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VISCIANO: DEDICATO A PADRE ARTURO UN MONUMENTO CIRCOLARE IN LASTRE METALLICHE

Il Concorso di idee, indetto dalla civica amministrazione di Visciano, guidata dal sindaco pro tempore, Pellegrino Gambardella, e dall’ Associazione degli ex-allievi di Padre Arturo. L’Ideazione avveniristica e messaggio di carità cristiana progettato da Mina Di Nardo e realizzato negli stabilimenti canadesi della Metal Mariani a Toronto. Il taglio del nastro inaugurale, mercoledì 25 luglio alle ore 17.30, è affidato alle signore Rita Mariani e Natalina Marinelli.

libroGianni Amodeo - 21\07\18 - E’ di  nitida e forte intensità la caratura della testimonianza di gratitudine e riconoscenza, in cui echeggia e risuona l’ariosa coralità del sincero sentire e dell’ onesto pensare della gente comune del territorio nostrano, nell’ammirare e onorare l’esemplarità di vita spirituale e di operosità cristiana incarnata da Padre Arturo D’Onofrio,  Servo di Dio, per il quale è in atto il percorso della beatificazione, che lo condurrà agli onori degli altari della Chiesa cattolica.

montaggio 1 Una testimonianza d’identità che si riconosce e riflette nella geometrica e variegata configurazione del Monumento  che Gli è dedicato e che sarà inaugurato mercoledì 25 luglio alle ore 17.30, nell’area di svincolo della rotatoria di Schiava di Tufino, da cui si dirama, per un verso,  la strada che s’impenna gradualmente e conduce a Visciano, e per l’altro verso, la lingua di strada che conduce nel sito pianeggiante su cui si distende Tufino.

Un rito cerimoniale a cui parteciperanno il vescovo di Nola, Francesco Marino, l’arcivescovo Beniamino De Palma, già guida pastorale della Diocesi nolana, il sindaco della Città metropolitana di Napoli, Luigi De Magistris, il presidente della Regione-Campania, Vincenzo De Luca, i parlamentari nazionali, consiglieri regionali e sindaci dei Comuni del territorio, mentre il taglio del nastro inaugurale è affidato alle signore Rita Mariani e Natalina Marinelli.

STORIA DELL’UOMO DI FEDE E DELLA COMUNITA’

padre ArturoIl Memoriale  dà compiuta forma all’originalità dell’ideazione progettuale, innervata da una pregevole visione estetica, raccontando  la Storia dell’uomo di grande fede, qual è stato Padre Arturo, l’ Apostolo dei giovani, nel percorrere i difficili e complessi tornanti della contemporaneità in cui si fondono la seconda parte del Novecento e il XXI  secolo, come in ideale continuità con la missione di carità  compiuta da San Filippo Neri nel degrado morale e sociale della Roma del ‘600  e da San Giovanni Bosco l’ispiratore e fondatore, nell’Italia dell’800, del sistema socio-formativo articolato nel modello delle “Scuole salesiane”, dedite alla diffusione delle conoscenze e all’esercizio di attività di laboratorio per l’apprendimento delle competenze nel lavoro e nelle specializzazioni tecniche, in connessione con la prospettiva dell’elevazione spirituale e umana delle persone.

p.Arturo con i giovaniE’  l’ideazione che fa declinare  la Storia collettiva e la Memoria della comunità che fanno da ancoraggio all’azione missionaria di Padre Arturo, propagatasi da Visciano  in tante parti e angoli del mondo, dall’Italia all’America latina e in India. Una rappresentazione  atteggiata quale “ segno urbanistico che mette in relazione il territorio e la sua Storia, e appunto come Storia di Memoria collettiva racconta i gesti della comunità. La funzione comunicativa ha due valenze: una propriamente paesaggistica e una direttamente figurativa. Il Memoriale è concepito per svolgere le sue funzioni con sintesi geometrica e narrazione visiva”.

E’ questo uno dei tratti  della relazione illustrativa che rende esplicito il  significato dell’elaborazione progettuale, con cui nel 2013 l’architetto Mina Di Nardo si aggiudicò con largo ed unanime consenso il Concorso di idee, indetto dalla civica amministrazione di Visciano, guidata dal sindaco pro tempore, Pellegrino Gambardella, e dall’ Associazione degli ex-allievi di Padre Arturo , correlata con la Piccola Opera della Redenzione,  espressione del nucleo centrale da cui si viene irradiando  la missione del Servo di Dio.

