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Guerra ai roghi agricoli: Prefettura risponde al Comune di Casamarciano e striglia paesi confinanti

Il Comune chiama, la Prefettura "risponde". La guerra del Comune di Casamarciano contro i roghi agricoli va avanti. Ed incassa l'appoggio della Prefettura di Napoli che "striglia" i sindaci del Nolano sposando la linea dura dell'ente guidato dal sindaco Andrea Manzi.

manzi andreaC.S. - Casamarciano - 11 agosto 2015 - Al Prefetto Gerarda Pantalone il primo cittadino si era rivolto con una lettera in cui chiedeva un intervento deciso per impedire che nei paesi confinanti con Casamarciano si consentisse l'abbruciamento di residui vegetali attraverso ordinanze con finestre orarie. Per Manzi, che ha invece proibito tout court i falò degli agricoltori con avviso pubblico e maxi sanzioni fino a 10mila euro per i trasgressori, l'Ufficio territoriale del Governo avrebbe dovuto imporre il rispetto del decreto regionale numero 123 dello scorso 3 luglio, che vieta l'accensione indiscriminata di foglie e sterpaglie, così da tutelare quelle comunità - come quella casamarcianese- in cui i roghi agricoli sono stati messi al bando.
Gerarda Pantalone - prefetto di NapoliLa Prefettura di Napoli ha risposto all'appello del primo cittadino inviando una missiva ai Comuni di Nola, Comiziano, Visciano, Cimitile, Tufino e, per conoscenza, all'Assessorato all'Ambiente della Regione Campania. "Sono giunte a questo ufficio segnalazioni sulla mancata osservanza del decreto regionale numero 123 del 3 luglio- si legge nella nota prefettizia- relativo al divieto assoluto di accensione indiscriminata di foglie e residui vegetali. Ciò premesso, anche in considerazione della circolare del 27 luglio di questo ufficio sulle attività di prevenzione e contrasto sugli incendi boschivi, si prega di volere osservare scrupolosamente le disposizioni suddette avendo cura di disporre apposite ordinanze e controlli a tutela della pubblica e privata incolumità".

 

NOLA: CONTINUA L’EMERGENZA RIFIUTI

rifiuti-piazzolladi Rifiutarsi by ilcazziblog – 10 agosto 2015 - Diverse sono le segnalazioni di cittadini che ci sono arrivate fin dal mese di giugno e, girando per la città, è difficile non notare quanto la situazione sia ormai diventata insostenibile.
Ormai rifiuti di ogni sorta usurpano in modo quasi costante parte delle stradine laterali dell'antico centro storico cittadino, ma anche luoghi meno periferici, come piazza d'Armi, via Amilcare Boccio, via Anfiteatro Laterizio, o le vie secondarie che attraversano i quartieri della Polveriera, della Stella e della Gescal. Nominiamo giusto alcune zone, ma la lista potrebbe continuare ancora a lungo, soprattutto spostandosi nelle strade di campagna che portano alle frazioni di Polvica e Piazzolla, dove l'emergenza ambientale e sanitaria è ormai perenne.
Questa volta prendiamo ad esempio via Sarnella, una delle tante vie di Nola che si trova in queste condizioni, che ci permette di toccare con mano le conseguenze dei pessimi risultati raggiunti dall'attuale amministrazione sul tema della gestione dei rifiuti.
Il sito in questione era già stato segnalato dal nostro gruppo ben 3 anni fa. E com'è possibile vedere, al di là della solita e monotona propaganda comunale, nulla è cambiato.
Camminando lungo la strada è possibile notare diverse tonnellate di rifiuti di ogni tipo: dagli urbani a quelli speciali, da quelli pericolosi ai resti di roghi tossici. Nella fattispecie parliamo di televisori, tessuti, bottiglie di vetro, rifiuti edili e diversi chili d'eternit, il quale contiene amianto. Sottolineiamo in particolar modo la presenza dei resti di roghi tossici e dell'eternit, ricordando che le polveri di amianto sono estremamente pericolose per la salute pubblica e possono generare il cancro.
Non ci stancheremo mai di ripetere che focalizzarsi unicamente su saltuarie rimozioni dei rifiuti è sempre controproducente, quando non si abbina il tutto a progetti di controllo e monitoraggio continuo del territorio. Così come hanno già dimostrato i fallimentari progetti delle Guardie Ambientali di Fare Ambiente, oppure le fantomatiche Task Force comunali. Inoltre, queste operazioni alla lunga producono solo danni economici ai fondi pubblici comunali.
Per il resto, dopo 6 anni di ininterrotta amministrazione, ci aspetteremmo dal sindaco Geremia Biancardi e dall'Assessore all'Ambiente Luciano Parisi una presa di coscienza del reale ed un rapido cambio di direzione, se non addirittura un passo indietro. Ma il potere, si sa, è il più grande collante mai inventato. Il resto sono solo chiacchiere da spiaggia.

