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Sperone: La comunità saluta Nonno Tommaso …. l’ultimo carbonaio

Estato verace mannese e autentico artista dellallestimento del “catuozzo”, la secolare modalità tecnica che trasformava la legna dei boschi di “forte fibra” del territorio in pregiato e ricercato carbone vegetale commercializzato con successo…. 

Nonno Tommaso IMG 20200504 WA0025Gianni Amodeo - 05\05\20 - Una vita di lavoro, vissuta tra i boschi del territorio incorniciato a semi arco dai Monti Avella, e nei boschi delle regioni del Sud, soprattutto nella Calabria dei fatati e intensi manti verdeggianti della Piccola e Grande Sila e tra gli aspri monti selvosi della Sardegna; vita sacrificata e dura da mannese verace, intrapresa, come nel Dna dei  mannesi di tutti i tempi, intorno ai dieci anni, non solo per la necessità di dare un concreto aiuto alle esigenze di famiglia, maturando prima del tempo il senso della responsabilità verso la vita, ma anche per il costume diffuso d’imparare al meglio possibile l’”arte del tagliaboschi”, alla luce delle complicate tecniche d’uso dell’accetta avvalendosi della sola forza della braccia, da coniugare con l’occhio esperto della conoscenza della caratura  e stagionatura qualitativa dei boschi.

Nonno Tommaso 2 Nonno Tommaso, come era conosciuto e chiamato - per l’anagrafe comunale, Tommaso Lippiello- se n’è andato ad ottanta sette anni compiuti, sconfitto dalla malattia che l’aveva colpito e per la quale era stato ricoverato qualche settimana fa al “Moscati”, ad Avellino. E’ stata una figura popolare e popolaresca, Nonno Tommaso, che al lavoro di mannese affidabile e di collaudata bravura associava l’ esercizio accorto e appassionato dell’ antico mestiere- vera e autentica arte- di allestire “ ‘e catuozzi”, le caratteristiche carbonaie montate con finezza geometrica nelle spianate realizzate a colpi di piccone e badile, ai margini dei boschi dei Monti Avella, delle Tore, di Campimma, del Morricone, del Litto, della Paradina e del Surrone; erano le carbonaie di lignea forma conica ricoperta di terriccio ,  che trasformavano la legna selezionata e di “forte fibra”, come quella del faggio, del leccio,della quercia, del cerro, dell’ontano, ma anche del nocciolo e del corbezzolo  in pregiato e ricercato carbone vegetale. Era il carbone vegetale che per lungo corso di secoli ha permesso di far funzionare i piani di cottura dei cibi, prima dell’avvento dei combustibili liquidi e gassosi, con particolare rilievo per il ”carbon bianco” dell’energia elettrica. Era il carbone vegetale che veniva ampiamente commercializzato sul territorio e nell’area nolana …. E Nonno Tommaso aveva appreso l’arte del carbonaio in famiglia, nella quale si era tramandata di generazione in generazione. 

Il lavoro del Bosco IMG 20200504 WA0040 rotatedUn saggio della sua bravura e delle sue competenze tecniche nella produzione del carbone vegetale, era stato fornito da Nonno Tommaso nell’allestimento di tipico “catuozzo” a dimensione scalare ridotta a circa un metro d’altezza nelle Quattro giornate del Teatro speciale dei Mestieri boschivi, svoltesi in piazza Luigi Lauro, a Sperone, il 14-15-16-17 febbraio di appena due anni fa. Una rappresentazione della produttiva filiera dei Mestieri dedicati alla lavorazione, trasformazione e manipolazione diretta dei materiali lignei dei boschi del territorio, come quelli dei cestai e della falegnameria di qualità, o indiretta come quello del “carcararo”, dedito alla trasformazione della pietra calcarea in calce, nelle caratteristiche “carcare” disseminate sul territorio, praticando l’antica tecnica dei greci e romani. Nonno Tommaso spiegò alle comunità scolastiche e ai tanti che visitarono l’originale Teatro speciale per filo e segno, dandone anche dimostrazioni pratiche, l’importanza dei “catuozzi” nella storia e nella quotidianità di vita del passato. Un’iniziativa di grande partecipazione, quella di due anni fa, promossa dall’ Associazione Maio SantElia profeta in collaborazione con la civica amministrazione, guidata dal sindaco Marco Santo Alaia. Un evento di cui Nonno Tommaso fu l’autentico e ammirato protagonista. Ed ha sempre avuto la tempra del lavoratore tenace e instancabile. E una volta dismesse “le arti e i mestieri” di una vita …. era solito frequentare Nonno Tommaso 3le feste patronali del territorio con il pittoresco Furgoncino, da cui somministrava leccornie e cibi di buoni ingredienti e varia confezione per gli affezionati avventori. L’insegna dell’allettante Furgoncino-food recitava “Pizzette e panzarotti” per gradire … E senza complimenti.