montaggio 2 c04427fb ebd1 4fa7 819b eb6a170e56f5 CopiaUn ben strutturato Concorso progettuale funzionale sia alla costruzione del Monumento in onore del Servo di Dio, sia all’intervento di riqualificazione naturalistica del sito prescelto, in stretta collaborazione istituzionale sia con la Città metropolitana di Napoli che con il Comune di Tufino, su cui è stata allestita con il diametro di oltre 40 metri la rotatoria che fa da basamento del Memoriale. Un sito, si ricorderà, strettamente contiguo all’area della mega-discariche di Paenzano-1 e Paenzano-2 , che, per lunghi anni, sono state il simbolo del degrado ambientale e, da un decennio almeno, sottoposte a interventi di messa in sicurezza e bonifica integrale, con la rete di recupero e riutilizzo del biogas per la pubblica illuminazione e i consumi civili, “ospitando” l’efficiente e funzionale impianto industriale per la trito vagliatura dei rifiuti solidi urbani. Un processo  di ri-naturalizzazione più che significativo, dando risposte esaustive alle lotte e alle istanze delle comunità  e dei gruppi di volontariato civico operanti sul territorio.

L’ORIGINALITA’ DEL POLITTICO IN ACCIAIO COLTEN                                        

LA REALIZZAZIONE NEGLI STABILIMENTI CANADESI DELLA METAL MARIANI          

lavorazione in Canada Il linguaggio del progetto scultoreo di Mina Di Nardo richiama la linearità espressiva della grande tradizione dei temi sacrali e religiosi narrati nelle pitture parietali e su quei materiali lignei che fanno da supporto agli affreschi dei polittici. E’ la linearità che si affida, però, ad un materiale del tutto insolito e certamente innovativo per la composizione di opere  monumentali, qual è il duttile acciaio colten, che si presta ad una agevole manutenzione e trattato a Toronto negli stabilimenti  della Metal Mariani, la grande azienda canadese di rinomanza internazionale, specializzata nella realizzazione di imponenti e artistiche installazioni civili, utilizzando proprio l’ acciaio.

lavorazione in Canada 3 Negli stabilimenti canadesi il progetto di Mina Di Nardo ha assunto la forma estetica d’opera d’arte in lastre d’acciaio distribuite in fase ascendente con dimensioni variabili ad iniziare da un metro e mezzo d’altezza, fino a toccare l’apice di discrimine dei cinque metri, per discendere gradualmente all’altezza di un metro e mezzo; lastre traforate, che si sviluppano in sequenza, con due portali alti undici e dodici metri, in forma di fascia circolare corrispondente per oltre 30 metri al perimetro della rotatoria. E’ un lavoro di  straordinaria finezza artistica e artigianale, quello eseguito con massima precisione e applicazione dalle maestranze canadesi, che consegna alle immagini disegnate dai trafori l’essenzialità delle vicende di Padre Arturo nell’impegno di solidale umanità, coinvolgendo attivamente la comunità per la realizzazione della Città mariana del territorio e delle molteplici iniziative di carità che ne sono derivate. Un racconto iconico, nel solco della tradizione artistica della religiosità popolare, ma anche e soprattutto originale, certamente al passo con i tempi veloci del mondo senza frontiere. Ma il senso dello stupore non si ferma qui.

lavorazione in Canada 2 Il Memoriale sembra vivere e  fare  storia a se stante, suscitando profonda ammirazione e acute emozioni nelle ore serali e notturne, quando si illumina dall’interno dell’orbita della rotatoria con il gioco delle luci che si rincorrono, dando anima e vigore all’intero complesso circolare, che si offre ad una suggestiva e insolita lettura delle immagini disegnate dagli ingegnosi trafori. E’ davvero uno spettacolo in sé, ch’è ben più di un semplice elemento di arredo e decoro urbano, costituendo un autentico fattore di attrattiva, che fa da buon viatico, per raggiungere il Santuario dedicato alla Madonna del Carpinello, che si festeggia solennemente proprio in questi giorni, a Visciano.

Monumento 1 CopiaDettaglio essenziale. Alla presidenza della Metal Mariani, figura Vincenzo Mariani,  manager di grande valore ed esperienza, emigrato negli anni ’80  in Canada, dove si è affermato per le capacità di lavoro e le qualità personali d’imprenditore accorto e dinamico. Vincenzo Mariani è stato uno dei tanti allievi formatosi alle lezione di vita e di amore per il prossimo di Padre Arturo e sostiene da sempre tutte le iniziative  della Congregazione delle Missioni della Divina Redenzione, la filiazione della Piccola Opera della Redenzione.            

