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Nola / “Carducci”: Studenti in scena per “La Notte Nazionale del Liceo Classico

L’evento, che oggi lega circa 440 Licei Classici di tutta Italia, è stato varato la prima volta dal liceo “Gulli e Pennisi” di Acireale (CT).

Notte Licei screenshot 20200115 164513N.R. - 30.01.2020 - Tutto O.K. al Liceo Classico “G. Carducci” di Nola per la manifestazione de “La Notte Nazionale del Liceo Classico”, giunta alla sua VI edizione, tenutasi il 17 Gennaio. L’adesione da parte di alunni e docenti dell’istituto nolano è stata significativa: e sono stati in molti coloro che hanno mostrato la sensibilità di cogliere lo spirito della manifestazione, immaginata per valorizzare gli studi classici e le attitudini poliedriche che caratterizzano gli studenti “carducciani”.

TuciditeA scegliere il tema conduttore della serata sono stati il Dirigente Scolastico, prof.ssa Assunta Compagnone, e la referente dell’evento, prof.ssa Elisabetta Galeotafiore: in scaletta declamazioni, recite, parodie, canti, danze, esecuzioni musicali, drammatizzazioni, letture ed altro: tutte esibizioni legate da un fil rouge, cioè il concetto di KTEMA ES AIEI (“possesso perenne”), elaborato dallo storiografo greco TucidideIn pratica, gli “squarci” di classicità rappresentati al Liceo “Carducci” sono stati concepiti come testimonianza del legame indissolubile tra passato e presente, fondato su valori etico-morali destinati a non esaurirsi mai.

liceo carducci nolaA guidare gli studenti, con energia, motivazione e spirito di squadra, ci hanno pensato i docenti Elena Falco, Brigida Franzese, Maria Luisa La Marca, Gennaro Morisco, Luisa Napolitano, Angelo Renzullo, Vittoria Santaniello, Fiorinda Sepe, Velia Sepe, coordinati dalla referente: prof.ssa Eliana AievolaSono intervernuti, poi, il prof. Francesco Sepe (ex dirigente scolastico del liceo nolano, già docente di latino e greco), la prof.ssa Marisa Padula (ex docente di latino e greco del liceo “G. Carducci”) e l’avv. Antonio Russo (ex alunno dell’istituto).

Protagonisti indiscussi sono stati, in ogni caso, gli alunni, visto che questa manifestazione è concepita come l’occasione, per gli studenti, di mettersi in gioco e dimostrare le proprie abilitàDi seguito i giovani presentatori che, sul palco, hanno introdotto le varie performances dei loro colleghi di istituto: Biancamaria Ariola (IV.A), Maria Grazia Buoncervello (III.B), Angelo Curcio (III.E), Giuseppina De Martino (III.B), Giulia De Risi (I.E), Carla Franzese (III.A), Marta Ianuale (V.F), Giorgia Ingarra (V.D), Laura Napolitano (I.A), Martina Pia Santaniello (II.E), Maria Antonietta Sirignano (V.D), Antonio Spiezia (V.B), Gaetano Telese (I.A).  

Cicciano / Liceo “Medi”: “Dialogando con Etty”, i giovani conoscono la tragedia della Shoah

Concluso il ciclo degli eventi, promosso ed organizzato dalla comunità parrocchiale di San Pietro e Paolo e dal Comitato per le celebrazioni in onore di Sant’ Antonio Abate, in sinergia con l’Ufficio scolastico della Diocesi di Nola e con il patrocinio morale della civica amministrazione, per la riscoperta del perverso male antisemita e razziale, da cui scaturì il genocidio degli ebrei, dei rom e degli zingari, attuato dalla Germania nazista. Filo ispiratore, la Mostra documentale per rivisitare il cammino esistenziale, familiare e sociale della giovane scrittrice olandese di origine ebrea, morta ad Auschwitz nel 1943.

