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L’AI nel mondo del lavoro e le nuove sfide del sindacato

Il mondo delle tecnologie e innovazioni ci prospetta nuove sfide, ma in futuro saremo pronti a sfide robotiche? Quali scelte, quali ripercussioni ci saranno nelle nostre vite e quali modelli lavorativi e professionali verranno richiesti. L’intelligenza artificiale come cambierà le nostre vite? Sono queste le domande che bisogna porsi e a cui dobbiamo una risposta.

untitledmcferrara – 30.09.2019 - Non c’è futuro senza memoria. Per comprendere l’evoluzione che stiamo assistendo dobbiamo fare un passo indietro. Nel 1996 il calcolatore Ibm Deep Blue battè, per la prima volta a scacchi. Il Campione del Mondo in carica, Garry Kasparov. Nel 2008 AlphaZero, l’evoluzione dell’algoritmo AlphaGo di Deep Mind che l’anno prima aveva battuto il campione cinese di Go, vinse contro altre intelligenze artificiali.

imagesXUWYIOK2L’ultima versione della AI di DeepMind, AlphaZero è capace di diventare maestra di scacchi e vincere senza alcun intervento umano; in 9 ore Alphazero ha raggiunto capacità tale da poter sconfiggere il calcolatore più potente. In futuro le tecnologie non svolgeranno solo compiti pesanti e ripetitivi, servizi domestici, sostituire gli esseri umani in catena di montaggio o al Fast food, ma anche come Sex robot (abbreviati in Sex-bot, Umanoidi Hi-tech) di ultima generazione, progettati e sviluppati per tracciare, e poi oltrepassare, le nuove frontiere del piacere.

imagesEWZBH1CFImportanti esempi si ravvisano nel campo medico-chirurgico, in ufficio, nella sicurezza degli ambienti pubblici, col riconoscimento facciale creando non pochi problemi in materia di violazione della privacy. L’intelligenza artificiale e i software, di cui saranno dotati questi robot, gli permetterà di interagire con le persone, per esempio ricevendo e rispondendo a stimoli vocali, visivi o tattili, e sostenendo semplici conversazioni. Sapranno riconoscere l’interlocutore, ne comprenderanno lo stato d’animo e impareranno a conoscerne gusti e preferenze. Secondo una stima, al 2020 in uno studio presentato al World Economic Forum di Davos la diffusione di tecnologie di nuovissima generazione sarà un vantaggio competitivo crucialePer l’economia mondiale globale, ciò si tradurrebbe in una crescita dei profitti pari a 4,8 trilioni di dollari. Per fare un esempio, in un’azienda medio-alta, ciò equivale a 7,5 miliardi di dollari di ricavi e a un aumento di profittabilità pari a 880 milioni di dollari; i ricavi delle imprese potrebbero crescere del 38% entro il 2020, a patto che investano sull’intelligenza artificiale e su un’efficace cooperazione uomo-macchina.

ISTATL’ISTAT nel mese di luglio pubblica i dati sulla produzione industriale nazionale, il fatturato è calato dello -0,5%, ordinativi – 2,9%. Il piano Industria 4.0 alle imprese italiane, ha permesso, in termini d’investimento di tecnologie abilitanti d’investire 10 miliardi di euro, una cifra enorme, con cui molte aziende hanno cambiato volto e sono diventate più forti, nonostante la crisi. I punti deboli sono la necessità di personale qualificato, capace di utilizzare queste macchine, conseguentemente la necessità di una riforma che permetta una valorizzazione dell’istruzione di istituti tecnici che fecero grandi la Lombardia e il nord Italia, già alla fine dell’800. Ad oggi, purtroppo il manifatturiero in Italia ed in Europa, rischia di rimanere schiacciato nella lotta commerciale tra America e Cina. Se la situazione attuale, potesse compararsi al calcio, purtroppo, le aziende della grande distribuzione non sono simili. Non basta cambiare la proprietà o l’allenatore per avere immediatamente una svolta.