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Presentata a Rotondi dall’Associazione Pro Loco “La Lanterna” la Guida culturale “Campania insolita e segreta”

DOMENICA 17 GIUGNO - CENTRO DI AGGREGAZIONE ROTONDI - VIA L. VACCARIELLO.

copertina Campania Insolita 2Lu.pi. – 05.07.2018 - L’Irpinia presente in “Campania insolita e segreta” di Maria Franchini e Valerio Ceva Grimaldi è una guida internazionale in una collezione dedicata alle più celebri città e regioni del mondo, edita dall’editore francese Thomas Jonglez.

Campania Insolita e segreta è frutto di una considerazione: le tantissime guide in commercio descrivono di regola sempre gli stessi siti (Pompei, il Vesuvio, Capri, Sorrento, Amalfi, Paestum …), e niente o quasi che faccia uscire dall’ ombra l’incalcolabile numero di altri tesori che cela questa regione, posti sconosciuti anche a chi ci abita e a chi vi ha soggiornato più volte.

La guida è dedicata a loro, nella speranza che sarà gradita anche al visitatore occasionale che desideri allontanarsi dai soliti itinerari. Alcuni luoghi sono anche arricchiti da testi tematici, che consentono di farsi un’idea della cultura campana in tutta la sua complessità.

La guida è stata presentata da Maria Franchini, che, per realizzare la pubblicazione, ha percorso in lungo e in largo la Campania alla ricerca dei luoghi più intriganti, più singolari e più spettacolari della nostra regione.

Sono intervenuti: Felice Stanzione, presidente della pro loco “La Lanterna” di Rotondi; Giuseppe Silvestri, presidente UNPLI Avellino; Marco Di Donato; Marco Tonelli, critico d’arte e curatore del progetto di via Varco; Eugenio Giliberti, Umberto Manzo, Emiliano Perino, Luca Vele, Giuseppe Perone e Lucio Perone, gli artisti di Via Varco; Pasquale Gallo, delegato ai fondi europei; Ciro Mainolfi, assessore alla cultura, sport e spettacolo; Antonio Russo, sindaco del Comune di Rotondi.

PREFAZIONE

V. De La Campania è terra di storia e cultura, e non ha uguali per l’intreccio unico tra patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale, per le sue antiche tradizioni e le eccellenze enogastronomiche. Una straordinaria regione che, oltre alle tante bellezze conosciute in tutto il mondo e che non necessitano di troppe presentazioni, vanta altrettanti tesori meno conosciuti, perfino ancora nascosti. Un altro patrimonio di inestimabile valore che troppo spesso sfugge ai circuiti consolidati del turismo.

Ho il piacere di presentare questa guida singolare quanto utilissima, che seguendo uno schema che ha già riscosso il meritato apprezzamento anche internazionale, vuole svelare le tante bellezze della nostra Regione e lo fa accostando sapientemente quelle già note con quelle “insolite e segrete”, ancora da scoprire. Se suggestivi sono i cunicoli della Napoli Sotterranea, lo sono altrettanto i cunicoli che si celano nel sottosuolo di Torre Del Greco; meravigliosi gli arredi della Reggia di Caserta, affascinanti i poco conosciuti segreti dei suoi sottotetti e del teatrino di corte. Luoghi dietro l’angolo, magari sotto terra, o dentro i Palazzi storici, in tanti casi oltre la cortina del già conosciuto. Come le antiche tradizioni popolare le liturgie che animano le processioni dell’Annunziata ma anche il simbolismo esoterico degli obelischi d’Irpinia e dei riti beneventani dell’Assunzione. E scorrendo le pagine insolite e segrete, magari si finisce in costiera sorrentina dentro un tunnel sotterraneo che porta dai terrazzamenti fino al mare ….

C’è anche questo e tanto altro di più. Una guida accattivante, un utile rifermento per scoprire e riscoprire un territorio eccezionale, unico, ricco di storia millenaria e di tradizioni impareggiabili. Una Campania unica, solita e insolita, una Campania variegata e straordinaria, un viaggio nelle bellezze di luoghi suggestivi che hanno il fascino della sorpresa e dell’incanto”.

Presidente della Regione Campania

Vincenzo De Luca

PRESENTAZIONE DELLA GUIDA

Una lastra marmorea che trasuda due volte l'anno, un'eccezionale escursione subacquea fra i mosaici e i resti di un'antica città romana, uno spettacolare anfiteatro popolato da spettatori di pietra, tradizioni pagane mai scomparse, il più grande incensiere del mondo, una sublime biblioteca nascosta in un palazzo abbaziale, l'impronta dei battiti d'ali dell'arcangelo san Michele, i flagellanti di un rito penitenziale fuori dal comune, incredibili obelischi giganti portati a spalla in processione, i vasi delle Nozze di Cana in un santuario sconosciuto, affreschi eccezionali straordinari e ignorati... Lontano dalla folla e dai cliché, la Campania possiede, dall'entroterra alle coste, uno dei patrimoni culturali più ricchi d'Italia. A poca distanza dai siti di fama mondiale come Sorrento, la costiera Amalfitana, Pompei, il Vesuvio, Caserta o Napoli, questa stupenda regione cela tesori sorprendenti che si rivelano solo a chi desidera allontanarsi dai soliti itinerari e agli abitanti più curiosi. Una guida per chiunque creda di conoscere bene la Campania o per chi volesse scoprire il volto nascosto di questa regione.

