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“Incontro con l’autore”: gli alunni del “Vanvitelli” in dialogo con Marco Balzano

L’evento in programma all’IPM di Airola con le classi seconde e terze dell’Istituto Comprensivo caudino

foto incontro2 CopiaMario Tirino - 10.05.2017 - Nell’ambito delle attività previste dal progetto Incontro con l’autore”, incluso nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), mercoledì 10 maggio 2017, gli allievi delle classi seconde e terze dellIstituto Comprensivo “Luigi Vanvitelli” di Airola-Arpaia-Paolisi incontrano lo scrittore e docente liceale Marco Balzano, autore del romanzo “L’ultimo arrivato “, Sellerio, 2014, presso l’Istituto Penale Minorile di Airola. Nel contesto di una serie di attività dedicate alla promozione della lettura, come momento significativo ed efficace per avvicinare gli studenti ai libri, il romanzo è stato letto, discusso e analizzato dagli allievi in percorsi guidati dai docenti nel corso dell’intero anno scolastico.

L’ultimo arrivato, narrato in prima persona, attraversa la storia italiana, dagli anni Cinquanta al Duemila, raccontando di Ninetto, bambino che vive con la famiglia nell’entroterra siciliano. A causa della fame e della miseria, il piccolo è prima costretto a lasciare gli studi, pur essendo un ottimo allievo, e poi, quando la cover Lultimo arrivatomamma, a causa di un colpo apoplettico, è ricoverata in un ospizio a Catania, è obbligato dal padre ad accettare la proposta del “paesano” Giuvà di andare con lui a Milano in cerca di fortuna. L’impatto con la capitale del Nord è tremendo e Ninetto è affranto dal grigiore della città  e dalla freddezza delle relazioni umane

Il romanzo di Balzano è una parabola dell’emigrazione meridionale al Nord, che si trasforma in una riflessione più ampia e profonda sul tema dell’emarginazione del diverso: ieri il meridionale, oggi i migranti. Inoltre, nell’esistenza di Ninetto, fa capolino l’esperienza del carcere,  vissuta a cavallo  tra gli anni  Novanta e i primi del Duemila, cui segue un periodo, altrettanto duro, di reinserimento in una società e in una cultura, i cui ritmi, valori e abitudini sono  cambiati ad una velocità vorticosa – globalizzazione, deindustrializzazione, crisi economica, Internet, - e sono completamente estranei al protagonista.

“La possibilità di dialogare direttamente con uno scrittore rappresenta, per gli allievi della nostra Scuola, una consolidata tradizione che si ripete da diversi anni e per tutti gli ordini di scuola del primo ciclo. Quest’anno, cogliendo l’opportunità che ci ha dato il dottor Antonio Di Lauro, Direttore dell’Istituto Penale Minorile, gli alunni della Secondaria di I grado potranno ascoltare e dialogare con uno scrittore giovane, ma già premiato in concorsi letterari a livello nazionale ed internazionale.  Un’occasione di grande stimolo per poter ulteriormente esplorare la grande forza espressiva”, dichiara Giovanni Marro, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo caudino.

Scuola Viva 1La tematica dell’incontro si inserisce anche nelle attività didattiche in corso presso l’Istituto, quali l’integrazione, l’inclusione, il dialogo interculturale, che vengono trattate in maniera particolare nel progetto “Scuola Viva” - POR finanziato dalla Regione Campania, che il “Vanvitelli” sta realizzando in collaborazione con Enti del territorio ed associazioni, che hanno come obiettivo l’accoglienza e l’integrazione sociale e culturale dei migranti. L’incontro si svolge in due fasi. Dalle ore 9.30 alle ore 12.30 dialogheranno con l’autore tutte le classi seconde del plesso di Airola. Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.30, sarà la volta delle classi seconde del plesso di Arpaia e Paolisi e delle classi terze di Airola, Arpaia e PaolisiAll’organizzazione dell’evento contribuiscono docenti e personale scolastico dell’Istituto, genitori degli alunni e la Polizia Municipale del Comune di Airola, che vigilerà sul percorso pedonale dalla sede della scuola all’IPM.