Nonno Tommaso frequentava con puntualità le liturgie e i riti religiosi nelle due Chiese consacrate a SantElia profeta, patrono della comunità locale. E, per quel che poteva, era d’aiuto al parroco don Reinaldo. Con Nonno Tommaso scompare l’ultimo carbonaio del territorio e, forse, della Campania. E un bel capitolo della sua laboriosa ed esemplare esistenza certamente lo ha scritto due anni fa nell’incontro che ebbe con i bambini e le bambine delle Scuole primarie del territorio nel Teatro dei Mestieri, ispirato dalla tradizione dei Mai. Gli brillavano gli occhi nel volto sereno di compiaciuta soddisfazione di sé ….      

Il ricordo e la “presenza” di Alessia Bellofatto ai tempi del Coronavirus

L’anniversario della sua morte ci fa riflettere, stando a casa, sul significato della vita, ma anche sulle problematiche giornaliere, a cominciare da quelle relazionali.

AlessiaPietro Luciano – 27.04.2020 - Mercoledì 29 Aprile ricorre l’anniversario della dipartita di Alessia Bellofatto (Avellino 15/11/1993 - Genova 29/4/2010), stroncata da una rara patologia che in cinque mesi interrompe i suoi sogni per sempre.  

Il sogno di AlessiaUn personalissimo talento il suo per il disegno, la pittura e la poesia, che ha bruciato … le tappe della vita, scrivendo poesie e filastrocche, illustrate con le sue stesse mani, evidenziando un DNA familiare per l’arte e la pittura. Non è certamente un caso che suo nonno sia Fernando Masi. Si divertiva tantissimo a rappresentare strisce di fumetti avendo come protagonisti, amici, familiari e animali.

Nel 2002, a otto anni, pubblica la sua prima raccolta di poesie e filastrocche illustrate. Ma ecco che, nel 2003, si manifesta una grave malattia, che la costringe a sottoporsi ad un lungo soggiorno presso l’Istituto Gaslini di Genova per interventi e cure. Superato questo momento, riprende a disegnare e a scrivere con più lena.

Io e la natura Arte RakuAmante della natura, degli animali e ammiratrice e devota di San Francesco d’Assisi, ha un obiettivo: illustrare il Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi. Nel 2006, con l’aiuto di papà Saverio, presenta la prima edizione dei suoi calendari: 14 tavole illustrate del cantico, accompagnate e arricchite con la poesia. Decide di devolvere il ricavato del suo lavoro all’Associazione ARTUCEBA, che finanzia progetti di ricerca nei tumori cerebrali dei bambini. La solidarietà e la promozione sociale sono un altro aspetto tangibile di questo giovanissimo talento.

Dal 2007 partecipa a tutte le edizioni dell’iniziativa “Cento metri di emozioni, colori e parole“, organizzata dal Centro di Riabilitazione Australia di Avellino e  tiene la  prima personale dei suoi lavori ad Avellino; espone nelle sale della Scuola Media “ Parini” di Baiano; vince il primo premio con la poesia “ La Pace” al concorso di poesia e pitturaSfumature di Donna”, curata dall’associazione Amore & Psiche

Froggy 1Nel 2008 pubblica il calendario ABBA’, illustrato con episodi della Bibbia, e riceve come riconoscimento dei suoi lavori una medaglia rappresentativa dal Presidente della Camera dei Deputati, On. Fausto Bertinotti.

copertina calendario 2020 per webNel 2009 pubblica “Lo zoo di Alessia”, calendario dedicato agli animali e all’ambiente; conia la mascotte per la pubblicità della raccolta differenziata in Irpinia e partecipa con le sue opere Mitos alla Fiera Internazionale d’Arte “IMMAGINA 2009” di Reggio Emilia, presentando il suo quarto calendario illustrato. Realizza la tavola a pastello dedicata alla Festa del Maio di Baiano, un lavoro che è diventato un simbolo delle iconografie rappresentative della popolare tradizione baianese.

