503 € 35.000,00 – è posizionato al 314° posto in graduatoria, attualmente molto distante dai progetti finanziabili. Una cosa è certa: la graduatoria non ha scadenza, quindi c’è la speranza che in tempi medio-lunghi ogni avente diritto possa ottenere il contributo.

Acerra: il Sindaco nomina la Giunta

Come prima delibera approvata la costituzione in giudizio per le bonifiche contenute all’art. 3 dell’accordo operativo del 5 agosto 2009

giunta acerraliria tar – 16.07.2017 -  Il Sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, ha nominato i seguenti Assessori, conferendo loro le relative deleghe: Milena Tanzillo, Assessore all’agricoltura; Gerardina Martino, Assessore al bilancio e patrimonio; Milena Petrella, Assessore alle politiche dell’istruzione e dell’educazion;, Vincenzo Iorio, Assessore alla Polizia municipale; Cuono Lombardi, Assessore all’ambiente e all’igiene urbana; Domenico Paolella, Assessore all’urbanistica.  L’Assessore Cuono Lombardi è stato nominato anche vicensindaco.

Il Sindaco Raffaele Lettieri, nella prima seduta della nuova Giunta comunale che si è tenuta lunedì 10 luglio, ha voluto subito augurare buon lavoro a tutta la squadra: «Ci siamo dati degli obiettivi e con determinazione, soprattutto in questo momento, c’è tutta la nostra volontà a voler continuare a lavorare per portare a compimento il programma elettorale votato dai cittadini. Voglio sottolineare la forte rappresentanza di genere in Giunta. A tutti gli Assessori rivolgo i miei migliori auguri di buon lavoro».

Contestualmente, nella prima riunione di Giunta convocata dal Sindaco Raffaele Lettieri, è stata approvata la Delibera di Giunta comunale per la costituzione in giudizio del Comune dinnanzi al Tar Campania “per l’esecuzione dell’accordo operativo del 05/08/2009”, dopo la diffida alla Regione Campania del Sindaco di Acerra .

Con tale atto il Comune di Acerra contesta l’inadempimento dell’obbligo del commissario delegato all’emergenza rifiuti nella Regione Campania ex OPCM 1/02/08 n.3654 e per esso della Regione Campania, subentrata in seguito alla cessazione dello stato di emergenza, alla esecuzione degli interventi di rimozione dei rifiuti e di bonifica previsti dall’art. 3 dell’accordo operativo stipulato in data 05/08/2009 dal Comune di Acerra con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, la Presidente del Consiglio dei Ministri, la Regione Campania e il Commissario delegato ex OPCM 01/02/08 n. 3654.

Nella relazione istruttoria si legge che con l’Accordo straordinario del 05/08/2009 il Commissario delegato all’emergenza rifiuti in Campania si impegnava a realizzare una serie di interventi sul territorio comunale, tra cui varie rimozioni di rifiuti e bonifiche.

Non essendoci stato adempimento, pertanto, il Comune di Acerra ha dovuto provvedere in proprio alla realizzazione di molti interventi di rimozione dei rifiuti sostenendone le relative spese.

Con nota prot. 35717 del 30/06/2017 il Sindaco ha diffidato la Regione Campania a completare l’iter e ad eseguire gli interventi di bonifica indicati all’art. 3 dell’accordo operativo stipulato in data 05/08/2009, provvedendo all’adozione degli atti obbligatori di propria competenza.

SPERONE / CAVALCAVIA E IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI: IL SINDACO MARCO SANTO ALAIA CHIARISCE

Il presidio di occupazione della Sala consiliare del palazzo comunale, attuato dal gruppo di minoranza, è stato rimosso con l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Baiano e del “primo cittadino” Marco Santo Alaia, generando polemiche di varia natura. Un intervento di ripristino della legalità per il rispetto del ruolo svolto dalle istituzioni e che ha fatto seguito alle contestazioni espresse dai protagonisti dell’occupazione e dal Comitato cavalcavia 20\22 verso l’inadeguatezza dell’amministrazione rispetto alla  vicenda. Contestazioni respinte ai mittenti, con l’accusa di pretestuosa e inconcludente strumentalizzazione, dopo che la magistratura di Avellino ha predisposto il dissequestro provvisorio dei cavalcavia della lunga story, in attesa che Autostrade per l’Italia esegua gli interventi per il ripristino della normale agibilità e che dovrebbero concludersi nell’arco di un mese o poco meno.