GLI AUTORI

Maria Franchini RidMaria Franchini - Guida ai monumenti della Campania per quindici anni e conferenziera, è nata a Napoli. Giornalista e autrice, grande appassionata di cultura napoletana ed esperta di civiltà romana, ha al suo attivo diverse pubblicazioni. Lavora per il Centro Culturale Italiano di Parigi, per il quale tiene corsi di lingua napoletana, organizza conferenze e dirige seminari sugli argomenti che predilige.

Sito web: www.egdlauteurs. org/maria-franchini-index.php/pages/biographie.

Valerio Ceva Grimaldi Pisanelli Di Pietracatella è membro di un’antica famiglia nobile napoletana. Giornalista professionista, ha lavorato nello staff del presidente della provincia di Napoli, il prof. Amato Lamberti, e poi all’assessorato all’ambiente del comune di Napoli. Ha collaborato per due anni alla trasmissione Gap della Rai. È stato caporedattore della testata Notizie Verdi e vicedirettore di Terra, il primo quotidiano ecologista distribuito in edicola. Ha pubblicato numerosi articoli e inchieste sulla città di Napoli. È stato consulente della trasmissione Rai “Ulisse, il piacere della scoperta”, condotto da Alberto Angela, in occasione della puntata “I mille segreti di Napoli”.

Contatto: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

GLI ALTRI AUTORI

Marco Di Donato - “Il simbolismo esoterico del Castello dei Marchesi Caracciolo Del Balzo”; “La triplice cinta dell’Abbazia del Goleto”; “La cappella di San Luca”

Prof. Maria Passaro – “Il campus dell’arte”

Domenico Orsini – “Un campus all’americana”; “Sbirciando nei laboratori del campus”.

Anfiteatro Romano di Avella: Al via la IV Edizione di L’Abella Dance

Oltre al Gran Galà è prevista una rassegna di Scuole di danza, una giornata dedicata interamente alla danza Hip Hop, il IV Concorso di Danza intitolato “Danza per le Stelle”. Organizzazione Fondazione Avella Città d’Arte con la direzione artistica di Francesco Imperatore e Rosa Varriale, patrocinio morale del FAI - Fondo Ambiente Italiano delegazione di Avellino, collaborazione di Bassa Irpinia News.

LAbella Dance sotto le Stelle 678x381Lu.pi. – 09.07.2018 - Dal 9 al 13 luglio 2018, nella spettacolare cornice dell’Anfiteatro romano di Avella, si svolge la IV Edizione di L’Abella Danza, in onore del Maestro Ricardo Nunez, organizzata dalla Fondazione Avella Città d’Arte, presidente Antonio Larizza, con la direzione artistica di Francesco Imperatore e Rosa Varriale,.

Abella Danzasi 900x504Come già realizzato con successo nelle precedenti edizioni, sono proposti al pubblico spettacoli serali e straordinarie opportunità di formazione durante il giorno: l’intento della manifestazione è, infatti, quello di creare un’occasione di confronto tra le varie forme di danza e offrire un momento di crescita artistica, nonché di festa, ai giovani talenti della Campania che si dedicano all’arte coreutica.

Abella Dance 2018 La CommissioneDa lunedì 9 a venerdì 13 luglio si tengono, quindi, lezioni di vari stili di danza nella Palestra dell’Istituto Comprensivo “Mons. Guerriero” di Avella, tenute da importanti professionisti: Giovanna Spalice, Alessia Gay, Umberto De Luca, Cecilia Mecatti, Carla Livio, Rosario Cardettino, Alessandra Veronetti e Simone Vallese sono i Maestri per la danza classica; invece Irma Cardano, Mariagrazia Minopoli, Erminia Sticchi e Livia Petillo sono i Maestri della danza contemporanea; le lezioni di danza moderna sono tenute da Benedetta Imperatore e Vinicio Mainini e includono una lezione di Gyrokinesis con Milena Limatola

Abella Dance 2017 750x400Grande novità di questa Edizione è il workshop di danza contemporanea della durata di 5 giorni, che sarà tenuto dai Maestri Sasha Riva e Simone Repele, con lezioni da 2 ore, finalizzato all’esibizione di un numero ristretto e selezionato di partecipanti al Gran Galà delle premiazioni del 13 luglio, in presenza di personalità e nomi illustri della danza internazionale, alcuni dei quali si esibiranno con assoli e passi a due.

