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IL PARTITO DEMOCRATICO CON FRANCESCO PASSARO: Sabato presentazione ufficiale del candidato alle primarie di Nola

passaro francesco-Comunicato Stampa del 12.02.2014 del segretario di sezione Francesco Pierno
Debutterà ufficialmente sabato prossimo il candidato del PD alle primarie di Nola FRANCESCO PASSARO. Per sabato 15 febbraio infatti, è in programma un'assemblea di circolo nella sede di via Tansillo n. 16 con presentazione agli iscritti ed ai cittadini del candidato. L'appuntamento è per le ore 10.30.
Il Partito Democratico di Nola, impegnato nel percorso delle Primarie, occasione unica di confronto, coinvolgimento ed aggregazione, si pone con entusiasmo e convinzione a sostegno della candidatura di FRANCESCO PASSARO.
La coerenza politica, la passione civile e la competenza professionale, fanno di FRANCESCO PASSARO la risposta di assoluto livello in affidabilità, disponibilità e capacità, alla richiesta di un' alternativa concreta al fallimentare governo del centro-destra locale.
NOLA ha bisogno di modernizzare se stessa ritrovando il senso delle proprie origini, di rimettere al centro del dibattito pubblico il progetto di una città capace di rispondere alle necessità e alle aspirazioni di chi la abita e la vive.
NOLA esige un radicale e sostanziale cambiamento, in cui la coerenza, la passione e la competenza, siano quel valore aggiunto per troppi anni assente dalle scena politica cittadina, siano la vera alternativa all'incapacità e all'inefficienza di chi in questi anni ha desertificato il nostro territorio.
Questo può avvenire solo con l'impegno costante di chi ama incondizionatamente la nostra città, di chi la conosce nel profondo dei suoi valori e delle sue ritualità, di chi saprebbe amministrarla disinteressatamente mettendo la propria esperienza professionale al servizio del bene comune.
Per questo il PARTITO DEMOCRATICO ha scelto FRANCESCO PASSARO, per questo il PARTITO DEMOCRATICO ha scelto il futuro di NOLA.

L'apocalisse della Rete?

Stati Uniti ed Europa stanno per consegnare nelle mani delle multinazionali più potenti il diritto di controllare i siti a cui possiamo accedere su Internet. E' l'apocalisse della Rete per come la conosciamo. Ma gli attivisti per la libertà d'espressione e molte aziende del web si stanno mobilitando. Clicca per unirti alla più grande campagna di sempre in difesa della libertà e della democrazia di Internet: FIRMA LA PETIZIONE

internet apocalypseCari avaaziani, I ricchi del mondo, l'1% della popolazione, potrebbero essere sul punto di controllare i siti web e i servizi a cui possiamo accedere su internet per sempre. E' l'apocalisse del Web così come lo conosciamo, che spazzerà via il sogno di un'autostrada dell'informazione libera per tutti che avevano avuto i fondatori della Rete.
La nostra comunità è cresciuta incredibilmente intorno a quel sogno, usando il Web per combattere la corruzione, salvare delle vite e portare aiuti umanitari ai civili nei paesi nel mezzo di crisi e guerre civili. Ma gli Stati Uniti e l'Unione Europea stanno per dare a potenti multinazionali il diritto di scegliere a quali contenuti possiamo accedere rapidamente su Internet, rallentando o addirittura facendoci pagare per tutto il resto. La possibilità, per Avaaz, di mostrare al mondo le immagini girate dai cittadini-giornalisti siriani, o di lanciare campagne per salvare il nostro pianeta, è in assoluto pericolo.
Da entrambe le parti dell'Atlantico si stanno prendendo decisioni cruciali in questo momento. E molti esperti di nuove tecnologie, attivisti per la libertà di espressione e le aziende più lungimiranti del web hanno deciso di opporsi a questa possibilità. Se ci uniamo a loro a milioni, e subito, possiamo creare la più grande mobilitazione di sempre in difesa della libertà e della democrazia di Internet. Firma ora e diffondi ovunque puoi questo appello:
http://www.avaaz.org/it/internet_apocalypse_pa_eu/?bXesAdb&v=34987

