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Pandemie, epidemie e res publica: L'esempio di Nola fra XVI e XVII secolo

In periodo di pandemia, val la pena ricordare la storia di un territorio da sempre caratterizzato dal ricorrere di epidemie, che, nonostante tutto, non ne hanno frenato, in una visione a lungo termine, lo sviluppo.

copertina De morbo thumbnail by urlMaria Carolina Campone - 2 giugno 2020 - Fra i testi che rievocano la disastrosa situazione ambientale dell'Ager nolanus, travagliato nel corso dell'età di mezzo e fino al XVII secolo inoltrato dal ricorrere di epidemie, un posto di rilievo spetta al trattato del medico Giovan Battista Cavallari, "De morbo epidemiali nolano", in cui l'autore, appartenente a una celebre famiglia di medici di origine mantovana (un suo zio omonimo aveva in cura Torquato Tasso), descrive le febbri malariche che colpirono la regione nell'anno 1600, rintracciandone le cause nel ristagnare delle acque paludose.

9789004375789 webready content m00005La sua testimonianza è di grande importanza, dal momento che contemporaneamente il Viceregno spagnolo andava compiendo quella vasta opera di risanamento ambientale che doveva portare alla costruzione dei Regi lagni.

In particolare, tra il 1599 e il 1600, le abbondanti piogge avevano portato a una stasi dei lavori in corso e ai danni del “lagno mastro” tra Nola e Acerra, con una diminuzione degli operai impegnati nei lavori (come risulta da fonti d’archivio) falcidiati, evidentemente, dall’epidemia di quell’anno.

101556231 3854440374631443 5137270563827351552 oL’opera, da un lato, costituisce un’inedita testimonianza dell’importanza che la costruzione dei lagni ebbe per la situazione ambientale del territorio; da un altro, getta nuova luce su un passato di stringente attualità, dal momento che, tuttora, Nola e il suo territorio sono interessati da una serie di problemi ambientali (anche legati all’irrigimentazione delle acque e al loro inquinamento) ai quali non si può porre rimedio trascurando quanto attuato in passato.

Le ricorrenti crisi epidemiche che travagliarono Nola e il suo territorio nel corso del XVI secolo e della prima metà del secolo successivo furono abilmente risolte con la creazione dei Regi Lagni, oggi purtroppo in colpevole stato di degrado, a riprova del fatto che, quando la volontà politica è davvero focalizzata sulla 'res publica', anche i problemi apparentemente insormontabili possono essere affrontati.

Cfr G. Fiengo, I regi lagni e la bonifica della "Campania felix" durante il Viceregno spagnolo, Olschki, Firenze 1988; M.C. Campone, La città curata. Storia dell'architettura della città e del paesaggio L'Ager Nolanus all'avvento dell'epoca moderna; Il De morbo epidemiali nolano di Giovan Battista Cavallari, La scuola di Pitagora editrice, Napoli 2012; G.B. Cavallari, De morbo epidemiali nolano. 1602. Pianta dell'ager nolanus; Nola, Palazzo Del Giudice Mazzeo. Targa proveniente dal Sedile nolano. L'epigrafe ricorda come la città potrà essere incolume dai mali solo grazie alla creazione del canale di 'lagni'.

IN…SICUREZZA

La parola diventata quasi un mantra nella comunicazione pubblica.

Coronavirus e Sicurezzamagcarm – 10.05.2020 - La parola “sicurezza” è diventata quasi un mantra nella comunicazione pubblica. Troppo spesso i credenti hanno eliminato dal vocabolario la parola “salvezza” per una sicurezza che è sempre di qualcuno contro qualcun altro e che intendiamo costruire con decreti, cancelli e muri.

Noi, che stiamo all’interno della fortezza EUROPA, crediamo di essere al sicuro, salvi, superiori a chi è stato inghiottito dal mare o a chi ha rischiato di esserlo nel tentativo di arrivare a bussare alle porte della nostra opulenza, talvolta non giustificata, chiedendo accoglienza e condivisione per un’esistenza più dignitosa.