I Premi Anfiteatro doroOltre al Gran Galà è prevista una rassegna di Scuole di danza il 10 luglio; l’11 luglio una giornata dedicata interamente alla danza Hip Hop, con lezioni durante il giorno e spettacolo serale; il 12 luglio si svolgerà il IV Concorso di Danza intitolato “Danza per le Stelle”, con una giuria ricca di professionisti: Giovanna Spalice, Alessandra Veronetti, Alessia Gay, Carla Livio, Cecilia Mecatti, Sasha Riva, Simone Repele e Vinicio Mainini.

Nell’occasione, il FAI – Delegazione di Avellino premierà la miglior composizione coreografica a tema sull’ambiente. 

Per info sulle modalità di partecipazione e iscrizione alle attività formative, consultare la pagina Facebook “L’Abella Danza” o telefonare al numero 3332493458.

GRANDE EVENTO EMPHASISXAGOP A NOLA

Il 15 luglio, dalle ore 12.00 alle ore 00.00, si terrà un Festival house-deep music in un area aperta della cittadina alle porte di Napoli presso Via Taranto, Via Variante  7 Bis.


emphasisN. R. - Nola.13.07.2018 - Il Festival è nato da un iniziativa del tutto benefica dei gruppi CP Management, Starnight, Underground clubbing in collaborazione con L’AGOP (Associazione genitori oncologia pediatrica), operante presso il Vecchio Policlinico di Napoli, per cui tutto l’ incasso verrà devoluto a questa Associazione ai fini di aiutare i piccoli e giovani pazienti oncologici nel lungo percorso di malattia.

L’Associazione Genitori Oncologia Pediatrica, fondata nel 1985 e gestita dai genitori con l’aiuto e la collaborazione del volontariato e di tutti gli operatori sanitari, opera presso il Servizio di agopOncologia Pediatrica della Seconda Università di Napoli, a sostegno e per migliorare la cura e l’assistenza dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.

Nel tempo si è formata una grande famiglia, impegnata ad affrontare ed a risolvere i problemi che i pazienti e le loro famiglie sono costretti a vivere sul piano sanitario, psicologico, sociale, affettivo ed umano, in un corale impegno di solidarietà, di fratellanza, di amicizia.

Grazie al contributo di quanti hanno voluto sostenere l’attività di questa Associazione attraverso donazioni liberali, manifestazioni, spettacoli e vendite di beneficenza, sono stati ottenuti nel tempo importanti risultati: la promozione della ricerca scientifica attraverso l’attivazione di borse di studio per giovani medici e biologi; incentivi per la formazione e l’aggiornamento del personale medico e infermieristico; un servizio di assistenza psicologica per i pazienti e le loro famiglie; l’istituzione di un gruppo di volontariato divisi in reparto e in Day hospital tra mattino e pomeriggio, che svolge attività di accoglienza e ludico-creativo; l’acquisto di attrezzatura scientifica all’avanguardia e di tutto ciò che possa rendere più confortevole la degenza ospedaliera sia del bambino che della sua famiglia.

All’evento parteciperanno gratuitamente i più grandi artisti del panorama internazionale house techno e hip hop: 90 IN LOVE  – CLAUDIA C – DEBBIE B2B LYA MONACO – DEEP BROTHERS – FEDERICO GARDENGHI – GUIDO BRUZZESE – MARCO KEINE – MMCODE – NANDO BUONAIUTO B2B MIKE SCHWARZ – SDN - DJ SIMI – FABIO NAURAL – MANUEL DI MARTINO – ITALO BROS – FEDERICO GARDENGHI – DJ FIORE – MARCO CORVINO – ADAPTER – MAXIME – LONELY – FRANCESCO MIELE – AMED KEJ –DON RAFAELO – TY1 – ALEX VIBES – CHRISTIAN CARRELLA – TOMMASO MAROTTA - DJ ERMES – ANTONIA MESSINA e molti altri.

