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PROCIDA / IL MONDO SALVATO DAI RAGAZZINI – ELSA MORANTE: ALLA 2a EDIZIONE INCONTRO CON BERNARD FRIOT

Il Gianni Rodari francese, Giovedì 11 Aprile 2019, ore 9.30-15.00, presso laSala Consiliare Comunale, in Via Libertà 12 bis, presenta Il mio primo libro di poesie d’amore, Editrice Il Castoro. Il secondo anno di attività del progetto si concluderà venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno con la Festa/Festival finale.

ProcidaSimona Pasquale – 10.04.2019 - Procida sempre più isola amica delle bambine e dei bambini e protagonista internazionale della civiltà dell’infanzia, grazie al progetto «Procida-Il mondo salvato dai ragazzini-Elsa Morante», che giovedì 11 aprile, a partire dalle ore 9.30, accoglierà, presso la Sala Consiliare del Comune isolano, lo scrittore e poeta Bernard Friot: universalmente noto come il Gianni Rodari franceseOccasione, il terzo “incontro ravvicinato d’autore” con le scuole e i cittadini, incentrato sulla nuova raccolta poetica di Friot Il mio primo libro di poesie d’amore, Editrice Il Castoro, illustrato da Desideria Guicciardini, e sull’opera complessiva del 67enne autore francese.

Ideato dall’Associazione culturale Kolibrì Napoli, presieduta da Donatella Trotta, in partenariato con la rivista Andersen-Il Mondo dell’Infanzia, diretta da Barbara Schiaffino, l’ente nazionale di formazione Agita Teatro, con il suo vicepresidente Salvatore Guadagnuolo, e con gli istituti scolastici I.C. 1°C. D. Capraro e l’II.SS. Caracciolo-da Procida e l’Associazione Isola di Graziella, che con il presidente Pasquale Lubrano Lavadera gestisce la locale biblioteca, il progetto, giunto alla sua seconda edizione, gode del patrocinio istituzionale del Comune di Procida Assessorato alla Cultura, guidato da Nico Granitodel sostegno del programma regionale Scuola Viva, della Confartigianato Imprese Napoli, del mecenatismo di imprenditori come Giovanni Cimmino e vanta un prestigioso sodalizio con la Fondazione Premio Napoli.

cs Procida BerbardFriotIspirata all’opera del ‘68 Il mondo salvato dai ragazzini, quasi un manifesto poetico-politico, scritta da Elsa Morante, che a Procida fu sempre molto legata, l’iniziativa è un work in progress condiviso e concertato dal basso con tutta la comunità educante e volto alla valorizzazione del territorio e delle sue energie migliori, a partire dai più piccoli, contrastando la povertà educativa attraverso un dialogo costante con alcuni tra i massimi esponenti della letteratura per ragazzi (vincitori del Premio “Procida salvata dai ragazzini”), coinvolti in incontri mensili con i docenti, le famiglie e oltre 350 bambini e ragazzi dai 3 ai 15 anni, che si confrontano con gli autori leggendone le opere e rivisitandole attraverso numerose attività laboratoriali, condotte durante l’anno scolastico con il monitoraggio dei tutor di Kolibrì e di Agita.

Il secondo anno di attività del progetto si concluderà venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno, con la Festa/Festival finale alla quale parteciperanno tra gli altri tutti gli scrittori coinvolti nel 2018/19, premiati dalla Grande Giuria Giovanile (GGG) dell’isola, che per due giorni sarà così animata da incontri, flash mob, reading e rappresentazioni ispirati alle loro parole.    

L’appuntamento con Friot rappresenta il terzo incontro ravvicinato d’autore, dopo quelli di febbraio e marzo, rispettivamente con Luigi D’Elia e Simone Cortesi, autori insieme con Francesco Niccolini di Aspettando il vento (Edizioni Becco Giallo), graphic novel di formazione, ambientata nell’oasi naturalistica di Torre Guaceto (Brindisi), protagonista dello spettacolo che chiuderà la Festa Finale e con Emanuela Bussolati ed Elisabetta Garilli, autrici di Tinotino Tinotina Tino Tin Tin Tin (Carthusia Edizioni), albo illustrato per i più piccoli, cui è collegato un progetto musicale che pone al centro dell’attenzione l’ascolto del proprio talento.