Fino ad oggi, ogni passo in avanti della Rete era un beneficio per tutti - se aumentava la velocità di trasmissione dei video in streaming per le reti TV ultraconservatrici della Fox di proprietà del magnate Rupert Murdoch, lo stesso miglioramento era a disposizione dei mezzi di informazione indipendente per trasmettere quanto accadeva per le strade in Ucraina, Siria o Palestina. Per i politici, questa era la neutralità della rete, e negli Stati Uniti esistevano leggi fatte per proteggerla: fino a che, qualche settimana fa, un tribunale le ha stroncate. Ora il Parlamento Europeo minaccia di approvare un regolamento che consentirebbe ai fornitori di accesso ad Internet il diritto di chiudere in recinti il web e controllare quello che vediamo, rallentando o addirittura facendoci pagare per l'accesso ai siti da cui non possono trarre profitti.
Ma noi possiamo fermare tutto questo. Innanzitutto, presentandoci con un numero impressionante di firme da tutto il mondo all'incontro pubblico che si terrà oggi negli Stati Uniti per decidere se ristabilire le leggi in difesa della libertà di Internet. Dopodiché, scatenando un team di esperti lobbisti sul Parlamento Europeo, per garantire che le sue commissioni ascoltino la richiesta di noi cittadini. Questo sarà il primo grande passo di cui abbiamo bisogno per vincere le importanti battaglie che ci aspettano nei prossimi mesi.
Grandi fornitori di accesso ad Internet come Verizon e Vodafone stanno facendo forti pressioni per creare un "Internet dei ricchi". E senza una imponente reazione dei cittadini, potrebbero farcela, e mettere così in pericolo tutto il lavoro della nostra comunità. La maggior parte di quello che è "Internet" si trova negli USA o in Europa, quindi questa battaglia interessa tutti noi. Non c'è tempo da perdere. Clicca qui sotto per far sentire la tua voce:
http://www.avaaz.org/it/internet_apocalypse_pa_eu/?bXesAdb&v=34987

Quando la nostra comunità era grande meno della metà di quello che è oggi, ci siamo ribellati e abbiamo contribuito ad affossare il trattato ACTA e abbiamo fermato le leggi bavaglio ad Internet SOPA/PIPA. Ora siamo ancora più forti. Tutti insieme possiamo farci ascoltare e far sì che quello che ci permette di comunicare e lottare assieme rimanga libero e aperto.
Con speranza e determinazione,
Pascal, Emma, Dalia, Luis, Emilie, Luca, Sayeeda e tutto il team di Avaaz

FONTI:

La sentenza Usa contro la neutralità della rete: un terremoto (Corriere della Sera)

http://estory.corriere.it/2014/01/18/la-sentenza-usa-contro-la-neutralita-della-rete-un-terremoto/
Save the Internet
http://savetheinternet.eu/it/
Neutralità della Rete, cosa cambierà per gli Usa (Wired)
http://www.wired.it/attualita/tech/2014/01/15/neutralita-rete-usa-italia/
USA, la neutralità della Rete decade in tribunale (La Stampa)
http://www.lastampa.it/2014/01/15/tecnologia/usa-la-neutralit-della-rete-decade-in-tribunale-aqX46bPbH1Gs8TO59fNJ8K/pagina.html
Telecomunicazioni, il mercato unico europeo cancella la neutralità della Rete? (Wired)
http://daily.wired.it/news/politica/2013/09/12/pacchetto-ue-kroes-mercato-telecomunicazioni-452628.html

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Decisione storica sul clima tra 48 ore

Tra pochi giorni, il Commissario UE italiano potrebbe essere l'uomo responsabile del fallimento dello storico accordo europeo per il clima: ma a pochi mesi dalla fine del suo mandato, sta già pensando al suo futuro. Pressiamolo affinché metta i cittadini prima delle grandi multinazionali dell'inquinamento se non vuole mettere in pericolo la sua carriera. Sommergiamolo ora di messaggi.