Dopo la mezzanotte,inoltre, si terrà un aftershow, presso la nota discoteca di Salerno “Dolcevita”

Riflessioni sulle elezioni: Flash-back sul dopo-ballottaggio in Campania

I nuovi scenari nel consolidarsi del Centro-Destra e del M5S. Gli affanni del Pd alla ricerca d’identità e la deriva dell’ astensionismo

campaniaGianni Amodeo -29.06.2018 - Sono stati tredici, domenica scorsa, i Comuni impegnati, in Campania, nella tornata di ballottaggio, per la formazione degli assetti delle rispettive amministrazioni, alcune delle quali sottoposte al regime commissariale delle prefetture di competenza. E l’esito delle urne ha confermato le generali tendenze di profilo nazionale, facendo risaltare quel sostanziale e progressivo cambiamento di scenari che ormai appare decisamente irreversibile e che non si presta affatto alla “lettura” basata, come avviene, su stereotipati e ormai standardizzati parametri  vuoti e privi di aderenza alle problematiche sociali ed economiche, che attraversano e segnano in profondità la realtà, soprattutto il Sud; problematiche che richiedono, invece, analisi attente e soluzioni praticabili nell’immediato e nella lunga prospettiva soprattutto sul versante delle politiche per il lavoro produttivo e del superamento delle crescenti diseguaglianze civili con i corollari delle deprivazioni diffuse in atto da un decennio

Ballottaggio untitledSono criticità capillari, che, di fatto, restano ai margini o del tutto eluse nel più generale dibattito pubblico di esigua caratura culturale, ridotto ai minimi termini e che echeggia  in un circuito mediatico e di comunicazione povero di  idee, stancamente ripetitivo negli argomenti e pervaso di particolarismi segnati da esasperate e disperanti faziosità che nulla prospettano per superare la pesantezza del presente sociale, per aggirarsi nel labirinto delle autoreferenzialità e che non aiutano a far comprendere quali siano gli interessi generali della società su cui concentrare l’agire della politica e del reale senso dello Stato, al di là del particolaredei partiti e movimenti.

m5sIn realtà, il vento del cambiamento  ha preso a soffiare intensamente con il voto referendario sulla riforma costituzionale del 4 dicembre del 2016, ribadito con segnali ad ampio ventaglio  nelle successive tornateregionali” e “comunali” di turno, con l’apice toccato nelle  “politiche” del 4 marzo scorso e l’ulteriore replay dei recenti ballottaggi, con il centro-destra in buon stato di salute, e soprattutto con il Movimento 5 Stelle e la Lega in crescita di consensi e in fase di radicamento nei territori

LegaUno scenario, a fronte del quale si pone il Partito democratico che declina o resiste, a seconda dei punti di vista, con affanno e sofferenza in alcune isoledella città metropolitana di Napoli, così come accade nell’intero Bel Paese. E’ la condizione, nella quale si dibattono come in un rebus bizzarro e indecifrabile  i democratici, che  continuano a pagare il pesante pedaggio alla ricerca di un’identità che, pur comportando sforzi laboriosi ed estenuanti, non appare chiara né visibile nelle istanze e nei contenuti. E così l’impianto  fondante  del Pd  resta sfumato e indefinito nelle fluide e mutevoli oscillazioni del metaforico pendolo, che, per un verso, conducono a farlo riconoscere nella conclamata e rivendicata matrice di centro-sinistra, e, per l’altro verso, ad immetterlo nell’alveo della configurazione, parimenti affermata ed esibita ai quattro venti, rappresentativa della sinistra, volendo restare nell’ambito delle categorie storiche e ideologiche di stampo novecentesco tout court e senza far leva, pure rilevante nella complessiva valutazione, al pluridecennale sistema di potere gestito, consolidato e manipolato senza sostanziali soluzioni di continuità o quasi, negli ambiti locali, regionali e nazionali come delle strutture del parastato,  dai partiti di riferimento.

amministrative 2018 crollo pd 700x391E’ la ricerca d’identità, tra due opzioni distinte per visioni e idealità, talvolta convergenti, che hanno inciso fortemente nella storia politica italiana di oltre mezzo secolo, che  permane e che  potrebbe svilupparsi anche su percorso del tutto nuovo in grado di superare le due configurazioni canoniche, la cui sintesi, palesemente incompiuta e non accolta dal consenso popolare, come avvalora il biennio trascorso scandito da 13  tornate elettorali per i vari livelli di governo territoriali e nazionale, avrebbe dovuto costituire la viva e vitale piattaforma fondante del Partito democratico. Un’operazione incompiuta, di cui potrebbe essere alternativo appunto un percorso “terzo” da elaborare e tutto da costruire con un’ idea forte e strutturata nella contemporaneità  per la valenza del meditato pensiero e dei linguaggi adeguati, sapendo andare oltre le concezioni e le categorie del passato, lontane dal presente e che non fanno comprendere le ragioni del cambiamento. E, forse, in questo quadro sono i nodi e le ambiguità che tengono il Pd in condizione di stallo e senza voce, con il rischio di essere relegato ai margini della difficile fase politica nazionale in corso.

