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PRIMO MEETING ANNUALE AES – GIUGLIANO SCUOLA DI IMPRESA

Si è tenuto a Giugliano, nella splendida cornice di Palazzo Palumbo, il Primo Meeting Annuale di AES - Giugliano Scuola di Impresa.

LEADERSHIPO E IMPRESA orizzontaleTommaso Di Nardo - Novembre 2017 – A distanza di tre anni dall’apertura, Giugliano Scuola di Impresa, promossa da AES – Associazione Economia e Sviluppo, ha realizzato numerosi corsi per imprenditori e aspiranti imprenditori e, quest’anno, per la prima volta, ha conferito la prima Borsa di Studio ad un giovane studente di Giugliano per partecipare al Global Village for Future Leaders in Business and Industry (Lehigh University - Pennsylvania - US) 2017. 

Scuola dimpresa tavoloGrazie alla collaborazione con ACHII - A Colorni Hirschman International Institute (www.colornihirschman.org) e Iacocca Institute-Lehigh University (https://global.lehigh.edu/iacocca) AES - Associazione Economia e Sviluppo -  e Giugliano Scuola di Impresa investono sullo sviluppo del territorio attraverso la formazione imprenditoriale e la crescita di leader capaci di innescare uno sviluppo propulsivo.
Al Meeting hanno partecipato il Presidente del GVN (Global Village Network), Irene Magistro; Vincenzo Marino del direttivo di A Colorni-Hirshman International Institute; il presidente del Consorzio Imprenditori Giugliano Luigi Russo; il sindaco di Giugliano Antonio Poziello; il consigliere regionale Antonella Ciaramella e l’europarlamentare Nicola Caputo.

Scuola dimpresa pubblicoDurante il Meeting c’è stata la testimonianza di Ciro Esposito, partecipante al Global Village 2017. I lavori sono stati introdotti dal presidente di AES – Associazione Economia e Sviluppo, Tommaso Di Nardo

Il Meeting è un importante momento per fare un bilancio sui primi tre anni di attività di Giugliano Scuola di Impresa e coinvolgere maggiormente il territorio in un progetto che punta alla promozione dell’imprenditorialitàha affermato Tommaso Di Nardo, presidente di AES – Associazione Economia e Sviluppo -. Abbiamo lavorato molto per la proiezione internazionale del progetto costruendo partnership importanti come quella con il Global Village e il Colorni-Hirschman International Institute, ma siamo ancora più convinti che lo sviluppo passa attraverso la formazione imprenditoriale concreta, soprattutto quella fatta all’interno delle aziendeha proseguito Di Nardo - . Perciò intendiamo coinvolgere tutte le rappresentanze imprenditoriali locali a partire dal Cig-Asi Giugliano-Qualiano, ma intendiamo dialogare anche con il mondo della scuola, delle Pro Loco e delle associazioni che svolgono un ruolo fondamentale nella promozione culturale e socio-economica del territorio, senza dimenticare le istituzioni che vanno spinte a migliorare continuamente il loro contributo alla crescita e allo sviluppo delle imprese e del territorio.”

L’incontro, per la cronaca, si è tenuto nella Sala delle Feste di Palazzo Palumbo, venerdì 27 ottobre alle ore 17.00.

Sagre e Feste in Campania in Campania nel weekend del 25 e 26 novembre 2017

La Campania, da sempre, è terra di sagre, di prodotti tipici e di feste patronali che promuovono le prelibatezze del territorio. Accompagnate da canti, balli, tradizioni folkloristiche, le sagre sono il momento comunitario per eccellenza di tanti comuni campani. Attrattori turistici d’indubbio valore, dalle più grandi alle più piccole ogni singola sagra in Campania ha dalla sua l’elemento della convivialità. Risate, sapori antichi e moderni, spettacoli e colpi di scena: questi sono gli ingredienti delle sagre in Campania, un’ottima alternativa per un week-end coi fiocchi.

Fotolia 6366410 L 800x445N.R. - 25.11.2017 - Anche in questo periodo con i primi freddi ci sono sagre e feste in Campania in tanti posti splendidi della nostra regione. Questa settimana vicino Caserta a Piana di Monte Verna una grande festa di tre giorni, che permette di gustare la buona cucina preparata con le lumache d’allevamento, e poi in provincia di Napoli, a Casoria, si svolge Casoria fa Gola, una festa dello street food nel cuore del paese in località Arpino. Poi a Cerreto Sannita sono di scena le domeniche dell’Olio ed anche IlluminiAmo Cerreto con tante luci che illuminano il borgo sannita, mentre a Sirignano, nell’avellinese, c’è la grande festa del Natale Piccirillo, un anticipo del Natale con tante buone specialità locali da gustare nel centro storico.

Tutte feste queste che sono simpatiche occasioni per raggiungere i posti più belli della Campania e  propongono tante bontà culinarie, consentendo anche di conoscere luoghi e prodotti particolari della nostra terra.