La Mostra 83064540 127292325418837 7533757960174960640 oGeo – 25.01.2020 - Un’operazione di sicuro e qualificato spessore socio-culturale, quella su cui è appena calata la tela del simbolico sipario, con ambientazione nell’accogliente e ampio Centro Nadur Teatro; operazione, incentrata sulla Mostra documentale, dedicata al cammino esistenziale, familiare e sociale compiuto da Etty\Esther Hillesum, giovane olandese di origine ebraica, interessante figura d’intellettuale e acuta scrittrice, morta ad Auschwitz nel 1943. Una limpida testimone del suo tempo, tormentato e violento, di cui fornisce una plastica ed eloquente rappresentazione nelle pagine del Diario e delle Lettere – opere inserite nel cospicuo ed eccellente catalogo di Adelphi, tra le migliori espressioni dell’editoria italiana – al centro degli interessi di riscoperta e conoscenza della più rigorosa e attenta saggistica internazionale dei nostri giorni. E soprattutto una limpida testimone, che racconta il suo sentire e pensare, vivendo la stessa sorte di tutti i deportati destinati alla comune morte nel campo di sterminio più famigerato allestito dai nazisti nella Polonia che avevano occupato, devastandola e tenendola sotto scacco.

Cicciano Mostra guida martaSette le giornate di esposizione al Nadur della Mostra, ambientata in laboratori e spazi con pannelli illustrativi dedicati, ch’è  stata visitata dalla gran parte delle classi degli Istituti statali dIstruzione superiori e dei Licei dell’area nolana, con presenze di gruppi di trenta giovani, a turno; una modalità logistica, per  favorire un approccio più avvertito e diretto possibile con il mondo ideale e l’approdo di Etty alla fede e a Dio-Carità verso gli altri, quale cardine della transizione dall’io al Noi, nel segno del Deus Caritas Est, quale è vissuto e concepito dal “Cuore pensante” proprio di Etty. Una scelta logistica mirata e coerente per agevolare la comprensione dei delicati temi della Mostra, intitolata, a ragion veduta, “Il Cielo vive dentro di me”.

gruppo liceo MediLetture, poesia, teatro e larte del deserto

A suggello della rassegna, omaggio alla Giornata della Memoria -dopo gli indirizzi di saluto dati ai giovani dal vescovo  Francesco Marino, Padre Mariano Amato, don Virgilio Marone e la consigliera comunale Lucia Marotta, in rappresentanza del sindaco Giovanni Corrado – con i ragazzi e le ragazze della Scuola media cittadina “Giovanni Pascoli”, che, coordinati dalla professoressa Teresa Rega, leggevano con lineare espressività di dizione significative frasi tratte dai “Diari” e dalle “Lettere” di Etty. Sulla loro scia, Bianca Lapesa, leggeva i versi da lei elaborati per la composizione intitolata “Una donna speciale”, ispirata dalla vita di Etty, “una donna che ha imparato a leggere Dio in se stessa”, mentre Laura Sfeclisa Lacrimoara, liceale del “Medi” cittadino, leggeva versi dettati dalla sua positiva esperienza di vita, che l’ha condotta dalla Romania ad incontrare amore e amicizia “dentro e fuori l’ aula” del Liceo di via Madre Teresa di Calcutta; esperienza che le fa scrivere…/ le diversità si ricompongono \ nell’unità meravigliosa della famiglia umana,\ la famiglia che tutti noi siamo \ abitanti di Madre terra dentro e fuori l’aula \ dentro e fuori i confini”.

laura sfeclis lacramioara narratrice le voci di ettyDi rilievo, la lettura, in originale forma teatrale, della vicenda esistenziale di Etty, attraverso le sue opere, con il racconto fatto dai giovani liceali – coordinati dalla professoressa Cecilia Faiella – e testi  “montati” dal professore Carlangelo Mauro; un compendio di testi, intitolato “Le voci di Etty”, in cui l’autore ripercorre le fasi della vita della protagonista dalla depressione alla conoscenza di sé e alla fede in Dio, attraverso il legame con l’allievo del celebre psiconalista Carl Gustav Jung, il dottor Julus Spier, che, avvalendosi della Psicochirologia, lo studio delle mani, interpreta gli impulsi della sua anima e le pulsioni del suo carattere. Una “lettura teatralizzata”, in cui spiccano frasi e pensieri della scrittrice, ma anche citazioni di Pascoli, Leopardi, Quasimodo, Blaise Pascal, Vittorio Messori, “ cercando di seguire- afferma Mauro –  l’invito di Etty all’abolizione del diritto d’autore, perché il monito della scrittrice, secondo il quale ” tutti gli uomini dovrebbero essere fratelli”, avrà possibilità di essere realizzato solo quando i diritti d’autore saranno stati aboliti e quando tutti potranno liberamente pescare liberamente dalla grande riserva comune ch’è stata creata dall’umanità nel corso degli secoli. E’ il patrimonio comune- conclude Mauro – che costituisce l’umanesimo, in cui Etty si riconosce e crede”.

