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Nota del Centrosinistra per Monteforte e del Circolo ldel PD sulla questione Trasporti

Riceviamo e pubblichiamo

centrosinistramonteforteMonteforte Irpino – 12 settembre 2014 - "Il gruppo Centrosinistra per Monteforte ed il circolo locale del Pd, sin da luglio 2011 nell'assoluto disinteresse della maggioranza consiliare, assunsero iniziative volte a sensibilizzare tutti gli organi competenti, ai vari livelli, al fine di risolvere la drammatica questione relativa al trasporto pubblico che vedeva Monteforte sostanzialmente tagliato fuori da ogni sistema di mobilità dell'area urbana di Avellino.
E' dunque falso e polemico quanto dichiarato dai vari esponenti della maggioranza che hanno dimenticato l'attività svolta dal Centrosinistra per Monteforte congiuntamente al Pd. Infatti, dopo vari anni di assoluto torpore e di promesse non mantenute fu l'interrogazione del luglio 2011 del Centrosinistra per Monteforte a riaccendere i riflettori sulla problematica dei trasporti.
L'interrogazione ebbe il convinto sostegno della cittadinanza che sottoscrisse un'apposita petizione popolare poi presentata nel Consiglio Comunale del 29 novembre 2011 di cui si è servita, successivamente, la stessa maggioranza consiliare (si veda tra l'altro delibera di G.C. n. 189/2012).
Nello stesso periodo, durante un convegno organizzato insieme alla Federconsumatori di Avellino, fu avanzata una proposta accolta dai vertici dell'AIR per garantire le esigenze minime di mobilità dei pendolari sia studenti che lavoratori. Fece seguito la delibera di giunta provinciale n. 130 del settembre 2012 che istituiva alcune corse dedicate a studenti e lavoratori.
Il successivo evolversi degli eventi e, soprattutto il dissesto economico dell'EAVBUS, hanno accelerato una soluzione che non è definitiva ma che il Centrosinistra per Monteforte aveva già prospettato sui vari organi di stampa già da febbraio 2014 e che è stata, poi, sostanzialmente, recepita nell'accordo siglato tra l'Ente Provincia e il C.T.I./ATI.
trasporti pubbliciSenza nulla togliere a nessuno, la delibera della giunta regionale 462/2013 non è risolutiva del problema ma solo un atto preliminare di un iter che ci auguriamo porti, quanto prima, alla gestione definitiva della linea dei trasporti ( Baiano-Monteforte-Avellino) nell'ambito dell'area vasta in modo che l'intero territorio di Monteforte ( a partire dalla zona Gaudi e sino ad Alvanella) abbia un servizio di trasporto pubblico efficiente.
Il Centrosinistra per Monteforte, la segretaria ed il direttivo del Pd locale ritengono, perciò, che le parole del sindaco De Stefano e di alcuni esponenti della sua giunta, che abbiamo avuto modo di leggere nei vari comunicati stampa degli ultimi giorni, hanno superato ogni limite, compreso la buona "creanza" politica. Mala fede ed arroganza rappresentano l'esatta cifra di questa maggioranza consiliare che alimenta continuamente polemiche sterili ed inutili.
Ed infine, per contrastare l'ultima nota di De Stefano in risposta a quanto dichiarato dall'avvocato d'Acierno val la pena di ribadire che, al contrario da quanto affermato, il PD di Monteforte è da sempre avvezzo al confronto politico e democratico soprattutto nel rispetto delle opinioni e della dignità politica altrui. Comunque nel rispedire al mittente le affermazioni offensive prendiamo atto che quella che il De Stefano ha inteso svolgere è, almeno nelle intenzioni delle scrivente, solo "...una critica politica".
A loro volta, il De Stefano ed i suoi amici (preferiamo evitare la parola sodali che, è ben noto, ha nel significato comune una accezione negativa) non gridino allo scandalo, sbandierando ai quattro venti inesistenti offese personali, quando ad esercitare il legittimo diritto di critica politica è il PD.
Cerchiamo allora di riportare le nostre contrapposte visioni delle cose nell'ambito di un democratico, sereno ed educato confronto dialettico".

