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A Caserta Bubala, la prima birra artigianale da lavorazione del siero di latte di bufala

L'evento all’interno del progetto  “Agrimemorie da Spillare”, un percorso che vede utilizzare, nella produzione di birra artigianale alcuni  tra i prodotti maggiormente identitari della Campania e segnatamente di Terra di Lavoro.

marchio BubalaCarmen Guerriero – 11.06.2017 - Lunedì 12 giugno, ore 11.00, nella  sede del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, presso le Cavallerizze della  Reggia di Caserta, si tiene la presentazione in prima mondiale di Bubala, la prima birra con siero di latte derivante dalla lavorazione della Mozzarella di bufala campana dop, una produzione dell’azienda brassicola casertana White Tree Brewing. Una novità esclusiva nel  mondo brassicolo dell’azienda casertana White Tree Brewing. L'evento si colloca all’interno del progetto  “Agrimemorie da Spillare”, un percorso che vede utilizzare, nella produzione di birra artigianale, alcuni  tra i prodotti maggiormente identitari della Campania e segnatamente di Terra di Lavoro. 

BubalaBubala  è una birra milk stout style, ossia birra ad alta fermentazione di colore scuro alla quale viene aggiunto il lattosio. Nel caso di Bubala si è sfruttato il lattosio naturalmente presente nel siero di latte di bufala campana proveniente da caseifici aderenti al consorzio di tutela. Parteciperanno alla presentazione, oltre al mastro birraio Sergio Landolfi, il presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop Domenico Raimondo e il Sommelier Alessandro Schiavone che guiderà la degustazione tecnica. Modera il giornalista enogastronomico Carlo Scatozza. Bubala presenta un colore ebano e dalla schiuma compatta di color nocciola chiaro. Al naso si avvertono le note tostate tipiche dei malti scuri utilizzati, i sentori erbacei del luppolo rimangono sullo sfondo.Al gusto si avverte un bouquet complesso di sapori che vanno dalla nota maltata e tostata, derivante dalla base dei grani, ai sentori erbacei del luppolo.Sullo sfondo si percepisce la nota dolce e sapida del siero di latte di bufala. Deciso l'amaro sul finale. 

L’occasione è di grande valenza per l’agroalimentare italiano, visto che per la prima volta si realizza  l’incontro tra il mondo brassicolo e quello straordinario della mozzarella di bufala campana dop. Nel progetto Agrimemorie da spillare è già in produzione  “Liburia” birra alla Canapa e, dopo Bubala, sarà il turno anche di una etichetta a base di grani antichi della Campania

L'Italia é prima in efficienza energetica nel ranking 2017 di Avvenia, ma il carbone resta la fonte di produzione piú competitiva: 30 euro per megawattora contro i 60-80 euro dell'eolico ed i 80-100 euro del fotovoltaico

La competizione da parte delle rinnovabili è diventata un'utopia: secondo Avvenia (www.avvenia.com)solo l'efficientamento energetico può consentire il contenimento delle temperature globali.

efficienza energeticaC.S. - Maggio 2017 -  Il «Ranking dell'Efficienza Energetica Mondiale 2017» elaborato da Avvenia (www.avvenia.com), il player italiano leader della white economy e dell'efficienza energetica, vede l'Italia al primo posto con 92 punti su 100, seguita da Francia al secondo posto con 89 punti, Germania al terzo posto con 86 punti, Regno Unito al quarto posto 83 punti e Giappone al quinto posto con 78 punti.

