.: Il Meridiano on line :. | il quotidiano online

Baiano / Premio “Galante Colucci”, terza edizione:Obiettivo sul Concorso di idee per “ I Mai d’Argento”

Filo tematico  la valorizzazione del paesaggio e le colture tipiche del territorio.

Il maio dargentoGianni Amodeo - 20\10\18 - Cantiere aperto per il conferimento dei “Mai d’Argento” nell’ambito delle iniziative per la   terza edizione del Premio, intitolato alla memoria  del professore Galante Colucci, emerita figura di  educatore e cultore di Storia locale, che amava compiere escursioni in alta quota e sportivo di qualità con la grande passione per il ciclismo amatoriale. Una passione, quella per “le due ruote, coltivata per una vita intera da Galante,  fin da ragazzo, sullo schermo di quei mitici anni di belle  speranze fiorite nel secondo dopo guerra,quando Gino Bartali, Fausto Coppi, Fiorenzo Magni, Hugo Koblet, Rik Van Steenbergen, Ferdinand Kubler, Jean Robic Coppi e Bartali 033“testa di vetro” e via pescando nella gerla di lontani ricordi, furoreggiavano al Giro d’Italia, al Tour de France, sui tornanti pirenaici della Vuelta di Spagna e nel Giro delle Fiandre, simboleggiando quella  “meglio gioventù”, che, ingenua e laboriosa, ancora  frastornata dalla tragedia e dalle sofferenze del conflitto, viveva l’universalità dello sport con entusiasmo, tenacia  e slancio di rinascita civile. Erano i sentimenti e le emozioni che quella “meglio gioventù”, faceva ri-vivere, come per  vigorosa empatia, a milioni di appassionati delle Gino Bartali Fiorenzo Magni e Fausto Coppi 690x480 in pista al Vigorelli Milano 1951due ruote” che assiepavano i bordi delle strade, animando lo spettacolo delle multicolori magliette indossate dai corridori sfreccianti al passo e in pianura  o che moltiplicavano il dispendio di energie  nella dura  pedalata per raggiungere vette e picchi alti. Sempre più alti.

L’apice della sublime e vibrante passionalità popolare che suscitava il ciclismo dell’epoca si dispiegava, tuttavia, con coinvolgente ed emozionante  pienezza nelle lunghe tappe alpine, finestre di apprendimento geografico a presa diretta e immediata, con le memorabili scalate dei valichi e delle cime dello Stelvio, del Pordoi, del Galibier, della Maddalena, dell’ A precipizio dal Colle del NivoletIzoard, del Vars , del Moncenisio e del Sestriere. Erano le vette che “consacravano” l’eccellenza dei campioni, e lo spirito di dedizione dei “gregari” a loro … servizio. Imprese da leggenda che si rinnovavano di anno in anno, celebrate con l’insuperata e ineguagliabile finezza narrativa, attingendo spesso il registro letterario, dall’immaginifica penna di Orio Vergani sulle pagine del “Corriere della Sera”, per non dire delle palpitanti e intense radiocronache di Mario Ferretti e Nando Martellini, sicuri interpreti e “lettori”  delle valenze tecniche ed agonistiche espresse dai corridori in gara, oltre che autentiche eccellenze linguistiche per l’accurata  dizione e il buon narrare. Erano cronache che tra fine maggio, giugno e luglio si ascoltavano nelle ore pomeridiane dalla piccola bellissima radio radiomarelli anni 50Radio Marelli che campeggiava su una mensola  in capo allo stipite di porta nel Bar diTotonnoO Viscianese”, i cui locali si affacciavano ad angolo su corso Garibaldi e piazza Francesco Napolitano; cronache,che si incrociavano al meglio  con il linguaggio e le immagini dei cinegiornali  in bianco e nero della Settimana-Incom di Settimana IncomSandro Pallavicini sciorinati  in pan-vision nel maestoso  “Colosseo”, con platea, palcoscenico e galleria chic, o al “Sarno” nei mercoledì e nei giovedì “popolari” con due film proiettati “ a prezzi convenienti” , variabili dalle dieci alle venti lire di vecchio conio, pari ai cinque e dieci centesimi di euro correnti.