childpic 1Cari avaaziani, potrebbe essere un italiano a fare a pezzi un fondamentale accordo per salvare il pianeta, ignorando addirittura la posizione del nostro governo. Abbiamo solo pochi giorni per evitare un ennesimo disastro causato dalla assurda politica italiana.
La Commissione Europea sta mettendo proprio ora nero su bianco gli obiettivi per tutta l'UE sulle emissioni di CO2 e sulle energie rinnovabili fino al 2030! E' un accordo dall'impatto enorme, poiché delle regole forti a livello europeo avrebbero un effetto domino su Cina, USA e altri paesi, al fine di raggiungere un accordo globale sul clima il prossimo anno. Un accordo al ribasso non solo renderebbe inevitabile il fallimento del vertice di Parigi, ma sarebbe anche una enorme opportunità persa per l'Europa di diventare un leader mondiale nel settore della green economy.
In questo momento il commissario europeo Antonio Tajani è uno dei personaggi chiave che si oppongono all'accordo. Ma il suo mandato si esaurirà tra qualche mese, e volendo tornare a fare politica in Italia, guarda con grande attenzione l'opinione pubblica in Italia.
I negoziati sono in corso proprio in questo momento a Bruxelles e abbiamo solo pochi giorni per convincerlo. Sommergiamolo di messaggi per mostrargli con quanta forza i cittadini chiedono che venga trovato questo accordo per salvare il pianeta:
http://www.avaaz.org/it/save_eu_climate_legacy_it_sam/?bXesAdb&v=34526

Si tratta di un negoziato complesso e la Commissione Europea ha un ruolo cruciale, che poi si dovrà confrontare con i governi. In molti stanno facendo pressione per spingere Bruxelles a fare una proposta iniziale che sia così poco ambiziosa, da lasciar tranquillamente friggere il pianeta.
Ufficialmente l'Italia si è unita a Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna e Olanda nel sostenere l'obiettivo minimo di un taglio del 40%. Gli scienziati dicono che abbiamo bisogno di un taglio delle emissioni del 50% entro il 2050. Tutto questo significa che per evitare uno scontro politico, la Commissione farà partire i negoziati partendo da un compromesso di basso livello che consenta di raggiungere un accordo velocemente. Ma possiamo cambiare la situazione se mostreremo che c'è questa debolezza avrà delle ripercussioni di immagine pubblica.
Tajani sostiene che un taglio ambizioso delle emissioni di CO2 danneggerà l'industria dell'UE. Ma molti esperti dicono l'opposto e cioè che, questo accordo è fondamentale per sbloccare decine di migliaia di investimenti per le industrie a basso impatto ecologico, che usa l'innovazione per spingere l'occupazione e la crescita economica.
Non abbiamo molto tempo. La commissione prenderà la decisione finale tra pochi giorni. Clicca sotto per mandare ora un messaggio al Commissario Europeo Tajani:
http://www.avaaz.org/it/save_eu_climate_legacy_it_sam/?bXesAdb&v=34526

Non riusciremo a evitare gli effetti più drammatici del cambiamento climatico se lasceremo che i nostri leader la passino liscia nel fissare degli obiettivi che semplicemente non sono utili. La nostra comunità ha giocato un ruolo fondamentale nel far cambiare la politica sul clima in paesi chiave come Brasile, Germania e Giappone. Ora abbiamo una grande battaglia in Europa, facciamo il possibile per vincerla!
Con speranza e determinazione,
Meredith, Luca, Lisa, Iain, Julien, Ricken, Alice e tutto il team di Avaaz