Utilizzando una metodologia che consente di valutare i risultati quantificabili nei 3 settori chiave di ogni Paese (industria, trasporti ed edilizia), gli analisti di Avvenia hanno operato una combinazione delle migliori stime disponibili per rappresentare una vasta gamma di fattori che misurano l'efficienza energetica di ciascun Paese.
sfogliaenergie3Nella graduatoria di Avvenia seguono poi il Canada (71 punti), l'Australia (65 punti), gli Stati Uniti (54 punti), la Russia (48 punti), la Cina (33 punti), l'India (30 punti) ed il Brasile (28 punti).
Dal Vecchio al Nuovo Continente, ciascun Paese gioca una partita a colpi di rilanci sulle politiche energetiche orientate al calo delle emissioni di C02. Ma secondo Avvenia solo l'efficientamento energetico può consentire il contenimento delle temperature globali.
ing campaniello h«L'eolico offre costi di generazione tra i 60 e gli 80 euro per megawattora ed il fotovoltaico è ancora più caro, con costi di generazione tra gli 80 ed i 100 euro» puntualizza Alessio Cristofari, Direttore Sviluppo Business di Avvenia con delega alle ‘Strategie ESCo’.«I costi di generazione da carbone sono invece intorno ai 30 euro per megawattora e quelli da gas intorno ai 40 euro» aggiunge Alessio Cristofari.
Insomma, la competizione da parte delle rinnovabili è diventata un'utopia: solo l'efficientamento energetico può consentire oggi il contenimento delle temperature globali.

Birre Europee e Pizzerie Gourmet protagoniste a Tutto Pizza dal 22 al 24 maggio al padiglione 2 della mostra d'Oltremare di Napoli

Il tema di quest'anno è "La pizza è il pomodoro e ci sarà la presentazione ufficiale della Margherita Corbari. La Gma Import Export Specialità farà degustare birre europee, sidri e bibite biologiche, la più importante selezione di birre e sidri internazionali presenti nei pub e birrerie. 

logo tuttopizzaCarmen Guerriero – 21.05.2017 - TuttoPizza, in programma dal 22 al 24 maggio alla Mostra d'Oltremare di Napoli, ospiterà "Pizzerie  Gourmet". La kermesse per gli operatori di settore sarà aperta dalle 10 alle 19, con ingresso da piazzale Tecchio. L'evento alla mostra d'oltremare aprirà i battenti il 22 maggio e già dai primi giorni si potrà degustare pizza gourmet e specialità varie selezionate dalla famiglia Acciaio per il format registrato "Pizzerie Gourmet" al padiglione 2 in un'area che comprende 7 stand (125/131) con forni tecnologicamente avanzati, arredi esclusivi e sapori eccezionaliAl Salone Internazionale della Pizza, la Gma Specialità di Pompei avrà uno stand dal design innovativo, con Cooking show di pizzaioli gourmet ad alternarsi ai forni durante le tre giornate espositive. Ogni mezz'ora, si daranno il cambio i pizzaioli gourmet che prepareranno pizze da poter degustare.

Il tema di quest'anno è "La pizza è il pomodoro", con una dedica particolare al vero protagonista delle pizze gourmet e la presentazione ufficiale della Margherita Corbari, realizzata con mozzarella di bufala campana e corbarino in salsa di I Sapori di Corbara. Dunque, insieme a Farina Petra e Olio Pregio, accompagneranno la Gma i marchi L'Orto di Lucullo, I Sapori di Corbara e Il Miracolo di San Gennaro - Autentico Pomodoro San Marzano. Spazio, dunque, ai pomodorini del Piennolo del Vesuvio Dop, al pluripremiato Corbarino e al San Marzano Dop, cultivar di eccellenza riscoperte e rivalutate in particolare negli ultimi anni, grazie all'accurata selezione da parte della famiglia AcciaioE non solo: ampio spazio sarà dedicato al nuovo concept di “Capperi che pizza! Pizza Gourmet”, franchising che sta riscuotendo già grande successo a Milano e Lugano e il 4 giugno in apertura a Salerno, con programma in altre città europee. 

Sempre al padiglione 2 in un'area che comprende 6 stand (116/121) la Gma Import Export Specialità farà degustare birre europee, sidri e bibite biologicheIn prima linea ci saranno Gilberto Acciaio, Master Bier Sommelier finalista dei mondiali della birra, e Francesco Aurilio, esperto di sidri della Gma di Pompei. E ancora Riegele, Guiness, Leffe, Tennent's, Lupulus, Charles Wells, Lowenbrau, Heverlee, Titanum, e la linea sidri della Magners. In pratica la più importante selezione di birre e sidri internazionali presenti nei pub e birrerie. 