Il Maio di AlessiaNel 2010, si ammala di una rara patologia, che il 29 di aprile, in soli cinque mesi, interrompe i suoi sogni per sempre.  Ma Alessia ha lasciato un grande patrimonio di disegni, poesie e preghiere per cui la famiglia ha voluto far proseguire il suo sogno, manifestato nella letterina di Natale del 2002, dove scriveva: “Papà e mamma, sogno di fare la scrittrice e spero qualche volta, di pubblicare qualcosa. Voglio essere conosciuta grazie alle mie storie. Spero di realizzare il mio sogno anche con il vostro aiuto. Questo è il regalo che vi chiedo”.

E’ stata così costituita l’Associazione La Piccola Cometa Alessia Bellofatto, che si attiva con iniziative artistiche, culturali ed editoriali dedicati all’adolescenza e all’infanzia; promuove e organizza manifestazioni ludico-scolastiche; collabora con Scuole e Associazioni per Baiano Sagra Nocciole 2 origdivulgare i valori della solidarietà, dell’amicizia e dell’ambiente; organizza concorsi e manifestazioni di arti visive e poesiaHa istituito la Festa dei libri e dei fumetti di Avella, che organizza insieme alla Pro Loco Abella e altre Associazioni di Avella, per favorire e incentivare ragazzi e giovani alla lettura; promuove l’annuale convegno sull’ambiente e la salvaguardia del territorio nell’ambito della Festa della Nocciola, promossa dalla Pro Loco Baiano; organizza con l’Associazione Le Ali della Vita di Avella il premio di Poesia per RagazziAlessia Bellofatto”.

Premio Poesia Alessia Bellofatto 33Il lavoro che ha riscosso un enorme successo, però, è stata la pubblicazione del primo libro di AlessiaIl Cantico delle Creature”, curato dall’illustratore Salvatore Mattozzi, il cui ricavato ha concorso a contribuire ad un grande progetto di ricerca genetica dell’Istituto Gaslini di GenovaL’Associazione, inoltre, contribuisce a finanziare progetti di ricerca nelle malattie dell’infanzia, ad aiutare le famiglie in difficoltà e a sostenere altre iniziative di solidarietà.

Il Cantico delle Creature 14Tutte queste attività certamente non fanno ritornare in vita Alessia, ma costituiscono l’impegno dei suoi genitori e della famiglia alla realizzazione del sogno di Natale di una bambina di 8 anni, che, per dirlo con le parole del poeta Raffaele Urraro:”Già allora disegnavi i tuoi orizzonti, guardavi al futuro abbandonandoti nelle braccia delle Muse”.

Negli altri anni, Alessia veniva ricordata con la celebrazione di una Messa, con la presenza di familiari ed amici. Quest’anno, il Coronavirus infestante non consente tutto ciò, ma, grazie ad Alessia, ci fa riflettere, stando a casa, sul significato della vita, ma anche sulle problematiche giornaliere, a cominciare da quelle relazionali. .

padre AgostinoE allora vogliamo ricordare Alessia, a noi stessi ed a voi lettori, con le parole di padre Stefano Agostino Acierno, pronunciate in occasione della prima del Cantico delle Creature, tenutasi nell’Aula Magna del Liceo Artistico “De Luca” di Avellino, successivamente intitolata ad Alessia Bellofatto.

