Teatro, rievocazione storica, artigianato irpino, presentazione di libri e naturalmente gastronomia in un evento che vuol far ripartire un territorio. Il Progetto finanziato con fondi POC Regione Campania 2019/2020.
P.L. - 19.08.2020 - L’Assedio di Compsa”: è questo l’evento che si terrà il 21 e 22 agosto 2020 a Conza della Campania, un’iniziativa che è partita, ufficialmente, sabato 29 Febbraio 2020, alle 16.30, presso la Sala Consiliare del Comune di Conza della Campania, con una presentazione dettagliata dell’intero progetto.
Quella di Conza sarà la realizzazione di una rievocazione storica degli eventi che, nel 216 A. c., portarono Annibale a Conza, l’antica Kampsa per gli Hirpino-Sanniti, poi trasformata in Compsa dai Romani.
L’aspetto innovativo della rievocazione storica risiede nel tentativo di voler far vivere al visitatore, che parteciperà alle varie manifestazioni che si svolgeranno in diversi punti del paese, un’esperienza emozionale che lo proietta direttamente nella Kampsa di 2000 anni fa. Tutto ciò viene realizzato proiettando l’ospite in una vera e propria macchina del tempo attraverso modalità simboliche, rievocazioni teatrali, merchandising e vivendo un vero e proprio accampamento dell’epoca.
“L’obiettivo – spiega il curatore del progetto Gerardo Chiancone - è coniugare cultura, turismo ed economicità. L’esperimento è unico nel suo genere. L’Assedio di Compsa vuole rappresentare quel grande evento, che partendo dalla storia vera dell’epoca, raccontata da Tito Livio nell’Ab Urbe Condita, riporta in vita quel passato glorioso della nostra Conza e di tutto il territorio dell’Alta Irpinia. Lo si vuol fare, tuttavia, in chiave moderna, puntando su quello che è il turismo emozionale, sempre più ricercato soprattutto da chi vive in città e cerca, in continuazione, una forma di evasione dalla vita di tutti i giorni. Questa è la visione del progetto - conclude Gerardo Chiancone - che mira a diventare un evento ciclico da ripetere ogni anno e rappresentare un volano per il turismo del territorio”.
“Il progetto l’Assedio di Compsa, - dice il sindaco di Conza Luigi Ciccone – è stato finanziato con fondi POC Regione Campania 2019/2020 ed è un tentativo ambizioso di valorizzazione territoriale. Si sposa bene con gli obiettivi che la nostra amministrazione si pone rispetto al recupero ed alla valorizzazione delle ricchezze storiche e paesaggistiche che il territorio offre. Nello specifico, trattandosi di storia, l’evento può rilanciare sicuramente la notorietà del parco archeologico di Compsa che abbiamo particolarmente a cuore per la sua grande importanza avendo segnato la vita di un territorio. Oltre che attraverso la realizzazione di eventi, oggi siamo in attesa di poter concretamente rivitalizzare il parco ponendolo in connessione con l’Oasi wwf del Lago di Conza, grazie al progetto integrato di valorizzazione “Ambiente, Natura, Territorio e Archeologia”, che vede con il Comune di Conza assegnatario del finanziamento di 2.290.000,00 euro per la riqualificazione dell’area nell’ambito del documento strategico d’area dell’Alta Irpinia relativo alla Strategia nazionale Aree Interne. Questi sono i passi fondamentali che è necessario percorrere per poter immaginare un rilancio in chiave turistica dell’area. Infrastrutture che si sposano bene con il territorio e idee moderne e vincenti per dare dei contenuti alle infrastrutture stesse”.
Diversi appuntamenti in programma, a partire dal convegno di apertura con presentazione di due romanzi storici sui Sanniti Hirpini. Contestualmente saranno allestiti gli accampamenti, cartaginese e sannita, dove saranno descritti l'equipaggiamento, la lingua osca e come vivevano i Sanniti. Tanto teatro, poi, con le storie messe in scena da parte del Clan H, tutte incentrate sul periodo storico trattato.
