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La protesta e l’appello di Cervinara Trekking

Ancora a parlare di tunnel, trafori o più comunemente buchi e voi sapete che noi preferiamo parlare e mostrare altro. Da Cervinara Trekking del 4 dicembre 2018 alle ore 17:03

castello e Monti di Avella Eravamo rimasti ai 'bellissimi' slogan post elezioni provinciali frutto di quali fumi alcolici, ora addirittura con presunti finanziamenti dell'opera e sappiamo (per fortuna in questo caso) che le promesse in Italia non valgono molto. Dobbiamo però sempre mantenere alta la vigilanza per scongiurare che tali progetti fantasiosi siano realizzati o peggio iniziati producendo danni irreparabili o ferite difficili da sanare alla nostra montagna sacra. Montagna raccontata da Virgilio fino a Giustino Fortunato e oggi 'raccontata' da noi escursionisti/ambientalisti ma semplicemente Montanari del terzo millennio. Alla nostra generazione e' stata 'regalata' dai nostri antenati una Montagna eccessivamente sfruttata e tutt'oggi antropizzata ma che con l'abbandono delle non redditizie attività' 45335523 1168942906563885 5584741808019695979 nmontane (speriamo) sta ritornando a quel wilderness che era un tempo e dalle nostre attività' lo stiamo dimostrando. Per questo motivo saremo sempre vigili contro queste affermazioni 'bizzarre' di chissà quali progetti mostruosi degne di questi anni di belusconismo estremo. 
Invito tutti coloro che postano le loro escursioni/gite ecc. sul Partenio di inserire un hashtag 
#IlParteniononsitocca
cosi da contarci, far sentire la nostra opinione e anche di mostrare a chi per ignoranza e mancanza di tempo 'non conosce' la sua e nostra terra.
A questo proposito vi mostro un video di una nostra escursione di pochi giorni fa, in cui e' rappresentata una delle bellezze del Partenio, l'acqua e il suo bacino acquifero frutto di una delle zone piu' piovose d'Italia.
[Cascata Vallone Acquaserta, acqua della Calavricia, 01/12/2018]

47581397 156349908675885 3979252566878884184 nhttps://www.facebook.com/cervinaratrekking/videos/883257222064905/

Il Natale di Gesù e il Credo

L’invito di Francesco Marino, vescovo di Nola, alla meditazione sul Mistero dell’Incarnazione

la nativitàGianni Amodeo - 25\12\18 - “Il Natale oggi non ha nulla a che fare con il Natale di Gesù, ma intanto é l’unico uomo che sulla faccia della terra (trovatene un altro) che viene festeggiato in tutto il mondo o quasi. Per lui, per Gesù, si è cambiato addirittura il computo degli anniprima e dopo di lui. Sono 196 gli Stati riconosciuti oggi a livello internazionale: di questi ben 160 Nazioni festeggiano il Natale, anche in quelle di prevalenza non cattolica. So bene anche che il Natale è solo consumismo e spreco di quanto potremmo e dovremmo fare a meno, ma, intanto, al di delle abbuffate e dei regali rimane l’incontrovertibile fatto che in nome del Natale ci ricordiamo di quelli che amiamo e che ci amano …”.  

imagesCAIHDRE3E’ il passaggio testuale della lettera di padre Davide Mario Colella dell’Ordine dei predicatori domenicani, pubblicata dal “Corriere della Sera” del 23 dicembre nell’ariosa e stimolante pagina recepisce le libere opinioni e le sempre ben argomentate riflessioni dei lettori sull’attualità e sulle problematiche che attraversano la società con i riverberi di un caleidoscopio costantemente mutevole, variegato ed imprevedibile. Un punto d’analisi-flash, quello di padre Colella, che serve ad evidenziare la mutazione del Natale, plasmata dagli eccessi dello spreco e degli stili di vita consumistici e dai ritmi veloci della contemporaneità; mutazione, che, però, non ne intacca la magia e quello spirito di disponibilità al bene e alla pratica del bene verso gli altri.  