Sicurezza informaticaI muri non solo non bastano a garantire sicurezza, ma possono trasformarsi nei cancelli delle nostre prigioni, assediate da migranti disperati e perciò disposti a tutto. Le nostre case assomigliano sempre più a dei fortini vigilati in ogni punto da telecamere nascoste, perché abbiamo paura che improvvisamente qualcuno venga a recare offesa alle nostre persone e a sottrarci tutti i nostri averi.

Sicurezza viene da sine cura. L’ossessione per la sicurezza tradisce un rifiuto della vita, mentre dichiara di proteggerla, pretendendo di azzerare il rischio. Ma il rischio zero non esiste.

Magia del mantraUna società, che ragiona con la misura stretta del calcolo costi-benefici, non può che considerare il rischio solo come una minaccia di perdita. Abbiamo ridotto il rischio alla sua faccia più negativa (il rischio di perdere qualcosa), dimenticando il lato positivo, perché la disponibilità ad accettare la perdita, a rischiare apre un orizzonte di più vita. Tanto più viva si sperimenta la vita, tanto più essa è audacia e avventura; quanto più decisamente essa si regge su ciò che è sempre nuovo e mai prevedibile

I nostri esploratori e missionari, disposti a rischiare, hanno sperimentato la vita grazie all’audacia e allo spirito di avventura, che li hanno animati. I nostri giovani che partono all’estero vanno incontro al nuovo  e all’imprevedibile, ma la disponibilità ad accettare la perdita apre loro un orizzonte di più vita. La società che sogna il rischio zero è una società morta.

Auguri di forza per la Pasqua ed il tempo che verrà

Facciamo nostro il messaggio di Tania Sabatino, con il quale formuliamo a tutti i nostri lettori gli Auguri di Buona Pasqua e l’invito IoRestoACasa. Foto: Fonte Internet.

Pasqua in coronavirusIl periodo è teso, denso di paure ed incertezze. Mai come oggi la Pasqua ha un significato ancora più autentico, laddove si intenda come transizione, passaggio.

Questa fase ci trova, come ho letto nei post social di alcuni, che cito perché mi pare una considerazione molto lucida e vera, nella stessa tempesta ma non sulla stessa barca: per alcuni, infatti, si tratta di una barca fragile, Immagini con frasi sulla Pasquapiccola, insicura, per altri più solida e capace di resistere agli incerti dell'esistenza.

Questa fase ci ha fatto, però, riscoprire, almeno in parte, il gusto di andar lenti, come ben ci ricorda Franco Cassano nel suo Il pensiero meridiano e parimenti ha acuito, in alcuni, le distanze (in altre le ha ridotte) tra chi “ha avuto sempre meno e chi del più non sa che farne”, come ben ci racconta Gennaro Morra, autore della canzone Di questo tempo.

la pasqua e un momento 19 86 5746Ha fatto emergere il meglio, in termini di solidarietà sociale, ed il peggio da parte di chi semina e dissemina il germe della sfiducia, della disunione, della dscordia, delle accuse ostinate, del complottismo, delle fake news.

Il mio augurio è che la prossima fase, che ci accingiamo a vivere, si apra all'insegna del rafforzamento del patto sociale, del senso di comunità, della speranza e della fiducia in un futuro di ripartenza che sono indispensabili per mettercela davvero tutta.

Auguri di Buona Pasqua con tanta speranza e fiducia con le parole di Franco Cassano

Franco Cassano 526x297“[...] Bisogna essere lenti, amare le soste per guardare il cammino fatto, sentire la stanchezza conquistare come una malinconia le membra, invidiare l’anarchia dolce di chi inventa di momento in momento la strada.
Bisogna imparare a star da sé e aspettare in silenzio, ogni tanto esser felici di avere in tasca soltanto le mani. Andare lenti è incontrare cani senza travolgerli, è dare i nomi agli alberi, agli angoli, ai pali della luce, è trovare una panchina, è portarsi dentro i propri pensieri lasciandoli affiorare a seconda della strada, bolle che salgono a galla e che quando son forti scoppiano e vanno a confondersi al cielo. È suscitare un pensiero involontario e non progettante, non il risultato dello scopo e della volontà, ma il pensiero necessario, quello che viene su da solo, da un accordo tra mente e mondo.
Andare lenti è fermarsi su un lungomare, su una spiaggia, su una scogliera inquinata, su una collina bruciata dall’estate, andare col vento di una barca e zigzagare per andar dritti. Andare lenti è conoscere le mille differenze della propria forma di vita, i nomi degli amici, i colori e le piogge, i giochi e le veglie, le confidenze e le maldicenze
[...]”.