Il ciclo di incontri si chiuderà lunedì 15 aprile con la giornalista d’inchiesta Vichi De Marchi, che nel suo I maestri di Strada (Einaudi Ragazzi, Collana Semplicemente Eroi), racconta un anno vissuto insieme al maestro Cesare Moreno e ai ragazzi emarginati delle periferie napoletane, protagonisti del Progetto “Chance” per il recupero scolastico.

cs Procida Bernard FriotY.Petit 11bBernard Friot - Insegnante, traduttore, poeta e pedagogo, nato nel 1951 a Saint-Piat e residente a Besançon, è tra i più originali e amati scrittori per ragazzi. Si è formato scrivendo insieme ai bambini: il suo primo libro di racconti, Il mio mondo a testa in giù, ha vinto il Premio Andersen 2009 come migliore libro 9/12 anniPrima di approdare alla scrittura, ha insegnato in una scuola di Lile per poi dirigere per quattro anni il “Bureau du livre de jeunesse” a FrancoforteTraduttore dal tedesco e dall’italiano di fiabe e novelle, attento alla grande creatività anticonvenzionale dei bambini nell’inventare storie (divenuto il suo modello stilistico), Friot si autodefinisce uno “scrittore pubblico” in virtù della necessità che ha di fare spesso incontri con il suo pubblico di giovani lettori, per ricaricarsi di emozioni.

I suoi racconti nascono anche per venire incontro a bambini e adolescenti con grandi difficoltà nella lettura, di cui si è spesso occupato personalmente: e il suo obiettivo è trasmettere un’emozione o far nascere un sorriso con storie brevi ma intense e una forte attenzione alla musicalità delle parole, che ha reso spesso i suoi testi ideali per spettacoli teatrali come quelli di Pascal Chenu, un noto cantastorie svizzero. L’autore porterà a Procida la sua poliedrica esperienza e la sua attenta osservazione della realtà con un testo dedicato all’importanza di coltivare i propri sogni e difendere la bellezza dei propri sentimenti.  

Baiano / Circolo L’Incontro: La democrazia e i giovani

Focus di Vincenza Luciano su Pietro Calamandrei, pensatore e giurista di alto rango.

lincontro baiano2N.R. - 15\03\19 - Nel panorama della storia civile italiana spicca a tutto tondo tra i maggiori e più prestigiosi protagonisti che hanno ispirato ed animato il dibattito culturale, sociale e politico, da cui è stata generata e plasmata l’architettura della Carta costituzionale, matrice fondante dello Stato repubblicano e della democrazia rappresentativa. E’ Pietro Calamandrei, fine giurista e docente universitario, attivo promotore del Movimento politico “Giustizia e libertà”, a cui aderì nel 1941, per approdare al Partito d’Azione, il cui patrimonio culturale e di idee liberali e radicali fornisce un’importante ed esaustiva chiave di lettura dello spirito e dei valori, da cui è permeata la Carta costituzione per la costruzione della società democratica nell’esercizio dei diritti personali, civili, politici ed economici che lievitano con i principi della libertà e dell’uguaglianza.

CalamandreiEletto all’Assemblea costituente del 1946, Pietro Calamandrei rappresenta un riferimento di primario rilievo, per inquadrare l’intensità e la ricchezza delle idealità che connotarono le tematiche e le dinamiche dialettiche che si svilupparono nell’Assemblea, la cui sintesi si dispiega nella Carta costituzionale in vigore dal ’48, guida e presidio dello Stato repubblicano.