 

Lettera al Sindaco di New York Dall’ Associazione Nazionale AMICI DEL MARCIAPIEDE Piazza Duomo, Nola - marciapiedenola@libero.it registrazione n. 6629 serie 3 del 28/04/98 - C.F. 92014480633

Riceviamo e pubblichiamo da Giulio La Marca, Presidente Ass. Naz. Amici del Marciapiede

Egr. sig. Sindaco di New York Bill de Blasio

 

Alberto Liguoro 2Buongiorno
Mi chiamo Alberto Liguoro; ho avuto il prestigioso e oneroso incarico di indirizzare a Lei questa lettera, dall'Associazione Nazionale "Amici del Marciapiede" di Nola, alla quale appartengo, come socio onorario, a nome anche del Sindaco e dell'Amministrazione cittadina.
Mai incarico fu più gradito per motivi vari.
Appartengo alla nutrita schiera di Italiani che, conoscendo, a seguito di intrecciate circostanze New York, la considerano una città loro; ma ciascuno di noi la vede come se fosse "esclusivamente sua", e questo capita anche a me. E, per me, come per altri, Lei rappresenta un tratto, una porzione dell'Italia migliore, l'ingegnosa e bella Italia, nel cuore e nella mente della Grande Mela.
Per presentarmi in due parole dirò che ho vissuto per molti anni a Maddaloni (Caserta), ad una quindicina di chilometri da Sant'Agata dei Goti, che conosco bene per le frequenti gite in bicicletta, da ragazzo, con gli amici, attraverso i boscosi viottoli di montagna. Poi ho fatto tante altre cose, il giudice, l'avvocato, lo scrittore, il poeta, il giornalista ecc., il cui insieme costituisce la mia identificazione.
Ci uniscono origini, percorsi esistenziali articolati e complessi e le solide basi di un'antichità importante:
L'Alto Medio Evo ancora oggi bene evidente nell'arte e nell'architettura di Sant'Agata dei Goti, una delle Sue più forti radici, e i siti archeologici di civiltà preelleniche di Nola, dove pure si radicano storie che hanno costituito per me e per altri, ceppi di vita e di sangue, sono alcuni pilastri dell'Essere, dei quali anche il sindaco di New York non può fare a meno di essere parte.
Con questa lettera, io e gli amici ed Autorità che rappresento, intendiamo portare alla Sua attenzione una richiesta, da qualche tempo, molto sentita e caldeggiata sia a Nola, che a New York, dove risiede una consistente comunità di nolani.
Il riferimento alla sua personalità, quale sindaco di New York, oggi, è da noi vissuto come un decisivo passo nel senso sotto indicato.
Due grandi situazioni simboliche di portata storica, culturale e popolare uniscono Nola a New York, come dei sigilli che evidenziano i legami di affratellamento e condivisione sostanziali:
La FESTA del GIGLIO in onore di San Paolino a Brooklyn (ed altri quartieri di New York, fin dal giugno 1903, con notevole incremento negli ultimi tempi) e La FESTA dei GIGLI a Nola, che ha recentemente avuto il riconoscimento di Patrimonio Ideale dell'Umanità dall'UNESCO (manifestazioni ben note che non è necessario ulteriormente illustrare).
Il senso di originalità, anzi unicità, forza, pienezza di sentimenti, musicalità, coralità che esplode, quasi, in esse e si espande, non può essere descritto; solo partecipando, ritrovandosi tra la folla, sentendo i ritmi, i richiami, seguendo le ritualità, si può comprendere in pieno.
INOLTRE
Un singolare e drammatico allineamento astrale unisce Nola e New York; una data: l'11 settembre.
NOLA 11 SETTEMBRE 1943
Prima rappresaglia tedesca in Italia, dopo la proclamazione dell'armistizio dell'8 settembre.
A seguito della morte in combattimento di un tenente tedesco, furono fucilati 10 ufficiali italiani, tra cui mio padre.
Molta letteratura specifica tratta di questo argomento, tra cui un mio romanzo storico "Nola, cronaca dall'eccidio", pubblicato recentemente, del quale, con molto piacere, le farò omaggio appena potrò disporre dei necessari contatti.
Ogni anno la Città di Nola commemora il tragico evento (lo scorso anno con particolare solennità ricorrendo il 70° anniversario; quest'anno con un taglio meno imponente, ma ugualmente con la partecipazione di tutta la cittadinanza).
NEW YORK 11 SETTEMBRE 2001
E' tutto ben noto per ripetere qui ciò che accadde a Manhattan, oltre alle altre località che furono colpite.
Nel 2004 dedicai anche una poesia a questa straordinaria scansione simmetrica del tempo, che vede, parallelamente, in contrapposizione, da una parte la Democrazia e da un'altra parte i suoi nemici: "Days of the Angels", spedita a suo tempo al "New York Times" e pubblicata in una raccolta di Poesie e Racconti, della quale pure vorrei farle omaggio.
Alla luce di tutto quanto sopra, la richiesta è, sostanzialmente, di un GEMELLAGGIO, o un altro atto formale, da Lei, eventualmente, ritenuto più adatto, che, in ogni caso, renda, in modo palese e ufficiale, veramente CONSISTENTE e INDISSOLUBILE l'abbraccio ideale tra Nola e New York.
Le rappresentiamo fin d'ora la piena e sentita disponibilità della Città di Nola e dell'Associazione "Amici del Marciapiede", ad ospitarla, unitamente ai suoi accompagnatori, nonché venirla a trovare, con una delegazione, a New York, se è di Suo gradimento.
In attesa di un Suo cortese riscontro, la ringraziamo dell'attenzione e nel formulare gli auguri più belli per la Sua attività, le inviamo i più cordiali saluti.