E con le parole di Gennaro Morra

Gennaro Morra visto da Teresa Capasso004Di questo brutto tempo

Ricorderemo le parole

Quelle spese per farcire

Con il miele il tuo dolore

Quelle grigie d’ordinanza

Quelle vuote di circostanza

Quelle nere d’odio e di miseria

Con cui s’affama il cuore [...]

Di questo tempo buio

Resteranno le distanze

Tra chi ha avuto sempre meno

E chi del più non sa che farne.

Impareremo tutti i nomi

Di chi l’ha scritta questa storia

Stando sempre bene attenti

A tenerne la memoria

Di questi anni maledetti

Resteranno i nostri giorni

Strappati con ostinazione

A questa nostra condizione [...]

Vallo di Lauro: Fase emergenziale 2 e possibili aperture

Da Facebook le riflessioni dell’avvocato Pasquale Colucci ai tempi del coronavirus.

Avv. Pasquale Colucci CopiaLauro 04.05.2020 - “Fase emergenziale 2 e possibili aperture: si discute molto di come approcciarla ed anche nel nostro Vallo i motivi per un serrato confronto non mancano.

Io credo che abbiamo bisogno innanzitutto di coesione sociale da parte di tutti i cittadini. Non bastano ed anzi non servono le ordinanze, difficilmente destinate ad essere rispettate da tutti, se non comprendiamo che siamo tutti fiammiferi nella stessa scatola: se si frega uno rischiamo di incendiarci tutti! Ed abbiamo bisogno anche di coesione valligiana.

Sappiamo da ben prima dell’emergenza che è impossibile immaginare un Vallo che possa progredire o fallire per singole porzioni: quando si parla e si discute di noi, si parla dell’intera valle, non di un singolo comune. Lauro in particolare, che è al centro della valle e che ne è stato centro amministrativo, anche adesso che non accoglie più la sede dell’Ufficio Giudiziario, quello della Direzione Didattica e quello dell’ex Corpo Forestale dello Stato, continua a dare ed a ricevere tanto da cittadini e contribuenti di altri Comuni.

Vallo di LauroNon si tratta solo di tanti abitanti di Bosagro e Beato, che, effettivamente, hanno più intensi rapporti sociali e commerciali con Lauro che non con Quindici, il comune di appartenenza. Anche da un punto di vista più generale è impossibile immaginare di isolare Lauro da tutto il resto, specie se consideriamo i Comuni ad est ed a nord: a meno di grandi giri non si può entrare ed uscire da Moschiano, Quindici, Taurano senza attraversare il territorio comunale di Lauro.

Ed allora, dopo i non edificanti segnali dati in occasione delle recenti vicende della Sagra della Castagna e della Sede della Sezione dell’Istituto Agrario, è stato un altro brutto segnale far precipitare i rapporti tra amministratori, anche in un momento così delicato come quello dell’emergenza covid 19. E da quanto si intuisce, non pare siano bastati i segnali di apertura e solidarietà, giunti da alcuni sindaci all’indomani della promulgazione della zona rossa a Lauro, per cambiare veramente registro.

Eppure una cosa la sappiamo: Se vogliamo superare questo momento e scrivere noi la nostra storia, bisogna stare uniti. E’ sempre l’unione che fa la forza.

Questa emergenza Covid prima o poi passerà e noi abitanti del Vallo non potremo immaginare, neppure per un istante, di sentirci fratelli-coltelli”.