Sono elementi che per comune sentire e assonanza di pensiero echeggiano e si ritrovano, con spiccato acume teologico, nella penetrante ed efficace nota di Francesco Marino, vescovo della Diocesi di Nola, e indirizzata ai fedeli, per proporre il senso e i valori del Natale di Gesù, nel rapporto con il mondo e l’umanità dell’oggi e alle sue tumultuose frenesie. E’ il Credo, la preghiera che fa da stella polare e guida per i cristiani, a costituire la vescovo di Nolachiave esplicativa del significato autentico del Natale, che si dispiega nel Mistero dell’Incarnazione e risuona nelle parole “per noi uomini e per la nostra salvezza si é fatto uomo”. Sono parole -scrive il Presule - il cui Mistero farebbe palpitare il nostro animo, “se solo fermassimo il tempo per meditarle, se solo ci fermassimo per assaporarle. Ma siamo sempre di corsa, di fretta. Dal lunedì alla domenica, giorno che ha nel suo nome l’essere dedicato al Signore, ma che un progredire disumano ha reso pienamente lavorativo”. Una spirale che non si concede alcuna pausa, asservendo a se stessa e alle sue convulse dinamiche sia lo spirito che la mente, incapaci di rendere e vivere momenti di attenzione e meditazione al Mistero dell’Incarnazione, che si dispiega e aleggia nel Dio che si fa uomo ed é Gesù che compie miracoli, predica la pace tra uomini e popoli e giustizia per i deboli e gli oppressi; un messaggio universale che vale per ieri, oggi e domani.

Per noi uomini e per la nostra salvezza si è fatto uomo” E non può essere vissuto il Natale - spiega il vescovo Marino - senza avere quale riferimento esistenziale Gesù Cristo e i valori di vita professati e praticati. E per ribadire il concetto si chiede- e chiede- …” Può il Signore che viene a trovare il nostro tempo saturo, senza che ci sia un momento per ringraziarlo, per parlargli, per godere ancora attraverso di Lui dell’abbraccio del Padre?”. La risposta auspicata ed auspicabile alla domanda sollecita la meditazione, per comprendere il Mistero dell’Incarnazione che interpella in modo diretto e immediato i cristiani, segnatamente per i profili e i valori del messaggio evangelico da tradurre nella concretezza del vivere. Ed è - scrive il Presule-  il Mistero della potenza che sceglie la fragilità, dell’onniscienza che sceglie la coscienza, della regalità che da sempre sceglie la povertà, della verità dell’amore che sceglie la creaturalità, della giustizia che cede il passo alla libertà. Dicotomie forti e nette, da sviscerare e interpretare sulle tracce del Vangelo e della predicazione del Nazareno; dicotomie, per le quali il primo termine rende il valore della trascendenza divina e il secondo la dimensione umana; dicotomie che si risolvono nella visione di Dio che “per noi uomini e per la nostra salvezza si é fatto uomo”.     

E’ il Natale della fede cristiana.

Elite, Mecenati del XXI secolo, vince il progetto su 5 capolavori di Capodimonte

Postato da: Carmen Guerriero il 05 dicembre 2018 In: Eventi e manifestazioniNotizie e attualità su Lavinium Rivista di Vino e Cultura Online.

DSC 8696 ELITE homeLe opere esposte nei Musei sono ben poca cosa rispetto a quelle custodite nei depositi, in attesa di fondi per il loro restauro che consentano dignità di nuova vita.