imagesCOLLPWEDNonostante gli incontri con le organizzazioni sindacali, il quadro sembra delinearsi con maggiore nebulosità. La posta in gioco resta altissima e perdere tempo non credo giovi a nessuno. Il sindacato di categoria si trova di fronte ad un nodo gordiano che però dovrà sciogliere, in un modo o nell’altro, in tempi ragionevolmente brevi. Da una parte del tavolo un’azienda o meglio un insieme di imprenditori che, forte dei risultati ottenuti fino ad ora nel loro lavoro, stanno gettando il cuore oltre l’ostacolo in un’operazione sicuramente al limite delle capacità gestionali per chiunque. Dall’altra, un sindacato di categoria che non si è mai misurato con quella che, allo stato, resta una scommessa su cui si gioca la credibilità e il prestigio fatti dal numero di persone coinvolte, dalle problematiche organizzative, costi e gestionali all’interno di un’operazione che vede una multinazionale, la sua cultura e tutto ciò che ha costruito nei suoi trent’anni di permanenza nel nostro Paese essere messi in discussione in pochi mesi. C’è sicuramente la consapevolezza della gravità della situazione ma il riposizionamento comporta passi concreti e inevitabili anche sul costo del lavoro quindi sul livello degli organici, sulle loro condizioni contrattuali e sulle modalità di impiego. Credo sia interesse anche del sindacato procedere all’interno di un quadro di riferimento generale.

images0H42I2P1A mio modesto parere l’approdo finale di un’operazione di questa portata dovrebbe essere l’uscita da tutta la contrattazione in essere (nazionale e aziendale) di entrambe le realtà puntando decisamente ad un contratto nazionale/ aziendale ex novo ed esclusivo, che risponda alle esigenze e alle specificità di un grande azienda nazionale. La presenza di più contratti nazionali (Confcommercio, Federdistribuzione, Confesercenti, Coop ecc, ecc.) e la stessa contrattazione aziendale, sono fonte di contraddizioni che potrebbero essere superate solo facendo un deciso passo in avanti. Le grandi imprese, nel quadro del dibattito che si aprirà sul salario minimo e sul futuro dei modelli contrattuali, dovrebbero avere la possibilità di ridisegnare, intorno alle proprie esigenze, un rapporto di lavoro più moderno dove l’impegno personale, la realizzazione degli obiettivi di business, i livelli di collaborazione, le tutele e nuovi modelli di welfare consentano di superare la vecchia cultura, tipici dei contratti nazionali e aziendali oggi in essere.

imagesDTKUBWMFL’alternativa, purtroppo, è già scritta. Il sindacato ha davanti a sé un bivio. In passato si è spesso accontentato di considerare come una vittoria aver impedito o rallentato le determinazioni aziendali. Se scegliesse, in questa vicenda, di comportarsi in modo analogo si rinchiuderebbe in un angolo da cui difficilmente potrà uscirne. Altra cosa è affrontare la partita in campo aperto. I problemi ci sono, le alternative, purtroppo no. Occorre saper declinare con consapevolezza e determinazione all’interno di un percorso che preveda cosa fare subito, come gestire al meglio le inevitabili contraddizioni, cosa fare per chi dovrà lasciare l’azienda ma anche le possibili contropartite future. La vecchia azienda con la sua cultura, i suoi tempi e le sue contraddizioni non esiste più. Ha lasciato il campo ad un’altra storia. Tutta da scrivere. Possibilmente insieme.