Marco BalzanoL’Autore - Marco Balzano (classe 1978), docente liceale, vive e lavora a Milano. Dopo l’esordio con la raccolta di poesie Particolari in controsenso (Lieto Colle, 2007), con cui si aggiudica il Premio Gozzano, è autore del romanzo Il figlio del figlio (Avagliano, 2010), per il quale è insignito del Premio Corrado Alvaro Opera Prima 2012. Il secondo romanzo, Pronti a tutte le partenze (Sellerio, 2013) gli vale il prestigioso Premio Flaiano 2013 e l’unanime riconoscimento della critica. Con L’ultimo arrivato allo scrittore meneghino sono stati assegnati il Premio Campiello, il Volponi, il Biblioteche di Roma e il Fenice-Europa, e, inoltre, il romanzo è tradotto in Francia, Germania e Olanda. Balzano, infine, è autore di due studi su Giacomo Leopardi, cui ha dedicato pure la tesi di dottorato, vincitrice del Premio Centro Nazionale di Studi Leopardiani.

NOLA / ”MASULLO-THETI”: LA MEMORIA DELLE VITTIME DI MAFIA PER COSTRUIRE UNA SOCIETA’ LIBERA E GIUSTA, INTENSO E ARTICOLATO MEETING PER LA CULTURA E LA PRATICA DELL’IMPEGNO CIVICO E DELLA LEGALITA’

Percorsi di conoscenza e di riflessione sui fenomeni della criminalità organizzata e delle filiere dell’economia illegale, che comprimono la civile convivenza. Bioetica ambientale e farmacosofia; Fede e cittadinanza attiva; Progresso e democrazia, le tematiche sotto i riflettori. A trattarne, dialogando con la comunità studentesca, Antonio Marfella, oncologo, esperto di Farma-economia e dirigente della Fondazione “Pascale”; don Ferdinando Russo, della Comunità parrocchiale di San Paolo Bel Sito, e Luigi Picardi, presidente del Tribunale di Nola. Proiettato il docu-film realizzato da Libera, evocativo delle vittime innocenti delle mafie. Servizio di Gianni Amodeo. Fotoservizio di Mira Bifulco.

Meeting legalità 124.03.2017 - L’espressività di gente comune, e di ogni età, è quella che si legge in chiaro e parla con franca genuinità nei volti e nei nomi della lunga scia delle vittime innocenti disseminate delle mafie, in tanti angoli di quello che si definisce il Bel Paese, specie nelle città e nelle contrade periferiche del Sud che si sfilaccia sempre più nella desolata aridità sociale,che rende debole e fievole la circolazione delle idee. Ed eloquenti sono le asciutte e scarne didascalie per presentare le loro storie umane e le loro speranze prima che fossero stroncate dall’ignobile, truce e perfida violenza dei clan camorristici, delle cosche di mafia e delle ‘ndrine. E ancora: interviste con i genitori, i famigliari, gli amici, per cristallizzare i profili delle vittime uccise dalle mafie. Un ricordo limpido e semplice, senza alcuna concessione alla retorica, falsa e ipocrita.

Meeting legalità 6Sono gli elementi significativi del docu-film, realizzato da Libera e proiettato nell’Auditorium dell’Istituto tecnico-commerciale e per geometri “Masullo-Theti”, Meeting legalità 8con cui è stato introdotto il Meeting di riflessione sulla Giornata della memoria e dell’impegno civico, per rendere alle vittime di mafia non solo l’omaggio del doveroso e dovuto ricordo,ma anche e soprattutto per trarre dalle loro vite spezzate la linfa della coscienza civica. Ed è la linfa, che nutre la ricerca appassionata e fervida delle conoscenze, con cui ci si affranca dalla perversa schiavitù dell’ignoranza voluta e … volontaria , facendo acquisire la consapevolezza del dovere dell’onesto lavoro con cui si costruisce la propria condizione personale e civile, con cui si concorre alla formazione della convivenza sociale nella normalità fondata sulla correlazione tra diritti e doveri, senza arbitri, arroganze e violenze, che, invece, alimentano e rinnovano a ciclo continuo, il brodo di coltura degli interessi economici e finanziari delle mafie.