E proprio al pensiero e all’azione politica di Calamandrei è ispirato il Forum riservato al Viaggio nella Costituzione, in agenda venerdì 29 marzo, alle ore 18,00, nei locali del Circolo socio-culturale L’Incontro.

Filo conduttore, la celebre “lezione” che Calamandrei sviluppò nel Salone degli Affreschi della Società umanitaria, a Milano, il 26 gennaio del 1955, inaugurando il ciclo di sette “appuntamenti” di alto profilo argomentativo, dedicato agli studenti universitari e degli Istituti scolastici superiori della città.

Vincenza LucianoAd animare il Forum, sarà l’avvocatessa Vincenza Luciano, penalista e ricercatrice per il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Salerno.

Attenta alla realtà sociale e culturale del territorio, l’avvocatessa Luciano è stata la prima donna candidata per le funzioni di sindaco di Avella, la città natia, svolgendo in modo costruttivo il mandato di consigliere comunale dal 2011 al 20016.

E’ autrice di un interessante libro auto-biografico, in cui viene focalizzata la problematica dei disturbi alimentari e, in particolare, della bulimia. Intitolato “135 chili di bignè, pane e merendine”, il testo ha avuto significativi riscontri editoriali e riconoscimenti di pubblico per la linearità e il disincanto d’approccio sia per la complessa problematica, sia per la rappresentazione dei percorsi da seguire, per superarne le difficoltà e i condizionamenti, con forza di volontà, stili di vita e il supporto della scienza.

libro sui LucianoAll’avvocatessa Vincenza Luciano si deve anche l’interessante ed agile saggio monografico, in cui rivisita la storia dell’azienda familiare dei Fratelli Luciano, attiva nel comparto agro-alimentare con una proficua presenza sui mercati interni e con un importante e qualificato export, le cui filiere sono simboleggiate dal Cocktail Royal. E quella dei Fratelli Luciano, è’ l’unica azienda del territorio dell’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio avviata a tagliare il traguardo del secolo di attività produttiva. Una longevità d’impresa e di lavoro che corre lungo l’asse di quattro generazioni. Un’eccellenza e un modello.

Donne, Vino e Design: Dal 2 all’8 Marzo gli appuntamenti in Campania delle Donne del Vino

DONNE DEL VINOCantine d’autore, etichette, accessori da vino, packaging e linguaggio alternativi saranno al centro degli eventi nazionali dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, dedicati quest’anno all’apporto di creatività, rinnovamento e qualificazione che l’imprenditrice donna è riuscita, nel tempo, a realizzare con produttività e marketing d’impresa. «Donne vino e design» sarà, dunque, il tema che connoterà tutti gli eventi che le varie delegazioni dell’associazione promuoveranno in tutta Italia a partire da sabato 2 marzo per tutta la settimana successiva, fino al 9 marzo per la diffusione della cultura del vino.

 

donatella cinelli colombini 1C.G. - 01.03.2019 - «L’immagine del vino del terzo millennio appare decisamente femminilizzata grazie al nuovo ruolo delle donne nella produzione, nel commercio e soprattutto nei consumi – dice Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale dell’Associazione – Per 8.000 anni il vino è stato un ambito quasi solo maschile, ma ormai non è più così. Oggi le donne guidano un terzo delle cantine italiane e il 24% delle imprese commerciali al dettaglio del vino (dati Cribis- Crif). A livello mondiale sono loro a comprare la maggior parte delle bottiglie, il 40% dei corsisti wine expert Wset sono donne e in Asia, le giovani con gli occhi a mandorla stanno assumendo un ruolo protagonista del mercato. Ecco che la bellezza del vino diventa più importante che nel passato, proprio a seguito del maggior peso del giudizio femminile. Per loro infatti l’immagine conta, anzi conta molto».