CESESecondo il CESE, Il sindacato entra nel vivo del dibattito dell’intelligenza artificiale, perché con il suo utilizzo, ci saranno ricadute sul mercato unico (digitale), sulla produzione, sul consumo, sull’occupazione e sulla società. L’IA non inciderà soltanto sulla quantità di lavoro disponibile, ma anche sulla natura di quello esistente. I sistemi di IA offrono sempre maggiori possibilità di seguire e monitorare i lavoratori, il che può mettere in discussione l’autonomia e il rispetto della privacy. Già oggi, il lavoro viene spesso definito e ripartito da algoritmi, senza alcun intervento umano, e questo ha un impatto sulla natura del lavoro e sulle condizioni di lavoro. Il ricorso ai sistemi di IA comporta il rischio di impoverimento delle attività e la perdita di competenze importanti.

imagesBUOKGWZVNecessita che i sistemi di Intelligenza Artificiale siano trasparenti, comprensibili e controllabili, e che il loro funzionamento sia rendicontabile anche a posteriori. Occorre, inoltre, stabilire quali processi decisionali possano o non possano essere lasciati ai sistemi di IA e in quali casi debba essere auspicabile o richiesto l’intervento umano. Lo sviluppo dell’IA solleva numerosi interrogativi di ordine etico. Che influenza ha l’IA autonoma (in grado di apprendere) sulla nostra integrità personale, autonomia, dignità, indipendenza, uguaglianza, sicurezza e libertà di scelta? In che modo si può garantire che le nostre norme fondamentali, i nostri valori e i diritti umani siano rispettati e salvaguardati?

images3DY88T22Nel panorama nazionale e internazionale, le voci di rappresentanti sindacali che rivendicano un ruolo proattivo nella gestione dell'innovazione sono molteplici. Merita, sicuramente attenzione, il progetto “Arbeit 2020”, per certi versi pioniere nella promozione di un approccio proattivo dei consigli di fabbrica, alla trasformazione digitale. Lo scopo principale di “Arbeit 2020” è, infatti, quello di fornire ai membri dei consigli di fabbrica le capacità per gestire i processi di innovazione e sviluppo digitale nei luoghi di lavoro. Nonostante l’industria continuerà a rappresentare una solida base della nostra economia, è necessario mettere al centro le persone, che significa: trasmettere l’idea che la persona è protetta e valorizzata dal gruppo di cui fa parte, e non dominata da questo.

Coinvolgimento paritetico lavoratoriLimitate sono le notizie sulle sperimentazioni già attuate in questa direzione. Ambientate rispettivamente in Italia e Germania, le esperienze della FIM-CISL di Brescia e della IG Metall della Renania Settentrionale-Vestfalia rappresentano due primi tentativi di concretizzare l'obiettivo di una progettazione partecipata da azienda e rappresentanze, dell'innovazione. Dal confronto tra le due iniziative non solo emergono differenze riconducibili ai diversi sistemi di capitalismo e assetti di relazioni industriali, ma è possibile tratteggiare linee di sviluppo comuni, come la comparsa di nuovi attori, la richiesta di competenze progettuali per la rappresentanza, l'allargamento dell'area d’interazioni oltre il perimetro della negoziazione. L'approfondimento di queste direttrici evolutive stimola una riflessione sui possibili contorni di nuove relazioni industriali che, superando il contrattualismo di breve termine e integrando una prospettiva di lungo periodo, sappiano contribuire alla progettazione dell'innovazione con un adeguato grado di dinamismo, flessibilità e fiducia tra le parti.

images9Y2XLV2PL’organizzazione sindacale può certamente contribuire a questo processo, a patto però di sapersi rinnovare al suo interno, abbandonando gli aspetti più tradizionali della sua struttura, gerarchica e centralizzata, per adottare pratiche di reale apertura e coinvolgimento delle persone. Complessi algoritmi aziendali non possono rimanere nascosti nelle segrete vie del bussines economy, si corre il rischio di sottrarre ai sindacati e, di conseguenza, ai lavoratori uno spazio per co-determinare il proprio ruolo nel processo produttivoInsomma, se da una parte potremmo avviarci verso orizzonti di maggiore obiettività e trasparenza lavorativa, dall'altra potremmo desindacalizzare alcune forme o modalità di lavoro con risultati molto incerti e particolarmente esposti a usi non proprio leciti di questi sistemiAnche il mondo del lavoro ha bisogno di un algor-etica per evitare delle nuove forme di sfruttamento.