Giovanissimo, Galante Colucci, disponeva di una scattante “Bianchi”  da corsa a multiplo cambio - era la “Casa” che aveva come alfiere, il “campionissimo” Fausto Coppi, il “Fostò” che dominò in due edizioni del dopo galante colucci 5 601x450guerra la Grande boucle, mentre i coetanei Franceschino Colucci, Fausto Bucciero e  Italo Picciocchi utilizzavano le solide Legnano pluricambio, era la “Casa” di cui era portacolori Gino Bartali, la “staffetta” fiorentina che salvò varie famiglie di ebrei dalla deportazione nei lager nazisti, anch’egli due volte dominatore nella Grande boucle, con il trionfo decretato nel Parco dei Principi, a Parigi.  

Era un quartetto speciale,quello formato da Galante, Italo,Franceschino e Fausto, contraddistinto dal comune denominatore della passione per il ciclismo; ed erano in grado di scorrazzare in lungo e in largo sulle strade della Campania per centinaia di chilometri al giorno, prediligendo, tuttavia, le severe tornate di Montevergine 26839728scalate sui tornanti a spirale di Montevergine  e quelle del valico di Chiunzi, per infilarsi da soli o in gruppo su tutti i possibili itinerari della Costiera amalfitana e della penisola sorrentina e così pedalando per altre mete e traguardi, ch’erano sfide con se stessi. Ed Italo visse il ciclismo anche come impegno agonistico, trovando, purtroppo, la morte prematura, poco più che ventenne, in una rovinosa caduta in quel di Serino. Una tragedia che si consumò in un baleno sotto gli occhi del fratello, il professore Carmine, che alla guida di una moto-Guzzi seguiva la corsa.

 Italo, gioviale e scherzoso con il sorriso sempre stampato sul volto, frequentava con buon profitto i corsi di studi universitari all’ ”Orientale” di Napoli, ed era  ormai prossimo alla laurea. Alla sua memoria Napolitano Raffaelel’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Raffaele Napolitano, negli anni ’90 ha intitolato il Palasport di via Olmo, inaugurato dal presidente pro tempore della Regione-Campania, Antonio Rastrelli. E la lapide memoriale fu dettata dall’amico e coetaneo, il professore Stefano Scotto; lapide che esalta e rende onore al connubio  Studio e Sport, nei cui valori risiede la qualità della formazione dei giovani che interagiscono tra loro in lealtà e sanno rapportarsi nella società con la responsabile consapevolezza delle proprie attitudini e dei propri limiti.

                         I Mai d’Argento  per il paesaggio e le  colture tipiche locali 

Locandina Concorso IMG 1805 CopiaSu  queste scie  si innesta la  terza edizione del Premio “Galante Colucci”. Concorso di idee, per l’attribuzione delle artistiche statuine, rappresentative del folclore che vive nei Mai, è  promosso ed organizzato dal Circolo socio-culturale L’Incontro e dall’ Associazione Maio di Santo Stefano ed è riservato alle giovanissime generazioni che frequentano le Scuole del territorio, oltre che agli studenti di Licei ed Istituti statali d’istruzione superiore e ai cultori delle tradizioni e riti. arborei, simboli della Natura e del benessere dei cicli vitali con cui si connota e ripete nel fluire del  Un impegno che per i partecipanti si traduce nella produzione ed elaborazione di testi narrativi, saggi brevi, articoli giornalistici e interviste, composizioni poetiche, grafico-pittoriche, fotografiche e con materiali vari, cortometraggi, docu-film, ispirati dal filo tematico scelto dalla Commissione promotrice; filo che connette l’importanza della tutela del paesaggio e del patrimonio arboreo quale  “Scuola della Natura vivente”  alle colture tipiche locali, basi   dell’alimentazione e dell’enogastronomia delle comunità nel passato e nel presente. Eccolo.

Maio Baiano cc 6 1I Mai testimonial del patrimonio paesaggistico da valorizzare e guide simboliche verso  la conoscenza e la riscoperta  delle tipicità colturali di ieri e di oggi  rappresentative e identificative dell’enogastronomia del territorio dell’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanis. E’una stimolante opportunità di analisi e approfondimento, mentre sono in dirittura d’arrivo le Feste dei Mai che si rinnoveranno, tra novembre e febbraio, a Sirignano, Baiano,Mugnano del Cardinale, Avella, Quadrelle e Sperone per il ciclo 2018\2019. Un’opportunità, il cui programma a metà novembre  sarà presentata ufficialmente all’opinione pubblica e agli organi d’informazione nelle sedi istituzionali e associative.  

Il Premio Donna d’Eccellenza all’assessore regionale Sonia Palmeri, distintasi nel campo amministrativo e manageriale

Il premio è stato consegnato presso il Teatro di Corte della Reggia di Caserta, in occasione dell’Assemblea Nazionale di AIDDA.