Comitato cavalcavia n 326x245Gianni Amodeo -17.10.17 - Nella fase di svolta risolutiva appena avviata,ma innescando paradossalmente polemiche, va ripresa per sommi capi la story che si trascina dal 5 giugno, quando è diventato operativo il provvedimento di sequestro dei cavalcavia n.ro 20 e n.ro 22  dell’A-16 nel territorio comunale di Sperone. Mancanza di sicurezza per il traffico veicolare, alla base del drastico provvedimento della Procura della Repubblica di Avellino. Uno stop penalizzante per gli agricoltori e le aziende della zona industriale del Comune il cui territorio fa da interfaccia tra la Provincia irpina e l’area nolana, seguendo il tracciato della strada statale della 7-bis sulla direttrice della via Regia realizzata dall’amministrazione borbonica nel ‘700. Un caso aperto, sbloccato una decina di giorni fa dalla magistratura, recependo la proposta di Autostrade per l’Italia, la società concessionaria della rete nazionale,che ha assunto l’impegno di eseguire le opere di consolidamento alle due infrastrutture, realizzate negli anni ’60, per renderle agibili e sicure; opere programmate con l’utilizzo di tecniche costruttive sofisticate, con l’utilizzo di materiali flessibili e affidabile tenuta come le lastre di carbonio, in grado di garantire il massimo indice di consistenza alla massa cementizia.

comitato cavalcaviaA seguire l’occupazione del Palazzo comunale di piazza Luigi Lauro per opera del  gruppo consiliare di minoranza, per sollecitare la cantierizzazione dei lavori annunciati, censurando, nello stesso tempo, l’amministrazione comunale, che si sarebbe resa inerte rispetto all’intera vicenda. In realtà, l’amministrazione per il ristretto perimetro delle sue competenze è stata fattiva e responsabile fin dall’applicazione dei sigilli di sequestro, per scongiurarne gli effetti di lunga durata, come purtroppo è accaduto, a danno di imprenditori e agricoltori. Ed il “primo cittadino”  tiene a precisarlo, focalizzando quella che giudica un’indebita strumentalizzazione montata ad arte ed impropria, per giunta superata dagli eventi, a cui la rimozione del presidio d’occupazione non poteva che essere la risposta obbligata e doverosa, al di là del giudizio politico che sull’intera vicenda si vuole dare.

L’AMMINISTRAZIONE HA OPERATO

CON RESPONSABILITA’ E TRASPARENZA     

Marco Alaia SperoneNon c’era nessun elemento e dato di fatto che potesse avallare e giustificare - afferma Alaia - il perdurare dello stato di occupazione della Sala consiliare. Uno stato di occupazione che nella sostanza e nella forma costituiva la negazione dell’impegno e del lavorio posti in essere in ambito istituzionale, per canalizzare la complessa problematica verso una risoluzione concreta nel tempo più ragionevole possibile. Il rapporto che l’amministrazione ha sviluppato con le Istituzioni preposte- Procura della Repubblica e Prefettura di Avellino - è largamente documentato e agli atti, a conferma della volontà piena di venire a capo della questione con decisioni chiare, nette e condivise sia dalle Istituzioni che dalla società Autostrade per l’Italia, parte in causa con specifici oneri e esplicite competenze; decisioni che non erano- come non sono- nella diretta  responsabilità dell’amministrazione fino a prova contraria parte offesa nella vicenda ed interessata a restituire in tempo brevi l’utilizzo dei due cavalcavia nella sicurezza e nell’agibilità ai cittadini, agli agricoltori e agli imprenditori della zona industriale”.