Le Piazze della Lumaca a Piana di Monte Verna (Ce)

Piazza della Lumaca 1Dal 25 al 27 Novembre 2017 si svolge a Piana di Monte Verna, in provincia di Caserta, la 4^ edizione delle Piazze della Lumaca. La festa è tutta dedicata alla buona lumaca in Cucina ed ha contribuito ad nuovo modo di preparare il gustoso mollusco, proponendo ricette tradizionali ed innovative, ma anche tanti piatti unici con particolare accostamenti di sapori che stuccano il palato anche dei più titubanti. Nella grande festa si trovano piatti con lumache al sugo, spiedini di lumaca, lumache fritte o brisè, lumache in fonduta di formaggi e tanti altri stuzzicanti preparati, ma anche la novità di questa edizione: Fagottino con Lumache e Verza. Chef premiati con i massimi riconoscimenti del settore e innovatori del gusto hanno scelto di approcciarsi a questo mollusco unendo formaggi, ortaggi, legumi e tanti altri ingredienti, in grado di offrire nuovi sapori e armonie a chi gusta queste pietanze. Per chi lo desidera è disponibile il menu alternativo senza lumaca. Il tutto in locande e gazebo al coperto e riscaldati.  

piazza delle lumacheIn occasione della edizione di Piazze della Lumaca si celebra anche il decimo anniversario di Parco Coclè, che offre un grande intrattenimento musicale ad accompagnare l’evento, con gruppi e band d’eccezione. Poi ci sono anche stand dedicati al prodotto fresco e conservato della lumaca, e poi la famosa linea cosmetica Coclè Ischia, con bava di lumache di allevamento. Non manano prodotti artigianali realizzati con gusci di lumache. Nei tre giorni ci sono anche stand dedicati allevamento di lumache ed al mondo dell’Elicicoltura. Le lumache utilizzate durante la festa provengono dall’Allevamento a Ciclo Biologico Completo, Parco Coclè, impiantato a Piana di Monte Verna sin al 2007. Piazze della Lumaca si tiene nel centro storico di Piana di Monte Verna, Piazza Largo Ferrari Stand aperti Sabato 25 Novembre 2017 – a cena – dalle ore 19.00 e Domenica 26 e Lunedì 27 Novembre 2016 – a pranzo – dalle ore 12.30 e a cena – dalle ore 19.00 E’ consigliabile prenotare il proprio tavolo telefono e fax: 0823 861130 – 392 1511447

Street Food Casoria fa Gola a Casoria (Na)

casoria fa golaPer tre giorni dal 24 al 26 Novembre 2017 si svolge Casoria fa Gola, una festa dello street food nel cuore di Casoria, in località Arpino. Sono tre giorni con tanto cibo e con l’immancabile “street food”, dove si trovano i migliori cibi da strada dalla Campania e dalla Sicilia, preparati da artigiani del cibo che arrivano ad Arpino con i loro stupendi e coloratissimi truck. La festa si svolge con il patrocinio del Comune di Casoria e propone tanta gastronomia, ma anche serate con artisti, e intrattenimento per grandi e bambini. Casoria fa Gola si svolge nel cuore di Casoria Arpino e ogni sera sono presenti artisti con i loro spettacoli gratuiti e precisamente: Venerdì 24 novembre, Gianluca Manzieri, mentre Sabato 25 novembre Gigio Rosa. Grande festa e gran finale Domenica 26 con lo spettacolo di Luca Sepe.

Natale Piccirill a Sirignano (Av)

Natale piccirillo SirignanoSabato 25 e domenica 26 novembre 2017 si svolge nel centro storico di Sirignano, in provincia di Avellino, un evento molto atteso che è chiamato “Natale Piccirill”. Organizzato da anni dalla Pro Loco Sant’Andrea di Sirignano è giunto quest’anno alla nona edizione e presenta sempre una grande festa con mercatini di Natale, degustazioni di piatti della tradizione e balli popolari, il tutto a partire dalle ore 19.00 nel centro storico di Sirignano nel tratto da Piazza Croce al Palazzo Caravita. La festa è un Natale anticipato, nato ad inizio del secolo scorso, quando un sacerdote, nel preparare la festa di Sant’Andrea, regalò confezioni di alici fresche alle famiglie più povere per consentire anche a loro di far festa. Un gesto che fu interpretato come un regalo di Natale, ma in anticipo, e da allora si festeggia il Natale piccirill. Ed anche quest’anno ci sono tanti piatti della tradizione e prodotti tipici come come linguine con noci e alici, alici e baccalà fritto, Pizza di “raurinio” (farina di mais), zuppa di fagioli con tocchetti, caldarroste, dolci, vin cotto. Non mancano balli e canti della tradizione come tammurriate, tarantelle, quadriglie e nenie natalizie intorno ai falò.

Domeniche dell’olio e IlluminiAmo a Cerreto Sannita (Bn)

Cerreto locandina illuminiamo agenzieDomenica 26 novembre in Piazza S. Martino, a Cerreto Sannita (BN), ci sono le Domeniche dell’Olio di Cerreto Sannita 2017, speciali giornate dedicate all’olio di oliva extravergine locale. Organizzate dal Comune di Cerreto Sannita, in collaborazione con la Pro Loco di Cerreto Sannita ed altre associazioni locali. Ogni Domenica di Novembre il visitatore trova in piazza stand degustativi, convegni, dimostrazioni di raccolta e premitura delle olive, visite guidate con navetta ai frantoi ed al Museo Civico e della Ceramica Cerretese, animazione musicale ed artisti di strada. Cerreto si trasforma così nella capitale sannita dell’olio . Un’ottima occasione per vedere anche Illuminiamo Cerreto che si tiene da Sabato 4 Novembre 2017 a Domenica 7 Gennaio 2018, tutti i Sabati e le Domeniche. L’evento è alla sua 1° Edizione  e  “IlluminiAmo Cerreto” accenderà il paese con un innovativo sistema di luci e di proiezioni che illumineranno le facciate delle principali piazze del paese, immergendo il visitatore in una suggestiva e magica atmosfera natalizia. Ogni sera, a partire dalle ore 17.30, ogni piazza di Cerreto Sannita si illuminerà di luci e di colori.  