Vari anche gli appuntamenti musicali nel corso dei due giorni, che vedrà il momento principale nel corteo storico che partirà dal paese verso la collina di Compsa, dove Annibale riceverà le chiavi della città da Stazio Trebio, ufficializzando la diserzione degli Hirpini (almeno in parte) dall'alleanza con Roma. Un mercatino di artigianato arricchirà la manifestazione.
Ai fini di una corretta gestione delle presenze, si consiglia a coloro che vogliono assistere al corteo, agli eventi teatrali e museali, o visitare gli accampamenti, di registrarsi sul sito di Gioventù conzana dedicato all'evento: https://gioventuconzana.it/lassedio-di-compsa/ o http://gioventuconzana.it/contattaci
Disagi per i malati di gravi patologie e le persone bisognevoli di controlli periodici. La medicina di base e la valorizzazione del Distretto sanitario.
Gianni Amodeo - 17\08\20 - Al pensionamento del medico Giuseppe Costanzo, che fino ad alcuni mesi ha prestato servizio di assistenza sanitaria di base, ad Avella e Sperone, segue in questi giorni l’esecutività dell’analogo provvedimento di collocamento obbligatorio in stato di quiescenza, disposto dalla competente struttura amministrativa dell’ Asl-Avellino nei confronti del dottor Raffaele Masucci, medico massimalista con circa 1600 assistiti; provvedimento, che priva, di fatto e a sorpresa, tanti assistiti per le prestazioni e i servizi di assistenza e medicina generale, per lo più residenti a Sperone, oltre che a Baiano e Mugnano del Cardinale. Uno stato di marcato disagio che accentua le criticità della situazione esistente in atto già da vario tempo e nel contesto tutt’altro che rassicurante degli effetti a cascata innescati dal Covid-19 e che impongono a tutti il responsabile rispetto di tutte le necessarie misure di prevenzione e di auto-tutela personale anti- Coronavirus per la sicurezza sociale; un aggravio di criticità che investe, in particolare, molti assistiti che sono portatori di complesse patologie, gli ammalati oncologici, gli anziani che vivono da soli, gli invalidi e gli ammalati cronici che devono essere sottoposti a controlli post-operatori trimestrali, semestrali e annuali.
Ma come se non bastassero questi elementi di palese fragilità e generale svantaggio psico-fisico, bisogna anche fare i conti con le condizioni anagrafiche in cui versano in gran parte gli assistiti per i quali è disagevole, se non impossibile recarsi in altri Comuni limitrofi, per potersi avvalere eventualmente dell’assistenza e delle prestazioni dei medici di base, addetti al Servizio sanitario territoriale.
E, quand’anche fossero superate le limitazioni della mobilità personale, il problema, tuttavia, resterebbe irrisolto in ogni caso, dal momento che, notoriamente, sono già completi i ruoli degli assistiti, a carico dei medici di base in questione, le cui prestazioni potrebbero, a questo punto, fornire un’alternativa positiva da utilizzare, ma soltanto … in teoria.
E’ un quadro senza via di uscite, se non c’è un sostanziale cambio di passo e d’azione, la cui realizzazione spetta ai “vertici” della sanità della Regione-Campania e all’Asl di Avellino, diretta dalla dottoressa Maria Morgante. Una condizione, sulla quale è già intervenuto con attenta sensibilità e tempestività il sindaco, l’avvocato Marco Santo Alaia, interpellando la dirigenza dell’Asl di via degli Imbimbo, per dare risposte rassicuranti agli assisiti e alle loro famiglie in difficoltà.
In questa prospettiva, la soluzione praticabile e auspicata richiederebbe la disponibilità sul territorio di almeno due medici in servizio definitivo e non provvisorio, rinnovando le condizioni assistenziali della medicina di base del periodo pre-pensionamento dei medici Costanzo e Masucci. E’ l’essenziale di servizio richiesto, per venire incontro alla esigenze di 1600 assistiti, assicurando loro prestazioni ed assistenza che siano nella normalità, nel rispetto dei protocolli dell’Asl e delle intese contrattuali che legano il personale medico e paramedico all’Asl, servizio pubblico di Stato.