“INFINITY”, L'EVOLUZIONE DELLA PIZZA

Figlio d’arte, Luigi D'Auria, il pizzaiolo "filosofo" ha organizzato una cena esclusivamente riservata a giornalisti/blogger/influencer e foodphotographer.

Pizzeria di LuigiCarmen Guerriero – 25.05.2017 - Si può amare a tal punto la pizza da auspicare che possa essere infinita? Sembrerebbe proprio di si! Ci ha pensato il maestro pizzaiolo Luigi D’Auria, inventando una pizza dall'aspetto diverso: il giro di pizza “Infinity”. Figlio d’arte, Luigi D'Auria appartiene alla terza generazione di un’importante famiglia di panificatori e pizzaioli, da cui ha imparato ad associare le conoscenze organolettiche a quelle filosofiche, concretizzando così il connubio tra arte e spirito. 

Definito il pizzaiolo "filosofo", è fermamente convinto che le emozioni interagiscono con la materia e l’energia, plasmandone la struttura invisibile. Tutto ciò influisce sulla qualità del prodotto e sui suoi benefici nutrizionali"Una forma d’arte, la pizza, non può essere trattata in modo meccanico: va sentita, è un corpo vivo - ama ripetere D'Auria - l’energia che essa contiene proviene dal pizzaiolo". Una pizza con l'anima, dunque, tutta da sperimentare. Sperimentazione continua di sapori e Infinityabbinamenti, una ricerca portata avanti con amore e dedizione mettendo al primo posto sempre la qualità dei prodotti utilizzati.

Per far conoscere la sua nuova "creatura", D'Auria ha organizzato una cena esclusivamente riservata a giornalisti/blogger/influencer e foodphotographer che si è svolta il 23 maggio, alle ore 19.00, presso la pizzeria “Mondopizza” (zona Arenella), in via Francesco Netti n.1.

DETTAGLI - Luigi D’Auria, maestro pizzaiolo e patron di Mondopizza, ha deciso di condividere la sua esperienza con tutti coloro che vogliono approfondire la loro conoscenza sull’arte della pizza. Ha perciò avviato sia corsi amatoriali che corsi di Luigi il filosofo della pizzaformazione per aspiranti pizzaioliGli argomenti trattati: pizza napoletana (in forno), pizza a metro (in forno), pizza a pala (in forno elettrico), pizza in teglia (in forno elettrico), pizza acrobatica. Luigi organizza anche corsi di friggitoria, rosticceria, cucina e pasticceriaA breve aprirà un centro benessere, dove sarà possibile anche pernottare: un’oasi del suto e del benessere, in cui gli ospiti potranno imparare l’arte della pizza e connettersi con l’universo, ritrovando l’equilibrio della propria anima.  

E' stato insignito di tanti riconoscimenti, tra questi: Riconoscimento dal Ministro dell’Agricoltura per la Vera Pizza Napoletana nel mondo; 1º Classificato al corso “Miglior Pizza della Regione Campania 1998” rilasciato dalla Fipe Confcommercio; Premio “Pizza Fest 2000”; Riconoscimento onorario “Pizza Fest 2001” dalla Squadra Nazionale Pizzaioli Acrobatici; Responsabile forno autorità nel 2002 con riconoscimento del Comune di Napoli; Premio alla Carriera 2014/2015.

A PIOPPI DECOLLA IL CILENTO DEL GUSTO

Suggestiva la location selezionata per l’evento, il Karibu Club. Partner d’eccezione l’ Ais Associazione Italiana Sommelier. Protagonista dei laboratori AIS anche la Cacioricotta e le squisite confetture ricavate dai propri frutteti dell'Agriturismo La Petrosa. Molto belli gli show-cooking della rinomata ristorazione cilentana. CILENTO DIVINO è stata una bella vetrina promozionale per tanti produttori e aziende del territorio.