Nola, 11 settembre 2014 - Alberto Liguoro

 

 

A proposito della questione del centro autistico di Avellino.

Vincenzo AlaiaRiceviamo e pubblichiamo  - 30.08.2014 - "A proposito dell'ormai 'annoso' stallo dei lavori del Centro autismo di Avellino, leggo – con piacere – che qualcosa si muove: dopo varie ' interpellanze' dell'Aipa e di altri rappresentanti politici locali, sembra che ora , in Regione Campania, si ri-apra qualche spiraglio. Con questo comunicato, vorrei però spostare l'asse del ragionamento su un interrogativo di fondo, senza andare nel merito o nelle pastoie di finanziamenti bloccati, sbloccati, rimessi poi a bilancio: ma è mai possibile che la politica - le Istituzioni , a qualunque livello, non riescano a sgrovigliare questa matassa da oltre un decennio? Chi è l'interlocutore ultimo? Con chi debbono confrontarsi i familiari dei soggetti autistici? A chi appellarsi, se anche l'accorato invito e la solidarietà del Presidente Napolitano non sono bastati a far smuovere le acque?
E' possibile che non si riesca a trovare una via d'uscita – pur tra mille difficoltà – ad opera di chi ha diretta competenza in materia? Dal bando regionale (per la costruzione di un centro di assistenza e servizi per bambini e soggetti autistici) finanziato dalla Comunità Europea del 2002, dall' inizio dei lavori del 2007, ad oggi, sono trascorsi ben 12 anni!
Dodici anni di attesa, aspettative e speranze disilluse per tantissime famiglie che sono costrette a spostarsi altrove , per dare ai propri cari assistenza e servizi integrati alla persona .Che non li facciano sentire fuori dal mondo .
Questo centro potrebbe rappresentare un punto di eccellenza per la Campania, sotto molteplici punti di vista: riqualificherebbe una zona della città e , soprattutto, sarebbe un momento di crescita per l'intera comunità irpina.
Possibile che tutto ciò rimanga 'sospeso' tra il fare e non fare da dodici anni circa, costringendo le famiglie a presidiare la zona, per evitare atti di sciacallaggio? Credo che non possiamo più accontentarci di riprendere – di tanto in tanto – il discorso , facendo emergere un problema mai risolto: bisogna tenere alta l'attenzione e il dibattito sempre vivo sul tema, (ri) creando momenti di discussione e sinergie tra Enti locali, mondo dell'associazionismo e mondo sindacale. Forze già in campo da anni,, ognuna per la sua parte, che bisognerebbe unire , per far sentire la propria voce – più forte – a chi ha il dovere, morale e istituzionale, di intervenire. La Regione Campania, ora, deve intervenire con tempestivit, a sbloccare questa stasi ormai inaccettabile.