ULTERIORI INFORMAZIONI
Europa, la battaglia delle emissioni. Sul tavolo il taglio del 40 per cento (Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/economia/14_gennaio_14/europa-battaglia-emissioni-tavolo-taglio-40-cento-b436b932-7d08-11e3-851f-140d47c8eb74.shtml
S'infiamma il settore energetico europeo. A Bruxelles la battaglia sulle rinnovabili (La Repubblica)
http://www.repubblica.it/economia/2014/01/15/news/incentivi_rinnovabili_piano_europeo_2030_gas_serra-75977647/
Europa, energia batte clima. Nuovo regalo al nucleare (Linkiesta)
http://www.linkiesta.it/ue-guerra-del-clima-regalo-nucleare
Obiettivo emissioni 2030. Commissione divisa (Italia Oggi)
http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio_news.asp?id=201401151011051244&chkAgenzie=OGGIEUROPA&sez=newsPP&titolo=Obiettivo%20emissioni%202030:%20Commissione%20divisa

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ESAMI DI STATO: CONSIDERAZIONI A PROPOSITO DEL COMPENSO DEI COMMISSARI INTERNI

Esami di stato 2014Antonio Caccavale – 03.02.2014 - C'è una vicenda che si trascina da qualche anno, dovuta alla cocciutaggine di certi dirigenti scolastici e di certi dirigenti amministrativi che dimostrano, spesso, di non leggere o, peggio, di non capire ciò che leggono, a dispetto della chiarezza con cui molte norme sono scritte. A peggiorare la situazione ci si è messa, nel mese di novembre del 2012, la direttora generale del Ministero della Pubblica Istruzione, dott.ssa Carmela Palumbo, che, in risposta a certi quesiti pervenuti da parte di non si sa bene quanti dirigenti scolastici poco avvezzi alla lettura attenta, ritenne di emettere una nota a chiarimento dei compensi spettanti ai commissari interni. Quella nota, la numero 7321 del 13/11/2912, stravolse in toto le norme in vigore, col non taciuto intento di consentire allo Stato di risparmiare un po' di soldini ai danni dei docenti. Quali sono le spettanze a cui, secondo le norme in vigore, mai modificate, hanno diritto i docenti che svolgono la funzione di commissari interni su due classi? Il lettore interessato abbia la pazienza di leggere quanto segue.
Carmela PalumboNella summenzionata nota della direttora generale, si legge che "Con riferimento all'articolo 3, comma 1, del citato decreto interministeriale (trattasi del Decreto Interministeriale 24 maggio 2007), si precisa che al commissario interno spetta un unico compenso forfetario qualora operi su un'unica commissione. Viene attribuito un ulteriore compenso aggiuntivo solo nel caso in cui il commissario interno operi su più commissioni e non anche nel caso in cui si trovi ad operare in entrambe le classi della medesima commissione".
Se si legge con un minimo di attenzione quell'articolo e quel comma, è del tutto evidente che quanto contenuto nel virgolettato precedente sembra frutto della libera interpretazione del Direttore generale Carmela Palumbo, in quanto il comma 1 dell'art. 3 del Decreto Interministeriale 24 maggio 2007 recita testualmente:
"Al commissario interno che svolga la funzione su più classi/commissione compete, per ogni ulteriore classe, il compenso forfetario, per la quota riferita alla funzione di cui alla Tabella 1 – Quadro A, attribuito al medesimo per la prima commissione e, comunque, entro il limite massimo di due compensi aggiuntivi".
Esami di maturitàPer capire che cosa non convince in questa storia è opportuno rileggere le norme che hanno prima istituito l'attuale formula dell'Esame di Stato e poi apportato modifiche, che non hanno mai riguardato la materia relativa ai compensi. Ai fini della determinazione dei compensi spettanti ai commissari interni è sufficiente fare riferimento al citato Decreto Interministeriale del 2007 e alla legge 425 del 10 dicembre 1997.
Infatti, il Decreto Interministeriale 24 maggio 2007 parla di "classi/commissione" (e per classi/commissione si è sempre voluto intendere le singole classi che fanno parte di una medesima commissione) in perfetta coerenza con quanto è scritto nella legge 10 dicembre 1997, n. 425, istitutiva del nuovo esame di Stato che, al comma 2 dell'articolo 4 dice: "Ogni due Commissioni d'esame sono nominati un presidente unico e commissari esterni comuni alle Commissioni stesse, in numero pari a quello dei commissari interni di ciascuna Commissione, e comunque non superiore a quattro (...)". La legge 425/97, utilizza il termine "Commissione" col chiaro intento di riferirsi a una singola classe, tanto è vero che stabilisce che "Ogni due commissioni (intendendo col termine commissioni ogni singola classe) d'esame sono nominati un presidente unico e commissari esterni comuni: quello che avviene tutti gli anni fin dall'entrata in vigore di quella legge.