Cilento del gusto 5Carmen Guerriero -  15.05.2017 - La riscossa del Cilento è partita da Pioppi con la prima edizione dell’evento “CILENTO DIVINO”, tenutosi lo scorso 28 e 29 aprile. Una bellissima “vetrina” di eccellenze del territorio, organizzata dall’Associazione Cilento Sport & Cultura ASD, un gruppo di amici, Rino Elefante, Angelo Elegante, Ornella Mastrogiovanni, Anna Nigro e  Melania Damiano accomunati dalla passione per la propria terra, per promuovere il sodalizio della tradizione della Dieta Mediterranea con il settore produttivo di qualità e dar voce ad un territorio meraviglioso.

Cilento del gusto 6Suggestiva quanto singolare anche la location selezionata per l’evento, il Karibu Club, in riva al mare, sulla spiaggia di Pioppi, dove sono state presenti aziende vinicole e produttori agricoli, coadiuvati dall' Associazione per la Dieta Mediterranea Ancel Keys Pioppi, con la partecipazione del prof. Pasquale Strazzullo, ordinario dell’Università Federico II di Napoli e presidente del SINU (Società Italiana Nutrizione Umana).

Partner d’eccezione l’Ais Associazione Italiana Sommelier , "Tra salumi e formaggi del Cilento… espressioni di Fiano" guidato dalla d.ssa Maria Sarnataro, delegata AIS Cilento e Vallo di Diano, di vini prodotti dal vitigno Fiano in abbinamento a salumi e formaggi del Cilento. In particolare, la "mozzarella mortella", presidio Slow Food Cilento, mozzarella di bufala avvolta nella mortella, arbusto locale della macchia mediterranea, ramoscelli di mirto, dell’azienda agricola Chirico di Ascea in  abbinamento.

Cilento del gusto 1Protagonista dei laboratori AIS anche la Cacioricotta e le squisite confetture ricavate dai propri frutteti dell'Agriturismo La Petrosa, un’azienda di 55 ettari, a Ceraso(SA), nel cuore del Cilento, a pochi kilometri dal meraviglioso mare di Ascea e dall' Parco Nazionale Del Cilento. Di proprieta' dei coniugi Giulio Cesare e Gianfranca Soffritti, oggi e' gestito dalle figlie, Rita Soffritti e Luigia Soffritti che producono pane e pasta con grani antichi, sughi, salumi, formaggi, tra cui il cacioricotta fresco primo sale, recentemente insignito del prestigioso riconoscimento dall' ONAF Delegazione di Milano.

Cilento del gusto 2Molto belli anche gli show-cooking della rinomata ristorazione cilentana, presidio della classica dieta mediterranea, dove pofessionisti del gusto hanno presentato i propri prodotti e conquistato gli ospiti con i profumi, gli odori e i colori di una terra magica e benedetta.

Cilento del gusto 3Sorprendentemente gustosa la "Mulegnana m’bbuttunata" di Anna NIGRO, titolare dell’agriturismo Anna Dei Sapori, a pochi kilometri da Pioppi, a Castelnuovo Cilento, dove la ricerca dell’eccellenza è quotidiana e l’autenticità una promessa sempre vinta … ma questo merita una pagina a parte. Giovanni Positano (padre) e Rosa Positano (figlia) del ristorante Chioccia D’oro a Novi Velia, ristorante tradizionale a conduzione familiare, hanno presentato un piatto tipico locale "Coniglio disossato con farcitura di verdura di stagione". Franca Feoladel Ristorante Tre Sorelle  a Casalvelino, ha puntato, invece, su un cult cilentano: la zuppetta antica di polpette di alici in salsa pomodoro e basilico. Interessante anche lo show cooking di Monica Melone del ristorante Sosta mediterraneaOasi Fiume Alento, che è partita dalla spiegazione delle diverse erbe contenuta nell’Insalata di Portulaca, Ortiche e formaggio, poi, realizzata. Crescenzo ha, invece, proposto un must del suo Agriturismo Zio Cristoforo a Casalvelino Marina: carciofi ripieni con cacio ricotta stagionato di capra. Infine, Alessandro Feo, medaglia di bronzo ai Campionati di cucina italiana di Rimini.