Vincenzo Alaia già presidente del Consiglio Provinciale di Avellino

 

Un urgente S.O.S per la soluzione dell'annoso, perdurante bluff dell'aeroporto di Grazzanise!

Abbiamo pensato di fare cosa giusta ed opportuna, anziché commentare in qualche modo l'appello dell'amico Iorio, che tante volte abbiamo ospitato su IL MERIDIANO cartaceo, pubblicare integralmente la lettera e tutti gli allegati, che vanno "indirizzati" a chi di competenza, che lui definisce "attuale classe dirigente". Speriamo solo che "qualcuno degli interessati" legga l'intervento. Ospiteremo volentieri un commento o un intervento sulla questione (La Redazione)

aeroporto-grazzanise-1Pomigliano d'Arco - 05-09-2014 - Da un attento esame del recente comunicato governativo "Sblocca Italia", ho rilevato con profondo rammarico, infinito sconcerto e ineffabile delusione, che, a riguardo delle infrastrutture aeroportuali, non è stato preso in considerazione l'aeroporto di Grazzanise!
Ciò mi ha lasciato alquanto perplesso sulla competenza dell'attuale classe dirigente, se si considerano gli interventi, non del tutto giustificabili ed opportuni, previsti per altri aeroporti, come quello di Pontecagnano in provincia di Salerno!
aeroporttogMi scuso se torno sulle ben note dissertazioni relative all'aeroporto di cui all'oggetto che mi sta particolarmente a cuore e mi rincresce molto se l'unito materiale è copioso ma nutro la segreta speranza che si possa trovare il tempo e si abbia la bontà di esaminarlo con ogni possibile attenzione.
Sarei ben lieto di fornire ulteriori dettagliate informazioni utili per la stesura di un articolo o per una eventuale intervista "ad hoc"!
In fiduciosa attesa di uno spassionato commento di assenso o di dissenso, sempre particolarmente gradito, con l'augurio di un sereno e gioioso weekend, porgo distinti saluti, Giovanni Iorio.

Giovanni Iorio, via Passariello, 177 - Pomigliano d'Arco - Tel. fisso: 081.8844836, mobile: 333.8494168.

 

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Scarica questo file (5 - Intervista sul nuovo aeroporto in Campania!.doc)Allegato 5 346 kB197
Scarica questo file (6 - Lettera al quotidiano Il Denaro.doc)Allegato 6 37 kB209
Scarica questo file (7 - L' AEROPORTO di  PONTECAGNANO.doc)Allegato 7 35 kB193
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Le ultime ore per salvare gli elefanti più grandi del pianeta

L'elefante africano potrebbe essere estinto già nel 2030, ma nei prossimi giorni l'ente internazionale che protegge le specie in pericolo può sanzionare la Thailandia, cuore del mercato illegale dell'avorio. Facciamoci sentire dai nostri rappresentanti riuniti in queste ore per decidere, firma subito: FIRMA LA PETIZIONE