Area nolana: Nuovo incontro di sindaci per formare il sub-ambito intercomunale per i rifiuti con l’obiettivo della chiusura del ciclo integrato dei rifiuti in auto-sufficienza sul territorio

In serata, nella sede dell’Agenzia di sviluppo intercomunale, a Camposano, confronto aperto tra sindaci e amministratori dellarea nolana per la formazione del sub-ambito distrettuale. Il programmato allestimento dell’impianto di compostaggio nel territorio di Marigliano, lo Stir operante a Tufino e il Termovalorizzatore di Acerra tasselli basilari per la filiera del trattamento-rifiuti a chilometro zero. 

agenziaareanolaGianni Amodeo - 10\09\19 - Dall’assemblea di sindaci e amministratori dell’area nolana, indetta dal sindaco Severino Nappi e svoltasi nel palazzo comunale, a Comiziano, a quella della scorsa settimana nella Sala di rappresentanza dell’Agenzia di sviluppo intercomunale, a Camposano, in serata - alle ore 18,00- replica dell’assemblea, convocata dal presidente del Tavolo di concertazione, l’avvocato Antonio Carpino, sindaco di Marigliano, nella sede agenziale di via Trivice d’Ossa.

economia circolare ftlia riSotto i riflettori di analisi, il “che fareper il varo del sub-ambito distrettuale per attuare il ciclo integrato dei rifiuti in autonomia a servizio dei Comuni del territorio. Una scelta di coesione, che guarda al contesto quale unica entità, in cui la pratica associata dei servizi costituisce non solo un passaggio obbligato per le economie di scala ch’è in grado di generare, ma anche un fattore di buona e normale amministrazione, se solo si tengono presenti gli oneri crescenti da sostenere proprio per la gestione dei rifiuti, come si registra da qualche mese, inviati fuori-regione.

06 Paenzano1 2Il sub-ambito prefigurato - nel rispetto degli obblighi di legge per gli obiettivi minimi di differenziazione, ri-ciclo e ri-uso da attuare entro il 2020-  sarà calibrato su una popolazione di circa duecentomila abitanti e risulterebbe una costola dell’Ente d’ambito nolano-vesuviano-stabiese, la cui popolazione complessiva supera un milione di abitanti. Sarebbe un sub-ambito con servizi agevoli da programmare e gestire, con due elementi, per dir così, di forza, quali sono l’impianto dello Stir di Paenzano di Tufino e la struttura della termovalorizzazione di Acerra; due Acerra termovalorizzatore 400x260elementi esistenti da tempo e che, tra qualche anno, saranno integrati dall’impianto di compostaggio di  media taglia, il cui allestimento attuativo è programmato nel territorio comunale di Marigliano, alla luce della manifestazione d’interesse deliberata dall’amministrazione comunale, guidata Carpino sindaco Mariglianodal sindaco Carpino, accogliendo il bando specifico della Regione - Campania.

E quello del compostaggio, è l’impianto che salderà la filiera impiantistica del ciclo integrato - Stir e termovalorizzatore - considerato che la frazione organica trattata costituisce la gran massa dei rifiuti prodotti sul territorio, specie per le utenze domestiche, al di là della soglia del 60/65%. Ed è la massa che per essere trattata viene inviata fuori regione, con esborsi economici pesanti, che diventano tributi locali parimenti onerosi, non essendo stata mai realizzata in Campania un’efficiente e adeguata rete d’impianti pubblici.

Rifiuti Veneto produzione e gestioneE va da sé che è massa trasformata in fertilizzante utilizzabile in agricoltura, così come, di passaggio, sarà anche opportuno considerare che il trasporto - per lo più su gomma - fuori regione dei rifiuti della sola frazione organica per i bilanci di tutti i Comuni della Campania ha comportato nel giro di tre anni costi per 400 milioni di euro, secondo le risultanze del rapporto della commissione parlamentare d’inchiesta per il contrasto alle eco-mafie del 2017.