Valentina Carputo Delegata Donne del Vino CampaniaIn Campania, la Delegazione dell’associazione, da poco rinnovata nella guida con la giovane e determinata imprenditrice Valentina Carputo, si prepara a festeggiare con due eventi. Il prossimo sabato 2 Marzo 2019, alle ore 10.30, Pan | Palazzo delle Arti Napoli, centro di Cultura dinamico nel settecentesco Palazzo Roccella in via dei Mille n. 60, si svolgerà un convegno tecnico, moderato dall’Arch. Fosca Tortorelli, Vice Delegata delle Donne del Vino della Campania, cui interverranno: Prof. Arch. Sabina Martusciello, Presidente Corso di Laurea Design e Comunicazione Unicampania; Prof. Arch. Doe Morelli, Delegata Orientamento Dip. di Architettura e Disegno Industriale Unicampania Germana Gilostri, Designer; Lorella Di Porzio, Ristoratrice – Ristorante Umberto (Napoli); Nando Salemme, Creativo; Ciro Giordano, Cantine Olivella e Presidente Consorzio Vini Vesuvio e Monica Piscitelli, giornalista enogastronomica (Ass. Casa dei Cristallini).

palazzo delle arti di napoliL’Associazione ha scelto di promuovere l’incontro attraverso un interessante momento culturale di confronto con designer del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e professionisti di vari settori legati al mondo produttivo e ristorativo” – ha specificato Valentina Carputo.Giovani laureati e studenti del CdS in Design e Comunicazione dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” presenteranno progetti/oggetti legati al mondo dell'enogastronomia”.

2018 11 10 20 0 00 Lapio paesaggi irpinia avellinoIl secondo appuntamento è fissato a Venerdi 8 Marzo, a Lapio (AV), in Irpinia, terra dell’elegante Fiano DOCG, dove la delegazione campana delle Donne del Vino si recherà per l’evento “Un treno per l’Irpinia, offrendo un’interessante degustazione delle diverse espressioni varietali di vino Fiano prodotto dalle socie nelle aree vocate.

L’originalità sarà, nell’occasione, anche il viaggio a Lapio, che avverrà con un mezzo di trasporto speciale ed emblematico per la viticoltura Irpina: il treno della tratta storica Avellino – Rocchetta Sant’Antonio, un patrimonio infrastrutturale di rilievo storico e paesaggistico delle aree interne dell’Irpinia. che, grazie al progetto  di Fondazione Fs Italiane, RFI e Regione Campania, dal 2016 è un treno con carrozze degli anni '30 ed un ex bagagliaio/postale riadattato per il trasporto bici e per la degustazione di prodotti  tipici, di fatto, uno straordinario mezzo di comunicazione di tradizioni, cultura e territori per la promozione del turismo enogastronomico dei luoghi che attraversa.

Avellino RocchettaCostruita a partire dal 1889, la ferrovia fu inaugurata nel 1895, anche grazie all’impegno di Francesco De Sanctis, Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d’Italia, con un tracciato lungo 120 km tra Campania, Basilicata e Puglia, intercettando  le valli del Sabato, del Calore e dell’Ofanto e dislivelli dai 217 metri s.l.m. di Rocchetta ai  672 metri s.l.m. di Nusco, con 31 stazioni, 58 tra viadotti e ponti metallici e 19 gallerie, manufatti di pregevole fattura e perizia architettonica e ingegneristica.

La delegazione delle Donne del Vino della Campania in questa particolare circostanza lancerà anche il proprio profilo Instagram proponendo l’hashtag tematico dell’evento: #festadonnedelvino2019 #donnevinodesign #donnedelvino #womenofwine.

L’elenco delle iniziative, unite dal tema nazionale 2019 «Donne Vino e Design», è consultabile nel sito www.festadonnedelvino.it e riguarda iniziative molto diverse fra loro, anche se con regia e comunicazione centralizzata.