illegal-kenyan-ivory-poachingCari avaaziani, solo pochi giorni fa dei bracconieri hanno ucciso uno degli elefanti più grandi del pianeta, Satao, per poi staccargli le zanne a colpi di machete. Con il ritmo attuale gli elefanti potrebbero estinguersi in meno di 15 anni, ma questa settimana c'è finalmente un'occasione concreta per colpire il mercato illegale che alimenta questa strage.
Ogni giorno, 50 meravigliosi elefanti vengono abbattuti, spesso per farne inutili collanine. Il principale colpevole è la Thailandia, dove il mercato dell'avorio è completamente fuori controllo. Ma domani l'organismo internazionale che protegge le specie in pericolo può sanzionare proprio la Thailandia finché non fermerà questo massacro di elefanti. Nei corridoi si dice che il Governo di Bangkok stia lavorando per convincere i paesi chiave a votare contro le sanzioni, ma basta che Europa e USA vadano avanti per mettere fine alla strage.
Diamo ai delegati di Europa e USA un sostegno da tutto il mondo affinché salvino gli elefanti. La decisione sulle sanzioni potrebbe arrivare già domani, non abbiamo tempo da perdere: firma la petizione e poi manda un messaggio al capo della delegazione italiana: https://secure.avaaz.org/it/hours_to_save_elephants_it/?bXesAdb&v=42041

Ogni anno in Africa vengono uccisi 20mila elefanti, e negli ultimi 18 mesi l'avorio in vendita a Bangkok è addirittura triplicato. I nostri rappresentanti che partecipano al CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione) hanno il dovere di preservare gli animali e le piante più rari e quando 20 anni fa la Thailandia subì sanzioni simili, finì con l'approvare fondamentali leggi a tutela degli animali.
Il governo thailandese sostiene che è difficile distinguere tra l'avorio legale degli elefanti locali e quello contrabbandato dall'Africa, e che sta adottando un piano per fermarne il commercio. Ma dopo 20 anni di ritardi e il recente colpo di stato militare che ha rimesso tutto in discussione, è ora di applicare delle sanzioni che colpiscano profondamente gli interessi della Tailandia, ad esempio proibendo l'esportazione di pesci d'acquario e fiori esotici.
I nostri rappresentanti presso il CITES stanno decidendo proprio in queste ore se sanzionare la Thailandia per non aver combattuto il mercato illegale dell'avorio. Facciamoci sentire dai delegati chiave, incluso quello italiano, affinché facciano la scelta giusta. Firma subito e condividi con tutti: https://secure.avaaz.org/it/hours_to_save_elephants_it/?bXesAdb&v=42041

Lo scorso anno la comunità di Avaaz è stata importante per costringere la Thailandia a proibire il commercio dell'avorio interno al Paese. Ma il nuovo governo militare ha fatto davvero troppo poco per dimostrare che rispetterà questa promessa e per contrastare lo smercio. Facciamoci sentire ancora più numerosi per salvare una delle specie animali più preziose del pianeta.
Con speranza e determinazione,
Alex, Danny, Alice, Nick, Lisa, Emma e tutto il team di Avaaz

MAGGIORI INFORMAZIONI
Requiem per un elefante (National Geographic)
http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2014/06/17/news/in_morte_di_un_elefante-2184505/
Avorio, il mercato non conosce sosta. Elefanti sempre più minacciati (Il Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/ambiente/13_marzo_25/avorio-mercato-senza-sosta_3573ae78-8fda-11e2-a149-c4a425fe1e94.shtml
Lo spaventoso bilancio del traffico d'avorio: in 12 anni sterminato il 65% della popolazione mondiale di elefanti delle foreste. (Mongabay)
http://it.mongabay.com/news/2014/it0212-hance-forest-elephant-poaching.html
Più di 20.000 elefanti sono stati uccisi illegalmente in Africa nel 2013 (Lifegate)
http://www.lifegate.it/persone/news/piu-di-20mila-elefanti-sono-stati-uccisi-illegalmente-africa-nel-2013
Pericolo estinzione per elefanti, rinoceronti e tigri. Ecco i Paesi più a rischio. (La Stampa)
http://www.lastampa.it/2012/07/23/societa/lazampa/pericolo-estinzione-per-elefanti-rinoceronti-e-tigri-ecco-i-paesi-piu-a-rischio-VbgnuGeLdCeQVd909zUMxK/pagina.html

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