Un dettaglio per nulla secondario, tuttavia, merita attenzione particolare in questo quadro; è il dettaglio degli inutili pesi e delle asfissianti lungaggini burocratiche da sostenere ogni qual volta sia reso necessario il cambio – di - medico per la sopravvenuta indisponibilità di quello d’ abituale e consolidato servizio, determinata dallo stato di pensionamento raggiunto o da quant’altro d’affine. E’ un cambio che diventa … un rischioso azzardo, un vero e proprio girone infernale, specie per …. gli assistiti più svantaggiati, costretti a peregrinare con un bel po’ di attese tra gli uffici competenti (?!?)… per il disbrigo delle pratiche documentali, per consentire al nuovo medico di disporre di tutti gli elementi di conoscenza utili e necessari, per instaurare un adeguato rapporto con il nuovo assistito.
Il campanello d’allarme
La medicina di base e la valorizzazione del Distretto sanitario
La problematica che in queste giornate di metà agosto si manifesta con il pensionamento del medico massimalista, non è nuova per il territorio. Nel 2018 e nel 2019, con tre medici in contestuale “collocamento in pensione” finì letteralmente in tilt il servizio di medicina generale e di base, a Baiano e a Sirignano, con riflessi anche sull’organizzazione della “Guardia medica”. Una situazione superata, dopo oltre un anno di pubbliche iniziative d’informazione sul diritto alla salute, segnate dalla composta ed efficace mobilitazione, promossa ed organizzata dal Comitato di volontariato civico, animato dall’ avv.to Emanuele Litto, ed approdata alla ben nota e dettagliata petizione popolare firmata da migliaia di cittadini - con banchetti di sottoscrizione allestiti a Baiano, in piazza Napolitano, e a Sperone, in piazza Lauro- per chiedere, sia il ricambio dei medici pensionati con i medici di nuovo incarico nei tempi più brevi possibili, sia il riassetto della medicina generale di base, potenziando i servizi specialistici del Distretto sanitario, segnatamente per i Dipartimenti di ortopedia e ginecologia, gravemente carenti.
Ad un così articolato impegno di proposta, la risposta della dirigenza dell’Asl e dell’intervento del consigliere regionale, Vincenzo Alaia, vice-presidente della commissione-Sanità della Campania, c’è stata a cavallo del 2019 e dell’anno in corso con i servizi di Guardia medica opportunamente accorpati nel Distretto sanitario territoriale di via Nicola Litto e la nomina di tre medici in regolare servizio, nei propri ambulatori, sia a Baiano che a Sirignano. Una risposta utile e necessaria, ma resta ancora da fare il necessario passo in più, per rendere diffusi e di qualità i servizi specialistici che eroga il Distretto, a cui afferiscono i territori comunali del Vallo di Lauro e dell’Unione del Baianese e dell’Alto Clanio, con una popolazione residente di oltre 40 mila abitanti.
E’ un punto obbligato, quello della valorizzazione della funzione del Distretto di via Litto, nel quadro delle prospettive della medicina generale territoriale che si profilano, in ambito comunitario europeo, secondo gli obiettivi del Mes. Punto obbligato che può essere garantito solo ed esclusivamente dalla qualità dei servizi forniti dai dipartimenti specialistici, assicurati sia dalla professionalità e capacità d’ascolto degli operatori verso gli assistiti, sia e dall’efficienza organizzativa. Un passaggio obbligato che è anche e soprattutto svolta rispetto al passato e … al presente.
Gestirà la fase elettorale del 20-21 settembre per il rinnovo degli organi elettivi di sei Regioni a statuto ordinario e di mille Comuni, oltre che per il referendum confermativo della riforma costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari. Quadro politico fluido e confuso in città, con la decomposizione della coalizione di centro-sinistra e le incertezze del centro-destra.