auditorium 1Sull’ itinerario umanistico prefigurato nella condizione di vita di Etty si innestava l’intervento di ripudio contro ogni forma di razzismo e del risorgente anti – semitismo , nel discorso sviluppato da Angelo Moretti della Caritas di Benevento, tra gli ideatori del Manifesto per una Rete dei Piccoli Comuni del Welcome, che deriva dal “desiderio di fare sintesi della lezione di Papa Francesco  sulla solidarietà umana e sulla solidarietà ecologica, pensando il Creato e l’ecosistema come un sistema interdipendente, retto da un’unica missione: la salvezza degli uomini e delle donne”.

moustapha taaba biennale del tirrenoAllo scenario animato della Giornata della Memoria non poteva mancare il bello dell’arte ch’è l’antitesi del male e dell’odio, con cui gli uomini si degradano e immiseriscono, al di là di tutte le ricchezze materiali e di qualsiasi potere siano in grado di utilizzare e disporre contro i propri simili. E’ il bello dell’arte rappresentato dall’opera composta open air e in presa diretta da Mustapha Taaba, in visita alla Mostra “su” Etty. Artista originale, Mustapha Taaba, algerino, è celebre per le composizioni pittoriche che crea, manipolando la sabbia del deserto sahariano. Un atto d’onore alla pittura coniugato con l’omaggio all’ arte del pentagramma con gli interventi musicali e canori di don Mimmo Iervolino, cantautore e parroco a Pomigliano d’Arco, mentre Ondina Furnari, docente di lettere, si esibiva in una magnifica performance con il violino.

Ottaviano: gli alunni del Liceo “A. Diaz” cercano il “genius loci” nelle ville storiche e nell’arte

Per il PON “Nullus locus sine genio gli alunni  hanno partecipato a quattro progetti, due dedicati alla “vita in villa”, uno al “filosofare passeggiando”, uno all’arte del restauro, che nelle chiese di Ottaviano ha dato risultati di notevole livello, grazie a Umberto Maggio, l’esperto del progetto. Referente del PON la prof.ssa Vittoria Criscione, Valutatrice la prof.ssa Rita del Giudice.

liceo diaz ottavianoR.C. – 5.11.2019 - Gli alunni che hanno partecipato al progettoVivebamus in villa”, tutor la prof.ssa Anna Saviano, esperto la prof.ssa Rosa Cianciulli, hanno “viaggiato”, grazie alle due guide d’eccezione, nella storia delle antiche ville vesuviane, in quelle destinate alla produzione di vino, di olio, di ortaggi, e in quelle riservate all’”otium” delle famiglie importanti di Pompei, di “Stabiae”, della stessa Nola.

Pompei villa dei misteriIl viaggio nella storia ha avuto il sostegno della visita alla pompeiana “Villa dei Misteri”, in cui sono ancora evidenti i “segni” della vita quotidiana, delle tecniche di costruzione, e della capacità degli artisti di sublimare negli affreschi modi, idee e sentimenti della cultura religiosa e anche l’orgoglio dei committenti per il ruolo svolto nel sistema sociale. E’ la doppia funzione, di ricchezza concreta e di immagine del prestigio, affidata dai proprietari ai gioielli e dagli argenti trovati nelle “ville rustiche” di Terzigno.  

villa figliolaMa la storia della “villa” si sviluppa lungo tutta la storia di Napoli: a partire dai primi anni del ‘700 tutte le grandi famiglie napoletane hanno “villa” nel territorio vesuviano, e i loro architetti fanno in modo che il “luogo” risponda a due modelli: le “ville” da “riposo” lungo la costa, le ville del “Miglio d’oro”, le “ville” per la produzione agricola (e per l’allevamento dei cavalli) nel Vesuviano interno, tra Madonna dell’ Arco e Somma, soprattutto.