Per far fronte a quella che, ormai, è diventata oltre che un’esigenza morale, una necessità sociale di tutela dell’immenso patrimonio artistico, nel 2015 Borsa Italiana ed ELITE hanno lanciato “Rivelazioni”, un progetto di mecenatismo tra privati e istituzioni in accordo con i principali Musei italiani per il restauro delle tante opere di pregio custodite nei depositi.
Questo progetto ha un valore importante per le PMI, che possono offrire un grande contributo alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale, in una logica di investimento sostenibile per l’azienda e per il Paese. “Rivelazioni” semplifica la relazione tra azienda e museo, aggiungendo valore ad entrambi i soggetti.
Lo scorso 28 novembre, a Bruxelles, alla presenza del Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, ELITE ha ricevuto il prestigioso Corporate Art Awards MECENATI DEL XXI SECOLO, il premio ideato da pptArt che identifica, valorizza e promuove le eccellenze del mecenatismo istituzionale, aziendale e privato a livello internazionale.
Grazie all’accordo tra Borsa Italiana e l’Advisory Board del Museo di Capodimonte, presieduto dal direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger e l’imprenditore Giovanni Lombardi, con il progetto “Rivelazioni” nove aziende del programma ELITE (CARTESAR, D’AMICO D&D ITALIA, EPM, GRADED, PASELL, PROTOM GROUP, TECNO, TEMI e un donor anonimo) hanno finanziato quest’anno il restauro di sette capolavori del Museo napoletano, che verranno restituiti alla piena fruizione da parte del pubblico.
Questa nuova forma di mecenatismo è favorita anche dall’art bonus che consente una detrazione fiscale del 65% per i finanziatori che aderiscono al progetto ed “adottano” un’opera d’arte, tra quelle selezionate dal Museo e Real Bosco di Capodimonte.
Grazie a queste imprese d’elite, saranno presto “rivelati” al pubblico il “Ritratto di Pier Luigi Farnese” di Tiziano Vecellio; l’Adorazione dei pastori di Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato; la Natività di Luca Signorelli;La cantatrice” di Bernardo Cavallino e l’”Adorazione del bambino” di Michelangelo Anselmi.
Questa iniziativa apre “ con la Borsa italiana una nuova era per Capodimonte. Sono stato sempre convinto, infatti, che il futuro delle nostre grandi istituzioni museali non possa rimanere solo a carico dello Stato ma vada condiviso con tutti i cittadini, le imprese e il genio imprenditoriale italiano” ha affermato il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger.
Borsa italiana, inoltre, promuoverà il Progetto presso il proprio network nazionale e internazionale: le opere restaurate, infatti, saranno esposte presso Big – Borsa italiana Gallery, lo spazio espositivo all’interno di Palazzo Mezzanotte, storica sede di Borsa italiana a Milano.

Carmen Guerriero

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Ai più poveri del mondo, al più povero dei nati

1524318299625 jpg papa francesco l inferno non esiste Mercoledì 19/12/2018, Papa Francesco con 560500 fedeli presenti a Piazza San Pietro, nella catechesi delle festività natalizie, ha lanciato un accorato appello a non “mondanizzare” il Natale, ma a “dare spazio al silenzio”, come Giuseppe, e stare vicino a chi è solo e povero, come Gesù che è nato povero.

Il prof. Biagio Napolitano, prendendo spunto da tale esortazione del Papa, ha composto una poesia.

 

NATALE

Natale è una sacra ricorrenza,

che ha venti secoli di vetustà.

Si celebra in tale evenienza

di Nostro Signore la Natività.

 

La Chiesa è tutta in allegria.

Nelle case il presepe ed il Bambino,

tra bue ed asinello, Maria,

Giuseppe e pastori le stan vicino.

 

Dai monti scendono gli zampognari,

con mantello a ruota e ciaramelle.

Suonano in palazzi e casolari,

ninna nanne con la luna e le stelle.

 

Nella magia della Santa Sera,

brilla sempre una cometa in cielo,

che guida chi l’amor fraterno spera

e sull’odio e sulla guerra pone un velo.

 

Nella mangiatoia Gesù Bambino,

senza alcuna regale accoglienza,

egli Rè dei Rè, per noi, il Divino,

dal mondo riceve solo violenza.

 

Perseguitato, diviene emigrante,

profugo in terra straniera accolto

trascorre la sua vita da infante,

senza identità, in modo occulto.

 

Povero, egli non ha fissa dimora.

Lavora come aiuto carpentiere.