Gianni Amodeo - 11.08.2020 - Sono in scadenza i canonici venti giorni e diventano irrevocabili - per l’avvocato Antonio Carpino - le dimissioni rassegnate dalle funzioni di sindaco, dopo aver scontato la misura cautelare di custodia in carcere, a cui è stato sottoposto il 21 luglio, commutata nello stato di detenzione domiciliare in cui si trova, il primo agosto; provvedimenti restrittivi, disposti, com’è noto, alla luce delle risultanze dell’inchiesta sviluppata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, in materia di voto di scambio e di corruzione elettorale, con le accuse di reati aggravati dalla pratica e dall’uso del metodo mafioso, nel segno dell’intreccio tra politica e camorra nell’amministrazione comunale.
E con la scadenza dell’irrevocabilità delle dimissioni del “primo cittadino”, diventa atto consequenziale e dovuto lo scioglimento del Consiglio comunale con maggioranza di centro-sinistra, eletto con il voto di ballottaggio del giugno del 2015, che, si ricorderà, fece registrare una partecipazione di poco superiore al 50% dell’elettorato. Un atto- quello dello scioglimento dell’assemblea cittadina - che sarà varato dalla Ministra degli Interni, Luciana Lamorgese, con la contestuale nomina della commissione prefettizia che s’insedierà tra qualche giorno a Palazzo di città, per garantire l’ordinaria amministrazione. Un percorso di normalità, alla cui origine sono, pur sempre, gli sconcertanti e preoccupanti esiti di un’inchiesta giudiziaria traumatica per i cittadini e per Marigliano. E’ il percorso della normalità, che incrocia in prima battuta, la tornata elettorale del 20 e 21 settembre, che con il voto per le “Regionali” e per il Referendum confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari, prevede proprio il rinnovo degli organi elettivi dell’Ente di Corso Umberto primo.
Una competizione elettorale - quella delle “Comunali” - che va in scena in un’atmosfera, in cui si combinano disorientamento e confusione. Pesante è la situazione della coalizione a cinque di centro-sinistra, la cui coesione era garantita dall’ex-sindaco Carpino, con ruolo di catalizzatore, tanto da essere stato confermato all’unanimità, appena qualche giorno prima dell’arresto, nella candidatura a sindaco anche per le elezioni di settembre prossimo. Un’unanimità che risulterebbe già venuta meno o, quanto meno in debito di convinzione, in quattro liste \ componenti della coalizione, che punterebbero sulla candidatura a sindaco di Vincenzo Esposito, consigliere comunale uscente.
Il Partito democratico, a sua volta, risulta, al momento, impegnato su una propria corsia, con la candidatura a sindaco per l’avvocato Giuseppe Iossa, designato ufficialmente dalla segreteria del Partito democratico della Città metropolitana di Napoli. Il che lascerebbe intendere che la candidatura a sindaco del dottor Vito Lombardi, presidente del Consiglio comunale, pur caldeggiata dal Circolo cittadino dei dem, è rientrata.
Dal versante di centro-destra, di cui Forza Italia e l’Unione di centro sono stati espressione catalizzatrice di consensi in tutte le pregresse tornate, non arrivano segnali di rilievo rispetto al modo con cui sta evolvendo la situazione.
Schierate da tempo, le liste di Oxigeno, alternativa per l’ambiente, il territorio e la salute, che propone per la candidatura a sindaco, Saverio Lo Sapio, e del Movimento 5 Stelle, con candidato sindaco, Maurizio Sena. Nuova entry, la candidatura a sindaco di Francesco Esposito Alaia, sostenuto da Progetto sociale.
Proposta alternativa linee guida MIUR sicurezza studenti A.S. 2020 - 2021.
On.le Ministro, la necessità di governare i processi di individuazione, valutazione ed attuazione delle misure tecniche operative finalizzate a massimizzare i livelli di sicurezza di docenti, studenti e di tutto il personale della scuola, si pone ineluttabilmente come priorità politica ed istituzionale in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico fissato, a livello nazionale per il 14.09.2020.
L’esperienza drammatica generata dall’emergenza sanitaria COVID 19 non può essere rubricata come mero ricordo da consegnare alla storia dell’umanità ma deve costituire, per tutti, uno spunto di riflessione per il nostro sistema globale affinché possa generarsi la consapevolezza in ordine alle fragilità, criticità e debolezze connaturate all’uomo che con questa pandemia si è riscoperto come un “re nudo” del proprio ego e vulnerabile in quelle certezze che sembrava aver acquisito.