OratorioUn modello particolare è rappresentato dalla “villa” dei Figliola, tra Pollena e San Sebastiano, e dalla villa che Luca Vecchione disegnò per i Bifulco, a Terzigno: l’una e l’altra destinate sia alla produzione agricola che ai piaceri del tempo libero. 

Questo tema complesso è stato affrontato dagli alunni del progetto “L’arte del tempo libero in villa: raccontiamo Napoli”.  E infatti una parte importante dell’attività si è svolta all’interno di un “luogo” magico di Napoli, il Parco della Floridiana e il Museo “Duca di Martina”, un “luogo” di cui è direttrice l’esperto del progetto, la dott.ssa Luisa Ambrosio, coadiuvata da un “tutor” di prestigio, la prof.ssa Claudia Molinari.

Il tema del viaggio è stato al centro anche del progettoConosci te stesso: passeggiamo filosofando”, che gli alunni hanno sviluppato sotto la guida del tutor, prof. Antonio Acconcia e dell’”esperto”, dott. Paolo Chiarolanza

1200px San Michele Arcangelo Napoli 18810454684Splendida è stata veramente l’idea del progetto, “RestaurArt”, affidato al tutor prof.ssa Sofia De Rosa, figura storica del Liceo “A. Diaz”, e a un esperto di livello altissimo, Umberto Maggio, restauratore, “eccellenza” del settore, che esercita la sua arte in tutta Italia. Quella del restauro è contemporaneamente tecnica, arte e conoscenza dettagliata della storia dell’arte: Umberto Maggio non è solo padrone assoluto della tecnica, ma ha un finissimo senso estetico, e una calibrata percezione delle botteghe, dei maestri e degli allievi di quello sterminato “spazio” che è l’arte napoletana tra il ‘400 e l’’800.

1 S. Maria Visitapoveri 132 59Coadiuvato da Christian Mazzarino, nel ruolo di “figura aggiuntiva”, Umberto Maggio ha guidato gli alunni lungo i ripidi e affascinanti “sentieri” del progetto: la tipologia delle opere d’arte, le tecniche di esecuzione, i danni e le cause del degrado di un’opera, gli interventi di restauro.

Nella Chiesa di San Michele e nella Chiesa della Congrega “Santa Maria Visitapoveri” Umberto Maggio ha parlato ai ragazzi degli interventi di restauro integrale e di semplice consolidamento a cui sono stati sottoposti quadri e affreschi. Ma la teoria è stata accompagnata dalla pratica: nello studio del restauratore i ragazzi hanno eseguito saggi di pulitura. E mi pare che questo sia un “sistema” di attività culturale che merita di entrare definitivamente nei programmi e nei metodi delle nostre scuole.

Referente del “PON” è stata la prof.ssa Vittoria Criscione, mentre il compito di “valutatore” è stato affidato alla prof.ssa Rita Del Giudice, che hanno svolto la loro mansione con professionalità, con una disponibilità e una saggezza che meritano l’applauso, e che corrispondono ai valori della tradizione culturale del Liceo “A. Diaz”.  

Gli studenti e la città si augurano che l’esperimento si ripeta, perché molti sono i “luoghi” di Ottaviano e del Vesuviano il cui “genius” aspetta di essere scoperto, “liberato” e studiato.

Giornata della Memoria al Seminario Vescovile di Nola

Eirene Campagna con gli artisti di ShowUp, sono stati i protagonisti della Giornata. Inaugurata la Mostra Fotografica di Gigino NostraleContro ogni persecuzione – reportage da Auschwitz e Birkenau”. Esposte, nella biblioteca storica, due opere degli artisti contemporanei Armando De Stefano e Marisa Ciardiello. Video-testimonianza di Nedo Fiano e Piero Terracina.