 

LA SVOLTA DI AVELLINO,

L’AUTOLESIONISMO  DEM A CASTELLAMMARE.

SAN GIUSEPPE VESUVIANO, PRIMO COMUNE DEL SUD A TRAZIONE-LEGA 

Al netto di questi punti di vista, merita di essere focalizzato, però, l’esito dei ballottaggi, in connessione con trecasi” che possono considerarsi simbolicamente rappresentativi del cambiamento in corso che investe, in particolare, il Pd per tutto ciò che rappresenta e le responsabilità politiche di governo avute ed esercitate tra luci e ombre; “casi” che fanno testo, come si suole dire.

I candidati di Avellino news161210Il primo si connette con la svolta radicale e di forte peso impressa ad  Avellino, con l’elezione di Vincenzo Ciampi  per la guida dell’amministrazione comunale. Sostenuto dalla sola lista del Movimento 5 Stelle, Ciampi nel primo turno aveva superato di poco la soglia dei 20 punti in percentuale, a fronte dei poco più dei 40 punti in percentuale, totalizzati dal candidato-sindaco, sostenuto dalla variegata coalizione di sette liste di centro-sinistra e “civiche”, con oltre 200 candidati consiglieri, l’avvocato Nello Pizza. Ma il differenziale del primo turno, pur con la notevole quota di astensionismo penalizzante per gli ambedue aspiranti sindaci, in ogni caso, è stato letteralmente capovolto dal ballottaggio, con il 60% a favore del neo-sindaco Ciampi, che evidentemente ha catalizzato e capitalizzato alla grande il consenso elettorale polarizzato nel primo turno da altri partiti, mentre per Pizza non c’è stato alcun sostanziale miglioramento della quota di consensi su cui si era attestato nel primo turno.

E’ stato un voto di ampiaunione”, quello “confluito” su Ciampi, con il precipuo scopo di mutare  integralmente gli equilibri del potere  esercitato per oltre mezzo secolo dal notabilato locale, sempre più  arroccato in se stesso e tenace nel perseguire la “conservazione” delle cospicue rendite di posizioni acquisite, incapace di interloquire con i bisogni reali della cittadinanza, grazie al supporto delle maggioranze  assolute o relative ancorate al ruolo  della Democrazia Cristiana, con figure che esprimevano una solida caratura culturale prima che politica come Fiorentino Sullo e Ciriaco De Mita, e in alleanza con i partiti del centro-sinistra.

Un voto di rottura, anche se  Ciampi sindaco non dispone della maggioranza consiliare, ch’è appannaggio dell’eterogenea coalizione di centro-sinistra e delle  “civiche” che hanno sostenuto Pizza, eleggendo 18 consiglieri già il 10 giugno. Un ostacolo di notevole spessore, ma Ciampi non a caso ha lanciato l’appello per assicurare all’ Ente di Piazza del Popolo le condizioni di agibilità piena del civico consesso per garantire l’esercizio responsabile dell’amministrazione; un’esortazione diretta ai consiglieri ad interpretare le funzioni loro affidate dal mandato elettorale in ragione degli interessi generali della città, al di là delle posizioni partitiche rappresentate. Un cammino da intraprendere con obiettivi predefiniti e da condividere nella trasparenza maggiore possibile, per evitare le insidie della … “navigazione” a vista, mentre la città ha una forte esigenza di sana e normale amministrazione.

S. Giuseppe Ves. antonio agostino ambrosio vs catapanoIl secondo caso s’identifica con  San Giuseppe Vesuviano, città con oltre 30 mila abitanti, con la conferma  per Vincenzo Catapano, al secondo mandato consecutivo nella guida dell’amministrazione- prevalendo con oltre il 70% dei voti sull’altro competitor di centro-destra, versante Forza Italiarappresentato da Antonio Agostino Ambrosio, già sindaco della città. Un confronto “speciale” interno alla stessa area politica e con esito scontato a favore di Catapano, che aveva già sfiorato l’elezione di conferma nella guida del governo cittadino al primo turno. E alla rinnovata e larga fiducia degli elettori  conferirgli, Catapano ha fatto seguire la novità dell’annuncio della personale adesione e di quella dell’intera maggioranza consiliare appena eletta alla Lega. Una scelta di simbolica valenza, per la quale San Giuseppe Vesuviano è la prima città del Sud amministrata dal Carroccio, ma anche una scelta che il sindaco Catapano, lunga militanza nel Movimento sociale\Destra nazionale e in Alleanza nazionale, colloca nelle ragioni della valorizzazione in loco  della dimensione produttiva della città con prevalente vocazione per il terziario, grazie alle dinamiche di un’imprenditoria operosa che si è fatta largo in ambito regionale e nazionale. Una dimensione che per la neo-maggioranza del governo della città incrocia l’azione politica di cui è interprete e portatore affidabile il partito del Carroccio.