La Catalanesca IGP a Somma Vesuviana (Na)

 

Somma catalanesca igpIl Borgo Casamale di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, sabato 25 e domenica 26 novembre 2017, è la location della “Catalanesca IGP” del Monte Somma, l’evento dedicato alle tradizioni e alla valorizzazione dei prodotti tipici, ma anche alle prospettive e alle sfide dello sviluppo sostenibile di questo angolo del Parco Nazionale del Vesuvio. Il borgo, inoltre, si veste a festa con storytelling teatrale, musica, arte, canti e danze popolari,  musica e scene teatrali a cura dell’associazione Il Torchio, Aspettando Michele e I Burloni. Nella corte del Castello D’Alagno, artigiani locali mostrano le loro creazioni. Nei portoni espongono Antonio Cibotta WORD PRESS PHOTO2017 e Rosario Serra.

 

 

Sagra del Fagiolo di Controne (Sa)

 

Controne sagra fagioloAl via la “Sagra del Fagiolo” di Controne, nel cuore del Cilento, dove sabato 25 e domenica 26 novembre 2017 si festeggia il piccolo legume, presidio Slow Food, rotondo e bianchissimo, senza macchie e senza occhi, particolarmente pregiato per l’alta digeribilità e per la buccia sottile, praticamente impalpabile.

Il centro storico del borgo Alburnese, quindi,  è preso d’assalto da migliaia di visitatori che fanno a gara per provare le specialità offerte dalle varie taverne dislocate intorno a Piazza Umberto.

 

 

Quarta edizione del Meeting del Vino Campano a Castellammare (Na)

 

Stabia Meeting del VinoSabato 25 e domenica 26 novembre 2017, Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, rinnova l’appuntamento con il “Meeting del Vino Campano”, l’evento, giunto alla quarta edizione, nato con l’intento di promuovere e valorizzare la produzione vitivinicola dei diversi distretti campani direttamente nei luoghi di maggior consumo, quali la Penisola Sorrentina, specializzata in un’accoglienza di qualità caratterizzata da gran numero di alberghi e ristoranti.

Il meeting – che vanta pregiate collaborazioni con istituzioni ed enti specialistici, oltre l’ormai consolidato patrocinio e sostegno della Regione Campania – si rivolge ai professionisti del beverage e della ristorazione, in un momento di incontro che metta in contatto produttori, operatori e amanti del mondo vitivinicolo in un clima conviviale.

Scisciano : Al via LA XXI Edizione della Sagra della “P’zzetta ‘e vino cuotto”

Si alzano i veli sulla XXI Edizione, che quest’anno sposa la gastronomia all’arte.

XXI Sagra Pzzetta e vino cuottoRaffaele Ariola - 07.11.2017 – Nei giorni 10-11-12 novembre, nell’antico Borgo di San Martino di Scisciano, in occasione della festa patronale di San Martino da Tour, prende vita una delle sagre più affascinati e frequentate dell’Agro nolano.

Nei vicoli e nei cortili del suggestivo Borgo, ritorna il gustoso appuntamento con la Sagra che da sempre esalta le antiche tradizioni della cultura culinaria locale. Spasmodica è l’attesa per la regina incontrastata della manifestazione: “A P’zzett ‘e vino cuotto”. Di sicuro una delle espressione più genuine della cultura sociale ed alimentare sciscianese, che segue un lungo e complesso processo storico, arricchito dalle preziose e uniche ricette degli antenati e portato avanti con scrupolosa attenzione, ottemperando, nelle delicate fasi di preparazione, i dettami della tradizione contadina.

Il Circolo Polivalente San Martino, associazione presente sul territorio da circa vent’anni, nell’edizione di quest’anno, che avrà anche il prestigioso sigillo del patrocinio morale della Regione Campania, introduce nel cartellone degli eventi, novità di grande interesse culturale ed enogastronomico. Aprire una finestra sull’arte con il primo percorso artistico è l’illuminante progetto del Circolo Polivalente. Una felice idea voluta e realizzata grazie alle preziose collaborazioni di Luigi Bassolino, rappresentante dell’associazione, e dall’apporto artistico del prof. Gianfranco Coppola, pittore e artista sciscianese.

locandina sagra sciscianoNoti artisti campani attraverso una mostra collettiva esporranno, dunque, le loro opere nei portoni del borgo, creando così una perfetta simbiosi con l’antica architettura del centro storico sammartinese.

Siamo otto artisti, otto creativi, - dichiara il maestro Gianfranco Coppola -  quattro dei quali, fondatori nel 2011 del Movimento “Cultura e Atto Creativo” insieme all’artista Renato Barisani . Colleghi e validi artisti, noti sia in Campania che a livello nazionale.  Per ogni artista c’è un portone dove è possibile immergersi e conoscerne l’arte che va dal figurativo, all’astratto, al concettuale, alla pop art. Credo che sia davvero un’operazione molto interessante quella che andremo a vivere all’interno della Sagra: per la prima volta si associa l’arte culinaria alle cosiddette arti visive. Spero che questa iniziativa sia la prima di una lunga serie. C’è infatti un’idea futura molto intrigante. Oltre ad utilizzare i portoni, l’anno prossimo si è pensato di servirsi anche dei vari giardini del Borgo per collocare le sculture degli artisti che verranno all’aria aperta. Chissà – conclude il professore -  magari potrebbe essere l’occasione giusta per mettere in risalto lo straordinario talento di un grande sciscianese come il maestro Ciccio Capasso”.