“… Questa mattinata vuole essere, nel mio e vostro desiderio, gioioso momento di breve analisi psicologica, umana e spirituale della personalità di quella creatura e vostra amica: Alessia, che vogliamo far rivivere nella nostra memoria storica.  Soprattutto valutare quanto la sua persona, la sua vita, i suoi lineamenti cristiani hanno influenzato e dal punto di vista umano e quello spirituale le nostre anime. Ma soprattutto, quanto, ella, con i suoi sentimenti e la sua vita, ci ha aiutato a riflettere il mistero cristiano, che ha al centro Gesù Cristo, figlio di Dio incarnato: morto e risorto per la nostra salvezza. Alessia, con Premio Alessia Bellofatto 17la sua naturale e profonda sensibilità, ha percepito questo itinerario, che è razionale e metafisico insieme. L’ha vissuto con cuore semplice ed intelligenza percettiva: di cui era ricca. Lei era protesa, con la sua anima cristiana, a vivere le istanze che avvertiva profonde nel suo essere intelligente e sensibile. Ricca della sua fede cristiana che le dava profonda sensibilità e spirito proteso nel domani … La delicatezza della sua spiritualità, che scaturiva spontanea dalla sua persona e dai lineamenti del suo volto, e il suo rapportarsi ”cordiale” senza esibizione alcuna, con la sua espressività innocente, ti notificava con squisita naturalezza, quella sua ben delineata psicologia, che tu scoprivi e intuivi anche osservando i suoi piccoli – grandi capolavori, nati dal suo  “genio artistico”. E non è solo una benevola osservazione, ma anche l’immagine luminosa, che ti suscita dentro, il contemplare quel gioco di colori e di immagini: tutti belli, tutti armoniosi, tutti regolati da un equilibrio pittorico, lasciatemi dire, dei grandi artisti. Mi sono fermato, tante volte, a guardare quei quadretti, vividi della sua arte, accostata, con meravigliosa sensazione alla natura; e ti piace di ammirarli, dove, tra l’altro, traspare anche il suo viso innocente e la sua anima ricca di purezza e di amabilità. Voglio dare atto, oggi, con la nostra presenza, Froggy dell’affetto e della stima per lei, che, con le sue pregnanze psicologiche ed umane, ci indica, silenziosamente, la grandezza della sua anima, riposta in una semplicità intelligente, aperta al dialogo eloquente della sua anima cristiana. E non vorremmo lasciare, solo a questo prezioso momento, il ricordo cordiale e simpatico per lei. Ma portarlo nel nostro cuore, anche come stile di vita, pedagogicamente ricca degli atteggiamenti della sua anima attenta alle evenienze del quotidiano, a cui lei, intelligentemente, partecipava e che commentava col suo sguardo luminoso, che attraeva la tua pensosità e l’affetto cordiale e benevolo per lei. Così questo giorno, affettuosamente scolastico, per la sua fruttuosa presenza, diventerà, per tutti noi, patrimonio di sapienza esistenziale e regola anche di gentile comportamento di vita”.

Area nolana: Carmine Sommese, uomo dabbene nella professione medica e nell’impegno civico

Un ricordo dell’uomo, del medico e del politico. Foto: Fonte Internet.

Sommese imagesGianni Amodeo - 18\04\20 - Di essere stato colpito dal contagio del covid-19, aveva dato egli stesso notizia, sulle pagine dei social il 19 marzo scorso, rivolgendosi, in particolare, ai pazienti, agli amici e conoscenti.Carissimi, solo nelle ultime ore scriveva - ho avuto la conferma di essere positivo al Covid-19. Sto bene, ma devo rimanere in isolamento per i prossimi giorni, mettendo in campo tutte le risorse, per proseguire il mio lavoro. Per ovvie ragioni chiunque abbia avuto contatti con me nelle scorse due settimane, dovrà contattare le Autorità sanitarie, allorquando dovessero manifestarsi sintomi comuni di coronavirus (febbre alta 37,5 gradi, difficoltà respiratorie, tosse). Nell’interesse di tutti vi invito ancora una volta a restare in casa, rispettando rigorosamente con senso di responsabilità tutte le misure adottate per la prevenzione e il contrasto della diffusione del coronavirus … Attinto da una malattia silente e diventato paziente, rafforzo il mio amore per la ospedale di nolaMedicina e la dedizione alla mia cittadina, perché la mia esperienza di contatti umani e di quanti si sono affidati a me mi hanno reso migliore, oggi più di ieri. Tornerò presto a contrastare questa emergenza sanitaria, insieme ne usciremo”.   

E’ un post che parla da solo - quasi un testamento spirituale- e che esprime la dimensione sociale e professionale di Carmine Sommese, nel coniugare l’amore per la Medicina che nei limiti delle possibilità e delle cognizioni scientifiche risana dalle sofferenze e dalle malattie. Un amore che sul piano dell’umana socialità l’hanno reso “migliore, oggi più di ieri”, sottolinea a chiare lettere; una condizione, avvalorata dalla varietà contatti con le persone, che ne hanno arricchito e ampliato Baiano villa marial’orizzonte del pensare e del sentire come per vicendevole empatia, affidandosi in tutti questi anni alle sue competenze diagnostiche e d’intervento terapeutico. E rimarca la fiducia ispirata dalla speranza di poter riprendere quanto prima il suo lavoro nelle corsie ospedaliere, prestando le cure necessarie ai pazienti, per contrastare il devastante morbo che implacabile falcidia vittime sotto tutte le latitudini. Un amore e una fiducia che si saldano con la generosità dell’impegno profuso per il bene comune e il progresso civico della “sua”  Saviano.  Ma gli ineluttabili e inesorabili colpi del corona virus hanno prevalso sulla bontà degli intenti...