Teatro di Corte Reggia di CasertaMimmo Caiazza - 18.10.2018 - E’ andata all'assessore Palmeri la prestigiosa creazione dell'artista casertano Alberto Grant. Il premio è stato consegnato in occasione dell'Assemblea Nazionale di AIDDA, tenutasi presso il Teatro di Corte della Reggia di Caserta, dove si sono riunite imprenditrici e manager di tutta Italia,  per una tre giorni di lavori e cultura. Ad accoglierle la Presidente nazionale Claudia Torlasco, la vicepresidente nazionale di AIDDA Marta Catuogno, la Presidente regionale Concita De Vitto e la socia Donatella Cagnazzo.

logo aiddaAIDDA è la prima associazione italiana nata con lo specifico obiettivo di valorizzare e sostenere l’imprenditoria al femminile, il ruolo delle donne manager e delle professioniste. Fondata a Torino nel 1961, l’Associazione, che conta oggi iscritte in tutte le regioni d'Italia,  fa parte del network mondiale FCEM, la più  grande rete di donne imprenditrici e manager del mondo con oltre 400.000 associate in 50 Paesi, che da oltre mezzo secolo si occupa di promuovere e consolidare lo spirito associativo tra donne con ruoli di responsabilità;di far emergere la consapevolezza del valore etico e culturale della libera iniziativa e sviluppare il ruolo economico, sociale e politico dell'imprenditoria femminile; di essere strumento di partecipazione e azione che incoraggi e sostenga una significativa presenza della donna negli organi decisionali presso i poteri pubblici e privati; di collaborare come interlocutore propositivo con tutte le istituzioni competenti in ambito provinciale, regionale, nazionale, comunitario e internazionale, ed utilizzare tutte le risorse disponibili per promuovere azioni di sostegno per lo sviluppo dell'imprenditoria femminile; di promuovere la formazione professionale e sociale delle socie e le finalità dell'Associazione attraverso la diffusione di informazioni, l'organizzazione di convegni, conferenze, seminari, pubblicazioni, l'aggiornamento professionale delle socie per una maggiore conoscenza dell'innovazione per l'impresa; di promuovere iniziative di partenariato su scala nazionale ed internazionale con associazioni aventi scopi e attività analoghe all'AIDDA; di realizzare progetti o programmi comunitari con proiezione regionale, nazionale ed internazionale.

assessore palmeri"L'impresa al femminile,  ha dichiarato l'Assessore Palmeri, è un brand sul quale puntare per il rilancio economico, sociale e culturale del nostro bel Paese. La sfide, ha continuato, sono molte. C’è quella di diffondere la 'cultura d'impresa ' nei giovani, sfida che in Campania stiamo portando avanti con risultati eccezionali; c'è poi l'autonomia professionale: le donne non debbono essere più costrette a scegliere tra famiglia e lavoro, a causa di una inadeguata rete di servizi che ne inibisce le capacità di conciliazione. Questi ed altri i temi, ha concluso la Palmeri, su cui AIDDA è impegnata in prima linea”. 

GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2018: IN EVIDENZA IMPORTANTI INIZIATIVA IN CAMPANIA

Sabato 22 e domenica 23 settembre, nei musei e nei luoghi della cultura di tutta Italia, organizzate manifestazioni  sul  tema “L’Arte di condividere”.

logo GEPN.R. - 22.09.2018Sabato 22 e domenica 23 settembre tornano, nei musei e nei luoghi della cultura di tutta Italia, le Giornate Europee del Patrimonio (GEP 2018), con tema “L’Arte di condividere”. Visite guidate, iniziative speciali e aperture di luoghi normalmente chiusi al pubblico sono state  organizzate nei musei e nei luoghi della cultura statali, cui si accede con orari e costi ordinari nel corso delle giornate di sabato 22 e domenica 23 settembre (vedasi portale MiBACT). Inoltre, aperture straordinarie serali al costo simbolico di 1 euro sono previste per la sera di sabato 22 settembreSegnaliamo di seguito delle importanti iniziative organizzate in Campania.

Immagini antiche di Montevergine: una mostra iconografica

Ariano Mostra iconografica d4b9a3264479897b495e0931dfff1a5daab59dSabato 22 e domenica 23 settembre 2018 la Biblioteca di Montevergine propone la mostra iconografica Immagini antiche di Montevergine: attraverso incisioni, stampe, vedute si mostrano le particolarità paesaggistiche nei  secoli XVI-XIX, che possono offrire diverse chiavi di lettura e di interpretazione, prestandosi agli studi più disparati in molti ambiti di ricerca.