Alla luce di quanto fin qui osservato appare chiara la forzatura del direttore generale che ha voluto trovare nel quadro A della tabella 1 allegata al Decreto Interministeriale del 2007 una sua, personale soluzione alla necessità di conseguire un risultato contabile a beneficio dello Stato.
compenso commissari interniQuanto al Quadro A della Tabella 1 annessa al citato Decreto (e a quelli precedenti) occorre precisare che in esso viene riportato il compenso di 399 euro correlato alla funzione spettante a un commissario interno. Ma quella funzione, nel rispetto di quanto lo stesso Decreto dice e di quanto è scritto nella legge 425/97, non può che intendersi in riferimento ad una sola classe/commissione.
Per i commissari esterni la stessa tabella 1 stabilisce un compenso di 911 euro correlato alla funzione. È il caso di ricordare che mentre i commissari esterni sono sempre nominati per svolgere la funzione su due classi/commissione, un commissario interno potrebbe trovarsi nella condizione di essere nominato solo per la classe/commissione di cui è stato docente durante l'anno scolastico; questo spiega bene il motivo per il quale a quel commissario andrebbe riconosciuto una sola volta il compenso forfetario correlato alla funzione. Non è, comunque, possibile trascurare il fatto che non sono pochi i docenti che, avendo insegnato la propria disciplina su due classi quinte, vengano scelti come commissari interni per entrambe le classi/commissione. La legge 425/97 appare molto chiara laddove afferma che "Al commissario interno che svolga la funzione su più classi/commissione compete, per ogni ulteriore classe, il compenso forfetario, per la quota riferita alla funzione di cui alla Tabella 1 – Quadro A, attribuito al medesimo per la prima commissione e, comunque, entro il limite massimo di due compensi aggiuntivi". Inoltre, non è raro il caso che un commissario interno, oltre a svolgere la funzione di commissario su due classi/commissione, ha svolto la stessa funzione su un'altra classe/commissione (di altra Commissione, diremmo noi) e in quel caso la legge 425/97 parla chiaramente di un ulteriore compenso aggiuntivo, fissando un limite ben preciso laddove dice che a un commissario interno non possono essere riconosciuti più di due compensi aggiuntivi.
L'interpretazione della direttora generale, insomma, appare del tutto irrispettosa delle norme contenute nella legge istitutiva del nuovo esame di Stato e nel Decreto Interministeriale del 2007.
Infine, quanto afferma la dott.ssa Palumbo nella sua nota può arrivare a produrre delle stranezze di non poco conto: se un commissario interno dovesse essere nominato per quella funzione su due classi di due diverse commissioni (solo in un caso del genere, dunque) si dovrebbe corrispondere allo stesso due volte il compenso forfetario. La stessa funzione svolta su due classi di una medesima commissione non darebbe diritto al doppio compenso.
Con quale conseguenza? Non si può escludere che, per aggirare l'ostacolo dell'unico compenso per quei docenti che dovessero svolgere la loro funzione su due classi della stessa commissione, non pochi insegnanti potrebbero essere scelti come commissari su due classi di due diverse commissioni (docenti di lingua straniera, di diritto, di scienze, di educazione fisica, ecc,).
In questo caso, mentre lo Stato sarebbe tenuto a pagare il doppio compenso, non poche difficoltà si troverebbero a dover affrontare i presidenti di Commissione per assicurare una ordinata organizzazione del lavoro delle commissioni.
Tutto quanto fin qui esposto, chi scrive lo ha comunicato, nella primavera dello scorso anno, ai sindacati e ai partiti politici presenti in parlamento, senza che nulla sia intervenuto perché il ministero si decidesse ad annullare quella nota che si configura come un vero e proprio attentato allo Stato di diritto. Si è saputo che il Ministero ha riconosciuto gli errori contenuti in quella nota, ma nulla di più.
La questione fu sollevata anche da un'insegnante che ritenne di rivolgersi al giudice del lavoro di Salerno. Quel giudice del lavoro ha pronunciato la sua sentenza il 27 novembre 2013, dando ragione al ricorrente e condannando il Miur. Nonostante la sentenza i docenti che, l'anno scorso, avrebbero avuto diritto a due compensi, non si sono ancora visti riconoscere quel diritto. Pare che il problema sia nella copertura finanziaria. Ma il giudice del lavoro, in merito alla copertura, nella sua sentenza è molto chiaro quando scrive che "la necessità di contenere i costi (...), anche condivisibile, non consente comunque di superare il dettato della norma, art. 3 comma 1 del decreto interministeriale 24 maggio 2007.
Non vorremmo che, anche per quest'anno, non si sia tenuto conto di quanto, con una sua legge, lo Stato ha stabilito di dover corrispondere ai docenti che saranno impegnati, come commissari interni, su due classi facenti parte della stessa commissione.