Cilento del gusto 4CILENTO DIVINO è stata una bella vetrina promozionale per tanti produttori e aziende del territorio che, così, hanno avuto felice risalto e diffusione, tra cui le famose alici di menaica, azienda a Marina di Pisciotta (SA), di Donatella Marino, presidio Slow Food Cilento.
A Marina di Pisciotta e Pollica, piccoli borghi sulla costa cilentana, a metà strada tra Velia e Capo Palinuro, sopravvive un'antichissima tradizione di pesca che utilizza barca e rete (entrambe, menaica o menaide, anticamente minaica) ed usa lavorare immediatamente le alici pescate e, poi, mettere sotto sale. Da qui il nome: le alici di menaica sotto sale si distinguono per la carne chiara che tende al rosa e per il profumo intenso e delicato, che le rende assolutamente uniche!

Cilento del gusto 7Cilento DiVino ha ospitato anche la famosa soppressata di Gioi, salume tipico solo di questa cittadina situata a pochi chilometri dalla costa tirrenica, in collina, a circa seicento metri di altitudine, dove viene lavorata con una caratteristica del tutto peculiare: è l’unico salume campano ad essere lardellato. E' presidio Slow Food Cilento sostenuto da Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e AlburniE, poi, c’era anche l’'azienda paestanaMaida di Francesco Vastola inbarattola il buono delCILENTO con i suoi ortaggi che seguono la tradizione, con la valorizzazione del territorio, delle Cilento del gusto 10colture locali e il rilancio di antiche ricette locali. Originale anche la scelta della bottiglia da Champagne per le passate di pomodori rossi e gialli.

Cilento del gusto 8Protagoniste delle eccellenze territoriali le aziende vinicole cilentane che hanno aderito all’iniziativa: Albamarina, Alfonso Rotolo, Cantine Barone, Case Bianche, Cobellis, Ermmà, Luigi Maffini, Tenuta Macellaro, Salvatore Magnoni, Tenuta Mainardi, Marino, Pippo Greco, Polito, San Giovanni, San Salvatore, Terradura, Verrone. Al banco di degustazione anche Fiano Donnaluna di Bruno De Conciliis Viticoltori De Conciliis, azienda sulle colline tra Prignano e Agropoli, apripista della concezione di identificazione al terroir della produzione vitivinicola cilentana. L’azienda vitivinicola Carmine Botti in contrada Moio ad Agropoli (SA), è a conduzione familiare, gestita prevalentemente dalla figlia Emiliana Botti, erede della preziosa esperienza paterna che mi ha offerto in degustazione “Riflesso”, un vino rosato dal bel colore carico, bouquet fruttato di fragole, ciliegie e melograno, suadente al palato e con un tocco di acidità.

Cilento del gusto 9A completare l’offerta, tre giovani imprenditori vicentini di Biochampagne portale di vendita ONLINE di Champagne, Charmant e Vini Biologici. C’era anche Natura Naturans, un’azienda di cosmetici naturali a base di vino. Infine, la splendida cornice paesaggistica di Karibu è stata il Cilento del gusto 11palcoscenico naturale della Mostra fotografica  Silenzi Cilentani –Fotografie di  Beniamino Poppiti, curato daI maging Studios di Pasquale Pica.

L’entusiasmo degli appassionati e le forti presenze anche istituzionali all’evento, tra cui dott. Lucio Alfieri, Presidente BCC Cilento, il Sindaco di Pioppi, hanno convinto gli organizzatori a riproporre la seconda edizione di “Cilento diVINO” l’anno prossimoIl Cilento, invece, approderà a Roma il prossimo 20 maggio per promuovere eccellenze e territorio.

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