Nei tre giorni della Sagra un elegante connubio, dunque, fra l’enogastonomia e le arti visive con i portoni del Borgo che si aprono per accogliere le opere di maestri di respiro nazionale come Pietro Mingione, giovane artista emergente, allievo del professore Nunzio Meo, al Liceo Artistico “B. Munari” di Acerra. Veronica Vecchione, artista che ha partecipato alla Biennale di Venezia e poi altri illustri maestri e professori come Antonio Avello, Diana D’Ambrosio, Giuseppe Sapio, Franco Tirelli, Nunzio Meo ed infine Gianfranco Coppola.

Ma le novità culturali all’interno della Sagra della “P’zzetta e vino cuotto” non finiscono qui. La seconda iniziativa del percorso artistico, è l’istituzione della prima Borsa di Studio “San Martino le strade del vino” offerta agli allievi del III e IV anno del Liceo Artistico “Caravaggio” di San Gennaro Vesuviano.

“L’iniziativa – spiega il maestro Coppola -  è un concorso per giovani allievi, in questo caso del Liceo Artistico Caravaggio. Io insieme agli altri, faccio parte della Commissione esaminatrice dei lavori realizzati dai ragazzi. Lo scopo di questa ulteriore iniziativa conclude il prof. Coppola -  è stato il tentativo di sensibilizzare i ragazzi alla cultura e alle tradizioni del nostro territorio. Ed ecco che è nata l’idea di provare a coinvolgere gli allievi facendoli partecipare a questo concorso-borsa di studio, con del denaro in palio. Credo e spero che negli anni a venire siano coinvolti anche altri istituti artistici, altri giovani sensibili all’arte e alla cultura”.

Obiettivo dell’Associazione è quella di mettere in vetrina il piccolo centro storico del Borgo di Scisciano che rende omaggio al vino novello, riportando in vita le antiche tradizioni gastronomiche della cultura contadina, custodite gelosamente e tramandate con sapiente abilità, in una stretta ed esplosiva simbiosi con l’arte pittorica.

E' questo il filo conduttore dell’edizione 2017 della Sagra. " La Sagra della P’zzetta e vino cuotto – afferma Luigi Bassolino -  non è solo una sagra, ma vuole essere il giusto connubio tra sapori, tradizioni e cultura artistica. Dopo i successi degli scorsi anni, per la XXI edizione ci siamo spinti oltre, e per valorizzare maggiormente l’evento abbiamo coinvolto, in svariate iniziative, artisti giovani e professionisti, esperti del settore vitivinicolo, istituzioni ed agronomi. Dopo la conferenza stampa di Presentazione dell’intero evento, entreremo nel vivo delle attività nei 3 giorni di sagra , venerdì 10,  sabato 11 e Domenica 12 Novembre". Venerdì assegneremo la prima borsa di studio “ San Martino – Le vie del vino”, premiando la migliore opera realizzata dagli allievi del Liceo Artistico Caravaggio. Nei 3 giorni della kermesse, oltre all’esposizione artistica degli alunni del Liceo , saranno esposti nei vari portoni anche opere realizzate da 8 Artisti Campani, creando così, un vero e proprio Percorso Artistico. Una importante azienda vitivinicola, offrirà degustazioni e per i più interessati, un Sommelier svolgerà alcune lezioni per il corso di “Avvicinamento al vino” in tutte e tre le serate. Ringrazio dunque – conclude Bassolino -  la dirigente scolastica del Liceo Caravaggio prof.ssa Maria Rosaria Perez e il prof. Avello, l’Azienda Vinicola Romano di Ottaviano, gli esperti del settore, gli Artisti e le Istituzioni”.

Riscoperta delle tradizioni e della cultura enogastronomica locale, capillare valorizzazione delle eccellenze del territorio, sono questi i punti di partenza su cui pone l’accento l’assessore alla Cultura del Comune di Scisciano, la prof.ssa Giovanna Napolitano, presidente della Commissione esaminatrice del progetto della prima Borsa di Studio  “La Sagra è un appuntamento immancabile che accompagna ormai da anni la nostra comunità. E' un evento che punta non solo alla riscoperta del sapore antico di un prodotto che si inserisce a pieno titolo tra le "eccellenze locali",ma anche alla valorizzazione di uno dei borghi più caratteristici del nostro territorio. Quest'anno la manifestazione si tinge di arte grazie al progetto "Le vie del vino", lodevole iniziativa che contribuirà senza dubbio ad impreziosire e far conoscere soprattutto ai più giovani una delle tradizioni più antiche legate alla festività di San Martino. Un plauso dunque al Circolo Polivalente e a tutta la macchina organizzativa ,che da tempo lavora alla realizzazione di questo evento. L'auspicio – conclude l’assessore -  è che queste tradizioni trovino terreno fertile soprattutto tra le giovani generazioni a cui spetta l'arduo compito di mantenerle vive nel tempo”.

Nocciolicoltura al bivio: Associazionismo per la qualità e la competitività o sarà ''scomparsa''

Convegno a Sperone organizzato dall’Unione dei Comuni del Baianese-Alto Clanio. Servizio di Gianni Amodeo.e Fotoservizio di Pio Stefanelli