Sperone cavalcavia 133130427 1ddb326c 3a60 4d0c 88b9 57917f2e78d0E sul punto d’abbrivio dell’azione posta in essere dall’Ente di piazza Lauro, il “primo cittadino” evidenzia che appena acquisita la notifica del provvedimento di sequestro disposto dalla Procura della Repubblica la “Giunta si è riunita con convocazione d’urgenza il 6 giugno, per deliberare l’affidamento ad uno Studio legale dell’incarico di tutelare gli interessi del Comune, proponendo l’istanza di dissequestro”, con tutto l’iter che ne seguiva fino all’approdo all’udienza in sede di Tribunale del Riesame, dopo il rigetto dell’istanza di dissequestro. E nella cronistoria si innestano non le consulenze rese all’amministrazione da esperti e docenti universitari sulle condizioni statiche delle infrastrutture sequestrate, ma anche gli incontri nel Palazzo comunale con gli agricoltori e gli imprenditori sull’evolversi della situazione. Uno scenario, nel quale si collocavano le istanze dei parlamentari Manfredi, Tartaglione e D’Agostino dirette ai Ministri Delrio e Calenda titolari dei Dicasteri dei trasporti e dello sviluppo economico, per  sollecitarne l’intervento e favorire le soluzioni necessarie, ma anche l’incisiva azione  della dott.ssa Maria Tirone, neo-prefetto, appena insediatasi nel Palazzo di governo del territorio della provincia, con la convocazione degli incontri di metà settembre e inizio ottobre per dirimere la questione; incontri che hanno coinvolto le rappresentanze prefettizie, del Comando provinciale della polizia stradale, della sezione irpina di Confindustria,dell’amministrazione comunale e della società Autostrade per l’Italia. Una proficua fase interlocutoria, che ha determinato la decisione della società concessionaria della rete autostradale di proporre alla Procura della Repubblica l’impegno a realizzare le opere di consolidamento, a garanzia dell’agibilità e della sicurezza pubblica per i due cavalcavia con le stesse garanzie di utilizzo connesse al loro eventuale rifacimento. Una proposta recepita dalla magistratura, con il dissequestro provvisorio per i lavori da eseguire. Un passaggio fondamentale, quest’ultimo, tenendo ben presente che la magistratura aveva respinto in precedenza la proposta della società di allestire un sistema di video-sorveglianza di affidabile e sofisticata tecnologia, in grado di garantire il transito di automezzi con carichi adeguati alla tenuta delle due infrastrutture, in particolare di quella contrassegnata dal n.ro 22, ma non superiori alle 34 tonnellate; soglia-limite di tolleranza per la pubblica incolumità secondo i referti dei carotaggi condotti dalla stessa società - a garanzia della staticità dei cavalcavia- ed oltre la quale il transito degli automezzi con carichi sovradimensionati sarebbe stato interdetto in automatico dalle apparecchiature informatizzate. Una soluzione tecnologica plausibile, ma oggettivamente troppo macchinosa e manipolabile rispetto alle reali esigenze di sicurezza, sulla cui priorità esclusiva e assoluta la magistratura non poteva affatto transigere.

Percorso lineare e tutto all’interno delle Istituzioni, come risalta dalle parti essenziali della story di quest’estate e dell’autunno in corso; un percorso reso noto e pubblico attraverso l’informazione televisiva, cartacea e degli on-line del territorio. C’è ora l’attesa dell’attivazione dei cantieri di lavoro, in cui saranno impegnati i tecnici e le maestranze di Autostrade per l’Italia. “Non è stato ancora notificato alcun atto all’amministrazione comunale - spiega Alaiain ordine all’inizio dei lavori. Un solo dato è certo: non dovrebbero superare le quattro settimane, una volta aperti i cantieri. E’ il crono programma- conclude- prospettato dalla società negli incontri tecnico-istituzionali svoltisi in Prefettura”.     

NOLA / IL PUNTO: ASPETTANDO IL RILANCIO DELLA CITTÀ, I TASSELLI DEL NUOVO PATTO AMMINISTRATIVO

Cinzia Trinchese Vice-Sindaco, Enzo De Lucia nel Consiglio generale dell’ASI. Il Partito Democratico “richiama” Luisa Marone che risponde picche e rivendica le proprie responsabilità verso i cittadini e l’azione lineare che svolge in Consiglio.

 

cinzia trinchesGianni Amodeo - 10.06.2017 - Con l’incarico di vice-sindaco conferito all’architetto Cinzia Trinchese, titolare dell’assessorato ai beni e alle attività culturali, all’arredo e al decoro urbano dall’inizio del ciclo Enzo de luciaamministrativo, apertosi nel 2014, e la designazione dell’assessore Enzo De Lucia, responsabile del patrimonio comunale, per l’ormai formalizzato ingresso nei “vertici” di programmazione e gestione dell’Area di sviluppo industriale di Napoli per l’ importante agglomerato del sistema imprenditoriale della Piana di Boscofangone, il sindaco Geremia Biancardi ha fissato tessere significative nel prospetto di quel nuovo Patto per la città  annunciato ed auspicato a febbraio scorso con la revoca delle dimissioni che aveva rassegnato. Un atto “forte”, quello biancardidelle dimissioni presentate, con messaggio incorporato diretto alla coalizione maggioritaria di centro-destra, a farsi carico della piena assunzione di responsabilità del mandato elettorale ricevuto dai cittadini  e per rivitalizzare l’azione del governo locale; la revoca coincise, come si ricorderà, con la scadenza dei venti giorni di “riflessione politica”, previsti opportunamente  dalla normativa, per recuperare l’agibilità amministrativa, scongiurando il rischio dell’irreversibilità delle crisi degli Enti territoriali con il conseguente commissariamento degli organi elettivi degli Enti stessi.