Meeting legalità 2E,  quello appena accennato, il quadro operativo delle mafie specializzate non solo nell’esercizio della violenza feroce e cinica, ma anche e sempre più nella sofisticata strutturazione di pervasive relazioni nella “società che conta” e costituita da quelle estese zone-grigie, nelle quali si acquattano e “manovrano” burocrati e politici di ogni livello, banchieri e imprenditori, dirigenti di società e aziende statali e del parastato, professionisti, docenti universitari, responsabili delle stazioni per le procedure e l’aggiudicazione dei pubblici appalti, tutti soggetti che convivono per consolidata e spregiudicata prassi con le pratiche corruttive, avidi come sono potere e degli arricchimenti materiali derivati, in danno della società civile.

Meeting legalità 3La Bioetica ambientale e la Farmacasofia, la correlazione tra Progresso e democrazia e il rapporto tra Fede religiosa e cittadinanza attiva sono state le tematiche di sessioni lineari e incisive per la qualità delle argomentazioni, che hanno connotato il Meeting, a cui ha fatto da prologo l’indirizzo di saluto della professoressa Annamaria Silvestro, dirigente dell’Istituto, nell’evidenziare la funzione formativa e di sensibilizzazione verso il Bene comune di iniziative come la Giornata della memoria ( n.d.r.: leggasi l’intervento nel riquadro). Un’esperienza di sicuro interesse, animata dalle agili e chiare argomentazioni sviluppate da Antonio Marfella, Luigi Picardi e don Ferdinando Russo ; esperienza,che, con la coordinazione delle prof.sse Elena Silvestrini e Gina Vetrano, ha coinvolto alcune delle classi del triennio di specializzazione curriculare del “Masullo-Theti”.

Meeting legalità 11 CopiaMarfella- oncologo, dirigente della Fondazione “Pascale”, ambientalista e da sempre in prima linea per le “battaglie civili” di difesa del territorio - nel richiamare la lezione di coerenza etica e di moralità pubblica professata da figure di straordinario valore culturale e civile come Giordano Bruno e Tommaso Moro, autentici eroi nell’osservanza delle loro idee, fino al sacrificio della vita loro imposto dall’ottusità del Potere, identificato per il primo nella Chiesa cattolica assolutista e temporalista e per il secondo nella Monarchia inglese sotto l’influenza della religione anglicana.

Meeting legalità 7Evidenziata la dimensione di Maestri di pensiero, che va ascritta al Nolano e all’autore dell’Utopia, un passaggio interessante era dedicato da Marfella alla visione naturalista di Bruno negli orizzonti delle teorie della rivoluzione copernicana e degli infiniti mondi. Accenti particolari erano posti da Marfella sul rapporto che intercorre sul piano delle radici semantiche tra le valenze della Lealtà civica e quelle della Legalità, presidi della libera e sociale convivenza, che le mafie sviliscono e comprimono.

Meeting legalità 4Altro tema di forte significato analizzato da Marfella era calibrato sulla dura realtà di “Terra dei fuochi”, coincidente con gli ambiti di 57 Comuni, tra l’area metropolitana di Napoli e la provincia di Caserta, popolati da oltre un milione di abitanti. Uno scenario, in cui trionfa l’ economia illegale delle tante attività del cosiddetto “sommerso” che evade o elude del tutto la fiscalità e le regole della concorrenza di mercato; “sommerso” che s’integra con la filiera dello smaltimento illecito dei rifiuti speciali e nocivi, con cui sono stati devastati suoli agrari un tempo pregiati per la fertilità. “E’ l’economia illegale spiegava - che ha trasformato e trasforma il principio costituzionale del diritto al lavoro, in una condizione di “schiavitù”, imposta dalla violenza dei clan, che dettano le loro leggi”. Un dato di particolare riflessione posto sotto i riflettori da Marfella era quello dell’aliquota unica di tassazione e fiscalità - al 25% - per immettere il “sommerso” nei canali della legalità. Un percorso da vagliare e studiare attentamente per scelte politiche coerenti e della maggiore trasparenza possibile.