E gli impianti destinatari dei … flussi turistici dei … rifiuti organici sono attivi soprattutto nel Veneto, utilizzando in … proprio il compost-fertilizzante prodotto.

Sono indicazioni e cifre da capo-giro che fanno riflettere, ma anche e soprattutto sollecitano ad agire nel segno della buona amministrazione, che per l’area nolana rendono utile la scelta del varo del sub-ambito in autosufficienza che pare costituire una prospettiva largamente condivisa, per attuare il ciclo rifiuti a chilometro-zero, con ricadute positive in termini ambientali ed economici.

E l’incontro di questa sera permetterà di conoscere meglio e più nettamente le linee portanti della situazione in atto.

Sarà potenziata la viabilità sull’asse Mugnano del Cardinale-Baiano-Sperone-Avella

O.K. della Provincia di Avellino per la realizzazione del secondo lotto dei lavori per il by-pass della 7-bis

variante 1Gianni Amodeo - 28\ 07\ 19 - L’importo dell’intervento, compresa la realizzazione dell’opera, vale quattro milioni e 380 mila euro circa, per due milioni e mezzo a base d’asta, con finanziamento d’immediata spendibilità a carico dell’amministrazione provinciale di AvellinoE’ il dato economico-contabile che emerge dalle risultanze dello studio di fattibilità, per attivare il cantiere del secondo lotto dei lavori connessi con l’allestimento della “variante” della S. S .7-bis nei territori di Baiano, SperoneAvella, in linea di prosieguo e continuazione con il tracciato programmato per il primo lotto di lavori già completato e in esercizio da oltre un anno nel territorio di Mugnano del Cardinale, sulla direttrice di via San Silvestro, a cui si rapporta l’area dedicata al Piano degli insediamenti produttivi che fa capo all’Ente di piazza Umberto I. 

untitledIl provvedimento, sottoscritto dal presidente dell’Ente di palazzo Caracciolo, l’avvocato Domenico Biancardi, segna la conclusione dell’iter progettuale per realizzare la struttura di “variante”, funzionale al potenziamento e al miglioramento di utilizzo della viabilità del territorio dell’Unione intercomunale, di cui è fulcro il casello autostradale di via Calabricita, a Baiano. E’ l’atto, con cui si danno ordinarie risposte risolutive alle criticità che sono venute crescendo nel corso degli ultimi decenni nelle aree attraversate dalla S .s della 7-bis, con assetto ambientale gradualmente trasformato per l’espansione del “costruito” e dei correlati indici d’urbanizzazione ; criticità marcate per i residenti frontisti dell’importante arteria,  esposti all’ inquinamento acustico ed atmosferico, generato dall’incremento costante del traffico veicolare e degli automezzi pesanti  nei collegamenti tra l’area metropolitana di Napoli e Avellino.

cmtqVDEybDlpT09UbTllQVZKWXBadnZQUUZKaTFoUno5UHpMMkVvarianteIn realtà, il completamento della “variante”, con l’esecuzione dei lavori del secondo lotto, corrisponde all’obiettivo di dividere le correnti del traffico extra-urbano e del trasporto-merci, da immettere sul tracciato della “variante”, e i flussi della circolazione  veicolare urbana; correnti e flussi, che, allo stato attuale, sono canalizzati sulla S. s. della 7-bis, di fatto inglobata – come arteria “interna” - nei centri abitati e nelle aree d’espansione edilizia previste dagli strumenti di pianificazione urbana dei Comuni interessati.

casello di Baiano A16 1E’ il quadro di situazioni di fatto, che dà senso e motivazione alla delocalizzazione della S. s. della 7-bis con proiezione verso l’A-16 ai piedi del Bosco urbano dArciano, il … Bosco fuori-porta per le comunità locali, restituendo, al contempo, il tracciato storico della stessa 7-bis all’originaria funzione di arteria urbana. Un by-pass di “variante” che corre, tra Mugnano del Cardinale all’altezza della “rotonda” della 7-bis e il territorio di Avella, ricadente nella frazione del Purgatorio, sempre sulla 7-bis. Una linea che marca l’area comprensoriale, racchiusa tra la Valle dellAlto Clanio e la Valle munjanense.