 

festa donne del vino logoChi sono le Donne del Vino - Le Donne del Vino sono un’associazione senza scopi di lucro che intende promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nata nel 1988, conta oggi oltre 800 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Questi i numeri a gennaio 2019: 815 donne del vino, di cui la metà sono produttrici, 57 ristoratrici, 90 sommelier, 17 enoteche, 9 enologhe, 130 giornaliste, 30 socie onorarie e 72 attività diverse. Tra le sue più recenti azioni vanno ricordate la convention virtuale di Donne del Vino Campania con il Console degli Stati Uniti Mary Ellen CountrymanMatera con le donne del vino del mondo con l’obiettivo di fare network fra le associazioni mondiali offrendo maggiori opportunità alla compagine femminile dell’enologia, la salvaguardia dei vitigni autoctoni italiani rari, la divulgazione dell’abbinamento vino rosato-pizza, le attività benefiche (raccolta fondi per le associazioni che si occupano di contrastare la violenza sulle donne, quella per aiutare i grandi ustionati delle zone povere del mondo e per i pastori del pecorino amatriciano che sono rimasti con le loro greggi nonostante il terremoto). Nell’ultimo triennio è stato anche fatto un sondaggio sul profilo delle Donne del Vino che ha rivelato come le cantine, con direzione femminile, siano molto più attente all’ambiente, internazionalizzate, diversificate e orientate sui vini di qualità rispetto alla media nazionale. Ogni anno, il sabato prima della Festa delle Donne, le socie aprono le porte delle loro attività per mostrare ai winelovers il mondo del vino al femminile.

 

INFO www.ledonnedelvino.com.

Ufficio stampa: Carmen Guerriero Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

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NAPOLI / HOTEL PARKER’S: PREMIAZIONE CONCORSO LETTERARIO “MILLE PAROLE PER UNA FOTO”

La presentatrice-attrice Stefania De Francesco ha saputo cucire insieme alle premiazioni le celebrazioni per i 75 anni della Confartigianato e quelle per la Giornata Internazionale della Donna.

Confartigianato Napoli ANCoS Napoli Giuria VincitoriSimona Pasquale – 10.03.2019 - Grande partecipazione all’Hotel Parker’s, venerdì 8 marzo, per la premiazione della prima edizione del concorso letterario “Mille Parole per una Foto”, indetto da Confartigianato Imprese Napoli, presieduta da Enrico Inferrera, e ANCoS Napoli, diretta da Francesco Muzio.

Stefania De Francesco Pino Imperatore Enrico InferreraUn evento di cultura e informazione, inserito nella rassegna Parker’s in Naples e presentato dall’attrice Stefania De Francesco, che ha saputo cucire insieme, grazie alla partecipazione del Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e del Presidente della Banca di Credito Cooperativo, Amedeo Manzo, le celebrazioni per i 75 anni della Confartigianato, con quelle per la Giornata Internazionale della Donna, inteso come momento di riflessione sull’attualità. Ospiti d’eccezione, lo scrittore Pino Imperatore e Nicole Lanzano, caporedattrice della testata Kompetere Journal.

Luigi De Magistris«È una bella iniziativa che testimonia una volta di più, quanto i bambini abbiano un’altra visione della città e del mondo, nella quale non c’è spazio per il razzismoha detto il Sindaco De MagistrisProgetti come questo, avranno sempre la nostra stima e il nostro sostegno, perché la cultura aiuta a tirare fuori il meglio di noi, soprattutto in quest’epoca caratterizzata dall’odio e in particolar modo, dall’odio verso le donne, con tante notizie tragiche che arrivano ogni giorno».

Francesco Muzio 1Proprio a sostegno dei soggetti più deboli è nata, cinque mesi fa, l’ANCoS, l’Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive interna al sistema federale di Confartigianato, cui è possibile destinare il proprio 5x1000: «ci occupiamo di sport, benessere, disabilità, ambiente e mare, a sostegno di progetti che abbiano ricadute sociali» spiega il Direttore, Francesco Muzio.

