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Al Castello Mediceo di Ottaviano va in scena "Le felicissime peripezie amorose di Pullecenella Citrullo"

Organizzazione dell’Accademia Vesuviana del Teatro.  2 agosto 2017.

pulcinC.S. - Mercoledì 2 agosto ore 21.00, presso il castello Mediceo di Ottaviano, l’Accademia Vesuviana del Teatro di Gianni Sallustro  propone "Le  felicissime  peripezie  amorose  di  Pullecenella Citrullo". Lo spettacolo, vincitore del Fringehart festival,  si propone di analizzare  e “far toccare con mano” un periodo storico  felice e di fondamentale importanza per il teatro italiano: la Commedia dell’Arte.

pulcinella 2 agostoOttaviano, 1876. Michele De Medici, principe di Ottaviano ha da poco ristrutturato il famigerato palazzo Mediceo per festeggiare le sue nozze con Marulli e per festeggiare la sua nomina a senatore del regno unito d’Italia.  È per questo che ingaggia una compagnia di attori per animare con il teatro la festa in maschera che ha deciso di organizzare il 28 Febbraio 1876.

La compagnia di attori metterà in scena lo spettacolo Le felicissime peripezie amorose di Pullecenella Citrullo”, proprio per allietare gli animi degli ospiti con un felice, dinoccolato, camaleontico ed esilarante Pulcinella che  ama Colombina, ma la giovane confessa al promesso sposo di aver concesso la mano anche a Vincenzo Carnevale.

pulcinella 2agColombina, avendo scoperto di essere una semplice pedina nelle mani di due contendenti, decide di vendicarsi e, aiutata dalla “sciantosa” Assuntina, fa innamorare di sé l’ignaro Pulcinella. Ma delle due provocanti donzelle si innamora anche il “Guappo” Gennarino Cataclisma che, avendo in Pulcinella un rivale, decide di ucciderlo. Fingendosi morto Pulcinella convince Gennarino di essere stato ucciso con il solo sguardo. Per conquistare Assuntina, Gennarino, le regala un bellissimo anello con un brillante. Poco dopo, mentre Carnevale è a pranzo con Colombina si “strafoca” e muore per indigestione.

pulcinella accademiaMusicato, com’è nella tradizione del teatro popolare napoletano, il funerale di Carnevale comprende divertenti orazioni ed un “corteo” con le candele.

Giunto all’inferno, Carnevale, tenta ancora di ostacolare il matrimonio tra Pulcinella e Colombina, chiedendo l’intervento del diavolo Farfariello, del gallo Chirichichiò e della gallina Cicerenella. Finale spumeggiante con tanto di ballo e di attori in mezzo al pubblico.

pulcinellaNote di regia - Ritmo, comicità, frizzi, lazzi, allegria, giochi amorosi, balli e canti sono gli elementi che costituiscono “Pulcinella”, spettacolo in due atti ideato e realizzato su rielaborazione di un testo per i burattini di Brunello Leone da Gianni Sallustro. Prendete una delle maschere più popolari del teatro napoletano, Pulcinella, aggiungete il matrimonio con una bella Colombina, ostacolato da un “Guappo più guappo tra tutti i guappi del rione Sanità”, dal “terzo incomodo” Vincenzo Carnevale, da tre diavoletti  Farfariello, Cicerenella e Aglietiello, da un gallo  Chirichichiò ed otterrete una serie di scene legate alla Commedia dell’Arte ed alle antiche storie napoletane che avevano per protagonisti le “guarrettelle” cioè i burattini. Nello spettacolo vi è l’intreccio dei personaggi che in una girandola di situazioni diverse prendono spunto da caratteri ben precisi, “copiati” dalla realtà quotidiana, nella quale - lo sappiamo - simili personaggi esistono davvero contribuendo a comporre il bizzarro e vario mosaico della vita.