Convegno Sperone tavolo 116/11/17 - Una modalità di comunicazione innovativa e catalizzante, la proiezione di “ Jamme a’ putà”, il bel cortometraggio ideato e realizzato da Tony Santorelli, poco più che ventenne, attento documentarista e talentuoso regista con il senso non solo della scrittura scenica di intensa espressività e rapida, ma anche con la fresca ariosità dell’incisiva composizione delle immagini e delle consonanze musicali; una modalità - calibrata sulla rappresentazione del lavoro della potatura dei noccioleti praticata a Visciano e a Marzano di Nola con cura e destrezza nei mesi autunnali per favorirne al meglio la fioritura nel passaggio tra l’inverno e la primavera, che ha fatto da prologo al convegno, indetto ed organizzato dall’ Unione intercomunale del Baianese-Alto Clanio nel Palazzo comunale di piazza Luigi Lauro. Un’iniziativa a più voci, da quelle con connotazioni istituzionali e politiche a quelle specialistiche dell’associazionismo di categoria, per focalizzare le criticità del mercato delle nocciole, con quotazioni particolarmente al ribasso, per l’anno in corso, oscillanti tra 210 e 220 euro al quintale, ma anche per delineare Convegno Sperone pubblicopercorsi di rilancio e ri-qualificazione del settore, unica base produttiva dell’agricoltura, resa, però, negli ultimi 40 anni complementare di altre fonti di reddito da lavoro nel settore pubblico- in larga misura- e nelle attività industriali.

E’ la complementarietà che ha “creato”, con gli anni del boom economico, la figura dell’ agricoltore \ contadino della domenica che realizza discrete utilità marginali, se il mercato “tira”, magari vendendo il raccolto “su pianta” o va in difficoltà, come per l’annualità in corso, se il mercato regionale non “tira” e il “borsino” della “piazza” di Nola è instabile ; una “creazione”, che correlata con la frammentazione della piccola proprietà terriera non agevola, oggettivamente, la formazione di aziende in grado di essere autosufficienti nella programmazione e gestione delle loro attività, indebolendone la capacità di contrattazione sui mercati. Una condizione, che non appartiene, invece, ad alcune importanti esperienze produttive di filiera in atto, come quelle dei fratelli Maietta e di noccioleFrancesco Sodano, in grado di “fare azienda” con larga disponibilità di suoli agrari di proprietà per colture strutturate su impianti di recente formazione e biologici o sottoposti a pochi trattamenti di agro-farmaci, realizzando in conduzione familiare e con proprio personale produzione, trasformazione e commercializzazione diretta sui mercati sia regionali che nazionali e con l’ e-commerce. Come dire modelli di economia produttiva reale e competitiva, perché i giovani titolari hanno compiuto una scelta netta di profilo aziendale, con il giusto background di competenze in agronomia ed economia.

INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA E PIANO SVILUPPO RURALE
PERCORSI DI RILANCIO, PUNTANDO SULL’ASSOCIAZIONISMO DEI PRODUTTORI
Covegno Sperone novembre 2017 tavolo 2Denominatore comune degli interventi - con la coordinazione di chi scrive questa nota- sviluppati dagli on.li Enzo Alaia e Maurizio Petracca, rispettivamente vice-presidente della commissione Sanità e della commissione Agricoltura della Regione Campania, le ragioni della promozione e dello sviluppo dell’associazionismo tra i produttori, unica chance per la quale possono essere competitivi sui mercati, puntando sulla qualità delle Covegno Sperone novembre 2017 V. Alaiaproduzioni. Un messaggio, per il quale i piccoli e medi produttori vanno orientati ad acquisire anche un’adeguata formazione imprenditoriale. In dettaglio, l’on.le Alaia evidenziava l’utilità sociale e politica di istituire un Osservatorio permanente, quale articolazione della Regione-Campania che sia di sostegno delle attività dei piccoli produttori, considerata anche la tipologia del territorio dell’ Unione intercomunale che non è particolarmente esteso.
Covegno Sperone novembre 2017 on.le PetraccaMarcate e di ampio respiro, le riflessioni dell’on.le Petracca, nel sottolineare le ragioni dell’innovazione da introdurre nel settore corilicolo, dando priorità alla formazione di aziende, che richiedono, però, scelte adeguate, coniugando la capacità di produrre e quella del “fare impresa” a fronte di un mercato sempre più articolato e globalizzato, che richiede produzioni di qualità e selezionate. E’ un percorso che la Regione-Campania agevola con le importanti risorse economiche disponibili con il Piano di sviluppo rurale, la cui dotazione ammonta ad un miliardo e 800 milioni, con bandi di sicuro interesse, finalizzati in modo particolare alla promozione dell’imprenditoria giovanile. Il pubblico, attraverso le indicazioni del Por 2014\2020, ultimo ciclo comunitario europeo, è sicuramente funzionale allo sviluppo dell’agricoltura- spiegava- ma le scelte consequenziali spettano al privato, che faccia scelte mirate e d’impresa.

Convegno Sperone S. Loffreda ColdirettiAl centro dell’analisi di Salvatore Loffreda, direttore regionale della Coldiretti della Campania, e del presidente della cooperativa “Nocciole irpine”, Carlo Mazza, aderente alla CIA di Avellino, e formata da una trentina di produttori, i temi della debolezza dei piccoli produttori nella commercializzazione, se restano isolati; debolezza, che si trasforma in forza contrattuale, se i piccoli produttori si associano e strutturano le loro attività per elevarne gli standard qualitativi, orientati sul biologico, specie in zona vocate per la nocciolicoltura, come quelle dell’Unione intercomunale. Obiettivi chiari, quelli delineati da Loffreda e Mazza, che dichiaravano la piena disponibilità ad essere di supporto per le esigenze dei produttori del territorio.
Convegno Sperone M.S. AlaiaIn linea con il ventaglio dei temi trattati, l’avvocato Marco Santo Alaia, sindaco che ha reso gli onori di ospitalità e presidente dell’ Unione intercomunale,innestava l’esigenza del rilancio dell’agricoltura e della tutela della nocciolicoltura, quale fattore di crescita occupazionale e di sviluppo economico; fattore, che richiede scelte di cultura sociale innovativa che fa lievitare l’associazionismo responsabile. Una prospettiva, di cui i giovani sono i naturali portatori. Una sfida, anzi un impegno, chiariva, che le comunità e le istituzioni locali devono affrontare con convinzione. La noccioli coltura è una risorsa, ma va valorizzata secondo i tempi e gli orizzonti della globalizzazione. 