Amedeo Manzo«Ci tenevo tantissimo ad essere qui perché questa è una serata di speranzaafferma nel suo intervento Amedeo ManzoNoi siamo una banca atipica, vicina ai giovani con contratti atipici, ai lavoratori in difficoltà, alle famiglie. Siamo napoletani, pensiamo che aver perso il Banco di Napoli sia una ferita, ma abbiamo voluto creare una banca, che ogni anno raddoppia i propri utili e registra i minori indici di sofferenza, perché i nostri clienti, che rappresentano tutti gli strati sociali, ci pagano consentendoci di investire sul territorio napoletano dove abbiamo tutto: radici, testa a cuore».

Angela ProcacciniFilo rosso della giornata, il neonato concorso letterario ispirato al ritrovamento (autentico) di due libri abbandonati sul lungomare di Bagnoli (uno dei quali è “Le Mille e una Notte”) che in poco tempo ha raccolto le adesioni di tredici autori juniores e trentaquattro seniores (solo dieci i finalisti), che hanno proposto il proprio sguardo sul mondo in testi da mille parole, (non una di più) valutati da una giuria tecnica eterogenea, presieduta da Angela Procaccini, dirigente scolastica, scrittrice, poetessa e collaboratrice dello staff del Vicesindaco di Napoli e composta da addetti ai lavori e lettori appassionati,  che ha lavorato senza conoscere le identità degli scrittori, gelosamente custodite dalla presidenza e dalla segreteria organizzativa di Confartigianato Napoli.

Enrico Inferrera prof.ssa Maria Rosaria Mascolo«Oggigiorno nessuno, nemmeno un’associazione di categoria, può più rappresentare solo interessi di partesottolinea Enrico Inferrera, Presidente di Confartigianato Napoli ed egli stesso scrittore (con il romanzo “Vite Bisestili”) e poeta (con la raccolta “Diversi Paralleli”), che ha fortemente voluto questa manifestazione – hy».

Anna Copertino 2«Troppo spesso abbiamo l’impressione di vivere in una società superficiale, ma le opere concorrenti ci hanno fatto scoprire una profondità di sentimenti e un diffuso senso di solitudine, anche fra i giovanissimi, che ci hanno lasciato  senza parole» dichiara la prof.ssa Procaccini che ha lavorato coadiuvata da Lia Aurioso e Anna Copertino (giornaliste), Raffaele Delpino (editore), Patrizia de Filippis (bibliotecaria), Daniela Ciafrone (insegnante) e da Amedeo ManzoFlavio Beninati, (studente e istruttore di Protezione Civile), Alida Competiello (impiegata) e Conchita Di Martino (bancaria).

Nicole Lanzano e Sabrina Valentino primo posto GiovaniViolenza sociale, familiare e di genere, ma anche emigrazione, sguardo sull’altro e fiabe, sono, infatti, al centro delle proposte della categoria Giovani vinta da Sabrina Valentino (classe 2008), con “L’ultimo libro di Filippo”, serrata narrazione sul bullismo, visto con gli occhi del protagonista

vittima – queste le motivazioni della giuria – di una sottile e protratta persecuzione. Spettatore e protagonista il mare che, da angolo di evasione e rifugio, diventa elemento in cui sparire per dimenticare e annullarsi. Mare sponda, mare tomba. Qui, per Filippo, altrove per diseredati vittime dell’egoismo altrui”.

Sveva Alvino Sabrina Valentino Federica Striano Silvana FumoSeconda classificata Sveva Alvino (classe 2007) con “Una notte valsa come mille”, storia di una vittima di abusi che trova la forza di denunciare; mentre al terzo posto si colloca “Numeri al mare”, riscoperta delle proprie origini scritta da Federica Striano (classe 2008).

Menzione speciale per Michele Nocerino (classe 2003) e la sua ricerca interiore in “Mille parole in una goccia”

L. Ammaturo 3 posto Adulti S. Fumo 1 posto Adulti A. Manzo S. Ciric 2 posto Adulti S. Alvino 2 posto Giovani S. Valentino 1 posto Giovani Fed 2La perdita e il ricordo sono i temi portanti dei primi due gradini del podio nella categoria Adulti conquistati, rispettivamente, da Silvana Fumo con “Nella mia vita manca un Natale”, apprezzato per “l’estrema eleganza lessicale e la profonda sensibilità che coniuga sintesi e sentimento”, e Slobodanka Ciric con “Le caramelle all’anice”. Terzo posto a “Il risveglio” di Luigi Ammaturo, allegoria della nascita di Pulcinella.