Saviano Sindaco Giunta PresiUomo dabbene e solare, Carmine Sommese, primario al “Santa Maria della Pietà”, importante presidio ospedaliero dell’area nolano-vesuviana nell’ambito dell’Asl Napoli-3 Sud, e responsabile della Clinica “Villa Maria”, a Baiano, in Bassa Irpinia, aveva conseguito nel 1979 la laurea nell’Università Federico II con il massimo dei voti, per specializzarsi in Chirurgia generale e in Oncologia medica. Una proficua formazione culturale, ancorata agli studi classici nel Liceo statale “Giosuè Carducci”, a Nola, accompagnata negli anni dell’adolescenza e giovanili dalla partecipazione assidua alle iniziative del Circolo d’Azione cattolica cittadino.   

Comune di SavianoCon Carmine Sommese che se ne va via a sessanta sei anni- ed avrebbe potuto dare ancora molto di sé nella professione medica come nell’azione a servizio del territorio- scompare un’esemplare testimonianza di vita operosa e proba. Un vissuto, il suo, trasfuso nell’impegno politico fattivo e nella capacità dell’amministratore pubblico attento al bene comune, nel segno del moderatismo e dei valori della democrazia liberale e plurale, in cui si riconosceva e che rappresentava compiutamente con senso fattivo e costruttivo nel dialogo con tutti e verso tutti.

Ne danno una conferma sia l’azione di sostegno che il convinto supporto per il potenziamento delle funzioni e dei servizi del Piano sociale di zona  e, più ancora, per il ruolo di programmazione dell’ Camposano Sede Agenzia Area Nolana imagesA5ZD7P9PAgenzia di sviluppo dei   18 Comuni dell’area nolana, con oltre 100 mila abitanti; azione supporto, che hanno avuto in Carmine Sommese  un costante e risoluto riferimento di coesione politica ed amministrativa, a riprova della sua lunga visione   per la promozione e valorizzazione eco-ambientale ed economico-produttiva  dell’intera  area nolana  a fronte delle trasformazioni sociali e produttive nel tempo della globalizzazione. Una visione lunga per il presente e per il futuro del territorio e delle sue comunità, a cui Carmine Sommese guardava con l’occhio acuto e sensibile sia del medico impegnato nella quotidianità del lavoro professionale che dell’amministratore pubblico accorto ed avveduto, alla luce anche della sua esperienza maturata nell’assemblea regionale della Campania.  

Intesa tra Biogem e l’Istituto “Mario Negri” per combattere il Covid -19

Il progetto, che mira a realizzare sistemi e procedure di analisi sierologiche più specifiche per il monitoraggio dell’immunità nella popolazione, coinvolge anche l’Ospedale “Frangipane” di Ariano.

Biogem 2N.R. – 22.04.2020 - Intesa tra l’Istituto di Ricerche Genetiche Biogem “Gaetano Salvatore” di Ariano Irpino e l’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano per un comune progetto di ricerca sul Covid 19.

Istituto NegriAnello di congiunzione tra lo storico Istituto milanese e l’Istituto irpino è il professor Giuseppe Remuzzi, direttore scientifico del “Mario Negri” e presidente del Comitato scientifico di “Biogem”.

Il progetto mira a realizzare, in collaborazione anche con l’Ospedale Frangipane di Ariano, sistemi e procedure di analisi sierologiche più specifiche, sensibili e affidabili rispetto a quelle già esistenti per il monitoraggio dell’immunità nella popolazione.

Il dramma del revenge porn continua e prosegue ancora, ma si abbatte anche sul Mandamento Baianese

Il nuovo fenomeno tragico e drammatico, che si consuma sui social network, è la diffusione e la condivisione su internet di materiali intimi e privati di eventuali partner, senza il consenso di quest’ultimi.

 

Le vittime delFrancesco Alfonso Barlotti – 09.04.2020 -  Solitamente questa “vendetta porno” si consuma con la condivisione di questi contenuti multimediali al termine di una relazione, non riuscendo ad accettare la conclusione di tale rapporto. I filmati e le fotografie vengono condivisi su chat di messaggistica istantanee e criptate, come Telegram, dove è facile non essere rintracciabili dalle autorità preposte e la non collaborazione del social russo.