Niente può essere più lasciato al caso, specie le scelte e le soluzioni per mettere in sicurezza la comunità al fine di evitare che scenari apocalittici, che hanno caratterizzato i mesi scorsi di questa emergenza sanitaria, possano conclamarsi nuovamente con effetti devastanti per la nostra società
Tanto è stato fatto, grazie anche a quella che qualcuno ha definito la “pedagogia della paura” ovvero - contrariis reiectus – al “terrorismo psicologico” in materia di prevenzione del rischio di contagio da coronavirus e l’ adozione delle linee guida sulla didattica digitale integrata di cui al decreto MIUR 39/2020 rappresenta, emblematicamente, l’impegno politico ed istituzionale a sostegno della scuola che è pur sempre uno dei cardini primari della società.
Impegno serio e qualificato che, tuttavia, a modesto parere dello scrivente, non risolve in pieno le problematicità connesse alla gestione della sicurezza nella scuola visto che il problema, l’essenza stessa della questione, è da ricercarsi proprio nella scuola.
La stragrande maggioranza del patrimonio strutturale della scuola italiana inteso come insieme di edifici deputati allo svolgimento della didattica, presenta caratteristiche non proprio congeniali allo svolgimento delle attività didattiche in piena sicurezza ipotizzando che all’inizio del nuovo anno scolastico gli studenti possano essere adeguatamente distanziati in classe in attuazione ed in ossequio alle citate linee dettate dal MIUR.
Criticità questa non di poco conto se si pensa che le classi (almeno nel caso del liceo scientifico statale E. MEDI) sono formate da circa 24 – 25 studenti e le aule, per caratteristiche ricettive, non possono ospitare tutti gli studenti garantendo il distanziamento di 1mt.
E’ impensabile che in così poco tempo (manca meno di un mese all’inizio del nuovo a.s.) si possano realizzare nuove aule o reperire nuovi locali dove accogliere tutti gli alunni e gli studenti consentendo loro di fare, insieme, didattica in piena sicurezza. I dati in ordine alla carenza di aule sono implacabili e il rischio potenziale che si eludano o si rendano inapplicabili le linee guida sono assai verosimili.
Allora, scartata l’ipotesi di dividere le classi in turni antimeridiani e pomeridiani (troppi costi per il personale docente e non docente) NON RIMANE CHE FAVORIRE L’ALTERNANZA CICLICA DEGLI STUDENTI DELLE SINGOLE CLASSI PREVEDENDO CHE UNA SETTIMANA UN PRIMO GRUPPO FREQUENTI REGOLARMENTE LE LEZIONE “IN PRESENZA”MENTRE L’ALTRO GRUPPO RIMANE A CASA SEGUENDO LE LEZIONI IN MODALITÀ E_LEARNING PER POI, VICEVERSA, INVERTIRE LA FREQUENZA LA SETTIMANA SUCCESSIVA.
Un metodo questo che nasce dall’esame obiettivo ed oggettivo della realtà scolastica che oltre a garantire il rigoroso rispetto del distanziamento sociale tra gli studenti della stessa classe garantendo pertanto quella sicurezza cui è informata l’attività del governo, avrebbe anche un impatto meno traumatico sul trasporto pubblico (treni, autobus, ecc) in quanto la massa studentesca potenzialmente verrebbe ad incidere per il 50% dell’utenza totale diminuendo di fatto l’affollamento dei mezzi offrendo, inoltre, la possibilità di un monitoraggio e una vigilanza più stringente e minuziosa.
Certo quella innanzi rappresentata è frutto, nel merito, di una valutazione empirica ma pur sempre una valutazione di un’analisi di fattori evidenti (deficit strutturale degli edifici scolastici) che non possono sfuggire all’attenzione del MIUR.