Casamarciano / Guerra ai roghi agricoli: Manzi scrive al Prefetto di Napoli.Multe fino a 10mila euro per chi dà fuoco a residui vegetali

manzi andrea C.S. - Casamarciano - 1 agosto 2015 - Multa fino a diecimila euro e denuncia per chi dà fuoco ai residui vegetali della potatura ed a foglie e sterpaglie. Così il Comune di Casamarciano si adegua al decreto regionale numero 123 del 3 luglio scorso che vieta i roghi agricoli e impone lo stop assoluto ai falò appiccati dagli agricoltori.
L'ente guidato dal sindaco Andrea Manzi è il primo Comune dell'area nolana ad avere emesso un avviso pubblico attraverso il quale ricorda a piccoli e grandi agricoltori il divieto imposto dalla Regione Campania, minacciando multe da 1032 a 10329 euro per i trasgressori, fino alla denuncia nel caso si configuri un reato più grave. Ma accanto all'avviso pubblico, il sindaco Manzi ha deciso anche di scrivere al Prefetto di Napoli Gerarda Pantalone per chiedere l'intervento dell'Ufficio territoriale del Governo proprio sulla spinosa questione dei roghi agricoli. Il primo cittadino in particolare chiede al Prefetto di intervenire presso quei Comuni in cui i sindaci hanno pubblicato ordinanze che consentono l'accensione dei roghi in fasce orarie precise.
"Queste ordinanze 'selvagge'- si legge nella missiva firmata dal primo cittadino - che stabiliscono orari diversi tra territori confinanti non fanno che rendere inutile l'operato di Comuni come il mio in cui invece è fatto espresso divieto, in conformità con quanto disposto dalla Regione, di bruciare foglie e quant'altro. E' per questo che le scrivo, in qualità di primo cittadino di un paese in cui si fa rispettare il decreto regionale e si è severi contro i trasgressori, ma che è costretto a subire i 'fumi' di chi quei roghi li accende a pochi chilometri di distanza, in un altro Comune in cui è consentito. Le chiedo di intervenire affinché vengano vietate le ordinanze con 'finestre orarie' e si imponga una unica disciplina per territori morfologicamente uniformi come il Nolano".

MARIGLIANELLA: ISOLA ECOLOGICA OPERATIVA CON AREA DI CONFERIMENTO DEI PNEUMATICI FUORI USO

Ordinanza del Sindaco in sintonia con il "Patto per la Terra dei fuochi".