Telegram risulta essere molto duro e ferreo sulla privacy degli utenti, non condivide quasi mai informazioni relative a quest’ultimi, anche dinanzi a mandati ed esposti della magistratura. La divulgazione, oltre ad avvenire con fotografie, si verifica con il corredo di dati sensibili, come nome, cognome, domicilio, contatti social e per non finire il numero di telefono. La povera vittima, ignara di tutto, viene anche descritta con commenti fasulli, inventati e al limite del descrivibile umano. 

Revenge porn 2Oltre a distruggere ed infangare la reputazione delle ignare vittime, si aggiunge anche la richiesta e l’invio di materiali pedopornografici, che vengono condivisi normalmente sulle chat dei diversi gruppi Telegram. Si passa dalla richiesta di materiali: “chi ha dodicenni?”, “cerco pedo”, e via dicendo…fino alla contrattazione della merce tra i diversi utenti, che animano le chat di Telegram, o alla visione dell’intero gruppo. Sulla piattaforma social dei fratelli Nikolaj e Pavel Durov, sussiste la condizione di anonimato e di nascondere la propria identità, ma non per gli utenti “meno esperti”, dove erano e sono messe in bella mostra foto, nome e cognome.

L’evento più sconcertante di questo modo parallelo e raggiungibile a suon di tocchi è che sono proprio gli stessi utenti più “anziani”, come padri di famiglia, a inoltrare le fotografie e video intime dei propri figli, intenti ad effettuare atti di masturbazione e/o addirittura di come venissero abusati dallo stesso genitore. Sul gruppo, ancora al di fuori di ogni contesto razionale, venivano chiesti consigli su come violentare le proprie figlie “senza farle piangere e/o arrecare danni traumalogici.”

Revenge pornQuesto appena descritto è solamente la punta dell’icerberg, perché già un anno e mezzo fa Wired Italia aveva approfondito la tematica. La rivista statunitense in versione italiana ha seguito l’evolversi della situazione per oltre un anno in diversi gruppi a tema “revenge porn”, facendo notare come la situazione sia inevitabilmente peggiorata, così come le difficoltà delle autorità nel fermare questo drammatico evento.

Telegram si impegna a chiudere e a rendere inaccessibile i suddetti “mercati neri” della pornografia e della pedopornografia, ma immediatamente ne nascono altri di riserva e di dimensioni limitate rispetto a quello principale eliminato. I nuovi gruppi saranno sempre il “mare” della trasmissione dei contenuti per target, utenti e temi, quindi, avverrà non più alla luce del sole come precedentemente, ma soprattutto in privato tra gli iscritti al social. 

 

codice rosso approvato in senato 633x360Il revenge porn in Italia è un reato. La legge è stata approvata il 16 luglio 2019 dal Senato italiano, ma ha sollevato alcune perplessità tra gli studiosi della materia e del settore. La legge 19 luglio 2019 ha previsto sanzioni per il fenomeno, stabilendo che chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da euro 5.000 a euro 15.000. La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video di cui al primo comma, li invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso delle persone rappresentate al fine di recare loro danno. La pena è aumentata se i fatti sono commessi dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa, ovvero se i fatti sono commessi attraverso strumenti informatici o telematici. La pena è aumentata da un terzo alla metà, se i fatti sono commessi in danno di persona in condizione di inferiorità fisica o psichica o in danno di una donna in stato di gravidanza.

PicsArt 04 07 10.10.55Sulle chat dei diversi gruppi, il surreale dramma non si consuma solamente a livello nazionale, ma anche a livello provinciale ed in particolare, per il comune di Mugnano del Cardinale. Il seguente utente inoltra diversi messaggi, in cui chiede di creare un circolo vizioso di “ragazze di Avellino”, o ancora in un altro messaggio descrive la sua ex in modo surreale, soprattutto dopo aver consumato diversi rapporti con quest’ultima. Non soddisfatto e non contento di ciò, un altro utente, inoltra foto, dati sensibili di ragazze, come nel caso di questa vittima residente a Mugnano del Cardinale, colpevoli di aver condiviso un semplice selfie su Instagram e/o Facebook. Le seguenti ragazze non vengono altro che messe alla gogna pubblica e allo stupro virtuale, accentuando e invogliando a scrivere minacce e commenti inopportuni su Instagram, Facebook, WhatsApp ed addirittura telefonicamente.

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