Pullecenella 1Chi siamo - L’Accademia Vesuviana del Teatro di Gianni Sallustro nasce nel 2007 dal bisogno concreto di offrire un servizio mai proposto fino a quel momento  nel territorio vesuviano; far vivere il teatro, il cinema, la musica, la danza non più solo come passatempo o hobby, ma come arte da valorizzare e da affinare. Per questo, la scuola fondata da Gianni Sallustro offre una formazione  professionale qualificata: una preparazione a tutto tondo da cui prende forma la figura di un artista che, con consapevolezza, dà voce alle sue capacità espressive. L’allievo viene immerso in un percorso completo teorico-pratico che spazia dall’arte drammatica allo studio del parlato, dal mimo alla danza, dal canto alla regia. In questo modo, impara ad usare al meglio i propri mezzi: mente (intelligenza), cuore (sentimento), corpo(espressione) e voce (comunicazione). Dal 2007 (anno di fondazione), diversi sono i riconoscimenti avuti: -Nel 2012  Attestato di benemerenza  per la legalità della Polizia di stato. -Nel 2014 Medaglia Aurata al merito. -Nel  2015 , entriamo a far parte  della Biblioteca digitale sulla camorra e cultura della legalità dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. - Nel 2017, premio Eccellenze Campane ricevuto dalla rivista Cultura a colori.

INGRESSO GRATUITO

Addetta stampa Accademia Vesuviana del Teatro di Gianni Sallustro

dott.ssa Roberta D'Agostino

3384546447 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Contatti: Accademia Vesuviana del Teatro di Gianni Sallustro .Via Ferrovie dello Stato 85, Ottaviano(Na)www.accademiavesuvianadelteatro.it

Lauro / Festival dell’Arte: il “Mamm ‘e ll’Art!” dal 29 giugno al 30 luglio

Martedì 27, presso il Palazzo Pignatelli, conferenza stampa di presentazione dell’evento che avrà come sede lo storico palazzo cinquecentesco. Alla presenza del sindaco, dell’assessore alla cultura e di una platea di giovani e giovanissimi, gli organizzatori hanno elencato le molte attività messe in campo in tutto il mese di Luglio.

 

locandina mammellart 01C.S. – 28.06.2017 - Ha introdotto i lavori il presidente della Pro Loco “Nuova Lauro”, principale organizzatrice dell’evento,Francesco Mazzocca: ”l nome è stato scelto un po’ per gioco, ma abbiamo visto che piaceva. E’ un’esclamazione e questo dà il senso dell’energia che vogliamo metterci. Il Festival nasce dalla volontà di occupare gli spazi chiusi da molto tempo, come questo complesso, di restituirli alla comunità, di dare una mano all’attrattiva turistica del piccolo comune e di valorizzare gli artisti locali e non solo. Io mi occuperò del settore della creatività – ha proseguito il consigliere comunale - ed in questo ambito abbiamo organizzato workshop per tutte le età a partire da quelli dedicati ai bambini che saranno cittadini di domani”.

Clemente Scafuro ha, poi, esposto l’idea della Street Art che animerà il centro del paesino irpino: “Dal 29 giugno al 4 luglio ospiteremo due artisti di fama internazionale nel campo dei graffiti della street Art. Lo abbiamo voluto fortemente perché volevamo ricordarci che Lauro è stato ed è Paese Dipinto al di là della appartenenza alle associazioni. Gli artisti lasceranno un segno tangibile del loro passaggio e di questo festival e lasceranno immagini di racconti e storie a partire dall’immagine dei Santi Patroni. Verranno ospitati dalle famiglie del posto e lavoreranno specialmente nelle ore notturne come piace fare per ripararsi dal caldo”.

Lauro presentazione6Antonio Ferraro, musicista e Lauretano doc, ha presentato invece, il programma musicale della rappresentazione: “Oltre alla tradizione dei murales, Lauro ha in sé anche quella musicale: è la terra natale di musicisti importanti. Per rivalutare questa tradizione, abbiamo deciso di puntare sui gruppi nati qui in queste zone e l’offerta non mancherà: dalle sperimentazioni alla musica pop e popolare fino ad arrivare ad artisti giovanissimi che hanno deciso di mettersi in gioco”.