Meeting legalità 15Sul valore della Giornata della memoria e dell’impegno civico concentrava le proprie riflessioni Luigi Picardi, presidente del Tribunale di Nola, per sottolineare l’importanza dell’incontro delle Istituzioni con i giovani che sono il futuro della società, il cui tessuto è aggredito dalle mafie. “L’impegno civico per il rispetto della legalità affermava - è presidio della normale convivenza nella sicurezza, per essere liberi dalla paura indotta dalla criminalità organizzata, che punta a soggiogare ai propri poteri e interessi la società. Il primato dello Stato cresce e si sviluppa - aggiungeva Picardi - nella democrazia e nella libertà, facendo diffondere tra i cittadini e i giovani gli anti-corpi al malcostume della corruzione e alle rapine sociali delle mafie”.

Meeting legalità 13Sui l tema della Fede religiosa, che concorre a diffondere i principi della dignità delle persone e sul ruolo di promozione umana che svolgono la Chiesa e il clero, si soffermava don Ferdinando Russo, parroco della comunità parrocchiale di San Paolo Bel Sito. “E’ una funzione di sostegno e di condivisione per tutte le iniziative e azioni che contrastino le mafie e il loro propagarsi. E’ una scelta di campo netta - concludeva- e di normalità per quanti si riconoscono nei principi del Vangelo”.

 

CULTURA, GIUSTIZIA E VERITA’ PER DEBELLARE LE MAFIE

Prof.ssa Annamaria Silvestro - Dirigente scolastico dell’Istituto tecnico commerciale e per geometri “Masullo-Theti” – Nola

Meeting legalità 12“San Francesco d’Assisi patrono dell’ecologia offre la testimonianza che la natura è un’armonia di ritmi e di leggi. Purtroppo, spesso, molto spesso l’uomo tratta la natura in modo egoistico, distruggendo le ricchezze naturali e inquinando l’ambiente dove vive. E’ urgente una sana bonifica ma anche e soprattutto un intervento interiore dell’uomo che torni a guardare la natura con ammirazione , a trattarla con cura e rispetto vedendone lo specchio dell’amore del Creatore.

Meeting legalità 9Ma per amare la creazione o la natura bisogna saperla apprezzare. Tutti dobbiamo farlo ma è importante che i giovani trovino il tempo di contattare la natura, l’ambiente ed essere sentinelle. E’ un impegno creativo con buone prospettive di salvaguardia. La natura è un libro da leggere non da imbrattare. Nelle sue pagine vi è sempre stato un messaggio d’amore che oggi il malcostume , il malaffare, l’egoismo ha sotterrato, a noi il compito di farlo riemergere perché possa raggiungere il cuore di ciascuno di noi e riempirlo di speranza.

Meeting legalità 14Cultura, giustizia, verità il trinomio valoriale sul quale dovrebbe fondarsi ogni comunità civile. L’uomo senza conoscenza è privo di orientamento e quindi anche di fede che aiuta a costruire il senso della vita fondata su valori e principi, sul sentimento di verità e giustizia che alberga in ciascuno di noi e attende di essere concretizzato, basta volerlo. L’insegnamento della legalità va praticato a scuola e in famiglia a partire dalla tenera età poiché il bambino è una spugna che assorbe ciò che vede e sente. In questi luoghi si creano i cittadini giusti del domani. La cultura favorisce il dialogo e l’apertura mentale, conoscere il passato, altre culture e lingue sono fondamentali. Importante è anche la conoscenza delle istituzione politiche e sociali, delle leggi, insieme ai diritti e doveri dei cittadini, della situazione attuale del mondo per sviluppare capacità di pensiero critico.

Meeting legalità 5La scuola è una comunità, luogo umanizzato che ha delle sue norme per assicurare rispetto, tutela, uguaglianza e dignità per tutti. Perciò occorre collaborazione, condivisione, cooperazione. Come il bambino ,il ragazzo, il giovane si comporta a scuola quasi certamente si comporterà altrove. La formazione di nuove menti facilita il cambiamento, aiuta a migliorare il nostro presente e futuroIntanto per accompagnare il cambiamento è necessario effettuare controlli più frequenti e precisi, cercare personale capace, attento, con spiccato senso del dovere e di giustizia tale da non farsi corrompere.