Covegno Sperone novembre 2017 on.le DAmelioNel tracciare le coordinate conclusive, l’on.le Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania, rimarcava l’importanza della cultura della cooperazione agricola, di cui è un modello largamente accreditato quello emiliano-romagnolo. Su questo piano è necessario che ci sia il cambio di passo, promuovendo informazione e conoscenza, perché l’agricoltura è uno dei fondamenti dell’economia produttiva. Nel mettere sotto la lente d’ingrandimento la nocciolicoltura locale, D’Amelio prospettava la proposta della formazione di un Comitato di esperti e produttori, che si renda promotore del riconoscimento dell’ Indicazione geografica protetta per le tipicità colturali del nocciolo dell’area. Un passaggio, affermava, che può costituire le condizioni della valorizzazione della produzione del territorio.  

SPERONE / PALAZZO COMUNALE: IL NOCCIOLO TRA TUTELA E PROSPETTIVE

Il nocciolo tra tutela e prospettive”. E’ il tema al centro del pubblico convegno, promosso ed organizzato dall’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanis, in programma giovedì,nove novembre, alle ore 18.00,  nella Sala consiliare del Palazzo di città, in piazza Luigi Lauro.

           

municipio speroneN. R. - 06.11.17- “Il nocciolo tra tutela e prospettive” è il tema del pubblico convegno Due i piani di trattazione, quello tecnico-specialistico e quello politico-istituzionale; sul primo versante le relazioni saranno proposte da Carlo Mazza, presidente della Cooperativa Nocciola irpina, aderente alla Cia di Avellino, e il dottor Salvatore Loffredo, direttore regionale della Coldiretti della Campania. Sul versante politico-istituzionale, sono previsti Alaia 3 news80319gli interventi del sindaco, l’avvocato Marco Santo Alaia, presidente dell’Unione intercomunale, del dottor Giovanni Orefice, consigliere comunale e dell’assemblea dell’Unione, l’on. le Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale,l’on. le Enzo Alaia, vice-presidente della commissione regionale per la Sanità. Le conclusioni saranno affidate all’on. le Maurizio Petracca, presidente della commissione regionale per l’Agricoltura.

Rosetta DAmelio 3Il convegno sarà introdotto dalla proiezione del cortometraggio “Iammoa putà”, ideato e realizzato da Tony Santorelli, giovane diplomato all’Accademia di Belle arti di Napoli,  autore di significativi cortometraggi e documentari sulle tradizioni e sul mondo agricolo del territorio . Coordina Gianni Amodeo.

maurizio petracca 2 754x459Il convegno punta a fornire una chiave di “lettura” sulla crisi di mercato delle nocciole in atto. Un dato contingente.

E per la circostanza si ritiene utile pubblicare il testo di cronaca, stilato da Gianni Amodeo con servizio fotografico di Enrico Stago, relativo al Focus, che si svolse il 7 enzo alaia 3 1440x564 cdicembre del 2015  nei locali del Circolo “L’Incontro” ed animato dai dottori agronomi Alessandro Simeone e Giovanni Fontaniello, e dall’ingegnere Pasquale Ercolino, cultore di economia agricola. Il Focus pose in risalto le inadeguatezze strutturali del sistema monoculturale del nocciolo del territorio; inadeguatezze sociali e di organizzazione dei produttori, che perdurano e che le attuali quotazioni di mercato in ribasso comprovano.

BAIANO. FOCUS ALL’“INCONTRO”: ULTIMA CHIAMATA PER IL NOCCIOLO CAMPANO LE ANALISI DI PASQUALE ERCOLINO, ALESSANDRO SIMEONE E GIOVANNI FONTANIELLO

Circolo “L’Incontro” - 7 dicembre del 2015 - Testo di Gianni Amodeo – Foto  di Enrico Stago.

20171107 190959 Copia Copia Copia CopiaTra qualche anno, la produzione italiana e’ destinata a cedere il passo a quelle dei nuovi impianti a diffusione capillare che le grandi holding dell’industria dolciaria hanno realizzato in proprio e secondo i principi della sostenibilità ambientale in Georgia, Cile, Argentina e Australia. Il primato mondiale resta in Turchia. La Ferrero punta sulla Certificazione etica integrale dei prodotti; le interessanti prospettive della Novi che apre sui contratti di filiera a lungo termine, garantendo alle associazioni dei produttori la giusta remunerazione correlata con la stabilità dei prezzi nella trasparenza. Il modello-Asti che promuove l’associazionismo dei produttori.

Tematica di tono provocatorio nell’enunciazione, ma di sicuro interesse sociale per la portata realistica che vale ben più di un segnale d’allarme, quella al centro dell’appuntamento indetto sui percorsi della conoscenza dal Circolo “L’Incontro” nei locali di via Luigi Napolitano , per un Focus risultato ampiamente partecipato e sviluppatosi nell’arco di circa tre ore di analisi e di approfondimenti, grazie all’efficacia e alla linearità sia delle argomentazioni tecnico-scientifiche che di ordine legislativo e di profilo economico prospettate dai tre giovani protagonisti della variegata e articolata conversazione… a 360 °, con il supporto anche della proiezione di diapositive e schemi illustrativi. E sono l’ingegnere Pasquale Ercolino, che vanta un importante curriculum professionale nell’ ambito dell’ Eni e di società multinazionali, oltre che cultore di analisi di mercato, e gli esperti dottori agronomi Alessandro Simeone e Giovanni Fontaniello, con attività che si esplica nel mondo associazionistico e nelle società specializzate di settore sulla scia dei quadri normativi delle legislazioni sia comunitaria europea che nazionale e regionale, le cui disposizioni sono sempre più vincolanti e stringenti, in ordine alle pratiche non più differibili dell’agricoltura integrata, rispettosa della tutela ambientale e della comun salute di tutte le forme e specie viventi.