E’ stato poi il turno diFrancesco Caliendo. Il fotografo ha presentato gli eventi che avranno a che fare proprio con la fotografia: “Le sale del Palazzo Pignatelli ospiteranno per tutto il mese una mostra fotografica curata da me. Inoltre, abbinato al festival, partirà anche un contest fotografico dal titolo MADiterraneo, oltre a due workshop di regia cinematografica e televisiva”.

Infine, è stato presentato il programma della rassegna teatrale, curato da due attori e registi di Lauro:Daniele Acerra e Franco Nappi, che con le loro opere chiuderanno la rassegna il 22 e il 23 Luglio. "Abbiamo voluto spaziare, con questa rassegna, il più possibile nelle tematiche trattate, e lo abbiamo fatto ospitando alcune tra le migliori compagni di professionisti della Campania”, ha introdotto Franco Nappi.

Acerra ha poi concluso: “La verità è che a Lauro manca un palcoscenico e noi proveremo a ricrearlo proprio in questo complesso monumentale, sfruttando la suggestione che esso può donare alla narrazione teatrale”. Ospiti della conferenza erano proprio i membri delle compagnie impegnate nel festival: Chiara Vitiello, Roberto Ingenito, Nello Provenzano, Chiara di Bernardo che hanno presentato i lavori che vedremo in scena nell’imminente festival.

Appuntamento dunque a questo weekend con i primi due spettacoli teatrali: Orsù e W Circus!

 

Per il programma dettagliato basta visitare il sito internetwww.prolocolauro.ito la pagina facebook “Mamm ‘e ll’Art”

Napoli /Teatro Nuovo: Ugo Gangheri & Nomadia hanno presentato ‘A Via d’ ‘o Tiempo -timestreet-“ (ed. Graf music) pro Africa

Con l’amichevole partecipazione degli artisti del Consorzio Music Management, ha presentato la giornalista Roberta D’Agostino.

Ugo N.R. – giugno 2017 - Mercoledì 24 gennaio scorso, alle 19.00, al Teatro Nuovo di Napoli, Ugo Gangheri & la Nomadia hanno presentato l’album “A via d’’ tiempo”. Tappa napoletana per il terzo lavoro di Gangheri, è stata anche l’occasione per presentare il “Consorzio music management”, punto di incontro di cinque diverse realtà musicali napoletane, una comunione di intenti e di suoni, che vuol costruire ed offrire al pubblico progetti in sinergia e nuove produzioni musicali.

U. Gangheri e I Nomatdia al Teatro Nuovo 726x400Musica per la musica, per il sociale, per ritrovare le origini con Ugo Gangheri alla voce e chitarre, Antonella Monetti alla voce e fisarmonica, Roberto Trenca alle corde, Michele Signore al liuto, mandolino e violino, Pasquale Ziccardi al basso acustico, Carlo di Gennaro alla ritmica e con gli artisti del “Consorzio music management” che si sono esibiti al termine dello showcase. Ha presentato la giornalista Roberta D’Agostino. Partner media Mydreams - il portale dello spettacolo.

copertina cdIl cd -  “Ora siderale, ora meteorologico, ora metronomico, il tempo appare in ogni canzone del disco, come diverse possibilità che si presentano su di una sola strada, lì dove avviene la vita di tutti i giorni. La strada del Tempo, fatta di mutazioni tra il ‘prima’ e il ‘dopo’, di andature binarie e non, scandite da impulsi meccanici e filosofici, di corpi nuvolosi giunti assieme alle antiche correnti dei cieli, di un destino suggerito da considerazioni umane e poi matematiche … Una strada che porta al ‘qui ed ora’, come per dire: è nel presente che siamo! Ci vuole molto coraggio a stare nel presente, ad astenersi, ad assecondare, a seguire un movimento, laddove il tempo scandisce il luogo del sentire. Così, passo passo, si ritrova il luogo del viaggio, o via del tempo, dove tra cartelli che segnano congetture e confusioni, tra gli asfalti cocenti di veli pietosi stesi, su chilometri di osservazioni osservate, l’amore fluisce”.

Centro in AfricaIl ricavato di questo disco è destinato a: God Our Father Centre for Needy Children, una casa d'accoglienza per bambini orfani e bisognosi, che si trova sulla costa del Kenya nel villaggio di Timboni, a circa 25 km da Malindi.