Meeting legalità 10Tutti dobbiamo collaborare affinché chi non rispetta l’altro e cerca di sopraffarlo venga denunciato e non protetto per paura o perché è potente. E’ necessario cambiare mentalità e far sparire la rassegnazione perché tutti sappiamo riconoscere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Uniamo le nostre forze per la progressione e la tutela del grande patrimonio umano”.

Mugnano del Cardinale: “Convegno sulla legalità” presso Istituto Comprensivo “A. Manzoni”

Istituto Manzoni Mugnano e1482334406265N.R. - 26/03/2017 - Domani, lunedì 27 marzo 2017, in mattina, con inizio alle ore 10.00, presso le Scuole elementari di Mugnano del Cardinale, in via Montevergine. la D.S. prof.ssa Gina Conte insieme agli insegnanti ha organizzato un convegno sulla legalità.

 Intervengono don Aniello Manganiello, il dott. Giovanni Corona, magistrato della DDA di Napoli, e il Capitano dei Carabinieri della Compagnia di Baiano Giuseppe Ianniello.

CONVEGNO LEO CLUB NOLA “GIORDANO BRUNO” SU “ I GIOVANI E LA SICUREZZA STRADALE”

Hanno partecipato all’iniziativa gli studenti del Liceo “Giosuè Carducci” di Nola e Casamarciano e quelli del Liceo “Enrico Medi” di Cicciano.

locandina convegno leoN.R. -07.04.2017 – Si è tenuto l’8 Aprile, presso il Salone delle Armi del Tribunale di Nola, il convegno, organizzato dal Leo Club Nola “Giordano Bruno”, di promozione sociale e culturale sul tema nazionale del Multidistretto Leo 108 I.T.A.L.Y. intitolato “I Giovani e la Sicurezza Stradale”. Scopo dell’incontro: sensibilizzare i giovani neo patentati ad assumere comportamenti corretti e sicuri al volante, andando ad analizzare non solo gli aspetti tecnici, ma anche quelli legali e psicologiciInoltre, nel corso della manifestazione, la Polizia Municipale di Nola, guidata dal Comandante Luigi Maiello, ha simulato un incidente stradale, dimostrando ai partecipanti le conseguenze di un cattivo o mancato utilizzo del casco; a loro volta gli operatori del Comitato di Napoli della Croce Rossa, presieduto da Paolo Monorchio, hanno dato nozioni pratiche di primo soccorsoAi giovani studenti del Liceo “Giosuè Carducci” di Nola e Casamarciano e di quelli del Liceo “Enrico Medi” di Cicciano è stata data anche l’opportunità di percorrere un tracciato messo a punto per la dimostrazione della distorsione delle percezioni dopo l’assunzione di droghe o alcol.

All’evento hanno partecipatoFrancesco Urraro, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Nola;Ettore Nardi, Consigliere Ordine degli Ingegneri di Napoli; Luigi Delle Cave, Past Presidente Distretto Leo 108 Ya e Coordinatore per il Distretto Lions 108 Ya del Progetto “Educazione alla legalità”, Matilde Vitolo Presidente Leo Club Nola “Giordano Bruno”; Alessandro Petrosino, Rappresentante dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, Biagio Ferrara Commissario Capo della Polizia di Stato, Dirigente del C.O.A. della Polizia Stradale per l’A/3; Francesco Iovino, Consigliere delegato Strade, Trasporti e Mobilità della Città Metropolitana di Napoli, Arcangelo Urraro Avvocato penalista del Foro di Nola, Anna Sirignano, psicologa ed esperta del settore; Francesco Sirignano, Istruttore Scuola Guida;Luigi Maiello, Comandante della Polizia Municipale di Nola; gli operatori della Croce Rossa Italiana.

Il convegno è stato accreditato presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola ed è stato patrocinato dall’Ordine degli Ingegneri di Napoli.

Di seguito l’elenco dei relatori ed i relativi interventi:

Ha moderato: Ing. Ettore Nardi, Consigliere Ordine degli Ingegneri di Napoli

SALUTI :  Avv. Francesco Urraro, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Nola;  Avv. Luigi Delle Cave, Past Presidente Distretto Leo 108 Ya, Coordinatore per il Distretto Lions 108 Ya del Progetto “Educazione alla legalità”;  Matilde Vitolo, Presidente Leo Club Nola “Giordano Bruno”.