 

CIBUS -  A tavola per condividere

Benevento Museo cc7971e876ca724371bc79a8ab93c84da1433cbIn occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2018 il Museo del Sannio presenta due appuntamenti dedicati al tema del desco e del cibo, affrontato sotto molteplici punti di vista, con una visita tematica che spazierà dall'archeologia alla storia dell'arte.

 

Il restauro archeologico

Bisaccia Il restauro login backgroundNell’ambito del tema di questa edizione su “L’Arte di condividere”, che si pone come obiettivi specifici il conoscersi e far conoscere affinché i luoghi della cultura, i loro staff, le loro attività siano un riferimento per la comunità, il Museo Archeologico di Bisaccia organizza, in via eccezionale, l’apertura del laboratorio di restauro: visitatori, studenti e turisti, avranno l’opportunità di conoscere da vicino un luogo importante, dove si conservano le testimonianze archeologiche provenienti dagli scavi di Cimitero Vecchio. I restauratori specializzati Serena Metozzi e Teresa Peluso di Artes Restauro e servizi per l’arte di Napoli, illustreranno e informeranno i visitatori sulle varie fasi del restauro di alcuni reperti archeologici, con esperienze pratiche fornite in tempo reale.

La memoria della cultura

Aquilonia Museo 2d6d872ee62b779d2078db546d70f6ec443d82bIl Museo etnografico Beniamino Tartagliadi Aquilonia, tra i più grandi in italia, recupera la memoria della vita, del lavoro e della cultura delle aree interne d'Italia. Il racconto di una società contadina e artigiana nella sua quotidianità umile e dignitosa, concreta e ingegnosa. Un allestimento unico nel suo genere, su 1500mq espositivi, con decine di botteghe ricreate con rigore filologico fin nei dettagli più veri, ricostruiti a partire dal ricordo, dalla viva parola degli anziani. E poi la scuola, le colture, la medicina popolare, la religiosità, la magia, la casa contadina... La visita diventa come un'immersione totale in un borgo del passato. Non vogliamo recuperare la memoria per farne un guscio nostalgico in cui chiuderci. La memoria è un ponte: la memoria collega, apre spazi.

La viva testimonianza della Cultura che onora l’area nolana: Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II

Confermato con l’unanimità dei voti alla presidenza della Conferenza dei Rettori delle Università italiane.

Gaetano ManfrediGianni Amodeo - 22\09\18 - Fiducia rinnovata per Gaetano Manfredi, con l’unanimità dei consensi per il conferimento del secondo mandato alla presidenza della Conferenza dei Rettori delle Università italiane, l’importante e autorevole organismo associativo dei massimi livelli di rappresentanza degli Atenei operanti sia in ambito statale che privatistico, assi portanti della formazione terziaria ch’è fondamentale caposaldo della società civile e della sua crescita umanizzante.

E’ la fiducia rinnovata, che costituisce il pieno attestato non solo della validità d’azione propulsiva che svolge la Crui, ma anche dell’impulso impresso da Manfredi, per far lievitare e potenziare il ruolo del sistema-universitario a supporto dei valori fondanti della  convivenza sociale, le cui dinamiche evolutive sono affidate alle giovani generazioni e soprattutto alla qualità del patrimonio di saperi, conoscenze e competenze di cui sono le più autentiche interpreti e portatrici. Una traiettoria, in cui si coniugano e interagiscono l’ impegno metodico nell’applicazione e il riconoscimento che va reso ai meriti espressi e comprovati. Così come è certo univ federico II facciata che la chiave di volta del sistema-universitario debba essere sempre più calibrata sulla meritocrazia, per assolvere al meglio possibile la sua delicata funzione di promozione e lievito del progresso.

In realtà, la stella polare della meritocrazia è il principio ispiratore dell’azione del presidente della Crui e Rettore dell’ Università Federico II;  principio che vive e permane nel codice genetico e professionale di Manfredi, per dispiegarsi nella proficua capacità comunicativa del docente della Facoltà d’Ingegneria che insegna Tecnica delle costruzioni, in correlazione con l’impegno per la ricerca scientifica di carattere teorico e sperimentale soprattutto nell’ambito dell’ Ingegneria sismica. E le pietre angolari del sistema-universitario sono costituite dalla forza e dalla rilevanza della meritocrazia che dischiude gli scenari del futuro. Una visione di lunga prospettiva che Manfredi - vive e risiede nella città bruniana, dov’è nato 54 anni fa - da sempre con risoluta convinzione sostiene proprio nella duplice funzione esercitata di docente e di alta rappresentanza proprio del sistema-universitario e ribadita convinzione nel discorso per l’insediamento alla guida della Crui.