giornata della memoria a Nola 2020N.R. – 26.02.2020 - Raccontare il dramma e la violenza con le arti performative, raccontare la pagina nera dell’olocausto senza averla vissuta di persona, ma facendo viaggiare la memoria tra i volti e i luoghi cari, è quello che ha fatto Eirene Campagna, giovane ricercatrice in Visual Media Studies allo Iulm di Milano e autrice dell’opera Racconti che sopravvivono – le storie e i testimoni del campo”. Una ricerca personale e storica, compiuta attraverso le pagine del libro e con una performance di teatro-danza, “ShowUp – Come posso ricordare il volto che non so dimenticare”, ispirata alla vicenda di Heinz Skall, uno degli internati del campo di concentramento di Campagna.

seminario vescovile di nolaL’autrice, con gli artisti di ShowUp, sono stati i protagonisti della Giornata della Memoria 2020 promossa dal Seminario Vescovile di Nola, dalla Pro Loco Nola Città d’Arte, dall’Istituto Tecnico Commerciale Masullo – Theti e da La Fontana del Villaggio e Medici Cattolici Italiani.

L’evento, tenutosi sabato 25 gennaio presso il Seminario; ha visto, alle ore 18.00, la presentazione del libro, presenti la Campagna, ill rettore del Seminario Vescovile, Don Gennaro Romano, e la Dirigente Scolastica del Masullo – Theti, Anna Maria Silvestro.

un momento della performance showup 2Sono intervenuti il Vescovo di Nola, Mons. Francesco Marino; il sindaco di Nola Gaetano Minieri, e l’assessore alla cultura Annalisa Sebastiani per i saluti; a seguire c’è stato lo spettacolo Showup.

La Giornata della Memoria è iniziata alle ore 17.00 con l’inaugurazione della Mostra Fotografica di Gigino NostraleContro ogni persecuzione – reportage da Auschwitz e Birkenau”, organizzata sempre al Seminario Vescovile.

Per l’occasione sono state esposte, nella biblioteca storica, due opere degli artisti contemporanei Armando De Stefano e Marisa Ciardiello. La Mostra, visitabile su prenotazione da lunedì 27 gennaio al 7 febbraio, è arricchita dalla video-testimonianza di Nedo Fiano e Piero Terracina, entrambi sopravvissuti ad Auschwitz.

Mugnano del Cardinale: All’Istituto Comprensivo “Manzoni” la festa dell’Albero con la Comunità Montana

Vari i temi di carattere paesaggistico e soprattutto naturalistici affrontati. Hanno partecipato all’evento l’impiegato Giuseppe Pantalone e il capo operaio Francesco Sorriento dell’ufficio forestazione della Comunità MontanaPartenio-Baianese-Vallo di Lauro , il dott. Marco Quattrocchi della Forestale di S. Angelo a Scala.

MugnanoN.R. - 23.11.2019 -, Nella mattinata del 21 novembre, presso la Scuola Elementare dell’Istituto Comprensivo “Alessandro Manzoni” plesso “Camillo Renzi” di Mugnano del Cardinale, in via Montevergine, si è tenuto un confronto dibattito con gli alunni delle classi IV e V elementare per la “Festa dell’Albero”. Al confronto-dibattito è stata invitata a partecipare la Comunità Montana Partenio- Baianese e Vallo Lauro.

Mugnano STUDENTIVari i temi di carattere paesaggistico e soprattutto naturalistici affrontati con ampia veduta di particolari: Tutela e salvaguardia del patrimonio boschivo; Disboscamento; Eventi franosi con vari esempi sul dissesto idrogeologico; Illegalità dei tagli degli alberi; Sversamenti illegali di rifiuti di qualsiasi genere; Incendi BoschiviIl convegno dibattito si è acceso quando è stato messo a disposizione di tutti gli alunni del materiale didattico, concernente l’albero e tutta la sua natura e funzionalità. Hanno partecipato all’evento l’impiegato Giuseppe Pantalone e il capo operaio Francesco Sorriento dell’ufficio forestazione D.S. Mugnanodella Comunità Montana, il dott. Marco Quattrocchi della Forestale di S. Angelo a Scala (Av). Notevole il loro supporto all’iniziativa.

La Dirigente Scolastica, prof.ssa Luigia Conte, ha ringraziato il corpo docente per aver dato pieno e cordiale appoggio allo svolgimento di tutte le attività svolte con gli alunni partecipanti.