20171107 190959 Copia Copia CopiaIl dato rilevante del Focus – evidenziato in dettaglio da Alessandro Simeone, consulente di un’azienda agricola di Baiano e coordinatore dell’importante Progetto Corylia, che fa capo alla cooperativa Cerere, attiva in quell’area casertana, dove si realizzano quelle che sono considerate tra le migliori e più innovative pratiche di nocciolicoltura nel Bel Paese – è rappresentato dagli scenari della produzione di nocciole configurati con stime più che attendibili per il prossimo decennio, anche se i tempi potrebbero ridursi a cinque anni. Sono gli scenari, che confermano il primato mondiale di produzione per la Turchia, mentre l’Italia stabilmente piazzata a ridosso del Paese della Mezza luna cederà il passo alle produzioni di Georgia, Cile, Argentina, Australia, realtà fortemente interessate all’allestimento di nuovi impianti di nocciolicoltura, che, in larga misura ed in modo capillare, rientrano nelle programmazioni pluriennali delle grandi holding dell’industria dolciaria presenti sui mercati internazionali, tra cui si colloca in primaria posizione la Ferrero, approdata da qualche anno sui mercati asiatici, segnatamente in Cina; programmazioni, per le quali le grandi holding realizzano in proprio gli impianti da cui ottengono la materia prima del ciclo produttivo di trasformazione in prodotti dolciari e derivati.

LA CERTIFICAZIONE ETICA DELLA FERRERO. LE CRITICITA’ REGIONALI, AD ECCEZIONE DELL’AREA CASERTANA E DI GIFFONI

20171107 190959 CopiaLa stessa Ferrero nel contesto italiano è impegnata a stipulare con gli Enti regionali contratti per migliorare, potenziare e innovare i processi produttivi della filiera, senza dimenticare la disponibilità di utilizzo di suoli per cinque mila ettari di proprietà pubblica, in ragione del contratto stipulato con la Regione–Basilicata. E intese analoghe sono avviate con l’Umbria e la Campania. Ma la grande holding piemontese è anche impegnata a realizzare la propria produzione secondo i rigorosi disciplinari, che permettono di acquisire la Certificazione etica quale riconoscimento sia di qualità e bontà della gamma dei prodotti, rispondendo in pieno ai parametri della sostenibilità verso le matrici ambientali, sia dell’osservanza dei diritti delle lavoratrice e dei lavoratori, assicurando loro tutte le garanzie di normale vivibilità nei luoghi di lavoro. E si pensi agli asili-nido aziendali che la Ferrero garantisce da tempo ai bambini delle lavoratrici; confortevoli strutture di accoglienza allestite nelle vicinanze dei suoi stabilimenti.

Così delineati gli scenari del prossimo futuro per i produttori che operano nelle aree corilicole italiane, concentrate, com’è noto, soprattutto in Sicilia, Campania, Lazio e Piemonte si pongono evidenti problemi di non poco conto a fronte delle sfide da sostenere per reggere il passo della competitività, che non è più soltanto quello ben spedito della Turchia, ma anche delle nuove realtà che si annunciano con alti indici di produttività. E se il Piemonte è capitolo a se stante, in rapporto al ruolo che vi esercita la Ferrero, in Campania – fatta eccezione per l’area casertana e per l’ area dei dodici Comuni del comprensorio di Giffoni Valle Piana, dove sono attuate buone pratiche colturali e si applicano i protocolli della produzione biologica, si accentuano le problematiche che investono le aree sia dell’ Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio che di quella del Vallo di Lauro e dell’intera area nolano-vesuviana.

Sono problematiche, concernenti il livello qualitativo delle produzioni, la cui “vendibilità“ finirà per essere ancor più condizionata e penalizzata, restando priva di appeal, a fronte del nuovo modello di organizzazione della produzione e degli assetti di mercato che si profilano, di cui la Certificazione etica è un simbolo eloquente, coniugando il rispetto delle tecniche di sostenibilità biologica delle produzioni e l’osservanza delle normative sul lavoro. Un quadro, che senza un’inversione di tendenza sostanziale comporterà l’azzeramento di una risorsa-comparto, già oggettivamente compromesso dalla frammentazione della proprietà dei suoli agrari dedicati alla nocciolicoltura e che non permette ai produttori di essere soggetti attivi sui mercati; azzeramento, ch’è naturale nel perdurare della situazione attuale.

Partita chiusa, allora? Niente affatto, a patto che si determini la chiara e forte volontà di non restare “fermi”, mentre l’ineluttabile è in dirittura d’arrivo. Ed in questa luce, non mancano affatto i percorsi praticabili, per recuperare la funzione sociale e produttiva della risorsa-nocciola per le aree di criticità appena accennate; risorsa, il cui valore economico è decisamente significativo, attestandosi nell’ordine di alcune decine di milioni di euro in media annua.