Di Giuseppe e di Maria ogni ora

compie da figlio il proprio dovere.

 

Il Natale, segno di Redenzione,

dona all’umanità maledetta,

con di Gesù l’Incarnazione

la figliolanza da Dio benedetta.

 

Ogni Betlemme sempre rinnovella

cento, mille mangiatoie al giorno,

accogliendo i nati da donzella,

senza padre e pastori intorno.

 

Vi sono mangiatoie – cassonetti,

per bimbi abbandonati o mai nati,

dalle povere madri interdetti,

da social opulenza rifiutati.

 

Anche per essi la Stella Cometa

Accende una luce di speranza,

nel Divin Regno, salvezza concreta,

nel Seno di Maria accoglienza.

 

Natale non ha la barba bianca,

non ha slitta da renne trainata,

non porta doni a destra e a manca

dà Se Stesso all’umanità amata.

 

Non mettiamo da parte il “Festeggiato”,

che venuto in dì Galilea terra,

dai suoi non è accettato

e non pace gli è dato, ma guerra.

 

Natale ha del silenzio il sapore,

della buona volontà l’obbedienza,

della giovinezza tanto vigore,

della comunione vicinanza.

 

Per uomini di buona volontà

per nazioni del mondo intero,

Natale è fratellanza ed equità,

per il povero aiuto sincero.


Roccarainola 23-12-2018

Biagio Napolitano

Volturara Irpina: Trovato il Mostro di Loch Ness di M.C. Escher

L’appello di Michelangelo Marra, Presidente dell’Associazione Nazionale Giovani Sostenitori Eschernessie

untitled13.12.2018 – “Trovato un tesoro ma le Istituzioni e le menti eccelse sono assenti”; A parlare è il Presidente dell’Associazione Nazionale Giovani Sostenitori Eschernessie di Volturara Irpina, Michelangelo Marra, il quale aggiunge: Effettivamente, credo, seriamente che vi sia stata una fuga di “cervelloni” dall’Italia negli ultimi decenni e sono rimasti solo coloro che non hanno il denaro, nemmeno per prendere il treno per partire”.  Poi continua così: “Dal momento che ricopro il ruolo di Presidente di questa Associazione, ho informato il mondo di questa Grande Opera Inedita di M.C. ESCHER ritrovata per puro caso a Volturara Irpina, raffigurante il famoso Mostro di Loch Ness, il mostro più famoso al mondo, ma, ad oggi mi rendo conto che alle Istituzioni non interessa la cultura e l’arte”.

originaleLo stesso dicasi per i cosiddetti Dotti del Mondo dell’Arte e della Cultura. A mio avviso, continua Marra, gli unici scienziati rimasti sono gli esperti di VALLETTE E VELINE che riempiono quotidianamente giornali e programmi televisivi anche Nazionali. L’Irpinia ha tra le mani un vero e proprio tesoro, che può essere fonde di ricchezza per il nostro territorio, non solo a livello Provinciale ma oggi si occupano solo di vallette e veline. Dove sono gli Assessori alla cultura? Ringrazio alcuni quotidiani locali che hanno avuto il coraggio di pubblicare gli articoli di questa grande scoperta. Ho contattato anche le tv Nazionali e i quotidiani Nazionali, e ho riscontrato che hanno paura di pubblicare la notizia. Oggi chi ricopre una carica Istituzionale deve ascoltare le vere problematiche di questo territorio. Mi dispiace, conclude Michelangelo Marra che un’OPERA così famosa in tutto il mondo viene sottovalutata proprio qui da noi in Italia e purtroppo devo chiedere con molto rammarico: DOVE SONO FINITI I NOSTRI CERVELLONI?

All’estero! Ove finirà anche questo Capolavoro Inedito del Grande M.C. ESCHER 1898-1972.

NL”. Consulenza Grafica Giurata al Tribunale di ROMA. Carboncino su carta di cm 53 x cm 42 . Opera datata 1949, catalogata, numerata e firmata da M.C. Escher.

 

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