autostrada casello di Tufino 3Un punto di svolta, che costituisce anche il coronamento delle iniziative sviluppate nel corso degli anni da cittadini e associazioni, con istanze variamente espresse, per fronteggiare le criticità della S.s. 7-bis, in particolare - a Baiano - dallo storico “Comitato di via Nazionale” e in pubblici convegni promossi dal Circolo “LIncontro” con la partecipazione di amministratori locali e provinciali nel palazzo comunale.

, il by-pass da completare, che dovrebbe essere significativo riferimento - e naturalmente  tutt’altro che unico, essendo necessarie la volontà politica- per la rimodulazione e la ridefinizione della pianificazione urbanistica delle amministrazioni interessate in atto, con il primario obiettivo di contenere al massimo possibile il consumo dei suoli agrari, che  già hanno subito sull’intero comprensorio un massiccio e drastico ridimensionamento, dando “spazio” ad insediamenti abitativi sovradimensionati rispetto ai reali fabbisogni sociali.    

Area nolana: Sub- ambito ottimale dei rifiuti, con l’obiettivo dell’autosufficienza

Convocato per martedì- 3 settembre, alle ore 18,00 il Tavolo di concertazione dei sindaci nella sede dell’Agenzia di sviluppo intercomunale, a Camposano, per mettere a punto la strategia d’organizzazione del ciclo integrato di raccolta, smaltimento e ri-uso sul territorio, evitando dipendenze extra-regionali. Una prospettiva di buona amministrazione sul piano sia delle politiche ambientali che delle riduzioni tariffarie per i cittadini. In dirittura d’arrivo l’allestimento dell’impianto di piccola \ media taglia per il compostaggio nella piana di Boscofangone, programmato dalla Regione-Campania, a Marigliano.

Comiziano MunicipioGianni Amodeo - 03008\19 - E’ stata davvero proficua e importante, l’interlocuzione sviluppatasi nell’aula consiliare del palazzo comunale a Comiziano, con l’attiva partecipazione di sindaci e amministratori dell’area nolana; interlocuzione, promossa dal sindaco Severino Nappi, per fare il punto e, al contempo, per indicare linee di Severino Nappi sindaco di Comizianocondivisa azione strategica  per superarle in modo compiuto; criticità innescate da miasmi e maleodoranti esalazioni, provenienti dal ciclo lavorativo dell’impianto di trito-vagliatura dei rifiuti, operante a Paenzano di Tufino; criticità accentuatesi da alcune settimane e che condizionano gravemente l’ eco-vivibilità del territorio, penalizzando le comunità cittadine.

Uno stato di sofferenza che rende irrespirabile l’aria, consegnando all’attualità di questi giorni analoghe situazioni di eco-vivibilità negata protrattesi per lungo tempo -tra gli anni ’80 e ’90 e in larga parte del primo decennio del secolo- prima per effetto delle due mega-discariche in esercizio nella stessa località, Acerrra termovalorizzatoresuccessivamente dismesse e bonificate, cedendo il … passo  alla realizzazione dell’impianto per la produzione del combustibile derivato dai rifiuti, destinato al termovalorizzatore di Acerra

Una struttura, che, però, non ha mai funzionato secondo gli scopi di destinazione industriale, essendo  tato trasformata in un’anomala  maxi discarica – così com’è avvenuto per i restanti sei impianti per il Cdr regionali, generando lo scandalo gestionale, tecnico ed amministrativo, oltre che di aggressione ambientale costituito dai sette milioni di tonnellate di eco balle, confezionate nei Cdr discariche, assolutamente inutilizzabili per la termovalorizzazione che genera energia elettrica, per la cui rimozione non ancora completata sono impegnate risorse economiche pubbliche per centinaia di milioni- finendo per  trattare i  rifiuti del “tal quale”, permanendo la “differenziazione” su bassi indici in tutta la Campania; “differenziazione“, che, con la trasformazione degli impianti di Cdr in strutture di trito vagliatura e con la messa in funzione il primo marzo del 2009 del termovalorizzatore di Acerra e con i pochi impianti pubblici e privati di compostaggio in esercizio, ora soltanto in media si aggira sulla soglia del 53%. Una soglia decisamente irrisoria.