ricerca laboratori biochimica studenti dimstandard byguermaniE’ la meritocrazia - ha affermato- che fa da fulcro alla competitività delle Università, rendendole parte attiva del processo di evoluzione culturale della società; un principio da valorizzare e difendere giorno dopo giorno per le valenze etiche e sociali, che veicola e diffonde. Un itinerario lungo il quale le Università italiane hanno acquisito ampio credito in ambito internazionale anche e soprattutto per i livelli di ricerca culturale e scientifica che esprimono e convalidati dai riscontri degli indicatori di caratura internazionale, nonostante le limitate risorse economiche”.

Dopo anni di tagli terribili - ha sottolineato- l’ammontare complessivo del Fondo di finanziamento ordinario si è stabilizzato con incrementi legati a programmi specifici, ma il livello di sottofinanziamento del sistema ne mette in discussione la stessa esistenza. E senza investimenti la distanza con gli altri Paesi aumenterà inesorabilmente”. Una constatazione e un appello che  fanno da civico monito responsabile verso lo Stato, perché la correlazione ancorata sulla meritocrazia e sulla ricerca è la piattaforma strutturale che conferisce incisività ed efficacia formativa al sistema-universitario, su cui investire per le giovani generazioni e per la società. “ La formazione - ha evidenziato ancora - è il tema che impegna e coinvolge il Paese-Italia nella sua interezza. Una questione di fondo, che non è di una parte politica specifica. E’ una questione a cui si lega il futuro di tutti noi, come società”. 

laboratori imagesZEULM61AE’ il sistema-universitario aperto, che accoglie e forma i giovani nella dimensione dell’internazionalizzazione e al passo con i processi dell’innovazione tecnologica, quello a cui guarda Manfredi; un sistema che in Italia è una realtà, il cui consolidamento, tuttavia, è strettamente connesso con  servizi adeguati e rispondenti alle esigenze del mondo giovanile. Una condizione, che, secondo i principi di equità, va assicurata e garantita per le realtà socio-territoriali più svantaggiate.

Linee di orientamento tracciate con chiarezza nell’identificare il ruolo delle sistema-universitario, integrate dall’intervento che  Manfredi ha svolto nella conferenza, a Pisa, sul tema: “ A ottant’anni dalle leggi razziali fasciste: tendenze e sviluppi della storiografia internazionale sull’anti-semitismo e sulla shoah”. Un filo di riflessioni analitiche lucide e interessanti, per le quali  “ le leggi razziali sono state una profonda ferita - ha detto - per il mondo accademico, perché fu tradita la missione autentica delle Università ch’è quella di tutelare le culture. L’ Università - ha concluso -  esiste da mille anni proprio perché ha saputo essere sempre il luogo dello scambio culturale e del rispetto. E deve continuare ad essere quel luogo, assicurando protezione ed espressione di tutte le culture, religioni e opinioni”.

CatturaE’ l’affermazione del primato della libertà di pensiero, di cui l’Università fonte basilare e ineliminabile. Una rivendicazione prospettata a giusta ragione. E va ricordato, però, che negli anni del Ventennio soltanto dodici, tra oltre mille, furono i docenti universitari che non giurarono  “fedeltà e adesione” al regime fascista; dodici uomini di cultura e libertà, che, rispettosi di se stessi e della libertà di pensiero, seppero sottrarsi alle sirene del piatto conformismo verso le oligarchie che detengono il potere nel variare dei tempi e delle circostanze politiche. E i privilegi che ne derivano.    

Avellino: Il Bombardamento del '43 ricordato dalla Pro Loco Picarelli e dal Centro di Ricerca “Guido Dorso”

Il 7 settembre letti brani da Avellino e l’Irpinia nella tragedia del 1943-44” di Vincenzo Cannaviello, il 23 settembre sarà proiettato un documentario curato da Geppino Del Sorbo, Roberta Giordano, Andrea Massaro e Armando Montefusco..