INTERVENTI:  Dott. Biagio Ferrara, Commissario Capo della Polizia di Stato, Dirigente del C.O.A. della Polizia Stradale per l’A/3, su L’incidentalità stradale: Fenomenologia e azioni di contrasto; Avv. Arcangelo Urraro, Avvocato penalista, su Conseguenze penali degli incidenti stradali; Dott.ssa Anna Sirignano, Psicologa, su Analisi degli aspetti psicologici al volante; Dott. Francesco Sirignano, Istruttore Scuola Guida Buscar di Nola, su Cenni di buona condotta in strada e nozioni fondamentali di scuola guida; Dott. Alessandro Petrosino, Rappresentante Ass. Italiana Familiari e Vittime della Strada, sed. Napoli , su Testimonianze; Croce Rossa Italiana sede di Somma Vesuviana su Prevenzione degli incidenti stradali causati dall’uso di droghe e alcol e dimostrazione di primo soccorso; Dott. Luigi Maiello, Comandante della Polizia Municipale di Nola, su Uso del casco e simulazione di un incidente con e senza l’utilizzo del casco; Dott. Francesco Iovino, Consigliere delegato Strade, Trasporti e Mobilità Città Metropolitana di Napoli

La camorra nel 2117: Al Liceo “Carducci” di Nola il Magistrato del Bazooka D 'Onofrio

Per il mese della Legalità targato GGV

Mese della legalitàNicola Riccio– 13.03.2017  - ''Quel Pm ci stava distruggendo, volevamo farlo fuori col bazooka''. Il clan di Acerra progettava un attentato contro il magistrato della Dda Vincenzo D'Onofrio nel tragitto tra il Tribunale e casa. Avevano pensato di utilizzare un bazooka contro la sua auto blindata, di cui le cosche conoscevano modello e colore: una Bmw grigia blindata. A rivelarlo è stato il collaboratore di giustizia Di Fiore, a capo dell'omonimo clan.

Questo è solo una delle ricostruzioni dei fatti che ruotano attorno alla figura del Procuratore di Avellino Vincenzo D'Onofrio, che, nell’ambito degli eventi collegati al mese della legalità, sarà al centro del percorso formativo che vedrà impegnati gli studenti del Liceo classico “Carducci” guidato dalla prof.ssa Assunta Compagnone ( Referente Progetto : Prof.ssa Napolitano Luisa) da un lato e l’associazione pomiglianese “ Giovani Giuristi Vesuviani” ( Presidente Avv. Salvatore Del Giudice) dall’altro .

“2017-2017: la criminalità organizzata oggi e domani. La parabola evolutiva della camorra”. Questo il titolo con cui  i soci dell’associazione giuridica vogliono stimolare i discenti dell’area nolana in un doppio appuntamento.

Nella giornata del 13 marzo 2016, gli avvocati del foro nolano: Olga Izzo e Flavia Lo Sapio, partendo dalle ultime relazioni semestrali della Direzione Investigativa Antimafia e dagli ultimi fatti di cronaca, analizzrano lo stato in cui versa il territorio e tutte le dinamiche criminali di cui è vittima.

Vincenzo DOnofrioNella giornata del 16 marzo, invece, parola al Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Avellino D’Onofrio, un'esperienza pluriennale maturata presso la Direzione distrettuale antimafia, dapprima presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, poi presso la Procura della Repubblica di Napoli, che analizzerà la parabola evolutiva della criminalità organizzata

Nel 2117 quali contorni avrà la camorra? Come si muoverà ? Quali le proiezioni?

 "A Napoli - ha detto D'Onofrio in una intervista passata - così come nel resto della Campania, ma anche in Calabria, c'è una gioventù che vuole parlare. L'unico strumento che i mafiosi non sanno fronteggiare è la parola: loro ricorrono alle armi e alla corruzione, la loro forza è il silenzio. Ma ora soffia un vento diverso, io lo vedo nelle scuole dove andiamo a parlare, nei dibattiti: i figli di queste persone hanno voglia di cambiare le cose".