LE LEVE PER EVITARE IL RISCHIO-SCOMPARSA, L’ASSOCIAZIONISMO E LA TUTELA BIO-INTEGRATA DEI SUOLI

20171107 190959 Copia CopiaI percorsi da seguire convergono nell’obiettivo della realizzazione di attività di filiera strutturate con le necessarie cognizioni, sia di ordine tecnico-scientifico per eseguire le migliori pratiche colturali possibili rapportate ai principi della sostenibilità ambientale, sia di organizzazione dei produttori, oltre che di “lettura” degli andamenti di mercato. Sono obiettivi di filiera, che prefigurano la capacità di fare impresa in chiave d’efficienza e con modalità innovative; obiettivi, che rientrano negli indirizzi della Politica agraria comune di Bruxelles, a cui si rapporta il Programma di sviluppo rurale della Regione-Campania per il settennio 2013\2020 funzionale allo formazione e alla crescita delle aziende agricole con importanti incentivi e a favore, in particolare, dei giovani produttori.

Su questo tracciato le leve da attivare sono ben determinate e sono complementari tra loro. Una è quella che si richiama in specifico al Piano agricolo nazionale, su cui Giovanni Fontaniello– responsabile tecnico della Sagea per la sede di Caserta – ha aperto i riflettori, evidenziando l’importanza della difesa integrata e biologica dei suoli, ch’è obbligatoria per la normativa in vigore dallo scorso anno; è la difesa, che mira a ridurre nella misura maggiore possibile l’utilizzo degli agro-farmaci e dei fitofarmaci, con la finalità di conciliare le ragioni del rispetto dell’ambiente e della comun salute con la qualità dei suoli agrari. E su questo secondo versante Fontaniello sottolineava la funzione della buona nutrizione dei corileti, che si realizza con le buone pratiche di concimazione, sulla base delle analisi dei terreni. Sono modalità di profilo tecnico, che richiedono applicazioni metodiche e attente, secondo la scansione di fasi e tempi definiti. Un contesto di interventi, con cui si dimostra come e quanto sia delicata la buona gestione dei suoli agrari.

Dalla leva agronomica alla leva della redditività, su cui focalizzava una dettagliata analisi l’ingegnere Pasquale Ercolino, illustrando con il linguaggio dei numeri una sequenza di ipotizzati prospetti, avendo quali riferimenti gli indici dei suoli agrari utilizzati per la nocciolicoltura dalla piccola proprietà alla medio e grande proprietà terriera. Una serie di prospetti dimostrativi delle oscillazioni di redditività, dalla minima alla massima, che possono essere favorevoli ai produttori, oltre che dei livelli nel cui ambito non c’è alcuna redditività.

Alla luce della comparazione tra i gradi di redditività, Ercolino faceva risaltare quanto e come siano direttamente proporzionali alla capacità dei produttori di strutturare la loro attività “a rete”, facendo sistema in chiave associazionistica, che costituisce un modello di organizzazione più aderente alla realtà, caratterizzata dalla frammentazione o polverizzazione esistente della piccola e media proprietà dei suoli utilizzati. E’ il modello, che, ad esempio, permette di associare l’impiego dei mezzi di produzione, riducendone largamente i costi, a tutto vantaggio per i componenti dell’associazione. Ma è anche il modello, che permette ai produttori di avere maggiore potere contrattuale rispetto all’offerta singola, che si traduce nello spuntare solo ricavi al ribasso. La dimensione dell’associazionismo è una realtà praticata con validi riscontri ed importanti riscontri positivi da tempo nei contesti territoriali, in cui i produttori si associano, non solo per le logiche di mercato in sé, ma anche per la selezione qualitativa e la varietà della gamma produttiva. Di qui il riferimento al contratto di filiera, di recente sottoscrizione, tra la grande industria dolciaria della Novi, attiva sui mercati internazionali, e la ben strutturata associazione dei produttori di Asti. Un contratto di lungo termine, che- come tutti i contratti del genere- contempla la stabilizzazione dei prezzi di vendita delle forniture, a cui corrispondono il rispetto dei parametri della selezione qualitativa. E’ il rapporto, che permette ai produttori- spiegava Ercolino – di avere garanzie certe, per programmare e gestire con fiducia verso il futuro la propria attività sia produttiva che d’investimento per il miglioramento degli impianti.

LA “SOLITUDINE” DEI PRODUTTORI E L’APPELLO ALLE ISTITUZIONI

Le argomentazioni sviluppate da Ercolino, Simeone e Fontaniello innescavano un proficuo e costruttivo confronto con gli interventi, in particolare, di Luca Candela, Angelo Perna, Domenico D’Avanzo, Biagio Estatico, Salvatore Ercolino, coinvolti a vario titolo di esperienza diretta o indiretta, nel comparto territoriale della nocciolicoltura, che, in media annua, per i sei Comuni dell’ Unione del Baianese e dell’Alto Clanis vale tra i cinque \ sei milioni di euro. Una visione panoramica dalla quale, tuttavia, scaturiva la condizione di “solitudine”, in cui operano i contadini-produttori reali, da distinguere da quelli che praticano l’agricoltura come fonte di reddito supplementare di altre attività, i cosiddetti agricoltori\contadini della domenica.

E’ la “solitudine” di soggetti e figure professionali, la cui funzione sociale è di primaria importanza. E la “solitudine“ rispetto all’informazione sulle tecniche agrarie e sulla praticabilità delle innovazioni colturali, oltre che nel rapportarsi con i meccanismi dei sostegni economici, che assicurano l’Unione europea, il governo nazionale e la Regione-Campania. Un vuoto che le istituzioni locali sono chiamate a colmare e l’appena istituita Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio può farsene pieno carico di responsabilità. Ed è certamente auspicabile che accada in tempi brevi.

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