Il centro nasce nel 2005 da un progetto di Sussy Mmbaka Reuben a favore delle donne malate di AIDS. Inizialmente l'idea era di ospitare i bambini con le proprie mamme sieropositive, ma presto Sussy ha dovuto far fronte all'emergenza dei piccoli che rimanevano orfani. Così, in dieci anni, i bambini da cinque sono diventati 174. In realtà all'interno della struttura ce ne sono oggi 94, gli altri sono sostenuti a distanza dal centro stesso. Attraverso le donazioni viene finanziata ogni genere di cosa: dal cibo, ai vestiti, alla sanità. Il cammino è verso l'autosufficienza, obiettivo non semplice da raggiungere. Tanti dei ragazzi del centro hanno dei talenti: alcuni sono bravissimi nello sport, altri nella danza o nel canto. Molti di loro hanno elevate capacità di apprendimento, altri sono molto portati con i bambini più piccoli. Purtroppo la maggior parte di questi talenti restano inascoltati. Per questo motivo, il God Our Father Centre For Needy Children è stato orgoglioso di seguire il progetto sostenuto dal musicista Ugo Gangheri.

Il CONSORZIO MUSIC MANAGEMENT è composto da:

UGO GANGHERI & NOMADIA: Il progetto di Ugo e dei suoi Nomadia racconta del Sud, dei suoi antieroi, del mare, del sole, della sete e delle speranze dei suoi popoli, il tutto sulle corde e sui tamburi di strumenti mediterranei e africani.

RETE CO' MAR: Rete co’ mar è una piccola orchestra eclettica, che propone musica e canzoni d'autore indipendenti. Il suono è caratterizzato dalla voce intensa di Silvia Romano e dalle timbriche decise e piene di contrasti degli strumenti. I testi - in italiano e napoletano - trattano la disillusione e il disincanto degli uomini contemporanei, della loro resistenza umana e poetica. Alla ricerca di un nuovo senso di collettività e di valore.

DAVIDE MATRISCIANO: Eclettico sperimentatore di suoni con echi vicini alla psichedelia e lucido tessitore di testi ermetici, contamina le sue canzoni con sprazzi di pop d'autore, di rock, di elettropop e di ambient. La sua musica e le sue parole, che viaggiano tra continue contaminazioni effimere ma efficaci, hanno lo scopo di lasciare nel pubblico un segno profondo.

MARCO GESUALDI: Da Partenope al Salento, dalle Isole Eolie al jazz, passando per il Brasile e l’Africa: in un viaggio a bordo di una catapulta, il chitarrista e compositore Marco Gesualdi lancia chi l’ascolta in quei luoghi in cui le melodie fanno breccia nel suo “cuore aperto”.

MAX CAROLA & GABRIELLA RINALDI: Due artisti, due vulcani di inventiva, due progetti musicali: INNESTO: “music in progress”, anima e spirito di un Sud che riparte dalle sue radici, rinnovando la forza e l’energia per raccontarsi al mondo. NA DOP (Napoli D'ora in poi - Le voci ed il gusto) un progetto multimediale nato da un’idea di Gabriella Rinaldi, che abbraccia trasversalmente arti diverse e riunisce in un percorso tutto al femminile, voci, sguardi, storie e visioni di artiste napoletane e campane tra musica, luoghi d’arte e cultura del cibo.

Avella: Il vecchio maniero prende vita con il “Castello incantato”

Il programma completo della manifestazione ideata ed organizzata da Bassairpinia.it insieme alla Pro Loco Abella, all’Associazione Mela ed al Gruppo Archeologico Avellano “A. Maiuri”, patrocinata dal Comune di Avella.

Locandina castello incantato Lu.pi. - 10/06/2017 - Domenica 25 giugno 2017, a partire dalle 18.oo,  il vecchio maniero, ovvero il Castello medievale di Avella, riprende vita con  “Castello incantato”, è questo il nome della manifestazione nata da un’idea della Redazione giornalistica di Bassairpinia.it che si avvale nella realizzazione, della collaborazione della Pro Loco Abella, dell’Associazione Mela e del Gruppo Archeologico Avellano “A. Maiuri”, oltre che del supporto dell’Ente Comune.