Menzione speciale per “Nico” di Rosaria Pupo, che affronta lo sradicamento familiare ed esistenziale provocato da un disastro naturale.

IEnrico Inferrera Luigi De Magistris2n palio per tutti, targhe, coppe, cornetti porta fortuna in ceramica realizzati dall’artista Paola Capriotti di Terramia Art e, per primi tre classificati di ciascuna categoria, buoni libro (per un ammontare complessivo di 1050€) da spendere presso la Libreria Raffaellodi Via Kerbaker, (che applicherà un ulteriore 10% di sconto), sostenitrice dell’iniziaitva insieme con le realtà Bellabrì gioielli in resina, Edizioni Simone e ETC-Energy Total Capital AISEPS-Associazione Internazionale per lo Sviluppo Economico, la Ricerca, le Tecnologie e le Politiche Sociali.

prof.ssa Maria Rosaria Mascolo«Partecipiamo a tanti progetti, sicuramente a tutti quelli che ci propone la prof.ssa Procaccinicommenta emozionata la prof.ssa Maria Rosaria Mascolo, Vicepreside dell’IC Nazareth, la scuola di provenienza della maggior parte dei ragazzi partecipanti, intervenuta in rappresentanza della Preside Elisa Rotrinquez e accompagnata dai docenti di Lettere Marica Esposito e Marcello Affuso – Rompono la monotonia dell’anno scolastico e aiutano i ragazzi ad esprimersi, con risultati sempre sorprendenti».

Stefania De FrancescoLe premiazioni sono state precedute dalle letture di Pino Imperatore, che ha regalato al pubblico alcuni stralci del suo nuovo libro “Con tanto affetto ti ammazzerò”, seconda indagine umoristica dell’ispettore Scapece in uscita il 2 aprile, edito dalla DeA Planeta, e di Stefania De Francesco, che ha interpretato “La torta”, un monologo estrapolato dal prossimo romanzo di Enrico Inferrera.

Baiano / Terza edizione del Premio “Galante Colucci”: Presentazione nell’Auditorium dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII”

Per il conferimento de “I Mai d’Argento”.

Istituto Comprensivo Baiano news117879Gam - 25.02.2019 - Sarà presentata ufficialmente mercoledì- 27 febbraio, alle ore 10,00- nell’Auditorium del plesso della Scuola media dell’Istituto comprensivo  “Giovanni XXIII”, in via Luigi Napolitano, la terza edizione del Premio “Galante Colucci” per il conferimento delle artistiche e plastiche composizioni che rappresentano i Mai d’Argento, simboli sia delle tradizioni di sacra devozione   che della cultura materiale e immateriale  del territorio dell’ Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanis.

All’evento parteciperanno il Presidente della Provincia di Avellino e Sindaco di Avella, Domenico Biancardi, il Presidente del Parco del Partenio, Franco Iovino, i sindaci Enrico MontanaroAlessandro NapolitanoSimone Rozza, Marco Santo AlaiaRaffaele Colucci dirigenti scolastici dei presidi della formazione didattico-educativa del territorio, Vincenzo Serpico,  Luigia Conte Giuseppina Ambrosino, oltre che i rappresentati dell’imprenditoria, delle Pro Loco e delle associazioni attive nell’area intercomunale.

circolo incontro baianoIl Premio “Galante Colucci”, indetto e promosso dall’ Associazione Maio di Santo Stefanoe dal Circolo socio-culturale “L’Incontro”,  si propone come concorso d’idee per la produzione di testi, articoli giornalisti, saggi brevi, docu-film, opere grafiche e pittoriche, video e corti che raccontino le bellezze paesaggistiche e naturalistiche del contesto in cui si celebrano, con cadenza ciclica annuale, le ricorrenze dei culti arborei dedicati ai Mai, espressione dei valori, nei quali si dispiega il primato del Bene comune principio fondante della Carta costituzionale; bellezze da difendere, tutelare e valorizzare, quali connotazioni identificative dell’ Unione intercomunale.