Snowden: il tempo sta per finire

Edward Snowden ha rischiato tutto per svelare al mondo l'assurdo e illegale sistema di sorveglianza degli Stati Uniti, e ora rischia l'isolamento e il carcere a vita, a meno che il Brasile non gli dia asilo politico. Inviamo alla presidente brasiliana Dilma Rousseff la più grande richiesta di asilo sostenuta dai cittadini di sempre, e vinciamo questa battaglia per le democrazie di tutto il mondo.

Snowden in BrazilCari avaaziani, Il più importante informatore del mondo è al momento bloccato in Russia, e se gli agenti statunitensi riusciranno a mettergli le mani addosso, ad attenderlo ci saranno l'isolamento, la derisione del suo stesso Paese e una vita in prigione. Ma possiamo aiutarlo a mettersi in salvo se agiamo subito.
Edward Snowden ha rivelato al mondo l'allucinante e illegale sistema di sorveglianza che il governo degli Stati Uniti utilizza su ciascuno di noi, nessuno escluso. Presto il suo permesso di soggiorno in Russia scadrà, e non avrà più un luogo dove poter stare. Ma Dilma Rousseff, Presidente del Brasile, è furiosa per il sistema di spionaggio degli USA, e secondo gli esperti potrebbe avere il coraggio necessario per affrontare l'enorme pressione statunitense e offrire l'asilo politico a Snowden!
Non c'è i! n gioco solo il destino di una singola persona. Se il gesto di onestà e verità di Snowden verrà ripagato con una punizione umiliante, quale messaggio arriverà ai governi oppressivi di tutto il mondo e ai potenziali informatori che ci sono là fuori? Se saremo più di un milione ad agire invieremo alla presidente Dilma Rousseff la richiesta di asilo politico con il più grande sostegno popolare di sempre: clicca subito per difendere Snowden e salvaguardare le democrazie di tutto il mondo:
http://www.avaaz.org/it/send_snowden_home_loc/?bXesAdb&v=34392