Come già era avvenuto due anni fa con la prima manifestazione sul castello, anche quest’anno la location del vecchio maniero, tra i più grandi per estensione di tutta la Campania e del Mezzogiorno d’Italia, ma importante soprattutto perché: è il riassunto di tutte le tecniche costruttive militari, a partire dal Longobardi fino al 1500Dall’omonima collina uno scenario mozzafiato con il complesso del  Monte Somma-Vesuvio e ll mare con il porto di Napoli e le isole di Capri ed Ischia da una parte, la catena appenninica dei Monti di Avella, il Partenio e Montedonico dall’altra. E, poi, all’interno delle mura, i visitatori saranno accolti da musiche, balli, fachiri, statue, soldati medievali e per la prima volta il serpente del castello, che, come racconta la leggenda, protegge e custodisce  il famoso tesoro.  

castello e fantasmaAd allietare la serata il Gruppo degli EMIAN PaganFolk, che suoneranno e canteranno dal vivo; poi ci saranno l’esibizione di “Zeno il Fachiro”, il diavolo del Castello, il fantasma di Ginevra e di Re Artù, la partecipazione della Compagnia di rievocazione medievale “Il Feudo”. Ma le sorprese non finiscono qui perché nella “cavallerizza” attori dell’Associazione Mela leggeranno e racconteranno vecchi aneddoti e leggende. Il Gruppo Archeologico e la Pro loco si occuperanno di guidare i visitatori lungo il percorso dove sono previsti punti di ristoroLa serata culminerà con lo sparo dei fuochi d’artificio lasciando ai fantasmi di Ginevra e  Re Artù la loro residenza per antonomasia.

Un appuntamento da non perdere e senza alcun costo d’ingresso..Si sconsiglia per le signore l’uso dei tacchi ( per informazioni 3393402315).

Maurizio Casagrande di scena all’anfiteatro romano di Abella-Avella

Lo spettacolo, che recupera una serata di ClanioInArte della scorsa annata, inserito nella programmazione di Avella Art Festival.

 

casagrande maurizio 300x191N.R. – 10.06.2017 - Ha fatto tappa il 9 giugno, all’Anfiteatro romano di Avella, l’attore e comico Maurizio Casagrande con “… E la musica mi gira intorno”.

L’artista, partendo da un presupposto che lo preoccupa: “Un uomo senza passato è un uomo che non ha futuro”, ricostruisce la sua vita in maniera divertente e spensierata, con l’utilizzo di canzoni famose a partire dagli anni ’50 fino ad oggi. E così mette in scena un vero e proprio show destinato ad ogni fascia d’età, articolato in vari passaggi di epoche e stili.

Uno spettacolo brillante e divertente insomma,dove ogni canzone, per il talentuoso attore napoletano, è uno spunto per raccontare al pubblico i suoi ricordi, aneddoti e pezzi della sua vita.

Casagrande allanfiteatroCosì ogni decennio ha la sua caratteristica narrativa: si parte dagli anni ’50, quando i genitori di Maurizio si conoscono in un’atmosfera retrò; si passa agli anni ’60, con canzoni divertenti legate al periodo dell’infanzia; arrivano subito dopo gli anni ‘70, gli anni della musica rock e di Maurizio in veste di batterista. Si da poi spazio agli anni ’80, quando all’artista nasce un dubbio amletico: attore o musicista …?

Spensierati anni della gioventù! Gli anni ’90 parlano, infine, d’amore quasi in chiave musical, attraverso i più grandi successi di Zucchero e, per finire, Casagrande fa ad alta voce e senza peli sulla lingua alcune divertentissime riflessioni sui giorni nostri.

Maurizio Casagrande, nel suo spettacolo, si è presenta al pubblico non solo nei panni di attore, ma anche in quelli più inusuali di musicista, batterista e cantante. Lo show musicale è continuamente intervallato da siparietti comici.

Buona la presenza di pubblico proveniente da svariate località della Campania. 

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