Il concorso d’idee è aperto alla partecipazione delle giovani generazioni delle Scuole e a tutti i cultori del territorio e delle sue risorse ambientali; giovani generazioni e cultori coinvolti per l’identico e condiviso cammino nell’esercizio responsabile della cittadinanza attiva per il progresso sociale delle comunità locali. Di calzante stimolante attualità, la tematica al centro del concorso d’idee per il Premio “Galante Colucci”,edizione 2018-2019. MaiodargentoEccola. I Mai testimonial del patrimoniopaesaggistico e naturalistico da valorizzare  e guide simboliche per la conoscenza e lariscoperta delle tipicità colturali di ieri e di oggipromuovendo l’arte culinaria edolciaria del territorio. Un prospetto di coordinate ancorate alla sfera locale, alle sue vocazioni e potenzialità di sviluppo, in cui la risorsa-ambiente esercita un ruolo primario, da rapportare agli obiettivi dell’Agenda-30 delle Nazioni Unite.

Nell’edizione 2016\2017 il tema del “Colucci” fu calibrato  sulla rivisitazione del modello di economia del territorio che per secoli ha avuto come asse portante il patrimonio boschivo delle aree montane, alimentando la lunga filiera delle attività lavorative e produttive derivate dalla lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei materiali lignei provenienti da castagni, faggi, ontani, querce. L’edizione 2017\2018 privilegiò il discorso sulla rilevanza dei Beni comuni – tutelati dalla Carta costituzionale- di cui l’ambiente e le sue matrici – ariaacquasuolo – sono valori assoluti per la Salute di tutte le specie e forme viventi.

 E’ il percorso- quello compiuto nelle due edizioni che figurano con merito nell’Albo d’oro della manifestazione- in cui s’innesta il Teatro pubblico dei Mestieri dei Mai che fu allestito in piazza Luigi Lauro, a Sperone, lo scorso febbraio; Teatro speciale  con gazebo in cui si rappresentavano le modalità tecniche dei Mestieri più diffusi e praticati in stretta correlazione con l’ Economia del bosco, tra cui quelli del cestaio, del Mastro bottaio, del falegname, del carpentiere,  delle raccoglitrici di fascine destinate sia ai forni domestici e di corte per la panificazione, sia ad alimentare le  “carcare” gestite dai “ carcarari ” per la produzione della calce. E l’ammirato soggetto principe del Teatro  pubblico dei Mestieri, fu la riproduzione in scala ridotta del  “catuozzo, il complesso sistema di carbonaia, con cui per secoli si è  prodotto il carbone vegetale destinato alla cottura dei cibi; un sistema, il cui funzionamento richiedeva abilità e tecniche di destrezza notevoli, segnatamente per intuire la direzione dei flussi d’aria e la scelta dei siti più idonei a garantire la migliore produzione possibile del pregiato carbone vegetale che si commercializzava in modo più che proficuo. Un successo, arricchito dalla proiezione nella Sala consiliare del palazzo municipale  del pregevole -unico nel suo genere-  docufilm scritto e realizzato  da Pio Stefanelli, autore  di brillanti e puntuali interviste con i protagonisti dei Mestieri di ieri e con i giovani che ne hanno raccolta l’eredità, adeguandosi all’ oggi con la dimensione di piccoli e medi imprenditori nella falegnameria di qualità, nella lavorazione delle botti  per i vini pregiati, utilizzando il rovere e non più il legno di castagno, nella gestione dei siti di stoccaggio e commercializzazione per la legna da riscaldamento e per il pellet.

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