paenzano 2 735x400E sulle cause delle criticità di questi giorni, prospettate nel confronto alcune ipotesi, riconducibili al comune denominatore della pressione a cui è sottoposto lo Stir di Paenzano, a cui affluiscono ingenti quantitativi di materiali della frazione del secco indifferenziato da trattare, con alte percentuali della frazione umida, al di là della norma. E si tratta di ipotesi di buon senso comune, mentre risultavano utili nell’interlocuzione le valutazioni di ordine tecnico-scientifico del fenomeno contingente, in via di risoluzione, grazie al recupero della normalità funzionale dell’impianto. 

                          Le opportunità della filiera impiantistica

                         Tutela dell’ambiente ed economie di scala   

Manzi Casamarciano IMG 20190226 WA0000Aspetto, tuttavia, di prospettiva e con sicura rilevanza politica ed amministrativa emerso dall’interlocuzione, è certamente la convergenza sul principio di autosufficienza da garantire ai Comuni dell’area nolana per il ciclo rifiuti; principio da tradurre concretamente nell’organizzazione del sub-ambito distrettuale, distinto dalla mappa dell’attuale Ente d’ambito di riferimento, a cui Gaetano Minieri stampaafferiscono una sessantina di Comuni della vasta area torrese-stabiese. Un sub-ambito da organizzare, calibrandolo sulle esigenze dei Comuni dell’area che formano la Società pubblica per azioni, di cui l’Agenzia di sviluppo del territorio è organo di consulenza e strumentale. Una prospettiva di convergenza unanime, ben rappresentata negli Antonio Carpino Marigliano imagesZ91DLDFTinterventi dell’avvocato Andrea Manzi, sindaco di Casamarciano e presidente dell’Ente d’ambito, dell’ingegnere Gaetano Minieri, sindaco di Nola, e dell’avvocato Antonio Carpino, sindaco di Marigliano. E, per la chiusura in autosufficienza sul territorio il ciclo-rifiuti, va evidenziato che tra qualche anno potrebbe essere già a regime l’impianto industriale di piccola \ media taglia per il compostaggio della frazione organica che sarà allestito nella piana di Boscofangone nel territorio di Marigliano. Una realizzazione- e va ricordato che la gran massa dei rifiuti prodotti sul territorio è 17 stir tufinocostituita dalla frazione organica\umida- per la quale l’amministrazione comunale ha espresso con delibera consiliare la manifestazione d’interesse, recependo lo specifico bando emesso dalla Regione-Campania lo scorso anno.

L’istituendo sub-ambito, in questa visuale, si rapporterebbe allo Stir di Paenzano di Tufino, al termovalorizzatore di Acerra e all’impianto di compostaggio di Marigliano. Tre tasselli che ne garantirebbe in pieno l’autosufficienza. Una scelta di buona amministrazione, che garantirebbe anche sostanziose riduzioni della Tari, oltre che un significativo tributo alle sane politiche ambientali, riducendo i costi dei trasporti fuori-regione che proprio per la frazione umida lievitano costantemente.

Agenzia Area Nolana sede di CamposanoLa tematica dell’istituendo sub-ambito per la gestione virtuosa del ciclo rifiuti, sarà al centro del Tavolo di concertazione dei sindaci della Società pubblica per lo sviluppo del territorio, in programma martedì- 3 settembre alle ore 18,00- nella sede agenziale di via Trivice d’Ossa, a Camposano.