 

priezione della Pro Loco PicarellinPietro Luciano – 18.09.2018 – Il bombardamento aereo del 14 settembre 1943 da parte delle forze americane, che provocò 3000 vittime, un imprecisato numero di feriti e la distruzione di gran parte della città  di Avellino, episodio per il quale al capoluogo irpino, con Decreto del Presidente della Repubblica dell’8 luglio 1959, fu conferita la medaglia d’oro al valore civile, oggi esposta presso il Museo Civico di Villa Amendola, sarà ricordato con una pubblica manifestazione, organizzata dalla Pro Loco Picarelli, il 23 settembre alle ore 20.00, nell’Auditorium della Chiesa del SS.mo Salvatore.

 

Avellino Chiesa in Via Ferriera

largeIn occasione del 75esimo anniversario dell’evento sarà proiettato, nella Chiesa, il documentarioAvellino ‘43”, curato da Geppino Del Sorbo, Roberta Giordano, Andrea Massaro e Armando Montefusco.

In caso cattivo tempo la proiezione sarà spostata nel Salone Parrocchiale.

In chiusura la Pro Loco presenterà ai partecipanti alcune idee-progetto per la valorizzazione del Borgo Picarelli.

In ricordo dell’evento, alla ripresa delle iniziative dopo la pausa estiva, il 7 settembre,  già il Centro di ricerca “Guido Dorso” aveva scelto di portare all’attenzione della città, nell’anno in cui in cui ricorre il 75° leggere Cannavielloanniversario dei bombardamenti del 14 settembre 1943, l’opera che il prof.  Vincenzo Cannaviello, storico e testimone oculare, dedicò a quei tragici avvenimenti con rigore  di studioso e con autentica passione civica.

E, come consuetudine, le scorse edizioni sono state dedicate a Dorso, Muscetta e De Sanctis, quest’anno la lettura pubblica è caduta sul testo di coinvolgente intensità  del prof. CannavielloAvellino e l’Irpinia nella tragedia del 1943-44”, una
copertina libroricostruzione dettagliata e commossa di quelle tragiche giornate, un documento unico  di grande  interesse, una fonte preziosa di ricordi e di memorie.

Introdotti dal vice presidente del Centro Dorso, Nunzio Cignarella, hanno partecipato alla lettura  studenti, volontari, collaboratori del Centro, nonché esponenti del mondo delle istituzioni  politiche, economiche e culturali, di seguito elencati: Maria Amicarelli, Consiglia Aquino, Fausto Baldassarre, Fabio Benigni, Marina Brancato, Giuseppe Bruno, Michele Centro Guido Dorso IMG 20180907 WA0007Capaldo, Pellegrino Caruso,  Francesco Celli, Maria Teresa Cipriano, Emilia Cirillo, Teresa Colamarco, Gianni Colucci, Giulia D’Argenio, Piero De Gruttola, Rosalba Delli Gatti, Franco Festa, Gianni Festa, Franco Fiordellisi, Giuliana Freda, Antonio Gengaro, Paola Gianfelice, Andrea Gioia, Angela Maria Graziano, Floriana Guerriero, Carlo Iandolo, Alberto Iandoli, Fiorenzo Iannino, Elio Iannuzzi, Peppino Iuliano, Lello La Sala, Oreste La Stella, Maria Cristiana Lenzi, Michela Mancusi, Marilella Manzo, Paolo Mascilli Migliorini, Andrea Massaro, Antonella Matarazzo, Elvira Matarazzo, Francesca Matteis, Claudio Meo, Giuliano Minichiello, Pietro Mitrione, Armando Montefusco, Mirella Napodano, Goffredo Napoletano, Annamaria Pellecchia, Erika Picariello, Luigi Pisano, Felice Romano, Toni Ricciardi, Paolo Saggese, Ugo Santinelli, Giovanni Sasso, Vincenzo Sbrescia, Elisabetta Sellitto, Maria Gabriella Sementa, Nadia Severino, Paolo  Speranza, Tonino Spina, Giovanni Spiniello, Adele Testa, Angela Toraldo, Luciano Trapanese, Franca Troisi, Cecilia Valentino, Antonella Venezia, Stefano Vetrano, Norberto Vitale, Berardino Zoina

Sottocategorie

  • Campania
  • Nazionali & Estero

    Elit Nullam pellentesque vitae Nulla eget Sed eget sed adipiscing accumsan. Tincidunt felis non amet et eu Nulla egestas cursus accumsan condimentum. Tincidunt accumsan tincidunt dolor pellentesque accumsan Nullam convallis egestas nunc quis. Mauris Suspendisse at pretium ac Aenean faucibus Morbi convallis pharetra et. Sed ut sed Vestibulum ut elit congue convallis massa ante consectetuer. Curabitur non Phasellus cursus et Vestibulum enim lorem.