A parere di chi scrive sarebbe opportuno orientare gli investimenti finanziari nell’informatica potenziando le reti interne e wi fi e concedendo in comodato d’uso i PC agli studenti in modo da costituire una valida soluzione in alternativa all’acquisto dei banchi in considerazione che non vi è disponibilità ricettiva negli istituti dove è difficile realizzare nuove aule.
La coesistenza con il CORONAVIRUS fino alla scoperta e commercializzazione di un vaccino è al momento alquanto aleatoria per cui in considerazione della tempistica sarebbe il caso di ripensare a nuove modalità di gestione della didattica introducendo, laddove si ritenesse utile, la soluzione innanzi suggerita magari solo in quegli istituti dove non vi è possibilità di garantire il necessario distanziamento.
In relazione a quanto sopra lo scrivente in uno spirito di collaborazione e nel rispetto delle disposizioni legislative rimette la presente CON UNA VALENZA PER LA SCUOLA SECONDARIA DI II° GRADO auspicando che il suddetto suggerimento possa risultare congeniale all’obiettivo di garantire lo svolgimento delle attività didattiche in piena sicurezza in sintonia con gli obiettivi di formazione degli studenti patrimonio della scuola, capitale umano, futuro della società.
Prof. Salvatore ALAIA
Docente di Discipline Giuridiche ed Economiche
Liceo Statale “E. Medi”
Cicciano (Na)
Convocata per via telematica la Direzione regionale del Pd della Campania, per definire gli assetti interni ai dem nelle aree provinciali e nella città metropolitana di Napoli.
N.R. – 11.08.2020 - Si stringono i tempi per la presentazione delle documentazioni e degli atti necessari per la formalizzazione legale liste delle candidature sia per le Regionali che per le Comunali, con il termine di scadenza fissato per giovedì, 20 agosto. E sono, quelli che corrono, giorni di decisioni complicate, nella ricerca dei necessari equilibri e delle giuste combinazioni, per il rispetto delle norme sulla parità di genere che amplia sempre più il suo raggio d’espansione e di espressione. Un quadro, in cui per alcuni schieramenti impegnati nelle Regionali le scelte risultano ardue e scivolose più del previsto, dovendo anche puntare sulla territorialità e le correlate rappresentanze.
E’, in particolare, il caso della coalizione che ruota intorno al Partito democratico; una coalizione decisamente larga, con 17 liste predisposte e allestite finora, in gran parte di orientamento civico con riferimenti a gruppi e movimenti di recente formazione. Una coalizione di centro-sinistra, che sostiene la conferma di Vincenzo De Luca, alla presidenza della Regione-Campania, ma che potrebbe pagare un pesante pedaggio sul piano della dispersione e della polverizzazione del consenso, penalizzando se stessa. Una condizione oggettiva che pone in primo piano le ragioni della limatura delle liste, ma soprattutto del loro accorpamento per affinità di orientamento e obiettivi di interessi sociali che si mira a rappresentare.
In questa prospettiva, si colloca la convocazione - nell’odierno pomeriggio, con inizio alle ore 16,00 - per via telematica della Direzione regionale del Pd della Campania, per definire gli assetti interni ai dem nelle aree provinciali e nella città metropolitana di Napoli; assetti, che, come si sa, ruotano intorno alle posizioni politiche ed elettoralistiche dei maggiori rappresentanti dei dem in ambito parlamentare nazionale e regionale. E sono vari i nodi da sciogliere in casa-dem, per una scrematura che potrebbe determinare anche importanti esclusioni di candidature date finora per certe e scontate e che potrebbero essere immesse nelle altre liste della coalizione, già alla prese con le esigenze degli accorpamenti già ardui da realizzare per se stessi. Una quadratura da trovare complessa e complicata; e che in un modo o nell’altro sarà trovata, con le scelte e il sigillo di De Luca, candidato per la conferma di presidente.
E’ una settimana decisiva, quella che appena aperta, per eleggere il Consiglio regionale, che sarà composto da 27 rappresentanti della Città metropolitana di Napoli, 9 della provincia di Salerno, 8 della provincia di Caserta, 4 della provincia di Avellino e 2 della provincia di Benevento.