Centro Autistico Avellino: Il volto della vergogna tra indifferenza e ipocrisia della politica

ALAIA: la settimana prossima a Roma per protestare davanti alle istituzioni repubblicane.

Centro acustico di AvellinoN.R. – 30 luglio 2019 - Centro autistico di Avellino. E’ l’ennesima presa in giro della politica che non riesce a dare concretezza all’apertura della struttura che in tanti attendono per poter fruire dei relativi servizi. Alla luce dei lavori, ancora non completati, del plesso di Avellino non è tardata la riflessione dell’ex sindaco di Sperone il Dott. Salvatore ALAIA che in tutto questo tempo ha sempre seguito, con la dovuta attenzione e la giusta tensione, l’evoluzione di una vicenda che non trova, ancora, la parola FINE. A corollario della sua riflessione c’è pur sempre un dato sintomatico di una gestione complessa e articolata qual è stata fino ad oggi quella del Centro Autistico di Avellino che ha iniziato il suo irto cammino nel lontano 2007 con la posa della prima pietra.

irpinia 2 500x500 cAlaia, in tutti questo tempo lunghissimo, ha sempre pungolato, talora in modo irriverente, i vertici della sanità Regionale e Comunale, richiamando tutti, compreso gli esponenti istituzionali e i politici locali, ciascuno per le specifiche competenze, alle proprie responsabilità soprattutto in relazione al ruolo rivestito o occupato e schierandosi sempre dalla parte delle famiglie che vivono il dramma di questa problematica che clinicamente, sembra, non avere uno sbocco positivo. Oggi tutto tace di nuovo e questo silenzio della politica, soprattutto negli ultimi tempi, viste le condizioni in cui versa la struttura, è davvero assordante e disturba la quiete della coscienza di chi come Salvatore ALAIA si batte per l’apertura immediata.

Salvatore Alaia imagesMMN08703La mia non vuole essere una sterile polemica ma una riflessione seria sulla necessità di accelerare i tempi di ultimazione e consegna della struttura di Avellino della quale si è in attesa da troppo tempo. Ci siamo persi e ritrovati dietro questioni giuridiche e legali, ci si è scontrati su valutazioni di opportunità circa lo spostamento o la delocalizzazione di altre attività cliniche nel Centro. Ora, che finalmente, pareva intravedersi la luce in fondo al tunnel per tante famiglie e per tutti coloro che soffrono di autismo che possono fruire di servizi e terapie essenziali in grado di migliorare la qualità di vita la questione sembra riproporre gli stessi scenari tra immobilismo e indifferenza. Mi rivolgo perciò al Governatore della Regione Campania De LUCA che dopo la bella vetrina e lo spot offerto con le UNIVERSIADI può e deve dedicarsi alla soluzione di questa annosa questione; mi rivolgo alla direttrice dell’ASL Maria Morgante che deve attivarsi per la gestione del servizio ed infine mi rivolgo al neo sindaco di Avellino Gianluca FESTA che benché eletto nell’ ultima tornata delle amministrative conosce bene la problematica come amministratore del Comune di Avellino anche se, durante la sua campagna elettorale,  e nelle linee programmatiche non ha speso nemmeno una parola per la questione.- Siamo in piena estate e la politica adesso andrà in vacanza sperando che non vada in vacanza per sempre la sua coscienza. Basta con l’indifferenza e l’ipocrisia perché adesso siamo giunti ad un punto che è vergognoso.

Settembre dovrà essere il mese della svolta, ma intanto per denunciare lo stallo in cui versa il CENTRO AUTISTICO di AVELLINO, Alaia ha annunciato che andrà a ROMA a protestare. In modo civile e rispettoso delle istituzioni, davanti ai simboli cardine della democrazia (Presidenza delle Repubblica – Governo – Camera dei Deputati e Senato della Repubblica), dove la tutela dei diritti e delle libertà dell’uomo dovrebbe conclamarsi nella sua pienezza dal punto di vista etico e giuridico.

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