Dilma-RoussefIl tempo scorre veloce per il visto di un anno che consente a Snowden di stare in Russia. Intorno a lui circolano gli squali che vorrebbero riportarlo negli Stati Uniti dove difficilmente affronterà un giusto processo; la Presidente del Brasile Dilma Rousseff, però, detesta il programma di sorveglianza mon! diale PRISM (ha addirittura cancellato una visita di Stato negli USA per la vicenda), e si sta attivando per difendere i suoi concittadini dallo spionaggio nordamericano. Se deciderà di aiutare Snowden, Dilma avrà bisogno di sapere che non la lasceremo sola nel sostenere la tremenda pressione di Washington.
Chi è contrario alla richiesta di asilo politico di Snowden, sostiene che l'ex consulente esterno dell'NSA (l'Agenzia per la Sicurezza Nazionale USA) ha violato la legge e messo in pericolo la sicurezza mondiale. Alcuni lo chiamano addirittura "traditore", e pensano che se la farà franca altri seguiranno il suo esempio. Ma anche se è vero che ha violato la legge, l'ha fatto per rivelare un gigantesco sistema di spionaggio globale e illegale, operato su scala industriale. L'atto eroico di Snowden potrebbe rendere il mondo un posto migliore e più sicuro per tutti.
E le rivelazioni di Snowden non sono quelle di un in! formatore qualunque, ma hanno già iniziato a cambiare in meglio il nostro mondo. In Germania e Brasile si sono mossi subito per difendere con più forza la privacy dei loro cittadini. Il problema è stato affrontato apertamente addirittura dalle Nazioni Unite. Un tribunale USA ha dichiarato illegali alcuni metodi di spionaggio della NSA. E questa settimana il presidente statunitense Obama ha in programma di modificare le pratiche di sorveglianza della NSA: il tutto come conseguenza delle informazioni diffuse da Snowden!
Dilma Rousseff ha bisogno di tutto il nostro supporto per tenere testa alle pressioni degli USA. Dimostriamole che i cittadini di tutto il mondo sosterranno il Brasile, se il Brasile sosterrà il coraggio di Snowden. Unisciti alla più grande richiesta di asilo politico del mondo, per Edward Snowden:
http://www.avaaz.or! g/it/send_snowden_home_loc/?bXesAdb&v=34392

Con più di 30 milioni di membri in tutto il mondo, di cui oltre 6 milioni in Brasile, la nostra comunità ha già svolto un ruolo fondamentale nel proteggere internet dalle leggi-bavaglio dei nostri governi. Ora abbiamo la possibilità di aiutare l'uomo che ha sacrificato così tanto per proteggerci da una enorme rete di spionaggio internazionale.
Con speranza e determinazione,
Joseph, Christoph, Michael, Sayeeda, Ricken e tutto il team Avaaz

PS - Molte campagne di Avaaz sono lanciate dai membri della nostra comunità! Lancia ora la tua e vinci su qualsiasi tema a livello locale, nazionale o globale: http://www.avaaz.org/en/petition/start_a_petition/?bgMYedb&v=23918

MAGGIORI INFORMAZIONI:
Il New York Times e il Guardian chiedono cl! emenza per Snowden per "il grande servizio reso al paese" (Pressenza International Press Agency)
http://www.pressenza.com/it/2014/01/il-new-york-times-e-il-guardian-chiedono-clemenza-per-snowden-per-il-grande-servizio-reso-al-paese/
Snowden scrive ai cittadini del Brasile: "Uniamoci, batteremo il sistema" (Repubblica)
http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/12/17/news/snowden_asilo_brasile-73824075/
Dilma Rousseff: Snowden in Brasile? No comment (TMNews)
http://it.notizie.yahoo.com/dilma-rousseff-snowden-brasile-no-211737029.html
Spiata dagli Usa Dilma Rousseff annulla la visita alla Casa Bianca (La Stampa)
http://www.lastampa.it/2013/09/18/esteri/spiata-dagli-usa-dilma-rousseff-annulla-la-visita-alla-casa-bianca-Hyq2eH3DAR1zXnABkgW19I/pagina.html
Da commissione del parlamento Ue arriva l'ok all'audiz! ione di Snowden (Euronews)
http://it.euronews.com/2014/01/09/da-commissione-del-parlamento-ue-arriva-l-ok-all-audizione-di-snowden/
Obama presenta il 17 la riforma dei programmi di spionaggio (Il Sole 24 Ore)
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-01-10/obama-presenta-17-riforma-programmi-spionaggio-212332.shtml?uuid=ABWXQxo
Datagate, secondo il giudice lo spionaggio di massa della Nsa è incostituzionale (Il Tempo)
http://www.iltempo.it/esteri/2013/12/16/datagate-secondo-il-giudice-federale-il-programma-della-nsa-e-incostituzionale-1.1199517

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