Baiano / Contenere il Covid-19: Emanuele Litto scrive alla cittadinanza

Cultura della prevenzione, misuratori a raggi infrarossi, kit veloci di controllo: obiettivi di concreta praticabilità ed economici a tutela del diritto alla salute, alla sicurezza della comunità e alla salvaguardia del territorio. Restate a casa e restiamo uniti e umani. Riceviamo e pubblichiamo

Emanuele litto9\04\20 – “Care amiche, cari amici, in questi giorni di dolore e di emergenza, abbiamo sempre sentito forte l’esigenza di rappresentare l’unità del Paese e della cittadinanza. Abbiamo scelto di condividere, con il nostro silenzio, le scelte che l’amministrazione si è vista costretta a prendere a fronte dell’evolversi della pandemia che ci ha colpito.
Purtroppo questo silenzio è stato, da alcuni, inteso come un distacco.
Ma non è così, anzi, avremmo preferito che, a fronte di un atteggiamento collaborativo e di responsabilità posto in essere dalla minoranza consiliare, seguisse un maggiore coinvolgimento da parte di chi oggi è chiamato a rappresentarci, rendendoci preventivamente partecipi sull’adozione di determinate scelte o idee.
Oggi, però, appare opportuno, senza voler fare alcuna polemica, intervenire su una questione che più di altre ci sta a cuore: il rispetto delle leggi.
Rispetto delle leggi che non è, come qualcuno vuol dire, in contrasto con il diritto alla salute: anzi è proprio attraverso le leggi ed il rispetto delle stesse che si tutela maggiormente il diritto alla salute.
Vedete, uno dei più gravi rischi in una situazione di pandemia è quello di creare un falso stato di sicurezza.
Il registro promosso dal Comune di Baiano (di per se ammirevole) avrà come possibile effetto quello di creare nelle persone una falsa percezione di sicurezza. Esso non è obbligatorio (è un invito), pertanto, sia gli esercenti che gli stessi avventori potranno tranquillamente rifiutarsi di compilarlo, compromettendo il fine stesso del registro.
Riteniamo superflua affrontare la questione sotto il profilo giuridico, per il quale certamente è illegittimo.
E’ indubbio, invece, che vi sia la necessità di assumere provvedimenti che migliorino la qualità degli interventi volti sia al rallentamento che al contenimento del contagio.
In questo senso vogliamo, con lo spirito collaborativo che ci ha sempre contraddistinto, lanciare TRE proposte che, in maniera semplice ed assolutamente CONFORME alla legge, assicurerebbero una maggiore sicurezza ed un maggior controllo del territorio:
1. La predisposizione di una capillare campagna di informazione volta ad inculcare una vera e propria cultura della prevenzione. In tale contesto bisogna intervenire non solo attraverso una chiara e univoca campagna di informazione ma anche con eventuali provvedimenti che obblighino i cittadini ad indossare un dispositivo di protezione qualora, nell’entrare in contatto con altre persone, si circoli o si stazioni sul territorio comunale. In tal senso, ad esempio, l’obbligo di indossare la mascherina sarebbe legittimo (come recentemente affermato da alcuni organi giudiziari) anche a fronte della distribuzione già effettuata da parte dell’amministrazione.
2. Acquisire ovvero disporre l’utilizzo di misuratori di temperatura ad infrarossi (Costo medio 70,00 Euro), da consegnare eventualmente alla Protezione Civile, al fine di consentire il controllo delle temperature degli avventori agli esercizi commerciali.
3. Attivarsi di concerto con l’ASL di competenza per l’acquisto di Kit veloci (come quelli già acquistati dalla Provincia di Avellino con costo di circa 6 , 00 euro cadauno) al fine di sottoporre a periodici controlli tutti gli operatori che esercitano un servizio di pubblica utilità (e che oggi sono i soggetti più a rischio) prevenendo la creazione di possibili focolari di diffusione del virus.
Con la speranza di aver dato un piccolo contributo a chi oggi è chiamato a rappresentarci, Vi invitiamo, in questo momento di grande difficoltà, a stare uniti e lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo comune.
Nel ringraziarVi per l’attenzione, colgo l’occasione per augurarVi una Buona Pasqua con la speranza che porti pace e serenità a tutti”. (Emanuele Litto)