Castellammare di Stabia Gaetano CimminoNella disamina,Castellammare di Stabia costituisce il terzo caso, dalla cui cartina di tornasole viene sedimentato un bel po’ di confusione proprio in casa-Pd. E’ la città, che conta circa 70 mila abitanti, in cui il centro-destra, trainato da Forza Italia, ha imboccato alla meglio la corsia giusta per  approdare alla guida dell’amministrazione, con Gaetano Cimmino, ch’è stato segretario del Pd cittadino, eletto sindaco, senza incontrare particolari difficoltà nell’imporsi nel ballottaggio che l’opponeva ad Andrea Di Martino, vice-sindaco della precedente amministrazione di centro-sinistra, la cui candidatura, a sua volta, era sostenuta da una coalizione di otto liste il cui fulcro era costituito dal Pd  “non-ufficiale”, in quanto non “riconosciuto” secondo le formalità di rito dagli organi del Circolo cittadino dem, e da “civiche”. Il Pd  “ufficiale“, invece, è stato il perno di una coalizione di cinque liste con la vaga pretesa di ispirarsi addirittura all’esperienza di En marche in atto nella Francia di Macron, assicurando il proprio sostegno alla candidatura di sindaco per Massimo De Angelis, già autorevole rappresentante di Forza Italia. E la bocciatura del Pd  “ufficiale” e della coalizione è arrivata al primo turno, con un differenziale di poco più di cento voti rispetto al Pd “non ufficiale”

Castellammare di Stabia Andrea Cimmino E va da sé che il Pd ”ufficiale” per il ballottaggio non ha … dato indicazioni di voto a favore dell’ “infedele” Di Martino, concorrendo ad aprire tutte  le corsie praticabili per l’affermazione del centro-destra; corsie già spianate dalle litigiosità e incongruenze interne proprio al Partito democratico, che nel volgere di pochi anni ha esercitato su di sé autentici di autolesionismo, “bruciando” le consiliature apertesi nel 2013 e nel 2016, di cui pure era componente maggioritaria, e concluse con crisi senza ritorno, “liquidando” senza difficoltà e scrupoli le esperienze politico-amministrative di Nicola Cuomo e Antonio Pannullo, sindaci dimezzati. E’ il quadro che prospetta l’avvitamento a doppia spirale su se stessi e sulle loro chiusure particolaristiche, con cui i democratici  sono finiti fuori-strada, subendo un pesante scacco nella città, in cui per decenni a palazzo Farnese si sono susseguite, in larga prevalenza, maggioranze consiliari di sinistra, sinistra-centro e centro-sinistra.

Torre del Greco 2 13947822E se quella di Castellammare di Stabia è la plastica rappresentazione del “suicidio” politico con cui il Pd si è “chiamato” fuori dalla città e dai suoi problemi, un’altra città di costa, Torre del Greco con 85 mila abitanti, si segnala per il primato dell’astensionismo, toccando lo sprofondo del circa  25% dei votanti rispetto agli oltre 70 mila aventi diritto. Sindaco eletto è  Giovanni Palomba, sostenuto da una coalizione di centro-sinistra, che ha prevalso sul candidato-sindaco Vincenzo Mele, sostenuto da una coalizione di liste civiche di centro-destra. Palomba è espressione del poco più del 60 % dei voti espressi che formano poco meno di un quarto degli abitanti della città. E la pesantezza dell’astensionismo registrato nella città corallina si rapporta alla generale quota di astensioni che in Campania s’è fermata sui 42 punti di percentuale. Se non è una deriva, certamente ne è l’anticamera, se la politica non recupera il suo ruolo rinnovandosi in profondità negli uomini e nell’elaborazione culturale. Non esistono uomini per tutte le stagioni.

Dettaglio di cronaca: sulle elezioni della città corallina incomberebbe la spada di Damocle di un’inchiesta giudiziaria della Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Alla base del possibile procedimento l’ipotesi di voto di scambio, di cui sarebbero stati beneficiari due candidati-consiglieri della coalizione vincente al ballottaggio, favorendo l’assunzione part-time di alcune decine di netturbini. Un’ipotesi che se confermata renderebbe nullo il … ballottaggio, già di valenza minima per l’astensionismo praticato dai cittadini.

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