municipio di NolaIn realtà, nelle circostanze che precedettero le dimissioni, un elemento di particolare fibrillazione nella tenuta della maggioranza sarebbe stato determinato dalla richiesta di osservanza dell’accordo raggiunto  con l’insediamento della Giunta proprio nel luglio del 2014, in virtù del quale al giro di boa della prima parte del ciclo amministrativo, l’assessore Trinchese avrebbe assunto l’incarico di vice-sindaco, affidato, intanto, ad Enzo De Lucia in uno con le deleghe per i lavori pubblici e per la popolosa frazione di Polvica. Una richiesta fatta dall’assessore Trinchese, primatista di voti di preferenze personali nelle due ultime tornate elettorali. La fibrillazione che rischiava di dilatarsi con insidie per la conservazione degli equilibri delle componenti della coalizione venne depotenziata dal “primo tonino manzicittadino”, con l’incarico di vice-sindaco affidato al consigliere-anziano, Antonio Manzi, assessore alla polizia municipale e ai trasporti, ed assumendo ad interim deleghe importanti, tra cui quelle per l’urbanistica, la riqualificazione urbana e l’edilizia. Una mina rimossa con il disinnesco completato per gli incarichi nuovi attribuiti a Cinzia Trinchese ed Enzo De Lucia. E per le funzioni di vice-sindaco, stando a quanto é dato di conoscere, c’è anche l’intesa di massima, per la quale saranno esercitate a rotazione, per la durata di tre mesi, da tutti gli altri assessori, fino alla conclusione del mandato elettorale, nel 2019. Un assetto che rinnova e garantisce gli equilibri della maggioranza.

Ma è chiaro che è ben poca cosa o nulla, se dovesse essere solo funzionale a …conciliare la maggioranza con se stessa e con i suoi mutevoli umori. La città, invece, reclama ben altro, in termini di programmazione e di rilancio economico e socio-produttivo, per uscire dal torpore e dall’immobilismo in cui versa, come accade per tutte le città medie dell’area metropolitana di Napoli. La coalizione maggioritaria ha dalla sua parte, i “numeri” in Consiglio, per riempire di contenuti congrui quel nuovo Patto per la città, ancora fermo nelle enunciazioni e dichiarazioni di principio; un annuncio, con cui anche alla luce dei recenti provvedimenti, Biancardi ha sventato la crisi di febbraio scorso. Il tempo che manca alla conclusione del ciclo consiliare è davvero breve. E non si può restare sempre in attesa dell’ineffabile e … inafferrabile Godot.

luisa maroneIl rilancio della città è possibile, se si vuole. La maggioranza è chiamata a svolgere un ruolo propulsiva non più differibile, alla pari della capacità di proposta che saprà sviluppare la minoranza nell’articolazione delle sue componenti. E su quest’ultimo versante, s’innesta la posizione critica, assunta dal Circolo cittadino “Vincenzo La Rocca” del Partito democratico, nei confronti della consigliera comunale, Luisa Marone, eletta in rappresentanza dei dem. Il comunicato diffuso dal Circolo di via Tansillo evidenzia l’assenza di comunicazione e interazione tra il Pd locale e Luisa Marone, che, per giunta e a mo’ di… aggravante, non risulta aver rinnovato neanche la tessera di adesione al Partito dem.

Di fatto, la signora Luisa Marone ha spesso manifestato riserve sull’azione dei dem, riconoscendosi con dichiarazioni pubbliche nella visione riformista e innovativa di Renzi. Un dissenso mai dissimulato verso il Pd cittadino, a cui fa da controcanto l’attiva partecipazione di Luisa Marone all’attività consiliare, concorrendo alla formazione delle decisioni e degli atti della minoranza nel confronto, spesso impari, con cui deve misurarsi verso la maggioranza. Un impegno che assolve, tiene a sottolineare, per spirito di servizio civico e responsabilità, nel rispetto della volontà dei cittadini che l’hanno eletta.

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