Mariglianella - eco C.S. - 31.07.2015 - A Mariglianella è operativa l'area di conferimento dei PFU (pneumatici fuori uso) abbandonati lungo il territorio comunale, oltre a quelli conferiti da utenze domestiche. A tale proposito il Sindaco di Mariglianella, Felice Di Maiolo, aveva emanato, con n. 22 del 4 maggio, l'Ordinanza contingibile ed urgente, ai sensi dell'articolo 54 del Decreto Legislativo n. 267 del 2000, richiamando la deliberazione di Giunta Comunale n. 167 del 2014 avente ad oggetto "Autorizzazione all'esercizio e consegna dell'Isola Ecologica sita in Via Salvatore Quasimodo" ed attivando, subitaneamente, la ditta "L'Igiene Urbana" titolare del servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti solidi urbani a Mariglianella.
Per "pneumatici fuori uso", secondo il dettato dell'articolo 2 del Decreto Ministeriale dell'11 aprile 2011, n. 82 si devono intendere «gli pneumatici, rimossi dal loro impiego a qualunque punto della loro vita, dei quali il detentore si disfi, abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi e che non sono fatti oggetto di ricostruzione o di successivo riutilizzo»;
Il Sindaco Felice Di Maiolo e l'Assessore all'Ambiente, Valentina Rescigno, hanno dichiarato che «l'impegno per la tutela della pubblica e privata incolumità con questa azione di rimozione e raccolta controllata dei pneumatici abbandonati sul territorio comunale è da noi riconfermato. Il tutto nel rispetto del protocollo d'intesa del "Patto per la Terra dei Fuochi"che ci vede fra i sottoscrittori nel condiviso gesto partecipativo di Enti, Istituzioni ed Autorità ad una concreta azione di contrasto al fenomeno dei roghi dei rifiuti abbandonati che tanto male hanno fatto alle popolazioni delle province di Napoli e Caserta».
In Campania, che è fra le regioni con più elevato livello di raccolta di PFU, per l'anno 2014 sono state raccolte 2.376 tonnellate. Il problema ambientale derivante dallo smaltimento dei pneumatici fuori uso è dovuto alla caratteristica dei materiali, alle dimensioni, alla scarsa biodegradabilità ed alla facilità di combustione dei pneumatici.
Per evitare questo rischio, a Mariglianella è operativa l'area di conferimento PFU presso l'ampia ed attrezzata Isola Ecologica di Via Salvatore Quasimodo.

 

BAIANESE-ALTO CLANIS / DIFFERENZIATA: SPERONE E BAIANO LEADER PROVINCIALI

I dati dell'Osservatorio sulla raccolta rifiuti della Provincia di Avellino di tutti i paesi dell'Avellano-Baianese

avella 2N.R. - 02.07.2015 - Crescono le percentuali della raccolta differenziata nell'ex Mandamento Baianese. I dati dell'Osservatorio sulla raccolta rifiuti della Provincia di Avellino confermano i progressi dei Comuni del Baianese-Alto Clanis con numeri al rialzo nel 2014 rispetto al 2013.
raccolta-differenziataProgrediscono tutti i comuni, e questo dato va a premiare il lavoro svolto dalle istituzioni che hanno profuso massimo impegno con apposite campagne di sensibilizzazione.
In tutto il territorio la miglior percentuale di raccolta differenziata nel 2014 premia il comune di Sperone, che sfiora quasi il 100% di differenziazione. Elevate sono anche le percentuali di indifferenziato e discorso analogo vale anche per Baiano. I due comun, cioè,i sono quelli con la percentuale più alta a livello provinciale. Il Comune ultimo nella graduatoria, con percentuali comunque ragguardevoli, è quello di Quadrelle.
Ecco i dati comune per comune del Baianese.

                         PERCENTUALE DIFFERENZIATA        PERCENTUALE INDIFFERENZIATO
                       Anno 2008   Anno 2013   Anno 2014   Anno 2008   Anno 2013   Anno 2014
AVELLA            35,14%        60,89%         73,75%         64,86%        39,11%        26,25%
BAIANO            46,10%        88,84%         90,89%          53,90%        11,16%        9,11%
MUGNANO        52,08%       58,72%         64,49%         47,92%        41,28%        35,51%
QUADRELLE    14,19%        57,87%         63,93%         85,81%       42,13%         36,07%
SIRIGNANO      30,02%       68,26%         71,02%         69,98%        31,74%         28,98%
SPERONE         54,66%       53,69%         97,01%        45,44%        46,31%           2,99%

Tuttavia, quello che non quadra è il fatto che i cittadini di quello che ora si chiama Unione dei Comuni Baianese.Alto Clanis non usufruiscono di nessun beneficio concreto , cioè non ci sono dei risparmi per quanto riguarda la tassa della spazzatura, anzi in alcuni casi si registra un considerevole aumento.
Quello della spazzatura potrebbe essere uno dei cavalli di battaglia dell'appena nata Unione dei Comuni. Potrebbe portare, associando il servizio, dei benefici concreti, dal punto di vista della diminuzione della tassa, per tutti i cittadini e, nello stesso tempo, renderebbe concreta e utile l'Unione agli occhi ed alla tasca degli abitanti di tutti e sei i Comuni.

 

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